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martedì 31 ottobre 2017
Netflix sceglie ancora Vico Equense. Il 3 novembre nuovo set di «Sense8»
Vico Equense - Nuove riprese del telefilm Sense8 prodotto da Netflix a Vico Equense. La serie televisiva statunitense di fantascienza, creata da Lana e Lilly Wachowski e J. Michael Straczynski, ha formulato la richiesta di poter filmare il passaggio di un'auto sulla strada statale 145 Sorrentina. Un’auto cabrio viaggia sulla strada e gli attori dialogano all’interno. L’auto poi si ferma nella piazzola di sosta nei pressi del parcheggio dello stabilimento “Bikini. Gli attori scendono e controllano il contenuto del bagagliaio. Questa la dinamica della sequenza che sarà girata il prossimo 3 novembre. Nata dalla visionarietà dei creatori di Matrix e Babylon 5, la serie partita nel 2015, era stata cancellata da Netflix il primo giugno scorso, ma le proteste e le petizioni dei fan hanno costretto la piattaforma a far un passo indietro. Così è stato annunciato un episodio speciale che andrà in onda nel 2018.
Gusto. Antonino Esposito tra le star di Excellence 2017
Lo chef pizzaiolo terrà un laboratorio sulle nuove forme della pizza
Sorrento - La “Frusta Sorrentina” di Antonino Esposito sarà protagonista della sezione sperimentale di “Excellence 2017 - Food Innovation”, kermesse in programma dal 4 al 6 novembre nello Spazio Eventi Tirso di Roma. Una rassegna, giunta alla quinta edizione, che riunirà chef italiani ed esteri, produttori, imprenditori, e artisti, per promuovere incontri b2b e indagare le nuove tendenze del settore food e ristorazione. Lo chef pizzaiolo Antonino Esposito, e il resident chef del suo ristorante pizzeria Acqu’e Sale, Gennaro Vingiano, saranno chiamati ad interpretare e valorizzare i prodotti delle aziende espositrici e degli sponsor della manifestazione. In particolare, la “Frusta Sorrentina”, prodotto brevettato da Antonino Esposito sarà portata ad esempio, nella sezione dedicata alle sperimentazioni, curata dal food writer Luca Sessa, come nuova “forma” della pizza. Un interessante momento di approfondimento, inserito in un ampio programma che prevede tre giorni di cooking show, degustazioni, laboratori, convegni, e seminari su nuove tecniche e innovazioni tecnologiche in cucina. Tema di questa edizione di Excellence saranno le contaminazioni: insieme a food designer, illustratori, fotografi e scrittori verrà studiato il rapporto dell’enogastronomia con il cinema e lo spettacolo, le arti figurative, la filosofia e lo sport. L’hashtag ufficiale della manifestazione è #FoodInnovation. Il programma dettagliato di tutti gli eventi è consultabile sul sito ufficiale della rassegna, www.excellence-eventi.it.
Sorrento - La “Frusta Sorrentina” di Antonino Esposito sarà protagonista della sezione sperimentale di “Excellence 2017 - Food Innovation”, kermesse in programma dal 4 al 6 novembre nello Spazio Eventi Tirso di Roma. Una rassegna, giunta alla quinta edizione, che riunirà chef italiani ed esteri, produttori, imprenditori, e artisti, per promuovere incontri b2b e indagare le nuove tendenze del settore food e ristorazione. Lo chef pizzaiolo Antonino Esposito, e il resident chef del suo ristorante pizzeria Acqu’e Sale, Gennaro Vingiano, saranno chiamati ad interpretare e valorizzare i prodotti delle aziende espositrici e degli sponsor della manifestazione. In particolare, la “Frusta Sorrentina”, prodotto brevettato da Antonino Esposito sarà portata ad esempio, nella sezione dedicata alle sperimentazioni, curata dal food writer Luca Sessa, come nuova “forma” della pizza. Un interessante momento di approfondimento, inserito in un ampio programma che prevede tre giorni di cooking show, degustazioni, laboratori, convegni, e seminari su nuove tecniche e innovazioni tecnologiche in cucina. Tema di questa edizione di Excellence saranno le contaminazioni: insieme a food designer, illustratori, fotografi e scrittori verrà studiato il rapporto dell’enogastronomia con il cinema e lo spettacolo, le arti figurative, la filosofia e lo sport. L’hashtag ufficiale della manifestazione è #FoodInnovation. Il programma dettagliato di tutti gli eventi è consultabile sul sito ufficiale della rassegna, www.excellence-eventi.it.
Geo&Geo: Salvatore Salvo racconta la pizza napoletana di qualità
Qual è la differenza tra una pizza cattiva e una buona? Tra quella industriale e quella artigianale, realizzata da maestri pizzaioli? Se ne parlerà approfonditamente nel corso della trasmissione di Rai3, Geo&Geo, del 2 novembre (ore 15.50), condotta da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi. In studio ci saranno il giornalista, nonché esperto di enogastronomia, Leonardo Romanelli, e il maestro pizzaiolo Salvatore Salvo della pizzeria “Salvo pizzaioli da 3 generazioni” di San Giorgio a Cremano. Salvatore Salvo spiegherà come si realizza un impasto a regola d’arte, con quali ingredienti, tempi e caratteristiche. Come si governa la lievitazione, che è soggetta alle variazioni climatiche. Naturalmente, anche la bontà della farcitura ha la sua importanza per la riuscita di una pizza eccellente. Prodotti di qualità, spesso di nicchia, stagionali, e a volte trasformati utilizzando le tecniche mutuate dalle cucine dei grandi chef. In studio, il maestro pizzaiolo mostrerà la realizzazione di pizze classiche, come margherita e marinara, anche in una versione più ricercata, per esempio con le alici di Cetara. La Cosacca, realizzata in onore dello zar Nicola I che visitò Napoli nel 1845. E, se in America è diffusa la pizza con l’ananas, i Salvo propongono quella con sei varietà di pomodoro, ognuna trattata con una differente tecnica di cucina. Ci si soffermerà sull’uso e l’abbinamento dei prodotti della tradizione, come le cipolle ramate di Montoro, le papaccelle e il conciato. Una pratica, quella della realizzazione delle Pizze stellate, nate da intuizioni di Francesco e Salvatore Salvo, e poi realizzate in collaborazione con grandi chef, che è iniziata con Salvatore Bianco e che ha dato il via alla creazione di una carta che avvicina sempre di più quella dei Salvo ai menù dei grandi ristoranti italiani.
