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lunedì 31 marzo 2014
Napoli – Juventus, Gennaro Esposito esulta al San Paolo
Vico Equense - Cosa fanno gli chef quando non cucinano? E chi si nasconde davvero dietro la divisa bianca di ciascuno? Tra le pagine patinate di Beyond the Chef di Gianni Rizzotti (Edito da Skira) troviamo le immagini di 35 chef (quasi tutti) stellati come non li avete mai visti… Tra questi anche Gennaro Esposito da Vico Equense. A guardare questa foto, pubblicata oggi sul web, di Luigi Savino, non si affermerebbe che la sua passione sia il mare… così come raccontato nel libro, che svela attraverso l’obiettivo passioni e sogni dei grandi cuochi. Si sa, la passione per il calcio è più forte di ogni altra cosa... Oggi che Gennarino compie gli anni, i nostri auguri e sempre Forza Napoli…
Partono le 5 giornate contro la camorra di Giugliano con “la Costituzione siamo noi” e con Raffaele Cantone
Partono le 5 giornate contro la camorra di Giugliano, organizzate dall’associazione “Contro le mafie” aderente a Libera e dal presidio “Mena Morlando” ,con “La Costituzione siamo Noi”, ovvero la Costituzione spiegata ai ragazzi di Tonino Scala edito dalla casa editrice Il quaderno edizioni. Una bella iniziativa che si è tenuta questa mattina presso il teatro del I circolo didattico in piazza Gramsci introdotta da Eliana Iurio presidente dell’associazione, Roberto Ruocco referente Agende Rosse Campania, Paola Cipolletta di Libera, Angelo Morlando fratello di Mena Morlando barbaramente uccisa dalla camorra e Tonino Scala autore del libro. Una mattinata all’insegna della legalità partendo dai principi previsti nella Carta Costituzionale. Tante le domande che i ragazzi hanno rivolto all’autore in un teatro pieno di ragazzi e di insegnati che avevano letto il testo prima dell’incontro. Un libro frutto di un lavoro che ha visto il coinvolgimento il coinvolgimento dei ragazzi delle quinte elementari del I Circolo Didattico di Poggiomarino che hanno realizzato le illustrazioni. Un progetto articolato che è costato mesi di lavoro e che ha visto i suoi frutti grazie al concerto di intenti tra autore, ragazzi e insegnanti. Il testo prende a pretesto un dialogo tra padre e figli per parlare di come è nata la Costituzione e del contenuto della stessa. Il libro in questione contiene anche delle schede didattiche di approfondimento che aiuteranno insegnanti e bambini a comprendere meglio la Carta Costituzionale. “
Ricorsi e cause perse, il Comune di Vico spende 20mila € in un giorno
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Il momento per gli enti locali, di certo, non è di quelli semplici. E le casse comunali continuano a soffrire. Non solo per i tagli imposti dalla «spending review». Ma anche per tanti, numerosi casi di contenziosi finiti male o di cause concluse su cui il Comune deve intervenire. E che, manco a dirlo, comportano spese di medio impatto per l’amministrazione che sommate l’un l’altra, danno alla fine comunque una cifra di tutto rispetto. Come l’ultima saltata fuori da ben quattro distinte determine dirigenziali approvate dall’ente municipale guidato dal sindaco Gennaro Cinque e pubblicate sull’albo pretorio. In un solo giorno, il Comune ha dato mandato al settore economato di liquidare un importo complessivo pari a 20mila euro per avvocati e professionisti esterni. Insomma, un piccolo record. Non è una stangata, ma si tratta in ogni caso di una circostanza che va a confermare un’impressione emersa da tempo: proprio gli affari legali, per il Comune di Vico Equense e non solo, diventano zavorre per la quotidianità di un’amministrazione chiamata a governare il paese e tentare di rilanciare l’azione di governo cittadino. Le spese per contenziosi - in particolare quelli di natura civile - sono brutte gatte da pelare. E a Vico Equense giungono puntuali in una fase molto delicata. Quella in cui l’ente sta provando a pigiare il piede sull’acceleratore pur di varare in fretta un programma per le alienazioni immobiliari.
Vico Equense - Il momento per gli enti locali, di certo, non è di quelli semplici. E le casse comunali continuano a soffrire. Non solo per i tagli imposti dalla «spending review». Ma anche per tanti, numerosi casi di contenziosi finiti male o di cause concluse su cui il Comune deve intervenire. E che, manco a dirlo, comportano spese di medio impatto per l’amministrazione che sommate l’un l’altra, danno alla fine comunque una cifra di tutto rispetto. Come l’ultima saltata fuori da ben quattro distinte determine dirigenziali approvate dall’ente municipale guidato dal sindaco Gennaro Cinque e pubblicate sull’albo pretorio. In un solo giorno, il Comune ha dato mandato al settore economato di liquidare un importo complessivo pari a 20mila euro per avvocati e professionisti esterni. Insomma, un piccolo record. Non è una stangata, ma si tratta in ogni caso di una circostanza che va a confermare un’impressione emersa da tempo: proprio gli affari legali, per il Comune di Vico Equense e non solo, diventano zavorre per la quotidianità di un’amministrazione chiamata a governare il paese e tentare di rilanciare l’azione di governo cittadino. Le spese per contenziosi - in particolare quelli di natura civile - sono brutte gatte da pelare. E a Vico Equense giungono puntuali in una fase molto delicata. Quella in cui l’ente sta provando a pigiare il piede sull’acceleratore pur di varare in fretta un programma per le alienazioni immobiliari.
Alfano a Napoli: Pentangelo, chiesta deroga al patto di stabilità per l’edilizia scolastica. Evasione rc auto in sensibile aumento
Antonio Pentangelo |
La tradizione delle palme di confetti in costiera
di Antonino Siniscalchi
Sorrento - L’antica tradizione delle palme di confetti in costiera sorrentina ripropone una leggenda che spazia tra il sacro e il profano legata alla Terra delle Sirene: i confetti sarebbero stati il dono di una saracena, approdata durante l'assedio turco, ad un pescatore di Sorrento, per aver avuto salva la vita. Quel giorno del XVI secolo si festeggiava la Domenica delle palme: i sorrentini si preparavano a recarsi in chiesa per la benedizione dell'ulivo, risuonò l'allarme delle campane per l'ennesima invasione dei saraceni. Il prete, già rivestito dei paramenti sacri, uscì sul sagrato con l'aspersorio, invitando non solo le donne, ma anche gli uomini, per la benedizione delle palme. Tutti entrarono in chiesa, tranne un giovane pescatore il quale si recò sulla spiaggia di Marina Grande, quasi attirato da un misterioso richiamo. Mentre il prete benediceva i ramoscelli d'ulivo, scoppiò una tempesta che fece affondare tutte le navi dei saraceni. Si salvò soltanto una giovane schiava. Trascinata sulla spiaggia dalle onde, venne raccolta dal pescatore. Il giovane la condusse in chiesa ed annunciò il miracolo dell'affondamento delle navi saracene. Si verificò, a questo punto, un secondo miracolo. La fanciulla, gettatasi a terra, gridò piangendo di voler diventare cristiana per ringraziare Dio d'averla salvata dalla morte e dalla schiavitù. Al prete, che le assicurava che avrebbe esaudito il sua desiderio, la schiava offrì l'unico bene in suo possesso: da un sacchetto legato al collo lasciò una manciata di confetti portati dalla sua terra. Mani sapienti seppero trasformarli in fiori variopinti che ancora oggi profumano di ricordi. Le palme di confetti, considerate autentiche opere d’arte, sono oggetto di una lavorazione minuziosa e puntuale tramandata di generazione in generazione. Passione e dedizione guidano le donne che si adoperano in queste composizioni, che spesso coinvolgono l’intera famiglia.
Sorrento - L’antica tradizione delle palme di confetti in costiera sorrentina ripropone una leggenda che spazia tra il sacro e il profano legata alla Terra delle Sirene: i confetti sarebbero stati il dono di una saracena, approdata durante l'assedio turco, ad un pescatore di Sorrento, per aver avuto salva la vita. Quel giorno del XVI secolo si festeggiava la Domenica delle palme: i sorrentini si preparavano a recarsi in chiesa per la benedizione dell'ulivo, risuonò l'allarme delle campane per l'ennesima invasione dei saraceni. Il prete, già rivestito dei paramenti sacri, uscì sul sagrato con l'aspersorio, invitando non solo le donne, ma anche gli uomini, per la benedizione delle palme. Tutti entrarono in chiesa, tranne un giovane pescatore il quale si recò sulla spiaggia di Marina Grande, quasi attirato da un misterioso richiamo. Mentre il prete benediceva i ramoscelli d'ulivo, scoppiò una tempesta che fece affondare tutte le navi dei saraceni. Si salvò soltanto una giovane schiava. Trascinata sulla spiaggia dalle onde, venne raccolta dal pescatore. Il giovane la condusse in chiesa ed annunciò il miracolo dell'affondamento delle navi saracene. Si verificò, a questo punto, un secondo miracolo. La fanciulla, gettatasi a terra, gridò piangendo di voler diventare cristiana per ringraziare Dio d'averla salvata dalla morte e dalla schiavitù. Al prete, che le assicurava che avrebbe esaudito il sua desiderio, la schiava offrì l'unico bene in suo possesso: da un sacchetto legato al collo lasciò una manciata di confetti portati dalla sua terra. Mani sapienti seppero trasformarli in fiori variopinti che ancora oggi profumano di ricordi. Le palme di confetti, considerate autentiche opere d’arte, sono oggetto di una lavorazione minuziosa e puntuale tramandata di generazione in generazione. Passione e dedizione guidano le donne che si adoperano in queste composizioni, che spesso coinvolgono l’intera famiglia.
Ruba una borsa e nasconde il bottino nel passeggino del figlio: a Vico presa ladra rumena
Vico Equense - I carabinieri della stazione di Vico Equense hanno arrestato una donna di origini rumene per furto aggravato. La 22enne, infatti, mentre passava vicino a una pizzeria nel centro della città accompagnata dai due figli minori di 3 e 4 anni, si impossessava della borsa di una cliente del ristorante, approfittando di un momento di distrazione della vittima, ferma sulla strada.
I militari e personale della Polizia Municipale, allertati immediatamente, hanno fermato la ladra presso la stazione Circumvesuviana di Vico Equense, rinvenendo il telefono cellulare della vittima occultato nel passeggino dove era uno dei figli e, successivamente, hanno recuperato la borsa e i vari effetti personali della vittima, di cui la 22enne si era liberata abbandonandoli per strada o nei servizi igienici della Circumevasuviana.
La malvivente è stata condotta presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari in attesa di affrontare il giudizio direttissimo nella mattinata odierna presso il tribunale di Torre Annunziata. (Fonte: Metropolis)
Revocato l'incarico all'Ingegner Guadagno
Vico Equense - Ragioni organizzative hanno spinto il Sindaco Gennaro Cinque, alla revoca anticipata dell’incarico all’Ingegner Paolo Guadagno, responsabile del settore tecnico del Comune di Vico Equense. In questi ultimi mesi, infatti, alcuni tecnici dell’area tecnica sono stati coinvolti da provvedimenti cautelativi, anche con sospensione dal servizio, che, di fatto, ha bloccato l’attività tecnico-amministrativa dell’Ente. “Con decreti del responsabile della prevenzione della corruzione, - spiega il Sindaco nel decreto di revoca – sono stati sospesi dal servizio due funzionari direttivi tecnici e altri istruttori tecnici trasferiti a diversi servizi in cui operavano. Pertanto, a seguito di ciò, si sono determinate cause di ordine organizzative e produttive che impongono un immediato processo di riorganizzazione dello staff tecnico.”
