martedì 5 novembre 2013

I «nemici» diventano alleati. Rapporti tesi con la base Pd

Sindaci di Meta e Massa democrat, la vecchia guardia li ha sempre bocciati: convivenza difficile

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Meta e Massa Lubrense - Inutile negarlo. I rapporti sono abbastanza tesi. D’altronde già lo erano quando si trovavano su fronti opposti. Figuriamoci adesso, quando amministratori bocciati a più riprese dalla base del Pd ora si ritrovano a «dover» militare nello stesso partito di quelli che si erano scagliati contro di loro un giorno sì e l’altro pure. Che in penisola sorrentina il Pd stia aumentando i propri sostenitori con adesioni importanti, anche a sorpresa, è un fatto risaputo. Tanti ingressi di primo piano. A partire da quello di Leone Gargiulo, sindaco di Massa Lubrense etichettato da molti come fedelissimo del Pdl, passando allo stesso Paolo Trapani, che molti davano un anno fa in procinto di sottoscrivere la tessera dell’Udc salvo poi entrare oggi nei democrat. La tensione è alle stelle. E la convivenza con la vecchia guardia sta già divenendo un’impresa. Su diversi fronti, si rischia di far scoppiare il caos e alcune dichiarazioni dell’ultima settimana non fanno altro che confermare i timori. Paolo Trapani, ad esempio, non ha risparmiato una frecciata a Stefania Astarita, leader del Pd a Meta: «Chi è? Il nuovo segretario a Meta è Nicola Mollica». Conferma ulteriore di ciò che i fedelissimi della base democrat temono possa avvenire da un momento all’altro.

Il Pd, che proprio a Meta può contare su molti esponenti di primo piano nell’amministrazione (escluso il sindaco Trapani, altri cinque - fra consiglieri e assessori - hanno sottoscritto la tessera del Partito democratico), ha spesso beccato l’operato del primo cittadino. Basti pensare alla gestione dei servizi sociali - con l’ente che sancì l’uscita dal Piano di zona fra le polemiche - oppure alla diatriba con l’Asl per l’utilizzo dei locali comunali di via del Lauro, dove c’è il poliambulatorio. Non è semplice neppure la coabitazione nello stesso schieramento a Massa Lubrense fra Leone Gargiulo e gli attivisti del partito. In tanti, di espressione democrat, manifestarono il proprio dissenso contro il Comune di Massa Lubrense per la nota questione del Fondo del Gesù, con l’ente municipale di piazza Vescovado che rilasciò il permesso a costruire un’autorimessa interrata in un’area di alto valore culturale e storico anche per la presenza di un antico monastero. Questione su cui i vertici del Pd della penisola sorrentina dissero chiaro e tondo che l’ente, capitanato proprio da Gargiulo, avrebbe dovuto fare marcia indietro annullando l’autorizzazione. Cosa che invece non è avvenuta.

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