La dissimulazione onesta
di Filomena Baratto
Vico Equense - Molte persone costruiscono la loro vita secondo calcoli precisi per ottenere tutto ciò che si prefiggono e l'ambizione diventa la loro unica ragione di vita. Ecco che si diventa cinici e spietati in modo così sistematico che i sentimenti contraffatti diventano una maschera abituale. Dissimulare sentimenti, organizzare momenti di utilità personale, predefinire carriere e cercare le scalate sociali come unico dato importante di vita, è forse l'aspetto più meschino e disumano dell'uomo. Lo spunto nasce da una richiesta d'aiuto di una mia amica che vive lontana dal suo amore e teme che possa dissimulare così bene, da non sapere più chi ama, se un uomo veramente innamorato o semplicemente uno che non abbia il coraggio di dire quello che pensa, non per timore, ma per assuefazione a una situazione dalla quale trae dei vantaggi. La mia amica era sul punto di sposarsi, poi tutto è rientrato quando il suo amore le ha detto che è meglio aspettare tempi migliori. Quando mi ha raccontato la sua pena, ho pensato a un'opera del seicento, "La dissimulazione onesta" di Torquato Accetto, del 1641, che invita al dominio della ragione sull'impulso, alla ricerca del momento opportuno. Cosa c'entra la mia amica con Torquato Accetto? Spesso l'uomo ha bisogno di paraventi dietro cui nascondersi e sono molti i motivi per i quali non si chiude una relazione, forse per avere una persona che ci ami ciecamente, o forse l'innamorato non ha il coraggio di chiudere definitivamente con un amore così vero e sincero; o ancora lei rappresenta un bisogno, un punto fermo su cui appoggiarsi, su cui contare sempre, e si sa che l'amore, quando è vero, è un sostegno. Un amore non è mai solo cuore o testa o solo sesso, un amore è un miriade di componenti di cui non riusciamo nemmeno a tracciarne una linea chiara. L'alchimia dell'amore passa attraverso emozioni di cui non ci sono noti i passaggi e proprio per questa sua natura sfuggevole, ce lo raffiguriamo di diverse sfaccettature.
Vico Equense - Molte persone costruiscono la loro vita secondo calcoli precisi per ottenere tutto ciò che si prefiggono e l'ambizione diventa la loro unica ragione di vita. Ecco che si diventa cinici e spietati in modo così sistematico che i sentimenti contraffatti diventano una maschera abituale. Dissimulare sentimenti, organizzare momenti di utilità personale, predefinire carriere e cercare le scalate sociali come unico dato importante di vita, è forse l'aspetto più meschino e disumano dell'uomo. Lo spunto nasce da una richiesta d'aiuto di una mia amica che vive lontana dal suo amore e teme che possa dissimulare così bene, da non sapere più chi ama, se un uomo veramente innamorato o semplicemente uno che non abbia il coraggio di dire quello che pensa, non per timore, ma per assuefazione a una situazione dalla quale trae dei vantaggi. La mia amica era sul punto di sposarsi, poi tutto è rientrato quando il suo amore le ha detto che è meglio aspettare tempi migliori. Quando mi ha raccontato la sua pena, ho pensato a un'opera del seicento, "La dissimulazione onesta" di Torquato Accetto, del 1641, che invita al dominio della ragione sull'impulso, alla ricerca del momento opportuno. Cosa c'entra la mia amica con Torquato Accetto? Spesso l'uomo ha bisogno di paraventi dietro cui nascondersi e sono molti i motivi per i quali non si chiude una relazione, forse per avere una persona che ci ami ciecamente, o forse l'innamorato non ha il coraggio di chiudere definitivamente con un amore così vero e sincero; o ancora lei rappresenta un bisogno, un punto fermo su cui appoggiarsi, su cui contare sempre, e si sa che l'amore, quando è vero, è un sostegno. Un amore non è mai solo cuore o testa o solo sesso, un amore è un miriade di componenti di cui non riusciamo nemmeno a tracciarne una linea chiara. L'alchimia dell'amore passa attraverso emozioni di cui non ci sono noti i passaggi e proprio per questa sua natura sfuggevole, ce lo raffiguriamo di diverse sfaccettature.
Pennelli di Vermeer, il 17 novembre a Vico Equense
Vico Equense - A tre anni di distanza dall’ultimo album, "Noianoir", esce il prossimo venerdì, su CD, in digital download e su tutte le piattaforme streaming, "Misantropi felici" il nuovo lavoro dei Pennelli di Vermeer su etichetta Soter e distribuito da Believe Distribution Service. La band, formata da Pasquale Sorrentino (voce e chitarra acustica), Stefania Aprea (voce e chitarra acustica), Michele Matto (basso), Marco Sorrentino (rullante e cassa), venerdì 17 novembre 2017, suonerà al Gran Caffè Zerilli di Vico Equense, nell’ambito dell’evento musicale “Aperifoodart”. Sulla scena da oltre un decennio, la band vesuviana ha esordito nel 2004 con un album autoprodotto: Mod. Barocco, Fragile, Maneggiare con cura. Grazie!, ma l’esordio discografico ufficiale è considerato nel 2007 con il cd Tramedanna, seguito da La primavera dei sordi nel 2008 e da Noianoir nel 2014, preceduto però dal progetto teatrale La Sacra Famiglia nel 2010 pubblicato in dvd. Fra rock, progressive e teatro canzone, la band nel corso degli anni non si è mai negata alla sperimentazione e alle contaminazioni musicali.