Pochi giorni fa, il Primo cittadino ha nominato responsabile del servizio urbanistica, l’architetto Pietro Paolo Fusco, già in forza all’ente municipale di via Filangieri, originario di Sant’Agnello. Un compartimento del Comune fondamentale, nevralgico, che per l’amministrazione rappresenta un vero e proprio pilastro ma di fatto bloccato da tempo proprio a causa della mancanza di forza lavoro.
“Sorrento The Romance” conclude a Vico Equense le presentazioni in penisola sorrentina
Vice Sindaco Benedetto Migliaccio |
Marciano: “Riaprire la funivia del Faito”. Sommese: “Troverò i fondi per la gestione”
Sono già disponibili due milioni per riammodernare l’intera linea
Fonte: Antonio Ferrara da La Repubblica Napoli
La prima risposta arriva dall’assessore regionale al Turismo, Pasquale Sommese, che sulla funivia del Faito si dice «pronto a convocare la prossima settimana un incontro con tutti i responsabili e gli operatori, a partire dal collega Sergio Vetrella ». A chiedere un’iniziativa della giunta regionale, il vice capogruppo Pd Antonio Marciano che ha scritto una lettera a Caldoro, Vetrella e Sommese sul destino dell’impianto che collega Castellammare di Stabia e monte Faito. L’allarme lanciato da associazioni ambientaliste e operatori turistici dell’area stabiese e sorrentina è fondato: anche se ci sono i soldi per adeguare l’impianto alle norme antisismiche, un intervento da due milioni di euro inserito dalla giunta regionale il 24 febbraio nell’aggiornamento del programma generale degli investimenti nel settore dei trasporti e della mobilità, non si sa che si accollerà i costi di gestione dell’impianto. Con il rischio, cioè, che i fondi dovranno essere utilizzati per smantellare l’impianto, che se non utilizzato rappresenta un rischio per l’abitato sottostante. Si useranno i fondi della rimodulazione della misura “Destinazione Campania” del programma operativo Fesr sul turismo per la fase di avvio dell’impianto rinnovato? «Sono pronto a verificare questa opportunità – precisa l’assessore Sommese – sarebbe un grave errore non risolvere il problema della funivia, un volàno di sviluppo in un territorio che già vive molte difficoltà». Per Marciano «l’Eav ha mostrato disponibilità a tornare ad assumere la gestione ordinaria del servizio in presenza di un supporto economico della Regione». Quello del Faito è impianto perfettamente funzionante, in ogni caso: anche nelle ultime ore le cabine hanno effettuato viaggi di prova: la funivia è regolarmente sottoposta alle operazioni di mantenimento, ma si deve intervenire sugli edifici delle stazioni. «Manca ancora un accordo sulla gestione del servizio – ricorda il consigliere Marciano – garantito negli anni scorsi da un contratto di servizio con il contributo dalla Regione e della Provincia di Napoli. L’assessorato ai Trasporti sembra non avere interesse nella gestione, né ci sarebbero soggetti privati né enti pubblici in grado di prendersi questo incarico. La mancata riapertura della funivia, dopo l’entusiasmo che aveva accolto la notizia del finanziamento regionale per i lavori del mese scorso, rappresenterebbe una sconfitta per tutti, istituzioni e cittadini».
Fonte: Antonio Ferrara da La Repubblica Napoli
La prima risposta arriva dall’assessore regionale al Turismo, Pasquale Sommese, che sulla funivia del Faito si dice «pronto a convocare la prossima settimana un incontro con tutti i responsabili e gli operatori, a partire dal collega Sergio Vetrella ». A chiedere un’iniziativa della giunta regionale, il vice capogruppo Pd Antonio Marciano che ha scritto una lettera a Caldoro, Vetrella e Sommese sul destino dell’impianto che collega Castellammare di Stabia e monte Faito. L’allarme lanciato da associazioni ambientaliste e operatori turistici dell’area stabiese e sorrentina è fondato: anche se ci sono i soldi per adeguare l’impianto alle norme antisismiche, un intervento da due milioni di euro inserito dalla giunta regionale il 24 febbraio nell’aggiornamento del programma generale degli investimenti nel settore dei trasporti e della mobilità, non si sa che si accollerà i costi di gestione dell’impianto. Con il rischio, cioè, che i fondi dovranno essere utilizzati per smantellare l’impianto, che se non utilizzato rappresenta un rischio per l’abitato sottostante. Si useranno i fondi della rimodulazione della misura “Destinazione Campania” del programma operativo Fesr sul turismo per la fase di avvio dell’impianto rinnovato? «Sono pronto a verificare questa opportunità – precisa l’assessore Sommese – sarebbe un grave errore non risolvere il problema della funivia, un volàno di sviluppo in un territorio che già vive molte difficoltà». Per Marciano «l’Eav ha mostrato disponibilità a tornare ad assumere la gestione ordinaria del servizio in presenza di un supporto economico della Regione». Quello del Faito è impianto perfettamente funzionante, in ogni caso: anche nelle ultime ore le cabine hanno effettuato viaggi di prova: la funivia è regolarmente sottoposta alle operazioni di mantenimento, ma si deve intervenire sugli edifici delle stazioni. «Manca ancora un accordo sulla gestione del servizio – ricorda il consigliere Marciano – garantito negli anni scorsi da un contratto di servizio con il contributo dalla Regione e della Provincia di Napoli. L’assessorato ai Trasporti sembra non avere interesse nella gestione, né ci sarebbero soggetti privati né enti pubblici in grado di prendersi questo incarico. La mancata riapertura della funivia, dopo l’entusiasmo che aveva accolto la notizia del finanziamento regionale per i lavori del mese scorso, rappresenterebbe una sconfitta per tutti, istituzioni e cittadini».
domenica 30 marzo 2014
Faito, Gennaro Cinque va in Regione
Vico Equense - La notizia del progetto di dismissione della funivia del Faito, ha messo in allarme la comunità che vive sulla montagna.
Intanto venerdì scorso, il sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque, si è recato in Regione per parlare con il Governatore Caldoro di questa situazione. Dopo
l’isolamento della montagna da entrambi i versanti per piccoli smottamenti e frane, ora la possibilità che la funivia chiuda per sempre lascia senza parole. Degrado e abbandono, lo stesso che da anni stanno raccontando chi ama e vive il Faito. Ma le parole non bastano ci vogliono azioni forti delle isituzioni che ancora potrebbero intervenire per rilanciare il Faito.
Danilo Somma operatore turistico, in una lettera inviata al Primo cittadino manifesta lo scoramento della comunità che vive e opera sul Faito: “Posso assicurarle – scrive Somma - che la comunità del Faito è stanca, si sente abbandonata ed inascoltata anche per la sostituzione di una semplice lampadina, l'impossibilità di raggiungere le proprie case, perchè allagata quando piove (vedi via Cresta e via Pendici)…” L’idea di una grande mobilitazione con una petizione popolare da inviare, poi, al presidente della giunta regionale della Campania, arriva dal Consigliere comunale di Castellammare di Stabia, Francesco Russo Pd. Per la gestione della funivia sono necessari 700mila euro l’anno, una cifra che il Comune di Vico Equense non può accollarsi da solo, è auspicabile l’intervento anche altri enti, quali Regione e Provincia, proprietari del Faito.
Un calcio d'amore
Castellammare di Stabia - Organizzato dall’Inter Club “22 Maggio” Portici, si è svolta Domenica 30 Marzo 2014, presso l’Associazione Culturale “F. D. Raffaele Viviani” di Castellammare di Stabia, la “presentazione” del libro “Un calcio d’Amore” di Tonino Scala (“Il quaderno” Edizioni).
A fare gli “onori di casa” il Presidente Alessandro Campaiola, che ha parlato del suo legame d’Amore con una ragazza tifosa del Napoli.
Questo perché il libro narra la storia di un Ultrà della Juve Stabia, Carlo, con una Supporter della Nocerina, Patty. Un intervento, quindi, molto adeguato alla trama dell’opera.
Dopo ha preso la parola Emilio Vittozzi, che ha condotto la Manifestazione con la recensione del libro e dettando i tempi degli interventi.
Sono, quindi, intervenuti Tonino Scala (l’Autore del libro), Adriana de Leva (Coordinatrice Inter Club Campani), Emilio d’Auria (Napoli Club Sant’Antonio Abate), Giuseppe Di Salvatore (Regista), Mariano Visone (Inter Club “Massimo Moratti” Ottaviano), Salvatore de Simone (Inter Club Torre Annunziata), Ferdinando D’Antuono (Produttore), Rosa Ciaravolo (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).
Domani alle ore 15.30 alla trasmissione la vita in diretta protagonisti i coniugi Oreste e Maria Attardi
Sorrento - Nell’ambito di un servizio sulla manifestazione Ideesposi, domani pomeriggio alle ore 15.30, la trasmissione televisiva di Raiuno La vita in diretta, proporrà un collegamento con la casa di Oreste e Maria Attardi, straordinaria coppia di coniugi sorrentini, che festeggiano in questi giorni 66 anni di matrimonio.
Lei, Maria Schisano, ha 88 anni e Lui, Oreste Attardi ne ha 93: si sposarono il 7 aprile 1948, quando in Italia era appena entrata in vigore la costituzione repubblicana, nella Chiesa della Madonna del Carmine, alla quale sono sempre stati devoti. Attorno ai due coniugi di lungo corso, non solo i sette figli (il primogenito Raffaele, ingegnere chimico, già sindaco di Sorrento, Carmela, Marietta, Anna, Fatima, Natalino e Giuseppe), 14 nipoti e due pronipoti. Lui, nel giorno del matrimonio, aveva 27 anni e lei 23. Oreste ha lavorato fino a pochi anni fa nel settore della tarsia sorrentina. Da valente artigiano e commerciante con un negozio tuttora in attività nel centro storico. Per i suoi concittadini, ha il merito di avere sempre saputo dividere bene il suo tempo tra il lavoro, la famiglia e gli amici. Maria è stata una maestra che ha insegnato l’abc a tante generazioni di scolari sorrentini. (di Antonino Siniscalchi)
Mezza maratona a squadre, Norvello medaglia d'oro a Budapest
Vico Equense - Dai Campionati del mondo Fidal Master di Budapest arriva un’altra medaglia targata Vico Equense: Alfredo Novello, decimo assoluto, medaglia d’oro nella mezza maratona a squadre. Il podista vicano nel 2013 si è laureato campione del mondo master di maratona a Porto Alegre, in Brasile.
Giudice di pace e piano sociale, l'uno contro l'altro...