Napoli-City, chef Cannavacciuolo scommette: «Vinciamo». Ma Esposito è più cauto: «Mi basterebbe un pari»
Antonino Cannavacciuolo e Gennaro Esposito |
Fonte: Gimmo Cuomo da Il Corriere del Mezzogiorno
Vico Equense - Ecco i pronostici su Napoli-Manchester City di due tra i più apprezzati chef italiani, entrambi di Vico Equense, entrambi falsi magri, giudici in seguitissimi talent show televisivi, tifosissimi del Napoli. Più cauto Gennaro Esposito, patron con Vittoria Aiello, della Torre del Saracino di Seiano e giudice di Junior MasterChef. «Per me la partita di Champions finirà 1 a 1». Ottimista senza riserve invece «Antonino Cannavacciuolo, signore, con la moglie Cinzia, di Villa Crespi ad Orta San Giulio e mattatore in MasterChef e non solo. «No, Gennaro stammi a sentire, il Napoli vincerà per 3 a 1». Il gustoso siparietto si è protratto per alcuni minuti ed è sfociato in un’inevitabile scommessa. Tutto si è svolto domenica sera alla Torre dove Esposito e Cannavacciuolo, amici di vecchia data, hanno preparato una cena con un menu stellare a portate alternate. Il padrone di casa ha aperto con una postmoderna seppia, inchiostro e fegato con salsa verde e limone candito, il suo ospite ha replicato con le ghiotte lumache di Cherasco (terra), garusoli (gli scuncigli), con crema di aglio dolce e terra di grano arso; ancora Esposito con un suo classico, cioè il risotto con cipolla ramata di Montoro, sauro bianco leggermente affumicato ed alghe croccanti al profumo di limone e peperoncino al quale il gigante con la barba ha risposto con i sabaudi raviolini del plin di anatra, zuppetta di fegato grasso e latte di bufala. E così via, fino al dessert.
Vico Equense. Benvenuta Marita, fiocco rosa in casa Aiello
Vico Equense - Un lieto evento in casa Aiello. Questa mattina è nata la primogenita del capogruppo di maggioranza in consiglio comunale Giuseppe Aiello. Marita, questo il nome della piccola, pesa 2,9 kg. Mamma Gelsomina e bambina stanno bene. Ai genitori le felicitazioni di Vico Equense On Line.
Eventi. A Sorrento, il Festival Internazionale del Rinascimento dedicato a Torquato Tasso
Sorrento |
Sorrento - Dal 6 all'8 novembre, il teatro Tasso di Sorrento ospita la prima edizione del Festival Internazionale del Rinascimento. L'evento cade nel 440mo anniversario del ritorno di Torquato Tasso nella sua città natale, dopo un lungo vagare tra corti e città, per celebrare l'autore di alcuni capolavori della letteratura mondiale, come La Gerusalemme Liberata e l’Aminta, che nacque proprio a Sorrento nel 1544. La tre giorni è organizzata dal Comune di Sorrento, su iniziativa dell’Istituto di Cultura Torquato Tasso, con il patrocinio della Regione Campania, della Città metropolitana di Napoli, della Fondazione Sorrento, dell’Università Federico II di Napoli, dell’University of California di Los Angeles, dell’Universitat Autònoma di Barcelona, dell’Istituto di Letteratura Mondiale Gorki, dell’Accademia delle Scienze della Russia e dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. La cerimonia di apertura del festival è prevista per lunedì 6 novembre, alle ore 9.30. Esperti e studiosi di Tasso si confronteranno sui principali temi relativi alla sua poetica e all'eredità culturale. Relatori, docenti dei più importanti atenei italiani ed esteri. Alla prima sessione della giornata inaugurale del festival interverranno Remo Bodei, della University of California di Los Angeles e Giulio Ferroni, dell’Università La Sapienza di Roma. Martedì, quindi, in programma gli interventi di Armando Maggi, della University of Chicago, Eva Vigh, University of Szeged e Rossend Arques Corominas, dell’Universitat Autonoma de Barcelona. In programma, anche due seminari dal titolo "Caterina Sforza e il suo ricettario", dedicati alla raccolta di segreti di cosmesi, medicina e chimica.
Positano set per film e nozze, arriva la tassa panorama
Positano |
Esentate dal pagamento, e dalla richiesta di autorizzazione, saranno invece le riprese con finalità editoriali come ad esempio quelle per programmi televisivi, o foto per giornali e riviste. Ma anche immagini per documentari o per format di intrattenimento e attualità. Non sarà così invece per le riprese relative a matrimoni, ricorrenze o eventi privati che dovranno essere comunque oggetto di autorizzazione. La domanda in questo caso va presentata almeno 10 giorni prima. La decisione di regolamentare la produzione di immagini a Positano arriva dall'amministrazione comunale che ha varato alcuni giorni fa un regolamento con tanto di prescrizioni e modelli di richiesta da presentare agli appositi uffici. Ma non è tutto perché tra le disposizioni viene bandito l'utilizzo di droni, anche professionali. L'uso di questi occhi volanti a Positano non è consentito, «fatto salvo casi particolari che dovranno essere preventivamente sottoposti all'attenzione dall'amministrazione comunale». Ma andiamo per ordine. Premesso che le attività in questione dovranno essere effettuate «rispettando scrupolosamente i regolamenti, senza arrecare disturbo alcuno e senza danneggiare il patrimonio naturale, ambientale e storico-artistico», chi intende effettuare riprese a Positano dovrà presentare istanza di autorizzazione al Comune di Positano, sulla base di un apposito modello di richiesta. E ciò deve avvenire almeno 30 giorni prima dell'inizio delle riprese (10 quelli stabiliti per gli eventi privati).
Punta Gradelle. Il depuratore avrà nuovi finanziamenti
Fonte: Antonino Siniscalchi da Il Mattino
Vico Equense - Vertice, ieri pomeriggio alla Regione per pianificare il completamento delle opere del depuratore di Punta Gradelle, impianto che raccoglie i reflui prodotti da Vico Equense a Sorrento. All'incontro, promosso dall'assessore regionale all'ambiente, Fulvio Bonavitacola, hanno partecipato il sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore, con gli assessori ai lavori pubblici e all'urbanistica, Gennaro Cinque e Angelo Castellano, l'architetto Catello Arpino e l'ingegnere Giovanna Capuozzo, dell'ufficio tecnico comunale ed il presidente della Gori, Michele Di Natale. L'incontro serviva a fare il punto sulla separazione delle acque bianche e nere e a valutare eventuali nuovi interventi per la tutela del mare. Sul tavolo le criticità di carattere ambientale, igienico sanitario e di pubblica sicurezza, esposti dall' amministrazione comunale di Vico Equense. Tra queste, l'adeguamento dell'emissario della rete fognaria di Vico Equense, la canalizzazione delle acque ora convogliate nell'impluvio naturale che sfocia proprio sul piazzale antistante l'impianto di depurazione, la costruzione di una condotta sottomarina per l'allontanamento dalla costa delle acque reflue m caso di portate superiori a cinque volte quella media. In discussione anche l'adeguamento della strada di servizio al depuratore. L'impianto di punta Gradelle è stato realizzato con un progetto del 1996, appaltato nel 2006, per una popolazione complessiva di circa 140mila abitanti, un'opera considerata strategica per la pulizia del mare dell'intera costiera sorrentina. In quest'ottica, la Regione è pronta a reperire i fondi necessari per risolvere in tempi brevi i problemi sollevati dal comune di Vico Equense. Le acque reflue vengono trattate mediante un processo biologico che passa per un complesso sistema di membrane, quaranta in tutto. Inoltre, grazie ad un sistema di grigliatura grossolana e fine è possibile filtrare il materiale solido: m tal modo si trattengono ben sedici quintali di materiale al giorno, che prima dell'entrata in funzione del depuratore si riversavano amare. I fanghi essiccati, prodotti dal processo di depurazione vengono quindi dismessi e coerentemente smaltiti.