Giuseppe Cuomo e Gennaro Cinque |
Le spiagge più belle del mondo sono in Croazia
di Harry di Prisco
I vantaggi della ricca varietà di offerta di turismo della Croazia si basano su un ambiente protetto, ricco di contenuti, progettati per le esigenze degli ospiti durante tutto l’anno, ma specialmente nel periodo da giugno a settembre. Non a caso in questo periodo la compagnia aerea low cost Blue Panorama ha previsto da Roma per Fiume due collegamenti alla settimana, dal 20 giugno al 9 luglio e dall’8 settembre al 12 settembre (lunedì e venerdì), mentre si aggiungerà un volo domenicale dal 10 luglio fino al 7 settembre. Particolarmente convenienti le tariffe che partono da euro 50,37, per la sola andata o da euro 101,34 (sempre tutto incluso) per biglietti di andata e ritorno. La Croazia, insieme a Cipro, Malta e alla Grecia, ha il mare più pulito d’Europa, secondo i risultati della relazione annuale della Commissione europea e dell’Agenzia europea per l’ambiente, per la purezza e la qualità delle acque. Il dato si riferisce a più di 22.000 spiagge su mari, fiumi e laghi di tutta Europa e colloca la Croazia tra i paesi di qualità eccellente. Questa ricerca si effettua dal 1990 e include tutti gli Stati membri dell’Unione europea oltre al Montenegro, la Svizzera e la Croazia dal 2009 (prima della sua entrata nell’Unione). L’Ente nazionale croato per il Turismo (www.croazia.hr), diretto da Dario Matosevic, ha organizzato a Roma alla presenza del Viceministro, Zelimir Kramaric e dell’Ambasciatore croato in Italia, Damir Grubisa, il 27 marzo presso l’Hotel Bernini Bristol, l’incontro con la stampa per presentare la Croazia e in particolare la regione del Quarnaro e il nuovo collegamento aereo. Per il Direttore Matosevic è quanto mai positivo il ruolo delle linee low cost, che rendono maggiormente fruibili gli spostamenti così da assicurare un soggiorno più intenso e più agevole al turista che sceglie volentieri l’Istria e la regione del Quarnaro, come viene confermato dai dati del 2013, che si attestano su un milione di italiani.
I vantaggi della ricca varietà di offerta di turismo della Croazia si basano su un ambiente protetto, ricco di contenuti, progettati per le esigenze degli ospiti durante tutto l’anno, ma specialmente nel periodo da giugno a settembre. Non a caso in questo periodo la compagnia aerea low cost Blue Panorama ha previsto da Roma per Fiume due collegamenti alla settimana, dal 20 giugno al 9 luglio e dall’8 settembre al 12 settembre (lunedì e venerdì), mentre si aggiungerà un volo domenicale dal 10 luglio fino al 7 settembre. Particolarmente convenienti le tariffe che partono da euro 50,37, per la sola andata o da euro 101,34 (sempre tutto incluso) per biglietti di andata e ritorno. La Croazia, insieme a Cipro, Malta e alla Grecia, ha il mare più pulito d’Europa, secondo i risultati della relazione annuale della Commissione europea e dell’Agenzia europea per l’ambiente, per la purezza e la qualità delle acque. Il dato si riferisce a più di 22.000 spiagge su mari, fiumi e laghi di tutta Europa e colloca la Croazia tra i paesi di qualità eccellente. Questa ricerca si effettua dal 1990 e include tutti gli Stati membri dell’Unione europea oltre al Montenegro, la Svizzera e la Croazia dal 2009 (prima della sua entrata nell’Unione). L’Ente nazionale croato per il Turismo (www.croazia.hr), diretto da Dario Matosevic, ha organizzato a Roma alla presenza del Viceministro, Zelimir Kramaric e dell’Ambasciatore croato in Italia, Damir Grubisa, il 27 marzo presso l’Hotel Bernini Bristol, l’incontro con la stampa per presentare la Croazia e in particolare la regione del Quarnaro e il nuovo collegamento aereo. Per il Direttore Matosevic è quanto mai positivo il ruolo delle linee low cost, che rendono maggiormente fruibili gli spostamenti così da assicurare un soggiorno più intenso e più agevole al turista che sceglie volentieri l’Istria e la regione del Quarnaro, come viene confermato dai dati del 2013, che si attestano su un milione di italiani.
A Vico Equense la convention “Primavera liberale” dei Club Forza Silvio del Sud Italia
Vico Equense - La prima convention “Primavera liberale… continua il sogno” dei Club Forza Silvio Sud Italia si terrà a Vico Equense. L’evento, organizzato dai Club Forza Silvio Cellino San Marco, San Donaci e Donne Benevento, è in programma per giovedì 3 aprile, al Grand Hotel Moon Valley. Il tema è “La primavera liberale nella Penisola sorrentina”.
Alla kermesse parteciperanno anche il Club Forza Silvio di Vico Equense e quelli della Costiera.
“Questa manifestazione è uno step importante per i Club, che rappresentano il cuore di Forza Italia e sono i principali propulsori dei valori del partito – dice Flora Beneduce, vice coordinatrice provinciale FI e presidente del Club Forza Silvio “Libero pensiero” -. Noi siamo il collante con i territori, l’interfaccia con i cittadini, gli interpreti di una cultura liberale che vogliamo diffondere. Un grazie particolare agli organizzatori, che hanno scelto Vico Equense come location per questa kermesse che diventerà momento imprescindibile per Forza Italia”.
Idv: al via campagna “Il biglietto di sola andata a Moretti lo paghiamo noi”
Nello Di Nardo |
sabato 29 marzo 2014
Due impiegati del Comune arrestati per assenteismo
Sant’Agnello - Due dipendenti comunali sono stati arrestati per assenteismo dai carabinieri della compagnia di Sorrento: truffa aggravata e continuata ai danni di ente pubblico e false attestazioni del dipendente pubblico le contestazioni a un 52enne di Torre del Greco e un 55enne di Sorrento. Durante un servizio nelle ultime due settimane con osservazioni e pedinamenti, è emerso che i due, dopo aver timbrato il badge si allontanavano dagli uffici per alcune ore.
Due tecnici sospesi, ufficio urbanistica in tilt: al Comune di Vico arriva il nuovo funzionario
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Una rivoluzione. Temporanea. Ma comunque una rivoluzione. Dovuta sia alla carenza di personale che alla sospensione di due tecnici in forza al Comune di Vico Equense decisa alcuni mesi fa dopo il varo della legge Severino. Ecco perché il sindaco Gennaro Cinque si è visto praticamente “costretto” a dover cambiare assetto all’ufficio urbanistica nominando in tutta fretta l’architetto Pietro Paolo Fusco – già in forza all’ente municipale di via Filangieri, originario di Sant’Agnello – nuovo dirigente del settore. Un compartimento del Comune fondamentale, nevralgico, che per l’amministrazione rappresenta un vero e proprio pilastro ma di fatto bloccato da tempo proprio a causa della mancanza di forza lavoro. Il sindaco ha firmato il decreto di nomina l’altra mattina e adesso Fusco può rilanciare l’ufficio. “Il settore urbanistica – si legge nel provvedimento firmato da Cinque - risultava scoperto della figura dirigenziale di responsabile, finora assicurata mediante provvedimenti tamponi che hanno ulteriormente aggravato la gestione”. Realtà resa ancora più complicata dalla sospensione di due tecnici sancita dal Comune. L’ingaggio è ufficiale: incarico da 7mila euro (lordi) su base annua (a tredici mensilità) e, soprattutto, a decorrenza immediata. A Fusco potrà essere revocata la nomina in caso “di accertamento di risultati negativi e di intervenuti mutamenti organizzativi” precisa Cinque nel decreto. Ma non finisce qui. Arriva un’altra novità all’interno della macchina comunale di Vico Equense. In attesa di sapere come sarà la nuova Imposta unica comunale (Iuc), l’ente municipale si è dotato di un funzionario responsabile individuato nel dirigente del servizio tributi, Raffaele Staiano, a cui ora spetta il compito di organizzare ufficio e di gestire l’incasso del nuovo tributo. La Iuc è una tassa istituita con la legge di stabilità al tramonto del governo Letta.
Vico Equense - Una rivoluzione. Temporanea. Ma comunque una rivoluzione. Dovuta sia alla carenza di personale che alla sospensione di due tecnici in forza al Comune di Vico Equense decisa alcuni mesi fa dopo il varo della legge Severino. Ecco perché il sindaco Gennaro Cinque si è visto praticamente “costretto” a dover cambiare assetto all’ufficio urbanistica nominando in tutta fretta l’architetto Pietro Paolo Fusco – già in forza all’ente municipale di via Filangieri, originario di Sant’Agnello – nuovo dirigente del settore. Un compartimento del Comune fondamentale, nevralgico, che per l’amministrazione rappresenta un vero e proprio pilastro ma di fatto bloccato da tempo proprio a causa della mancanza di forza lavoro. Il sindaco ha firmato il decreto di nomina l’altra mattina e adesso Fusco può rilanciare l’ufficio. “Il settore urbanistica – si legge nel provvedimento firmato da Cinque - risultava scoperto della figura dirigenziale di responsabile, finora assicurata mediante provvedimenti tamponi che hanno ulteriormente aggravato la gestione”. Realtà resa ancora più complicata dalla sospensione di due tecnici sancita dal Comune. L’ingaggio è ufficiale: incarico da 7mila euro (lordi) su base annua (a tredici mensilità) e, soprattutto, a decorrenza immediata. A Fusco potrà essere revocata la nomina in caso “di accertamento di risultati negativi e di intervenuti mutamenti organizzativi” precisa Cinque nel decreto. Ma non finisce qui. Arriva un’altra novità all’interno della macchina comunale di Vico Equense. In attesa di sapere come sarà la nuova Imposta unica comunale (Iuc), l’ente municipale si è dotato di un funzionario responsabile individuato nel dirigente del servizio tributi, Raffaele Staiano, a cui ora spetta il compito di organizzare ufficio e di gestire l’incasso del nuovo tributo. La Iuc è una tassa istituita con la legge di stabilità al tramonto del governo Letta.
Flora Beneduce: “Ospedale di Gragnano, un polo di eccellenza per l’epatologia”
Gragnano - “I convegni sono occasioni per mostrare le eccellenze, avviare sinergie, condividere conoscenze e permettere alla medicina di migliorarsi. È per questo che ho voluto essere presente all’evento organizzato dall’Unità operativa di Epatologia ed ecografia interventistica diretta dal collega Carmine Coppola, che ha reso l’ospedale di Gragnano un polo d’eccellenza che non ha simili nel Sud Italia”. Con queste parole Flora Beneduce, primario di Medicina generale e Pronto soccorso degli ospedali riuniti della Penisola sorrentina, durante il convegno “Trapianto di fegato: parliamone”, tenutosi stamattina, sottolinea come i nosocomi dell’area stabiese possano vantare una struttura all’avanguardia. Questa, infatti, si occupa del trattamento delle epatiti croniche di varia tipologia e della sorveglianza dei pazienti cirrotici, con ecografie periodiche che consentano la diagnosi precoce dell'epatocarcinoma. Altri punti di forza sono l'ecografia interventistica diagnostica e terapeutica per la cura del cancro del fegato con radiofrequenza, alcolizzazione, cura del cancro del fegato con farmaci biologici e assistenza epatologica domiciliare.
“Inoltre, il plesso di Gragnano assicura assistenza ai malati in attesa di trapianto – spiega il dottor Coppola -. Nel 2012 è stato stipulato un protocollo con il centro trapianti di fegato di Pisa. La collaborazione consiste nell’inserimento in lista d’attesa direttamente a Gragnano, con tempi che si riducono notevolmente, e l’assistenza in loco post operatoria. Ciò permette che il paziente possa recarsi a Pisa solo per il trapianto, mentre la fase pre e post operatorie sono gestite dall’ospedale di Gragnano”.