Vico Equense - Vertice, ieri pomeriggio alla Regione per pianificare il completamento delle opere del depuratore di Punta Gradelle, impianto che raccoglie i reflui prodotti da Vico Equense a Sorrento. All'incontro, promosso dall'assessore regionale all'ambiente, Fulvio Bonavitacola, hanno partecipato il sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore, con gli assessori ai lavori pubblici e all'urbanistica, Gennaro Cinque e Angelo Castellano, l'architetto Catello Arpino e l'ingegnere Giovanna Capuozzo, dell'ufficio tecnico comunale ed il presidente della Gori, Michele Di Natale. L'incontro serviva a fare il punto sulla separazione delle acque bianche e nere e a valutare eventuali nuovi interventi per la tutela del mare. Sul tavolo le criticità di carattere ambientale, igienico sanitario e di pubblica sicurezza, esposti dall' amministrazione comunale di Vico Equense. Tra queste, l'adeguamento dell'emissario della rete fognaria di Vico Equense, la canalizzazione delle acque ora convogliate nell'impluvio naturale che sfocia proprio sul piazzale antistante l'impianto di depurazione, la costruzione di una condotta sottomarina per l'allontanamento dalla costa delle acque reflue m caso di portate superiori a cinque volte quella media. In discussione anche l'adeguamento della strada di servizio al depuratore. L'impianto di punta Gradelle è stato realizzato con un progetto del 1996, appaltato nel 2006, per una popolazione complessiva di circa 140mila abitanti, un'opera considerata strategica per la pulizia del mare dell'intera costiera sorrentina. In quest'ottica, la Regione è pronta a reperire i fondi necessari per risolvere in tempi brevi i problemi sollevati dal comune di Vico Equense. Le acque reflue vengono trattate mediante un processo biologico che passa per un complesso sistema di membrane, quaranta in tutto. Inoltre, grazie ad un sistema di grigliatura grossolana e fine è possibile filtrare il materiale solido: m tal modo si trattengono ben sedici quintali di materiale al giorno, che prima dell'entrata in funzione del depuratore si riversavano amare. I fanghi essiccati, prodotti dal processo di depurazione vengono quindi dismessi e coerentemente smaltiti.
Tante eccellenze al "Penisola Sorrentina”
Giovanni Toti e il sindaco di Piano di Sorrento |
Piano di Sorrento - Al teatro Delle Rose di Piano di Sorrento sabato sera sono stati consegnati i riconoscimenti relativi alla ventiduesima edizione del "Premio Penisola Sorrentina-Arturo Esposito" per comunicazione, teatro, fiction e musica. L'iniziativa, organizzata e diretta da Mario Esposito, è giunta alla ventiduesima edizione ed è stata inserita nei grandi eventi della Regione Campania. Premio per comunicazione e territorio alla trasmissione "Quel che passa il convento" in onda su"Tv2000", la televisione della Conferenza Episcopale Italiana, e condotta da Virginia Conti e don Domenico de Stradis. A Giancarlo Magalli è stato consegnato il "Premio Dino Verde" per la tv da parte del direttore generale per le politiche culturali ed il turismo della Regione Campania Rosanna Romano. Il "Premio musicale Lino Trezza" è andato invece agli Audio 2. Per la fiction è stato premiato l'attore Lino Guanciale, protagonista della fortuna serie noir, firmata da Carlo Lucarelli "La porta rossa". Riconoscimento per il teatro a Barbara De Rossi e Francesco Branchetti per lo spettacolo "II Bacio" di Ger Thijs andato in scena lo scorso anno in diverse città italiane e da gennaio prossimo di nuovo in scena al San Babila di Milano e al teatro dell'Angelo di Roma. Un momento speciale è stato dedicato al gemellaggio culturale con la Regione Liguria: a ritirare un premio sono stati l'artista sannita Giuseppe Leone, che ha promosso una mostra a Genova dedicata ai miti del mediterraneo su cammei-conchiglie, ed il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti. Novità dell'edizione 2017 l'istituzione, fortemente voluta dall'Amministrazione comunale di Piano di Sorrento, della sezione "Genius loci" dedicata ai protagonisti del territorio. Ad essere insignito del primo riconoscimento è stato il regista e scrittore Francesco Pinto, direttore del Centro Produzioni Rai di Napoli. A concludere la serata-spettacolo, condotta da Mario Esposito è stato Eugenio Bennato, premiato nella sezione culturale per il progetto discografico e teatrale "Da che Sud è Sud". Madrina dell'evento la modella Cicelys Zelies.
Eav, sui treni torna l'obbligo della divisa
Da domani giacca, cravatta e badge ma l’Orsa contesta: «Rischi di allergie»
Fonte: Francesco Gravetti da il Mattino
Manca un solo giorno allo scadere dell'ultimatum: ancora 24 ore e i dipendenti dell'Eav, macchinisti e capitreno, non potranno più stare sui convogli vestiti come credono. Devono indossare la divisa. E pure il cartellino identificativo. È un ordine tassativo dell'azienda, che con un avviso al personale ha sottolineato che «ogni inadempienza sarà perseguita disciplinarmente». Insomma, basta camicia aperta o maglione: ci vuole il completo blu e la cravatta rossa, col giaccone d'ordinanza quando fa freddo. Lo richiede, specifica la stessa Eav, anche il nuovo contratto di servizio stipulato con la Regione Campania. Il personale viaggiante deve essere facilmente identifìcabile da chi prende il treno. L'avviso è del 26 ottobre, ma è da domani che diventa perentorio. Fino al 29 si potevano presentare rimostranze. Poi basta. Solo che l'Orsa, il sindacato autonomo che raccoglie iscritti soprattutto tra i macchinisti, ha già fatto sapere che la cosa non si può fare. Mettersi in uniforme non è così semplice come si crede. I sindacalisti hanno scritto una lettera al presidente Umberto De Gregorio elencando i motivi per cui «è impossibile ottemperare a tale avviso in tempi brevi». Alcuni sono di ordine pratico: manca un luogo dove cambiarsi, non ci sono armadietti capienti a contenere le divise, non è stato fornito il contenitore di plastica per mettervi il cartellino. Altri sono tipici di chi fa rivendicazioni sindacali: il rimborso del lavaggio della divisa, il conteggio delle ore per cambiarsi da inserire nell'orario lavorativo.
Fonte: Francesco Gravetti da il Mattino
Manca un solo giorno allo scadere dell'ultimatum: ancora 24 ore e i dipendenti dell'Eav, macchinisti e capitreno, non potranno più stare sui convogli vestiti come credono. Devono indossare la divisa. E pure il cartellino identificativo. È un ordine tassativo dell'azienda, che con un avviso al personale ha sottolineato che «ogni inadempienza sarà perseguita disciplinarmente». Insomma, basta camicia aperta o maglione: ci vuole il completo blu e la cravatta rossa, col giaccone d'ordinanza quando fa freddo. Lo richiede, specifica la stessa Eav, anche il nuovo contratto di servizio stipulato con la Regione Campania. Il personale viaggiante deve essere facilmente identifìcabile da chi prende il treno. L'avviso è del 26 ottobre, ma è da domani che diventa perentorio. Fino al 29 si potevano presentare rimostranze. Poi basta. Solo che l'Orsa, il sindacato autonomo che raccoglie iscritti soprattutto tra i macchinisti, ha già fatto sapere che la cosa non si può fare. Mettersi in uniforme non è così semplice come si crede. I sindacalisti hanno scritto una lettera al presidente Umberto De Gregorio elencando i motivi per cui «è impossibile ottemperare a tale avviso in tempi brevi». Alcuni sono di ordine pratico: manca un luogo dove cambiarsi, non ci sono armadietti capienti a contenere le divise, non è stato fornito il contenitore di plastica per mettervi il cartellino. Altri sono tipici di chi fa rivendicazioni sindacali: il rimborso del lavaggio della divisa, il conteggio delle ore per cambiarsi da inserire nell'orario lavorativo.
lunedì 30 ottobre 2017
Sanremo, tra i selezionati anche Emilia Zamuner. Si esibì per raccogliere fondi per l’ex cattedrale dell’Annunziata
Emilia Zamuner |
Incontro in Regione per il depuratore di Punta Gradelle
Andrea Buonocore e Fulvio Bonavitacola |
City Workout
Vico Equense - Ieri a Vico Equense è stata una domenica all’insegna dello sport con la camminata itinerante, di circa cinque chilometri, denominata “City Workout”. L'evento organizzato dall'A.S.D. Polisportiva Hinna Annunziatella ha ricevuto il patrocinio del Comune di Vico Equense. Una passeggiata allenante per il centro della città con istruttori qualificati che, attraverso speciali cuffie wireless, hanno guidato il gruppo in programmi fitness.
Gennaro Esposito: "Fare squadra: l'unica strategia vincente"
Antonino Cannavacciuolo e Gennaro Esposito |
Provolone del Monaco Dop: un gioiello della gastronomia
Il celebre formaggio prodotto da La verde Fattoria del Monte Comune
Vico Equense - Famiglia Albano, a Moiano di Vico Equense, fa rima con produzione casearia d'eccellenza. La Verde Fattoria del Monte Comune, attività portata avanti con grande passione dalla stessa famiglia Albano, affonda le sue radici nel lontano 1855, quando Giuseppe Trombetta fece nascere il caseificio, dando il là a un'attività che si tramanda ancora oggi, con risultati davvero unici. All'interno della ricca produzione de La Verde Fattoria spicca lo straordinario Provolone del Monaco Dop, un'eccellenza del territorio che all'interno dell'azienda rappresenta una sorta di istituzione. "Nel 1855 la nostra famiglia produceva il Provolone per necessità, utilizzando il latte che non veniva usato per i formaggi freschi - racconta l'attuale titolare, Giuseppe Albano - Da allora cerchiamo di migliorarci sempre più, mantenendo però vive le tradizioni". È questo, infatti, uno dei segreti del successo del Provolone del Monaco Dop realizzato da La Verde Fattoria. Nonostante le continue migliorie e il rinnovamento dei processi produttivi - necessario per soddisfare i gusti del mercato - la filosofia di fondo è la stessa di oltre 150 anni fa, basata sull'utilizzo di solo latte prodotto in loco. All'interno dei circa 55 ettari di terreno di proprietà pascolano le mucche, il cui latte viene destinato alla produzione dell'eccezionale formaggio tipico di questo territorio. Tutto, a partire dalla mungitura, si svolge a regola d'arte. Gli esemplari vivono senza stress e senza dover rendere in modo eccessivo e ciò, senza dubbio, contribuisce alla qualità del prodotto finale.
Vico Equense - Famiglia Albano, a Moiano di Vico Equense, fa rima con produzione casearia d'eccellenza. La Verde Fattoria del Monte Comune, attività portata avanti con grande passione dalla stessa famiglia Albano, affonda le sue radici nel lontano 1855, quando Giuseppe Trombetta fece nascere il caseificio, dando il là a un'attività che si tramanda ancora oggi, con risultati davvero unici. All'interno della ricca produzione de La Verde Fattoria spicca lo straordinario Provolone del Monaco Dop, un'eccellenza del territorio che all'interno dell'azienda rappresenta una sorta di istituzione. "Nel 1855 la nostra famiglia produceva il Provolone per necessità, utilizzando il latte che non veniva usato per i formaggi freschi - racconta l'attuale titolare, Giuseppe Albano - Da allora cerchiamo di migliorarci sempre più, mantenendo però vive le tradizioni". È questo, infatti, uno dei segreti del successo del Provolone del Monaco Dop realizzato da La Verde Fattoria. Nonostante le continue migliorie e il rinnovamento dei processi produttivi - necessario per soddisfare i gusti del mercato - la filosofia di fondo è la stessa di oltre 150 anni fa, basata sull'utilizzo di solo latte prodotto in loco. All'interno dei circa 55 ettari di terreno di proprietà pascolano le mucche, il cui latte viene destinato alla produzione dell'eccezionale formaggio tipico di questo territorio. Tutto, a partire dalla mungitura, si svolge a regola d'arte. Gli esemplari vivono senza stress e senza dover rendere in modo eccessivo e ciò, senza dubbio, contribuisce alla qualità del prodotto finale.