“La filiera per il trapianto di fegato è molto lunga e coinvolge circa 250 operatori in media – conclude la dottoressa Beneduce -. Carmine Coppola ha saputo ottimizzare i tempi e le competenze e ci ha dimostrato che la collaborazione aiuta le istituzioni, gli addetti ai lavori e, soprattutto, gli utenti finali”.
Passato e futuro, verso il rilancio della Biblioteca “Della Porta”
Fonte: Claudia Esposito da Il Mattino
Vico Equense - La biblioteca comunale «Gianbattista della Porta» sta tornando lentamente a nuova vita. La struttura, istituita nel 1995 ed ospitata nel complesso monumentale della SS. Trinità, era stata trascurata nel recente passato dall’amministrazione comunale, senza personale qualificato e volumi, anche di pregio e risalenti qualcuno al ‘500 e tanti altri al ‘700, accatastati in disordine un po’ ovunque. Ci sono stati anche periodi in cui la struttura è stata chiusa, tra le proteste degli studenti. Da ottobre scorso però la biblioteca sta voltando pagina per tornare ad essere un punto di riferimento nella vita culturale cittadina. Ritinteggiati i locali, è stata anche ripresa la catalogazione del patrimonio librario di circa 15 mila volumi grazie all’assunzione di personale specializzato a tempo indeterminato, per ora con formula part-time. Un’operazione a cui presto collaboreranno anche stagisti provenienti dalle università campane. Dal primo aprile, inoltre, cambierà anche l’orario di apertura per consentire consultazioni anche nei pomeriggi dei giorni dispari dalle 15 alle 19 e la mattina nei giorni pari dalle 9.30 alle 12.30. La mattina sala lettura sempre aperta fino alle 14, orario continuato il martedì e il giovedì fino alle 17.30. Un’occasione in più per i giovani che vanno quotidianamente a studiare nella struttura e che hanno a disposizione anche la rete wi-fi. Il rilancio però è ancora work in progress: in allestimento le sale al piano terra per diversamente abili e scuole, numerosi volumi ancora negli scatoloni che attendono di trovare presto una più degna collocazione, operazione per cui ci vorrà del tempo e non solo. «Mancano gli scaffali e ci sono ancora tanti volumi a terra – commenta Salvatore Ferraro, studioso locale che tanto si è speso negli anni per la biblioteca – è inutile catalogare i volumi se poi non si sa dove metterli.
Vico Equense - La biblioteca comunale «Gianbattista della Porta» sta tornando lentamente a nuova vita. La struttura, istituita nel 1995 ed ospitata nel complesso monumentale della SS. Trinità, era stata trascurata nel recente passato dall’amministrazione comunale, senza personale qualificato e volumi, anche di pregio e risalenti qualcuno al ‘500 e tanti altri al ‘700, accatastati in disordine un po’ ovunque. Ci sono stati anche periodi in cui la struttura è stata chiusa, tra le proteste degli studenti. Da ottobre scorso però la biblioteca sta voltando pagina per tornare ad essere un punto di riferimento nella vita culturale cittadina. Ritinteggiati i locali, è stata anche ripresa la catalogazione del patrimonio librario di circa 15 mila volumi grazie all’assunzione di personale specializzato a tempo indeterminato, per ora con formula part-time. Un’operazione a cui presto collaboreranno anche stagisti provenienti dalle università campane. Dal primo aprile, inoltre, cambierà anche l’orario di apertura per consentire consultazioni anche nei pomeriggi dei giorni dispari dalle 15 alle 19 e la mattina nei giorni pari dalle 9.30 alle 12.30. La mattina sala lettura sempre aperta fino alle 14, orario continuato il martedì e il giovedì fino alle 17.30. Un’occasione in più per i giovani che vanno quotidianamente a studiare nella struttura e che hanno a disposizione anche la rete wi-fi. Il rilancio però è ancora work in progress: in allestimento le sale al piano terra per diversamente abili e scuole, numerosi volumi ancora negli scatoloni che attendono di trovare presto una più degna collocazione, operazione per cui ci vorrà del tempo e non solo. «Mancano gli scaffali e ci sono ancora tanti volumi a terra – commenta Salvatore Ferraro, studioso locale che tanto si è speso negli anni per la biblioteca – è inutile catalogare i volumi se poi non si sa dove metterli.
Orrore a Piano di Sorrento, altra mattanza di gatti: felini avvelenati a Trinità
Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Piano di Sorrento - Orrore, sdegno, vergogna. E anche «indagini». Nuova mattanza di gatti a Piano di Sorrento. L’episodio è avvenuto pochi giorni fa a via San Massimo, nel cuore della frazione collinare di Trinità, dove a sorpresa sono stati rinvenuti tre felini, tutti ammazzati da esche imbottite di veleno. Si attende solamente la conferma dalle analisi disposte dal personale sanitario dell’Asl ma secondo le prime impressioni emerse a caldo sarebbe stato proprio un’esca killer a provocare la morte degli animali. In città, manco a dirlo, reazioni indignate per l’ennesimo episodio sconcertante. Nel corso del sopralluogo effettuato dagli uomini del personale Asl e degli agenti di polizia municipale coordinati dal comandante Marco Porreca, sia chiaro, nella zona «incriminata» non sono state rinvenute né esche, né carcasse di animali, sia nelle vicinanze dell’abitazione del proprietario degli animali deceduti, sia all’interno del fondo condominiale dello stesso. In pratica rispunta la paura per i proprietari di felini e altri animali domestici nel rione della Trinità. Una paura che torna a colpire la terra delle sirene dopo quella di alcuni mesi fa.
Piano di Sorrento - Orrore, sdegno, vergogna. E anche «indagini». Nuova mattanza di gatti a Piano di Sorrento. L’episodio è avvenuto pochi giorni fa a via San Massimo, nel cuore della frazione collinare di Trinità, dove a sorpresa sono stati rinvenuti tre felini, tutti ammazzati da esche imbottite di veleno. Si attende solamente la conferma dalle analisi disposte dal personale sanitario dell’Asl ma secondo le prime impressioni emerse a caldo sarebbe stato proprio un’esca killer a provocare la morte degli animali. In città, manco a dirlo, reazioni indignate per l’ennesimo episodio sconcertante. Nel corso del sopralluogo effettuato dagli uomini del personale Asl e degli agenti di polizia municipale coordinati dal comandante Marco Porreca, sia chiaro, nella zona «incriminata» non sono state rinvenute né esche, né carcasse di animali, sia nelle vicinanze dell’abitazione del proprietario degli animali deceduti, sia all’interno del fondo condominiale dello stesso. In pratica rispunta la paura per i proprietari di felini e altri animali domestici nel rione della Trinità. Una paura che torna a colpire la terra delle sirene dopo quella di alcuni mesi fa.
Earth Hour 2014. Il Comune di Sorrento non concede il patrocinio al Wwf, è polemica
Si “aggiudica” l’evento il sindaco di S. Agnello
Penisola sorrentina - “Nel promuovere l’imminente evento mondiale, - spiega in una nota Claudio d’Esposito, Presidente WWF Penisola Sorrentina - non possiamo evitare di esprimere a mezzo stampa tutto il nostro stupore, rammarico e amarezza nel documentare come il Comune di Sorrento, dopo avere deciso di ospitare, come gli altri anni, l’evento WWF Earth Hour 2014 nella città del Tasso, in dirittura di arrivo ha poi rifiutato il patrocinio alla nostra associazione senza fornire alcuna spiegazione! Gli assessori alla cultura e agli eventi, con i quali si stava organizzando la manifestazione, hanno espresso un generico imbarazzo, adducendo come debole argomentazione il fatto che la parola finale spettasse solo al primo cittadino. L’episodio appare assolutamente spiacevole e vergognoso! Probabilmente la costante attività del WWF Penisola Sorrentina di tutela del paesaggio, e di contrasto e denuncia di ogni illecita manomissione e attentato al prezioso e fragile territorio della penisola, che compensa solo in parte quanto non fanno i Comuni e gli organi preposti all’attività di prevenzione di abusi che devastano la bellezza di luoghi che vivono di turismo e cultura, deve aver toccato di recente qualche “nervo scoperto”. Lascia perplessi come tale decisione del Sindaco venga presa esercitando una sua prerogativa, certo, ma censurando di fatto un evento di evidente interesse generale. Dopo il “niet” del sindaco di Sorrento abbiamo chiesto “ospitalità” al comune di S. Agnello, nella persona del sindaco Pietro Sagristani,che ha dimostrato un’enorme disponibilità, condivisa dall’intero suo staff, a patrocinare un evento il cui scopo primario è proprio quello di unire le persone… per salvare il pianeta!” L’ora della Terra, quest’anno, scocca sabato 29 marzo alle 20.30. Fino alle 21,30 in tutto il mondo monumenti, case, uffici, città, resteranno al buio per testimoniare la necessità di lottare contro il cambiamento climatico, nella convinzione che un’ora può diventare sempre, con l’impegno dei cittadini e dei governi per uno stile di vita sostenibile. Sessanta minuti in cui, in tutto il mondo, si spegneranno gli interruttori per far scendere la “febbre” del surriscaldamento globale.
Penisola sorrentina - “Nel promuovere l’imminente evento mondiale, - spiega in una nota Claudio d’Esposito, Presidente WWF Penisola Sorrentina - non possiamo evitare di esprimere a mezzo stampa tutto il nostro stupore, rammarico e amarezza nel documentare come il Comune di Sorrento, dopo avere deciso di ospitare, come gli altri anni, l’evento WWF Earth Hour 2014 nella città del Tasso, in dirittura di arrivo ha poi rifiutato il patrocinio alla nostra associazione senza fornire alcuna spiegazione! Gli assessori alla cultura e agli eventi, con i quali si stava organizzando la manifestazione, hanno espresso un generico imbarazzo, adducendo come debole argomentazione il fatto che la parola finale spettasse solo al primo cittadino. L’episodio appare assolutamente spiacevole e vergognoso! Probabilmente la costante attività del WWF Penisola Sorrentina di tutela del paesaggio, e di contrasto e denuncia di ogni illecita manomissione e attentato al prezioso e fragile territorio della penisola, che compensa solo in parte quanto non fanno i Comuni e gli organi preposti all’attività di prevenzione di abusi che devastano la bellezza di luoghi che vivono di turismo e cultura, deve aver toccato di recente qualche “nervo scoperto”. Lascia perplessi come tale decisione del Sindaco venga presa esercitando una sua prerogativa, certo, ma censurando di fatto un evento di evidente interesse generale. Dopo il “niet” del sindaco di Sorrento abbiamo chiesto “ospitalità” al comune di S. Agnello, nella persona del sindaco Pietro Sagristani,che ha dimostrato un’enorme disponibilità, condivisa dall’intero suo staff, a patrocinare un evento il cui scopo primario è proprio quello di unire le persone… per salvare il pianeta!” L’ora della Terra, quest’anno, scocca sabato 29 marzo alle 20.30. Fino alle 21,30 in tutto il mondo monumenti, case, uffici, città, resteranno al buio per testimoniare la necessità di lottare contro il cambiamento climatico, nella convinzione che un’ora può diventare sempre, con l’impegno dei cittadini e dei governi per uno stile di vita sostenibile. Sessanta minuti in cui, in tutto il mondo, si spegneranno gli interruttori per far scendere la “febbre” del surriscaldamento globale.