Cultura. In Giappone, una mostra sulla penisola sorrentina
Dal 31 ottobre al 27 novembre, a Takatsuchi, "Fragments of the land of the mermaids"
Sorrento - Una mostra di opere grafiche dedicate alla penisola sorrentina, quella che si apre domani nella città giapponese di Takatsuchi e che resterà aperta al pubblico fino al 27 novembre prossimo. L'iniziativa rientra nell'ambito degli scambi culturali di due località gemellate dal 2001: la cittadina costiera di Sorrento e Kumano, capitale della spiritualità giapponese. L'esposizione, dal titolo “Fragments of the land of the mermaids”, è dedicata alla terra delle sirene e all'isola di Capri, e vede in mostra 39 opere, tra litografie ed acqueforti, di tre artisti italiani: Luigi Volpi, Enzo Vicentini e Daniela Paolicchio. La sede della mostra è il centro espositivo pubblico Eki-chika Gallery del Takatsuki Station Building, sulla strada sotterranea, davanti all'ingresso dei grandi magazzini Matsuzakaya, in un luogo di grande traffico, con migliaia di visitatori al giorno. L’iniziativa è realizzata dal Comune di Sorrento in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Osaka, l’Enit, il Comune di Takatsuki e l’azienda giapponese Artcordinator Limited e Russo Editions, che ha messo a disposizione gratuitamente le opere. Takatsuki è una importante città di oltre 353mila abitanti situata nel Kansai, tra Kyoto ed Osaka, nella Prefettura di Osaka, nel Giappone Occidentale. La mostra, curata da Miyu Nakamura, si aprirà simbolicamente con l’opera “la casa del Tasso” di Sorrento, realizzata da Luigi Volpi in omaggio all’Anniversario dell’Anno Tassiano 2017, celebrato dal Comune di Sorrento con il Festival Internazionale del Rinascimento che si svolgerà dal 6 all’8 novembre prossimi.
Sorrento - Una mostra di opere grafiche dedicate alla penisola sorrentina, quella che si apre domani nella città giapponese di Takatsuchi e che resterà aperta al pubblico fino al 27 novembre prossimo. L'iniziativa rientra nell'ambito degli scambi culturali di due località gemellate dal 2001: la cittadina costiera di Sorrento e Kumano, capitale della spiritualità giapponese. L'esposizione, dal titolo “Fragments of the land of the mermaids”, è dedicata alla terra delle sirene e all'isola di Capri, e vede in mostra 39 opere, tra litografie ed acqueforti, di tre artisti italiani: Luigi Volpi, Enzo Vicentini e Daniela Paolicchio. La sede della mostra è il centro espositivo pubblico Eki-chika Gallery del Takatsuki Station Building, sulla strada sotterranea, davanti all'ingresso dei grandi magazzini Matsuzakaya, in un luogo di grande traffico, con migliaia di visitatori al giorno. L’iniziativa è realizzata dal Comune di Sorrento in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Osaka, l’Enit, il Comune di Takatsuki e l’azienda giapponese Artcordinator Limited e Russo Editions, che ha messo a disposizione gratuitamente le opere. Takatsuki è una importante città di oltre 353mila abitanti situata nel Kansai, tra Kyoto ed Osaka, nella Prefettura di Osaka, nel Giappone Occidentale. La mostra, curata da Miyu Nakamura, si aprirà simbolicamente con l’opera “la casa del Tasso” di Sorrento, realizzata da Luigi Volpi in omaggio all’Anniversario dell’Anno Tassiano 2017, celebrato dal Comune di Sorrento con il Festival Internazionale del Rinascimento che si svolgerà dal 6 all’8 novembre prossimi.
Vico Equense, Natale 2017: stanziati i fondi comunali per le luminarie
Piazza Mercato |
Gli alunni dell'Istituto Comprensivo Costiero ringraziano tutti i cittadini di Vico Equense che hanno sostenuto l' iniziativa "io leggo perché 2017"
Istituto Comprensivo Costiero |
Turismo, Vico Equense in crescita
Le presenze aumentano del 20%
Fonte: Metropolis
Vico Equense - Non c'è alcun tipo di dubbio: al momento, Vico Equense è una delle località campane in cui il turismo è in forte crescita. E tutto ciò a dispetto delle emergenze croniche legate al traffico - con l’irrisolta querelle dei mezzi pesanti che attraversano il centro urbano - e alla tenuta del Monte Faito, ferito dagli incendi dolosi dell'ultima estate e in cui sono in corso interventi di messa in sicurezza per limitare il rischio idrogeologico.
Boom di strutture
Basta esaminare i numeri delle strutture ricettive presenti in città per avere conferma del boom di turisti, in prevalenza stranieri, in particolare durante la stagione estiva. Rispetto all'annualità 2016, le presenze a Vico Equense sono aumentate del 18 per cento. Si tratta di una delle percentuali più alte registrate nell'intera provincia di Napoli. I numeri sono ancora più eloquenti se si focalizza l'attenzione sulla tipologia di strutture ricettive che hanno aperto i battenti nel corso degli ultimi mesi. A Vico Equense c'è un aumento pari al 84 per cento di location ricettive. Al momento, nel complesso, ci sono ben 2500 posti letto. Certo, i 16mila di Sorrento sono un traguardo lontano, ma comunque il dato è in forte ascesa. Non solo. Le strutture ricettive presenti a Vico Equense sono 172: di queste ben 20 sono alberghi. Le rimanenti 152 strutture sono attività extralberghiere tra questi a Vico Equense sono presenti 14 affittacamere, 65 Bed and Breakfast, 11 agriturismi, 58 case vacanza, due campeggi, un country house e un rifugio di montagna.
Focus sul Faito
Fonte: Metropolis
Vico Equense - Non c'è alcun tipo di dubbio: al momento, Vico Equense è una delle località campane in cui il turismo è in forte crescita. E tutto ciò a dispetto delle emergenze croniche legate al traffico - con l’irrisolta querelle dei mezzi pesanti che attraversano il centro urbano - e alla tenuta del Monte Faito, ferito dagli incendi dolosi dell'ultima estate e in cui sono in corso interventi di messa in sicurezza per limitare il rischio idrogeologico.