Un figlio scomparso, la forza di sperare
Fonte: Tiziano Resca da Avvenire
Essere madre, padre, fratelli di un bimbo sul quale all'improvviso calano le tenebre del nulla. Un figlio che svanisce senza un grido una traccia un indizio. Un'attesa che ad ogni battito di cuore si fa più angosciosa. È il dramma che ogni anno, solo in Italia, piomba su centinaia di famiglie. Il dramma dei minori scomparsi, finiti nel mistero. Se ne parla solo in certi casi, quelli che per qualche motivo diventano notizia. Il resto fa come parte della routine, di una quotidianità che normale non è, ma che vale un'attenzione solo fugace. Eppure nel nostro Paese negli ultimi 40 anni s'è persa traccia di oltre 11.500 minori. A fine giugno del 2013 gli archivi della Polizia davano come ancora attive le ricerche di 2.553 bambini o ragazzini spariti dal 2008 in poi. «Ancora attive» significa «mai ritrovati». E nei primi sei mesi dell'anno passato sono stati quasi 700 ad essere inghiottiti dal nulla. Vero che in parecchi casi il ritrovamento o il ritorno non vengono segnalati alle forze dell'ordine, ma la cifra resta impressionante. Quale strada prenda il destino di questi piccoli sventurati è quasi sempre impossibile da stabilire. Certo molti casi riguardano allontanamenti volontari – fughe – dalla famiglia. L'aumentata presenza di nomadi ha inoltre allargato la piaga del "rapimento" dagli istituti da parte degli stessi genitori: casi di ragazzini sottratti alla custodia della comunità cui erano affidati e nascosti in altre città per essere destinati all'accattonaggio. E ancora episodi di bimbi "rubati" da un genitore all'altro, triste conseguenza di disperate lacerazioni familiari.
Essere madre, padre, fratelli di un bimbo sul quale all'improvviso calano le tenebre del nulla. Un figlio che svanisce senza un grido una traccia un indizio. Un'attesa che ad ogni battito di cuore si fa più angosciosa. È il dramma che ogni anno, solo in Italia, piomba su centinaia di famiglie. Il dramma dei minori scomparsi, finiti nel mistero. Se ne parla solo in certi casi, quelli che per qualche motivo diventano notizia. Il resto fa come parte della routine, di una quotidianità che normale non è, ma che vale un'attenzione solo fugace. Eppure nel nostro Paese negli ultimi 40 anni s'è persa traccia di oltre 11.500 minori. A fine giugno del 2013 gli archivi della Polizia davano come ancora attive le ricerche di 2.553 bambini o ragazzini spariti dal 2008 in poi. «Ancora attive» significa «mai ritrovati». E nei primi sei mesi dell'anno passato sono stati quasi 700 ad essere inghiottiti dal nulla. Vero che in parecchi casi il ritrovamento o il ritorno non vengono segnalati alle forze dell'ordine, ma la cifra resta impressionante. Quale strada prenda il destino di questi piccoli sventurati è quasi sempre impossibile da stabilire. Certo molti casi riguardano allontanamenti volontari – fughe – dalla famiglia. L'aumentata presenza di nomadi ha inoltre allargato la piaga del "rapimento" dagli istituti da parte degli stessi genitori: casi di ragazzini sottratti alla custodia della comunità cui erano affidati e nascosti in altre città per essere destinati all'accattonaggio. E ancora episodi di bimbi "rubati" da un genitore all'altro, triste conseguenza di disperate lacerazioni familiari.
Tifo, calcio e Amore possono convivere?
Castellammare di Stabia - Sarà questo il tema dell’incontro dibattito che si terrà domani domenica 30 marzo, alle ore 10,30 a Castellammare di Stabia presso i locali dell’Associazione Culturale “F. D. Raffaele Viviani” in Via A. De Gasperi, 233. Tifosi di diverse appartenenze si confronteranno partendo dal libro di Tonino Scala "Un Calcio d'Amore" edito da Il Quaderno Edizioni una storia d’amore tra tra un tifoso della Juve Stabia (gialloble) e una della Nocerina (rossonera), tra una Vespa (non intesa come famoso scooter della Piaggio) e un Molosso. L’incontro presentazione organizzato dall’’Inter Club Portici "22 Maggio” sarà presentato da Alessandro Campaiola (Scrittore, Presidente Inter Club Portici "22 Maggio")
Ospiti:
Adriana De Leva, coordinatrice Inter Club Campani
Emilio D'Auria, club Napoli San'Antonio Abate
Tonino Ercolano, storico capo ultras "curva sud" Stabia
Mimmolino De Vito, storico capo ultras Savoia
Prof. PierLuigi Fiorenza
Modera: Emilio Vittozzi /Scrittore
L’evento sarà l’occasione per annunciare anche le imminenti riprese del film tratto dal libro di Tonino Scala con la regia di Giuseppe di Salvatore prodotto dall’Associazione Culturale “F. D. Raffaele Viviani” .
Ospiti:
Adriana De Leva, coordinatrice Inter Club Campani
Emilio D'Auria, club Napoli San'Antonio Abate
Tonino Ercolano, storico capo ultras "curva sud" Stabia
Mimmolino De Vito, storico capo ultras Savoia
Prof. PierLuigi Fiorenza
Modera: Emilio Vittozzi /Scrittore
L’evento sarà l’occasione per annunciare anche le imminenti riprese del film tratto dal libro di Tonino Scala con la regia di Giuseppe di Salvatore prodotto dall’Associazione Culturale “F. D. Raffaele Viviani” .
Sant'Antonino ripulitura con sorpresa, si allungano i tempi del restauro della statua in Piazza Tasso
Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Sorrento - Il restauro della statua di Sant’Antonino regala sorprese. La prima: i tempi di conclusione dell’intervento sono destinati ad allungarsi almeno fino a Pasqua. Motivo? Durante le operazioni di pulitura, i tecnici hanno individuato una serie di lesioni riparate in modo maldestro e con materiali non appropriati. A deturpare il monumento di piazza Tasso sono la calce, il cemento e i chiodi di ferro utilizzati in passato. In particolare, il metallo ossidato ha frammentato il tufo in più punti. E così quella che in origine sembrava una statua monolitica, appare invece composta da cinque o sei pezzi assemblati. Tutti, a Sorrento, erano convinti che lo scultore Torrese avesse ricavato l’immagine del santo patrono della città ricavandola da un unico blocco di tufo. Ora, la scoperta effettuata dai restauratori potrebbe rimettere in discussione la storia di uno dei simboli della città. A spiegarlo è l’architetto Rosario Fiorentino, che dirige i lavori finanziati dal Rotary Club di Sorrento: «Non sappiamo se la statua sia nata così o se sia stata rotta e poi nuovamente assemblata in un momento successivo – fa sapere -. In ogni caso, bisogna rimuovere i corpi estranei e metterla in sicurezza una volta per tutte». Per l’equipe di restauratori, capitanata da Andrea Porzio, si preannuncia un super-lavoro. Con il placet della Soprintendenza, avvolgeranno la statua di Sant’Antonino in uno strato di carta giapponese per proteggerne la superficie. Poi applicheranno poliuretano espanso e puntelli in legno per assorbire le vibrazioni. Dopodiché attorno al santo patrono sarà creato un guscio protettivo in polietilene: in questo modo, la statua resterà compatta e i restauratori potranno riparare le lesioni. I chiodi di ferro saranno eliminati; quelli che non potranno essere asportati, invece, saranno trattati con una particolare sostanza a base di acido tannico. A quel punto si potrà dare il via alla seconda e ultima fase dell’intervento, cioè quella del consolidamento della statua.
Sorrento - Il restauro della statua di Sant’Antonino regala sorprese. La prima: i tempi di conclusione dell’intervento sono destinati ad allungarsi almeno fino a Pasqua. Motivo? Durante le operazioni di pulitura, i tecnici hanno individuato una serie di lesioni riparate in modo maldestro e con materiali non appropriati. A deturpare il monumento di piazza Tasso sono la calce, il cemento e i chiodi di ferro utilizzati in passato. In particolare, il metallo ossidato ha frammentato il tufo in più punti. E così quella che in origine sembrava una statua monolitica, appare invece composta da cinque o sei pezzi assemblati. Tutti, a Sorrento, erano convinti che lo scultore Torrese avesse ricavato l’immagine del santo patrono della città ricavandola da un unico blocco di tufo. Ora, la scoperta effettuata dai restauratori potrebbe rimettere in discussione la storia di uno dei simboli della città. A spiegarlo è l’architetto Rosario Fiorentino, che dirige i lavori finanziati dal Rotary Club di Sorrento: «Non sappiamo se la statua sia nata così o se sia stata rotta e poi nuovamente assemblata in un momento successivo – fa sapere -. In ogni caso, bisogna rimuovere i corpi estranei e metterla in sicurezza una volta per tutte». Per l’equipe di restauratori, capitanata da Andrea Porzio, si preannuncia un super-lavoro. Con il placet della Soprintendenza, avvolgeranno la statua di Sant’Antonino in uno strato di carta giapponese per proteggerne la superficie. Poi applicheranno poliuretano espanso e puntelli in legno per assorbire le vibrazioni. Dopodiché attorno al santo patrono sarà creato un guscio protettivo in polietilene: in questo modo, la statua resterà compatta e i restauratori potranno riparare le lesioni. I chiodi di ferro saranno eliminati; quelli che non potranno essere asportati, invece, saranno trattati con una particolare sostanza a base di acido tannico. A quel punto si potrà dare il via alla seconda e ultima fase dell’intervento, cioè quella del consolidamento della statua.
Disseto, il Tar respinge la sospensiva
Castellammare di Stabia - All’esito dell’udienza del 26 marzo 2014, in cui sono state discusse le istanze di sospensione proposte con 3 ricorsi di impugnazione della delibera del dissesto finanziario del comune di Castellammare di Stabia, la sezione I del tribunale amministrativo regionale di Napoli ha respinto le predette istanze confermando, pertanto, la carenza di presupposti di diritto per l’accoglimento delle domande di sospensione.
I detti ricorsi erano stati presentati, il primo, dall’ex sindaco Luigi Bobbio e da tre suoi assessori (Cannavale, Strianese e Angiò), il secondo dalla società costruzioni Penzi Spa ed il terzo dall’associazione forense locale rappresentativa degli avvocati creditori dell’ente.
«Il mancato accoglimento di tali sospensioni costituisce una prima affermazione della correttezza e fondatezza del provvedimento adottato che, tra l’altro, risponde ad una norma obbligatoria del testo unico degli enti locali», commenta il sindaco Nicola Cuomo.
«Pur trattandosi soltanto di un rigetto in sede cautelare - prosegue - si evidenzia che in tale sede è indispensabile dimostrare l’apparente fondatezza in diritto del ricorso che il tribunale adito non ha ritenuto sussistere nel caso di specie. In particolare gli ultimi due ricorsi citati dimostrano che l’estinzione delle procedure esecutive conseguente alla declaratoria di dissesto consente all’ente di realizzare, con la dovuta ponderazione e programmazione, il riequilibrio finanziario del bilancio.
Il sindaco – nel manifestare soddisfazione per l’esito favorevole all’ente della presente fase sommaria – ringrazia i legali nonché tutti coloro che hanno collaborato alla difesa del comune. Sono convinto che anche nel merito riusciremo a difendere un atto dovuto, quello del dissesto, necessario a garantire i servizi essenziali dell’ente comunale messi a repentaglio dalla gravissima situazione economico finanziaria in cui era caduto il comune», conclude il primo cittadino.
TARES: riduzioni del 30% sulle bollette dei commercianti
Piano di Sorrento - Il Comune di Piano di Sorrento ha avviato le procedure per applicare le modalità di attivazione della riduzione sulla bolletta TARES per le 3 categorie di utenze non domestiche maggiormente colpite dalla tassazione, sulle 30 totali, così come previsto nella Delibera comunale n°242 del 25/10/2013 e nella modifica al regolamento TARES approvata con Delibera n°41 del 27/11/2013 secondo la quale il Comune ha inserito un proprio contributo nel bilancio pari a 50.000€ come autorizzazione di spesa per sgravare il carico addebitato alle attività produttive interessate.
Le utenze non domestiche comprendenti ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie, ortofrutta, fiori e piante, pizza al taglio e pescherie usufruiranno del 28% di riduzione sulla tariffa al metro quadro, mentre le utenze rispondenti a bar, caffè e pasticcerie usufruiranno del 30% di riduzione. «Nello specifico - spiega l’Assessore al Bilancio Daniele Acampora - è stato possibile ridurre il peso della TARES applicando la riduzione prevista dal contributo comunale e il sistema di pesatura dei rifiuti in collaborazione con PenisolaVerde arrivando, in questo modo, a riscuotere dai cittadini circa 100.000 euro in meno sul totale 2013. Resta, anche per il futuro, il principio intrinseco alla TARES del “chi più produce, più paga”: la sfida reale per abbattere i costi è l’impegno di tutte le singole attività per ridurre la produzione di rifiuti».
Il Sindaco di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero aggiunge: «Sono contento per il lavoro che è stato svolto su questo fronte in sinergia tra le parti coinvolte. A seguito degli incontri con le attività produttive, questo rappresenta il punto d’incontro tra le scelte dell’Amministrazione e le esigenze manifestate da una parte dei commercianti di Piano di Sorrento».
Il Comune invierà apposita comunicazione presso le sedi legali delle utenze non domestiche interessate con il ricalcolo delle tariffa TARES.
venerdì 28 marzo 2014
Accisa Enel, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune
Vico Equense - Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Vico Equense sull’aumento dell’accisa Enel predisposta nel 2011 per coprire i costi derivanti dalle operazioni di raccolta e smaltimento rifiuti. Ribaltata quindi la sentenza del Tar che a marzo dello scorso anno aveva dichiarato illegittimo l’aumento che aveva comportato un esborso di 270 mila euro per i cittadini vicani. L’aumento ai livelli massimi dell’aliquota era stato disposto dalla giunta comunale ad agosto di tre anni fa sulla scorta del decreto «Milleproroghe» di Monti, prima di essere cancellata dal decreto «Salva Italia». Un gruppo di cittadini, rappresentati dall’avvocato napoletano Umberto Morelli, aveva quindi fatto ricorso al Tar a novembre 2011 evidenziando l’insussistenza della necessità di aumentare al massimo l’accisa locale sull’energia elettrica per coprire il servizio rifiuti. I ricorrenti, infatti, argomentavano, bilancio di previsione alla mano, che a fronte 3,5 milioni di euro di costi del servizio, ci sarebbe stata una previsione di incassi di 3,2 milioni di euro per la Tarsu e 253 mila euro dai proventi dalla raccolta differenziata. Veniva inoltre contestata la retroattività del prelievo fin da gennaio 2011 e l’incompetenza della giunta comunale a decidere sull’introduzione di una nuova entrata tributaria. Proprio su questo punto la prima sezione del tribunale amministrativo regionale aveva dato ragione ai ricorrenti, sottolineando la competenza in materia del Consiglio e non della giunta e annullando di conseguenza la delibera del 30 agosto 2011. Il Comune dal canto suo aveva fatto prontamente ricorso, sostenendo di aver variato in giunta un’imposta già esistente e non di averne introdotta una nuova. Materia, quest’ultima, di competenza del Consiglio. Alla fine il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune. Tangibile la soddisfazione negli uffici comunali, già alle prese in questi giorni con le grane del bilancio 2014 che nei prossimi giorni sarà portato in giunta. Tra Iuc, la nuova imposta municipale unica, Tasi, Tari e Imu, sarebbe stato un nuovo grattacapo dover restituire 270 mila euro ai cittadini e trovare un modo alternativo per far quadrare i conti.
Chiusura plesso scolastico Cesarano
Sorrento - A partire da lunedì 31 marzo, il plesso scolastico di via Cesarano, a Sorrento, resterà chiuso per consentire lavori di rifacimento dell'intonaco dei solai.
"Il provvedimento si è reso necessario a seguito di segnalazioni di alcune crepe nel soffitto - spiega l'assessore all'Edilizia Pubblica, Raffaele Apreda - Già domani provvederemo ad una prima verifica sulla situazione. Una volta chiarito il quadro, potremo essere più precisi circa la data di riapertura della scuola".
Il Comune di Piano di Sorrento aderisce alla "Earth Day 2014"
Piano di Sorrento - Il Comune di Piano di Sorrento aderisce alla “Earth Day 2014”, la Giornata della Terra che coinvolge ogni anno fino a 192 paesi nel mondo nell’intento di attirare l’attenzione sull’ambiente e la salvaguardia del pianeta e che verrà celebrata domani 29 marzo, come di consueto un mese e due giorni dopo l’equinozio di Primavera.
Per l’occasione il Comune di Piano di Sorrento spegnerà simbolicamente l’illuminazione della Chiesa della SS. Trinità e della Chiesa di S. Maria di Galatea a Mortora dalle ore 20.30 alle 21.30 secondo le indicazioni della manifestazione mondiale contribuendo alla campagna di sensibilizzazione della coscienza pubblica all’attenzione verso i piccoli gesti di eco sostenibilità e tutela del patrimonio naturalistico comune.
La cittadinanza tutta è invitata ad aderire all’Ora della Terra dalle ore 20.30 alle 21.30 di sabato 29 marzo 2014.
Lotta al sacchetto selvaggio, nasce il numero "sos verde"
Castellammare di Stabia - Sarà operativo da lunedì mattina un numero dove poter segnalare disagi e disguidi che riguardano la raccolta in città. L'idea messa a punto dall'Assessorato all'Ambiente rientra nel più vasto e articolato programma di riqualificazione degli spazi in città.
Dopo la Villa Comunale, con gli interventi per l'Arenile e le aiuole, da lunedì si parte con «SOS VERDE».
«I cittadini - annuncia l'assessore Nicola Corrado - che vorranno fare delle segnalazioni potranno comporre l'0813900533. Un numero amico che sarà operativo dalle 9 del mattino alle 13,00 dal lunedì al venerdì. Siamo pronti a ricevere tutte le segnalazioni. Una squadra 'volante' di pronto intervento sarà inviata immediatamente sul posto. Il nostro obiettivo è migliorare sempre di più il servizio offerto. Su questo terreno siamo in trincea per combattere la battaglia per il futuro di Castellammare».
Tariffe invariate per la tassa di soggiorno
Sorrento - Con delibera della giunta comunale di Sorrento, sono state confermate anche per il 2014 le tariffe relative all’imposta di soggiorno per le strutture ricettive: hotel, b&b, campeggi e ostelli.
La tassa a carico degli ospiti viene pertanto così suddivisa: alberghi fino a 3 stelle, campeggi e ostelli 1 euro al giorno, hotel a 4 stelle 1,50 euro e alberghi a 5 stelle 2 euro.
I b&b beneficeranno, come lo scorso anno, di una tariffa quantificata in 1 euro al giorno.
Il provvedimento evidenzia che autisti, guide e accompagnatori dei gruppi organizzati non sono soggetti alla tassa di soggiorno, così come gli ospiti del Comune che partecipano ai vari eventi promossi dall’amministrazione.
“Anche per il 2014, per venire incontro alle richieste delle associazioni di categoria abbiamo deciso di non ritoccare le quote - spiega il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo - La tassa di soggiorno rappresenta una voce importantissima per il nostro Comune, poiché garantisce fondi da reinvestire nel marketing territoriale, nella promozione e nell’arredo urbano. Speriamo pertanto, anche per il 2014, di bissare i successi raccolti nelle precedenti stagioni turistiche”
Piano sociale di zona, voucher per la retribuzione di assistenti familiari
Penisola sorrentina - I cittadini residenti nei Comuni Associati al Piano Sociale di Zona Ambito Territoriale Napoli Trentatré, potranno usufruire di un voucher erogato sotto forma di rimborso spesa, finalizzato a retribuire un’assistente familiare per la cura di un familiare anziano non autosufficiente (over 65) o persona disabile, anche non convivente.
Saranno rimborsabili, previa presentazione del contratto di assunzione, spese relative al contratto stesso (a copertura delle spettanze retributive, previdenziali ed assistenziali), per un importo di 400,00 € mensili, per un periodo non superiore a 12 mesi successivi alla stipula dell’atto. Può presentare istanza l’assistito o un familiare fino al 3° grado di parentela, anche non convivente, residente in uno dei Comuni Associati al Piano Sociale di Zona Ambito Territoriale Napoli Trentatré e con un reddito Isee non superiore ad euro € 19.553,83.
I cittadini interessati ed in possesso dei requisiti, potranno fare richiesta di assegnazione del voucher compilando la domanda all’Ufficio di Piano di Zona, sito in C.so Italia, n.236 – Sorrento a partire dal 2 Aprile e fino al 2 Maggio.
Il bando è scaricabile dai siti www.comune.sorrento.na.it e www.pszna13.it.
Incontro sulla riforma elettorale
Sorrento - Sabato, 12 aprile 2014, alle ore 17.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Sorrento, Piazza S. Antonino, si terrà il IV incontro - dibattito, del “Corso di Cultura e Formazione Politica”, riservato alle donne, sulla riforma della legge elettorale (Italicum), organizzato dall’Amministrazione Comunale (Assessorato alle Pari Opportunità). Porteranno i saluti il Sindaco di Sorrento, avv. Giuseppe Cuomo, e l’Assessore alla Pubblica Istruzione, professoressa Maria Teresa De Angelis. Parteciperà il Consigliere Provinciale di Napoli, Rosellina Russo. Modererà il dibattito il professor Raffaele Lauro. Sarà distribuito alle corsiste il DDL di riforma della legge elettorale (Italicum), come approvato dalla Camera dei Deputati e ora all’esame del Senato della Repubblica (AS 1385). La relazione introduttiva sarà tenuta dal Consigliere Franco Massi, Segretario Generale del CNEL. Ufficiale del Corpo della Guardia di Finanza, magistrato della Corte dei conti, Massi ha ricoperto rilevanti incarichi negli apparati di governo, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e presso diversi Ministeri (Consigliere Giuridico e Capo di Gabinetto).
Pastry classes al Resort Le Axidie con Sal De Riso
Vico Equense - Parte domani, 29 marzo, la sesta edizione di SweetlyAxidie, il fortunato format gastronomico, organizzato presso il Resort Le Axidie di Vico Equense, nel cuore della penisola sorrentina, e divenuto un appuntamento molto atteso dai gourmet di tutt'Italia.
SweetlyAxidie, quest'anno in versione “monografica”, affida le sue pastry classes a Sal De Riso, Maestro Pasticcere di prima grandezza nonché apprezzatissimo divulgatore dell'arte bianca.