Boom di strutture
Basta esaminare i numeri delle strutture ricettive presenti in città per avere conferma del boom di turisti, in prevalenza stranieri, in particolare durante la stagione estiva. Rispetto all'annualità 2016, le presenze a Vico Equense sono aumentate del 18 per cento. Si tratta di una delle percentuali più alte registrate nell'intera provincia di Napoli. I numeri sono ancora più eloquenti se si focalizza l'attenzione sulla tipologia di strutture ricettive che hanno aperto i battenti nel corso degli ultimi mesi. A Vico Equense c'è un aumento pari al 84 per cento di location ricettive. Al momento, nel complesso, ci sono ben 2500 posti letto. Certo, i 16mila di Sorrento sono un traguardo lontano, ma comunque il dato è in forte ascesa. Non solo. Le strutture ricettive presenti a Vico Equense sono 172: di queste ben 20 sono alberghi. Le rimanenti 152 strutture sono attività extralberghiere tra questi a Vico Equense sono presenti 14 affittacamere, 65 Bed and Breakfast, 11 agriturismi, 58 case vacanza, due campeggi, un country house e un rifugio di montagna.
Focus sul Faito
Le nostre vite come libri
di Filomena baratto
Vico Equense - Una volta, al funerale della mamma di un amico, una ottuagenaria, qualcuno asserì che quando si perde la madre comincia l’età adulta, si diventa veramente grandi. Di solito lei ci lascia che siamo avanti con l’età, che abbiamo figli e siamo fin troppo adulti e fino ad allora siamo ancora legati al suo cordone ombelicale. Colsi in quel momento che per “grande” s’intende trovarsi da soli, dove siamo protagonisti della nostra vita, senza più intermediari. E forse fino a quel momento non abbiamo la misura di cosa sia perdere una persona cara, avere un vuoto dentro. Comincia una visione di vita completamente diversa: di responsabilità, di riflessione, di costruzione interiore per le continue perdite dei nostri cari. Le persone che ci lasciano portano via anche quell’affetto su cui prima contavamo. Ci consola il pensiero che avevamo un posto nei loro cuori dove siamo rimasti per tanto tempo e sembra che anche da un’altra dimensione eroghino la nostra dose di bene che ci hanno sempre donato. Sarà una presunzione ma pensiamo vivamente che sia così, per il credo che professiamo e per quell’affetto che non si è mai spento sin da quando erano in vita. Le perdite continuano strada facendo ed è come assistere a una vigna che si sfoltisce sempre più prima dell’inverno: un ramo, una foglia, un grappolo, degli acini, ce n’è per tutti. Andare al cimitero, in questi giorni, diventa non solo un omaggio ai defunti, ma un bisogno: incontrare la nostra storia fatta di tante persone che ci hanno amato e che non ci sono più. E mentre ci aggiriamo tra i fiori, i vasi, i volti che emergono dai portaritratti, ricordiamo le loro vite come fossero ancora tra noi.
Vico Equense - Una volta, al funerale della mamma di un amico, una ottuagenaria, qualcuno asserì che quando si perde la madre comincia l’età adulta, si diventa veramente grandi. Di solito lei ci lascia che siamo avanti con l’età, che abbiamo figli e siamo fin troppo adulti e fino ad allora siamo ancora legati al suo cordone ombelicale. Colsi in quel momento che per “grande” s’intende trovarsi da soli, dove siamo protagonisti della nostra vita, senza più intermediari. E forse fino a quel momento non abbiamo la misura di cosa sia perdere una persona cara, avere un vuoto dentro. Comincia una visione di vita completamente diversa: di responsabilità, di riflessione, di costruzione interiore per le continue perdite dei nostri cari. Le persone che ci lasciano portano via anche quell’affetto su cui prima contavamo. Ci consola il pensiero che avevamo un posto nei loro cuori dove siamo rimasti per tanto tempo e sembra che anche da un’altra dimensione eroghino la nostra dose di bene che ci hanno sempre donato. Sarà una presunzione ma pensiamo vivamente che sia così, per il credo che professiamo e per quell’affetto che non si è mai spento sin da quando erano in vita. Le perdite continuano strada facendo ed è come assistere a una vigna che si sfoltisce sempre più prima dell’inverno: un ramo, una foglia, un grappolo, degli acini, ce n’è per tutti. Andare al cimitero, in questi giorni, diventa non solo un omaggio ai defunti, ma un bisogno: incontrare la nostra storia fatta di tante persone che ci hanno amato e che non ci sono più. E mentre ci aggiriamo tra i fiori, i vasi, i volti che emergono dai portaritratti, ricordiamo le loro vite come fossero ancora tra noi.
Nuove speranze per il 18enne scomparso da sette mesi
Vico Equense - Sarebbe stato avvistato secondo testimoni - nella zona dei Ponti Rossi, a Napoli, alcune settimane fa. Si riaccendono le speranze per Luigi Celentano (nel riquadro), 18enne di Meta di Sorrento. Il ragazzo è scomparso a febbraio scorso e da allora la famiglia non ha sue notizie. Da sette mesi le ricerche vanno avanti senza alcuna battuta d'arresto. Disperati i parenti, che chiedono aiuto alla cittadinanza. I fatti: domenica 12 febbraio Luigi, intorno a mezzanotte, è uscito di casa. Avrebbe raggiunto casa degli zii a Vico Equense e poi avrebbe fatto perdere le sue tracce. "Sta attraversando un momento di difficoltà - ha raccontato la mamma al momento della scomparsa - Ha con sé i documenti, mentre il suo telefono risulta spento". Il giovane indossava una felpa blu con cappuccio. II suo caso è arrivato nelle case di migliaia di italiani dopo la denuncia 'approdata" nella trasmissione 'Chi l'Ila visto?'. Ma nessun elemento sarebbe risultato utile per ora all'attività investigativa. Le indagini sono affidate ai carabinieri che hanno passato al setaccio la penisola sorrentina in cerca del giovane. Ora il suo avvistamento nel capoluogo campano riaccende la speranza di ritrovarlo. (Fonte: ftc da le Cronache di Napoli)
domenica 29 ottobre 2017
Progetto Erasmus+ Forum Romanum, il video è stato girato a Vico Equense
Vico Equense - Forum ROMAnum – è un progetto europeo Erasmus + rivolto all’inclusione della minoranza Rom e alla formazione degli adulti: nell’ambito del progetto sono stati organizzati degli incontri operativi.