Il calendario delle lezioni prevede quattro incontri per quattro approfondimenti dal gusto squisitamente stagionale.
Il primo incontro avrà per tema la “Pasticceria mignon e monoporzioni: cremosi alla frutta e cioccolato”.
La lezione, che si svolgerà dalle 10.30 alle 16.30 circa, ha un costo di 85 euro e prevede una pausa pranzo al Ristorante Punta Scutolo de Le Axidie, in compagnia di De Riso.
Per maggiori informazioni: www.leaxidie.it
Tutti i partecipanti riceveranno un omaggio firmato Pavoni Italia, leader nella produzione di accessori in silicone per l'arte bianca e la ristorazione.
"Entra nel mio cuore" di Sonia Pane, domani la presentazione del libro a Sorrento
Sorrento - Domani, alle 18.00 presso la sala consiliare del Comune di Sorrento si terrà la presentazione del libro "Entra nel mio cuore" di Sonia Pane. Quando delicatezza e consapevolezza coesistono in egual quantità in una mente governata dalla sensibilità, il risultato è poesia. Questa raccolta di componimenti ne è la prova. Sonia Pane non pone confini alla sua penna, non la racchiude nei limiti della metrica né della convenzionalità. La sua scrittura è ispirata, istantanea, incisiva e preziosa. Anche nei versi più soavi si percepisce la forza con cui ogni parola può entrare nell’anima, perforando qualsiasi armatura e giungendo direttamente al cuore. Un soffio di nostalgia, l’importanza delle piccole cose quotidiane, un’alchimia di sensazioni in cui l’amore governa incontrastato. D’altra parte, è il sentimento più potente che esista.
Due cabine, 500 passeggeri l'ora, l'avventura cominciò nel 1952
Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - «La prima grande funivia delle nostre regioni, ideata dai nostri tecnici, costruita dalle nostre maestranze, e destinata ad aumentare le attrazioni della plaga partenopea, di cui Monte Faito è una delle più attraenti, maliose perle». Così la definivano i giornali nel ’52. E’ stata una delle più grandi innovazioni nell’ambito dei trasporti territoriali dell’epoca; oggi è ferma e il suo futuro è a rischio. La funivia di monte Faito è stata aperta al pubblico il 24 agosto 1952 con lo scopo prevalentemente turistico di collegare la montagna con la linea costiera. La stazione a valle è stata creata nei pressi di quella della Circumvesuviana di Castellammare di Stabia, sulla linea Napoli-Sorrento con l’obiettivo di creare un ottimo interscambio tra treno e funivia. Il mezzo permetteva in 8 minuti di raggiungere la montagna, rendendola accessibile a tutti. Le cabine erano due e partivano in contemporanea dalle due stazioni, con una capacità di trasporto di 35 persone; una capienza che garantiva una portata di 500 utenti l'ora. «Attraverso la funivia, il Faito sarà la meta preferita di tutti i turisti: diventerà come Capri e Pompei, come il Vesuvio, Paestum ed Ercolano questo angolo divino, dove tutto sembra circonfuso di sogno e donde spicca la bellezza ineguagliabile del mare di Napoli». Così scrivevano i giornali di un veicolo che aveva tutte le potenzialità per dare un nuovo impulso al turismo. Il «polmone verde» della penisola è, infatti, presto diventato una delle mete turistiche più ambite del territorio: dai soggiorni lunghi alle gite del fine settimana. Nel 1960, nella giornata di Ferragosto, si è verificato l'unico incidente che riguarda l'impianto: al primo cavalletto, la cabina proveniente da Faito, probabilmente per l'alta velocità, si è sganciata dai fili di trazione, schiantandosi sui binari della ferrovia sottostante e provocando la morte di due persone.
Vico Equense - «La prima grande funivia delle nostre regioni, ideata dai nostri tecnici, costruita dalle nostre maestranze, e destinata ad aumentare le attrazioni della plaga partenopea, di cui Monte Faito è una delle più attraenti, maliose perle». Così la definivano i giornali nel ’52. E’ stata una delle più grandi innovazioni nell’ambito dei trasporti territoriali dell’epoca; oggi è ferma e il suo futuro è a rischio. La funivia di monte Faito è stata aperta al pubblico il 24 agosto 1952 con lo scopo prevalentemente turistico di collegare la montagna con la linea costiera. La stazione a valle è stata creata nei pressi di quella della Circumvesuviana di Castellammare di Stabia, sulla linea Napoli-Sorrento con l’obiettivo di creare un ottimo interscambio tra treno e funivia. Il mezzo permetteva in 8 minuti di raggiungere la montagna, rendendola accessibile a tutti. Le cabine erano due e partivano in contemporanea dalle due stazioni, con una capacità di trasporto di 35 persone; una capienza che garantiva una portata di 500 utenti l'ora. «Attraverso la funivia, il Faito sarà la meta preferita di tutti i turisti: diventerà come Capri e Pompei, come il Vesuvio, Paestum ed Ercolano questo angolo divino, dove tutto sembra circonfuso di sogno e donde spicca la bellezza ineguagliabile del mare di Napoli». Così scrivevano i giornali di un veicolo che aveva tutte le potenzialità per dare un nuovo impulso al turismo. Il «polmone verde» della penisola è, infatti, presto diventato una delle mete turistiche più ambite del territorio: dai soggiorni lunghi alle gite del fine settimana. Nel 1960, nella giornata di Ferragosto, si è verificato l'unico incidente che riguarda l'impianto: al primo cavalletto, la cabina proveniente da Faito, probabilmente per l'alta velocità, si è sganciata dai fili di trazione, schiantandosi sui binari della ferrovia sottostante e provocando la morte di due persone.
Funivia del Faito nessuno la vuole: sarà demolita
Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - L’isolamento di Faito rischia di diventare definitivo. La storica funivia che collegava il centro di Castellammare di Stabia alla montagna forse non ci sarà più. La Regione ha stanziato 2milioni di euro per la riqualificazione dell’area e la messa in funzione dell’impianto ma nessuno vuole occuparsi della gestione del servizio. Non ci sono privati ma neanche enti pubblici disposti a curarne l’esercizio. Al momento anche i Comuni di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte hanno rifiutato di accollarsi questa responsabilità. Se la situazione dovesse restare invariata i soldi che dovevano permettere la riapertura della Funivia potrebbero essere utilizzati per lo smontaggio dell'impianto. Un duro colpo per i residenti e gli operatori turistici della zona, che in questo periodo stanno combattendo contro le difficoltà derivanti dai collegamenti interrotti. A seguito della frana del 3 marzo, infatti, è stata chiusa l’ex strada statale 269, all’altezza della grotta del fico. L’area, giudicata dai vigili del fuoco troppo pericolosa per consentire il transito, è stata transennata subito dopo il crollo e chiusa su ordinanza della polizia municipale. Da allora nulla è cambiato. La comunità, composta da un centinaio di residenti, è rimasta isolata e nessun intervento è stato fatto. Probabilmente nei prossimi giorni ci sarà l’intervento del Comune di Vico Equense a cui sono stati destinati 25mila euro dalla Regione per effettuare operazioni di somma urgenza in quel luogo. Sta di fatto che da un mese per gli abitanti della montagna non esistono più vie di comunicazione per raggiungere i vicini centri cittadini.
Vico Equense - L’isolamento di Faito rischia di diventare definitivo. La storica funivia che collegava il centro di Castellammare di Stabia alla montagna forse non ci sarà più. La Regione ha stanziato 2milioni di euro per la riqualificazione dell’area e la messa in funzione dell’impianto ma nessuno vuole occuparsi della gestione del servizio. Non ci sono privati ma neanche enti pubblici disposti a curarne l’esercizio. Al momento anche i Comuni di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte hanno rifiutato di accollarsi questa responsabilità. Se la situazione dovesse restare invariata i soldi che dovevano permettere la riapertura della Funivia potrebbero essere utilizzati per lo smontaggio dell'impianto. Un duro colpo per i residenti e gli operatori turistici della zona, che in questo periodo stanno combattendo contro le difficoltà derivanti dai collegamenti interrotti. A seguito della frana del 3 marzo, infatti, è stata chiusa l’ex strada statale 269, all’altezza della grotta del fico. L’area, giudicata dai vigili del fuoco troppo pericolosa per consentire il transito, è stata transennata subito dopo il crollo e chiusa su ordinanza della polizia municipale. Da allora nulla è cambiato. La comunità, composta da un centinaio di residenti, è rimasta isolata e nessun intervento è stato fatto. Probabilmente nei prossimi giorni ci sarà l’intervento del Comune di Vico Equense a cui sono stati destinati 25mila euro dalla Regione per effettuare operazioni di somma urgenza in quel luogo. Sta di fatto che da un mese per gli abitanti della montagna non esistono più vie di comunicazione per raggiungere i vicini centri cittadini.
“Giustizia efficiente e buon governo delle città – Esperienze e idee per ripartire”
Gennaro Torrese |
Urbanistica, arriva un nuovo responsabile
Vico Equense - L’Architetto Pietro Paolo Fusco, di Sant'Agnello, è il nuovo responsabile del settore urbanistica del Comune di Vico Equense. Lo ha stabilito il Sindaco Gennaro Cinque, con un proprio decreto, dopo la sospensione dell’architetto Catello Arpino. La posizione di quest’ultimo rimane congelata, dopo la condanna riportata in primo grado. Arpino ha presentato ricorso al Giudice del lavoro, al quale è stato chiesto di rivedere la decisione assunta dal Comune di Vico Equense di procedere alla sospensione. Da qui la decisione del Primo Cittadino, di attribuire la responsabilità del settore, prima all’Ingegner Paolo Guadagno, e poi all’Architetto Fusco, già destinatario d’incarico nell’Ufficio per la Tutela Paesaggistica. L’incarico di responsabile del servizio urbanistico, decorre da oggi per trenta giorni, salvo revoca anticipata
dell’incarico o proroga dello stesso.
Vico Equense: 24 ore per il Signore
Vico Equense - Le Parrocchie dell'Unità Pastorale di Vico Equense rispondono all'invito di Papa Francesco, organizzando il 28 marzo dalle ore ore 21:00 alle 24:00 un'Adorazione Eucaristica con la riflessione dell'Arcivescovo Mons. Francesco Alfano.
Happy from Sorrento
Sorrento - Sull'onda dell'entusiasmo che ha contagiato le città del mondo intero, i consiglieri del Forum dei Giovani di Sorrento -- con l'aiuto prezioso di alcuni volontari pieni di buona volontà -- si sono improvvisati attori e sceneggiatori per realizzare le riprese del famoso video "we are happy" di Pharrell Williams, anche nella città del Tasso.
giovedì 27 marzo 2014
Tasse, Comune di Vico "salvo": niente maxi-rimborso per l'accisa Enel
Vico Equense - E’ tutto regolare. E non ci sarà nessun rimborso per i cittadini che si erano rivolti alla giustizia amministrativa. La maggiorazione dell’accisa sull’energia elettrica varata dalla giunta municipale di Vico Equense con l’obiettivo di andare a compensare i costi del ciclo integrato dei rifiuti, con particolare riferimento alla vecchia imposta - la Tarsu - non è «fuorilegge». Tutt’altro. L’incasso di oltre 200mila euro per il Comune di Vico Equense viene blindato dal Consiglio di Stato che ieri si è espresso sul caso ribaltando il dispositivo emesso in primo grado dal Tribunale amministrativo regionale della Campania che aveva inizialmente accolto l’istanza presentata mesi fa da alcuni contribuenti infuriati per il salasso.
Sfuma dunque la mazzata per l’amministrazione di Vico Equense che, qualora fosse stata nuovamente «condannata», avrebbe dovuto allargare i cordoni della borsa e restituire i soldi ai cittadini. Soddisfatto il sindaco Gennaro Cinque: «La giustizia - dichiara il primo cittadino - si è espressa in maniera definitiva sulla vicenda entrando nel merito e senza sollevare alcun tipo di ombra sull’operato dell’ente. Non posso non essere contento di questa sentenza. Complimenti all’avvocato Maurizio Pasetto che ha rappresentato il Comune nel contenzioso». Una causa intricata quella che aveva visto sott’accusa Cinque e assessori. Che approvarono, in una seduta di giunta, la manovra economica per fronteggiare i costi per lo smaltimento dei rifiuti prevedendo un netto aumento dell’accisa Enel. Fu qui che un gruppo di cittadini non esitarono un istante a rivolgersi a un legale e trascinare in tribunale il Comune di Vico Equense.
Il Tar della Campania accolse il ricorso perché la proposta del rincaro dell’accisa - stando ai giudici - doveva essere discussa in consiglio comunale e non in giunta. Di diverso avviso, invece, il Consiglio di Stato. Che ha dato ragione all’atto votato due anni fa dalla giunta di Vico Equense. (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)
Faito, la funivia ora rischia la chiusura definitiva
Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - L’isolamento di Faito rischia di diventare definitivo. La storica funivia che collegava il centro di Castellammare di Stabia alla montagna forse non ci sarà più. La Regione ha stanziato 2milioni di euro per la riqualificazione dell’area e la messa in funzione dell’impianto ma nessuno vuole occuparsi della gestione del servizio. Non ci sono privati ma neanche enti pubblici disposti a curarne l’esercizio. Al momento anche i Comuni di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte hanno rifiutato di accollarsi questa responsabilità. Se la situazione dovesse restare invariata i soldi che dovevano permettere la riapertura della Funivia potrebbero essere utilizzati per lo smontaggio dell'impianto. Un duro colpo per i residenti e gli operatori turistici della zona, che in questo periodo stanno combattendo contro le difficoltà derivanti dai collegamenti interrotti. A seguito della frana del 3 marzo, infatti, è stata chiusa anche l’ex strada statale 269, all’altezza della grotta del fico. «Nel corso di un incontro con l’assessore regionale Sergio Vetrella – ha spiegato Danilo Somma, titolare dell’hotel Sant’Angelo – abbiamo scoperto che la storica funivia del Faito che ha accompagnato la vita di tutti noi è a un passo dalla chiusura definitiva: i Comuni di Vico Equense e Castellammare di Stabia hanno risposto picche all'invito rivolto dall'assessore per un loro coinvolgimento nella gestione di tale attività. La funivia rischia di morire».
Vico Equense - L’isolamento di Faito rischia di diventare definitivo. La storica funivia che collegava il centro di Castellammare di Stabia alla montagna forse non ci sarà più. La Regione ha stanziato 2milioni di euro per la riqualificazione dell’area e la messa in funzione dell’impianto ma nessuno vuole occuparsi della gestione del servizio. Non ci sono privati ma neanche enti pubblici disposti a curarne l’esercizio. Al momento anche i Comuni di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte hanno rifiutato di accollarsi questa responsabilità. Se la situazione dovesse restare invariata i soldi che dovevano permettere la riapertura della Funivia potrebbero essere utilizzati per lo smontaggio dell'impianto. Un duro colpo per i residenti e gli operatori turistici della zona, che in questo periodo stanno combattendo contro le difficoltà derivanti dai collegamenti interrotti. A seguito della frana del 3 marzo, infatti, è stata chiusa anche l’ex strada statale 269, all’altezza della grotta del fico. «Nel corso di un incontro con l’assessore regionale Sergio Vetrella – ha spiegato Danilo Somma, titolare dell’hotel Sant’Angelo – abbiamo scoperto che la storica funivia del Faito che ha accompagnato la vita di tutti noi è a un passo dalla chiusura definitiva: i Comuni di Vico Equense e Castellammare di Stabia hanno risposto picche all'invito rivolto dall'assessore per un loro coinvolgimento nella gestione di tale attività. La funivia rischia di morire».
Piano spiagge all'insegna della stabilità
Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Entro una settimana sarà pronto il bando per l’affidamento delle spiagge libere attrezzate. Se ne è parlato durante la riunione della commissione «Turismo e attività produttive», presieduta dal consigliere Natale Maresca, a cui hanno partecipato Maria Teresa Eusebio, Giuseppe Aiello, Luigi Savarese e il responsabile ufficio patrimonio e demanio Raffaele Staiano. Le concessioni dureranno tre anni con periodi di piena operatività dal 1 giugno al 30 settembre. Per la prima volta gli arenili verranno affidati per un periodo lungo che conferirà una maggiore stabilità alla gestione. «Le principali novità introdotte – ha spiegato il consigliere Luigi Savarese – riguardano la durata dell’affidamento e la modalità con la quale verranno selezionati i gestori. Questa volta, infatti, abbiamo deciso di utilizzare una procedura aperta col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Fino allo scorso anno usavamo il sistema del massimo rialzo, ma adesso abbiamo deciso di porre particolare attenzione alla qualità del servizio offerto e alla professionalità dei soggetti affidatari, per garantire determinati standard qualitativi ai cittadini». Le spiagge che verranno affidate a terzi sono «Pezzolo» e «Calcare» presso la marina di Aequa, «Postali» presso il borgo marinaro di Vico. «In particolare, per la spiaggia “Postali” – ha affermato l’assessore al turismo Antonio Di Martino – è necessario che operatori di grande affidabilità e capacità tecnica recuperino un’immagine che negli anni per tanti motivi è andata sbiadendosi. Tra questi, la gestione approssimata e non consona ai livelli qualitativi della città. Pretenderemo, dunque, una gestione organica ed efficace». La delibera di giunta contenente gli indirizzi destinati all’ufficio patrimonio e demanio riguardo alla predisposizione del bando per gli affidamenti degli arenili risale alla scorsa settimana. Già chiara da tempo all’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Cinque la linea da seguire. «Il Comune gestirà gli arenili in concessione mediante l’affidamento a operatori specializzati e professionali che offrano garanzie di gestione e di erogazione di un servizio qualificante per l’immagine della città», è indicato nel documento.
Vico Equense - Entro una settimana sarà pronto il bando per l’affidamento delle spiagge libere attrezzate. Se ne è parlato durante la riunione della commissione «Turismo e attività produttive», presieduta dal consigliere Natale Maresca, a cui hanno partecipato Maria Teresa Eusebio, Giuseppe Aiello, Luigi Savarese e il responsabile ufficio patrimonio e demanio Raffaele Staiano. Le concessioni dureranno tre anni con periodi di piena operatività dal 1 giugno al 30 settembre. Per la prima volta gli arenili verranno affidati per un periodo lungo che conferirà una maggiore stabilità alla gestione. «Le principali novità introdotte – ha spiegato il consigliere Luigi Savarese – riguardano la durata dell’affidamento e la modalità con la quale verranno selezionati i gestori. Questa volta, infatti, abbiamo deciso di utilizzare una procedura aperta col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Fino allo scorso anno usavamo il sistema del massimo rialzo, ma adesso abbiamo deciso di porre particolare attenzione alla qualità del servizio offerto e alla professionalità dei soggetti affidatari, per garantire determinati standard qualitativi ai cittadini». Le spiagge che verranno affidate a terzi sono «Pezzolo» e «Calcare» presso la marina di Aequa, «Postali» presso il borgo marinaro di Vico. «In particolare, per la spiaggia “Postali” – ha affermato l’assessore al turismo Antonio Di Martino – è necessario che operatori di grande affidabilità e capacità tecnica recuperino un’immagine che negli anni per tanti motivi è andata sbiadendosi. Tra questi, la gestione approssimata e non consona ai livelli qualitativi della città. Pretenderemo, dunque, una gestione organica ed efficace». La delibera di giunta contenente gli indirizzi destinati all’ufficio patrimonio e demanio riguardo alla predisposizione del bando per gli affidamenti degli arenili risale alla scorsa settimana. Già chiara da tempo all’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Cinque la linea da seguire. «Il Comune gestirà gli arenili in concessione mediante l’affidamento a operatori specializzati e professionali che offrano garanzie di gestione e di erogazione di un servizio qualificante per l’immagine della città», è indicato nel documento.
Ambulatorio, intesa elettorale: uso gratis all'Asl per 5 anni
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Meta - E’ un’intesa che ha indubbiamente il «retrogusto elettorale» perché il Partito democratico di Meta l’aveva messa sul tavolo delle trattative verso il voto di maggio ponendola come condicio sine qua non per un sostegno al sindaco uscente Paolo Trapani. Un supporto effettivamente diventato realtà con tanto di comunicato diffuso dal segretario cittadino del Pd, Nicola Mollica, che lo scorso 19 marzo, fece sapere di aver dato l’incarico al primo cittadino per mettere su la lista, civica, da presentare alle amministrative. Ma ciò che è davvero importante in questa storia, indubbiamente, è che al di là del peso politico della delibera, è che la giunta ha finalmente messo nero su bianco la volontà di blindare il poliambulatorio di via del Lauro andando quindi a garantire i servizi all’utenza per un futuro che, salvo clamorosi colpi di scena, non dovrebbe finire sui giornali per diatribe, battaglie e veleni. Sì, perché quel presidio, situato in una struttura di proprietà comunale, fu al centro per mesi di un’incredibile bagarre politica, con l’amministrazione di Meta intenzionata a «recuperare», parzialmente, l’uso dei locali - da destinare a uffici municipali - e l’Asl Napoli 3 Sud costretta a occupare meno spazio di quanto previsto dalle intese precedenti e in scadenza con ripercussioni notevoli anche per medici e utenti.
Meta - E’ un’intesa che ha indubbiamente il «retrogusto elettorale» perché il Partito democratico di Meta l’aveva messa sul tavolo delle trattative verso il voto di maggio ponendola come condicio sine qua non per un sostegno al sindaco uscente Paolo Trapani. Un supporto effettivamente diventato realtà con tanto di comunicato diffuso dal segretario cittadino del Pd, Nicola Mollica, che lo scorso 19 marzo, fece sapere di aver dato l’incarico al primo cittadino per mettere su la lista, civica, da presentare alle amministrative. Ma ciò che è davvero importante in questa storia, indubbiamente, è che al di là del peso politico della delibera, è che la giunta ha finalmente messo nero su bianco la volontà di blindare il poliambulatorio di via del Lauro andando quindi a garantire i servizi all’utenza per un futuro che, salvo clamorosi colpi di scena, non dovrebbe finire sui giornali per diatribe, battaglie e veleni. Sì, perché quel presidio, situato in una struttura di proprietà comunale, fu al centro per mesi di un’incredibile bagarre politica, con l’amministrazione di Meta intenzionata a «recuperare», parzialmente, l’uso dei locali - da destinare a uffici municipali - e l’Asl Napoli 3 Sud costretta a occupare meno spazio di quanto previsto dalle intese precedenti e in scadenza con ripercussioni notevoli anche per medici e utenti.