Dagli Stati Uniti cerca i suoi antenati a Vico Equense
Vico Equense - Dagli Stati Uniti cerca i suoi antenati di Vico Equense. L’insolita richiesta arriva dagli States da parte di Katherine Atteberry, che ha dato mandato di contattarci a Jennifer Petrino. Con un italiano stentato, forse il risultato di un traduttore automatico, la donna afferma che i suoi antenati provenivano da Vico Equense e vorrebbe sapere qualcosa in più di loro. Il suo bisnonno si chiamava Ciro Giovanni Verde, nato a Vico Equense nel 1839 e morto il 15 settembre 1919. I suoi genitori dovrebbero chiamarsi Domenico Verde e Giuseppa Buonocore o Vanacore. Ciro Giovanni Verde era sposato con Anna Avellino e i loro figli Domenico (1886), Maria Filomena (1888), e Teresa, nonna di Katherine Atteberry, nata il 3 febbraio del 1892. Questo è tutto quello che sa e chiede informazioni in merito, pregandoci di fare una ricerca nei registri del tempo. “E infine, - scrive la Petrino dal Montana (USA), per conto della Atteberry - conosco Domenico Verde (nato 1886) e la sua seconda moglie Maria Carmela Montella, aveva un figlio di nome Giovanni, nato il 22 gennaio 1911 che ha sposato Emmanuella Buonocore il 20 settembre 1930 a Vico Equense. Vorrei trovare i loro discendenti, se possibile…”
Cultural Matera 2017. Tra i Sassi Vico Equense c’è…
Andrea Napolitano e Antonino Cannavacciuolo |
Il Cinema Aequa sta per tornare
Vico Equense - “Il Cinema Aequa sta per tornare. Presto, molto presto...” Ad annunciarlo ieri sulla propria pagina facebook i soci della cooperativa sociale "Nuovo Cinema Aequa”, che gestiranno la sala, dopo un sopralluogo con i tecnici e i progettisti della struttura. Fanno parte della cooperativa la famiglia Verde, proprietaria dell'ex cinema Aequa, l’associazione Teatro Mio e il Social World Film Festival nella persona del direttore generale Giuseppe Alessio Nuzzo. L'ex cinema Aequa, com’è noto, fu danneggiato dal terremoto dell'ottanta. Dopo un lungo iter procedurale di abbattimento e ricostruzione, assai complesso e ingarbugliato, si sta per arrivare al traguardo. C’è una tradizione che unisce Vico Equense con quella cinematografica. Non a caso qui è nato il “Museo del cinema del territorio e della penisola sorrentina”. Nel museo sono esposte decine di locandine e fotobuste originali dei film girati in penisola sorrentina: da “Pane amore e…” di Dino Risi e “La cieca di Sorrento” di Nunzio Malasomma, passando per “Luna rossa” di Luigi Capuana e il “Decameron” di Pier Paolo Pasolini. In esposizione, inoltre, anche un proiettore Pathé di fine ‘800 e la rivista "Cinema Nuovo" con due dive protagoniste: Anna Magnani e Silvana Pampanini. La storia del legame tra la settima arte e la penisola sorrentina, infatti, ha radici lontane. Dalla nascita del cinema ad oggi, la bellezza dei paesaggi della costiera è stata scelta come set cinematografico naturale dai registi di tutto il mondo.
Vico Equense, martedì prossimo sospensione dell'erogazione idrica
Vico Equense - Martedì 31 ottobre 2017, sospensione dell’erogazione idrica nel Comune di Vico Equense. A comunicarlo – con una nota - è la Gori. Per consentire l’esecuzione di lavori programmati alla rete, dalle ore 8.30 alle 14.30, l’interruzione riguarderà le utenze lungo via Mirto, via Raffaele Bosco, dal civ. n° 937 al civ. n° 971 e Corso Caulino, compreso il civ. n° 20 (di fronte all'hotel “Moon Valley”).
Ap corteggia Sagristani
Piergiorgio Sagristani |
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sant’Agnello - Per sfondare alle politiche 2018, Alternativa Popolare intende candidare i sindaci. L'ha detto chiaramente nei giorni scorsi anche il Sottosegretario alla difesa Gioacchino Alfano alla “reunion” Ap di Napoli dove il partito ha rilanciato la sua mission pure alla presenza dell'ex ministro ai trasporti Maurizio Lupi, coordinatore nazionale. E dunque l'ipotesi avanzata da Ap, cioè schierare gente eletta sul territorio assunti voti, indubbiamente permette al primo cittadino di Sant'Agnello Piergiorgio Sagristani di poter trovare a stretto giro la quadratura del cerchio per il sogno Parlamento. Sì, perché l'ex assessore provinciale al turismo culla da tempo la tentazione di conquistare un seggio a Roma, al di là della ricandidatura la fascia tricolore di Sant'Agnello per la primavera. Al momento risulta impossibile vederlo correre con la casacca di Forza Italia sia perché dalla penisola Sorrentina sembra che un posto, per le candidature alla Camera dei Deputati, sia stato prenotato per il primo cittadino di Sorrento Giuseppe Cuomo, sia perché tradizionalmente Sagristani ha una vocazione più moderata, centrista. Non a caso per anni è stato uno dei Big dell’UDC a Napoli e provincia, e Alternativa Popolare propone sul tavolo tutta quella sintesi di progettualità politica e maggiormente gradite e vicine a Sagrestani. C'è anche un altro dato di fatto abbastanza importante a sostegno delle altre possibilità di matrimonio tra Ap è il sindaco di Sant'Agnello: la posizione nella lista. Andando magari con il Partito Democratico, Sagristani molto probabilmente inciderebbe meno e non potrebbe ambire a occupare le parti alte della “graduatoria” il cosiddetto cappello di lista.
Vico Equense. Tassa di soggiorno, l’Assessore Vanacore: “Variazioni dopo sei anni”
L'assessore Lucia Vanacore in consiglio comunale |
Vico Equense. Giunta ancora senza assessore
Andrea Buonocore |
Il Comune di Vico Equense consegna i fondi raccolti per Arquata del Tronto
La Città di Vico Equense consegnò a
fine agosto del 2016 ad Arquata del Tronto
150 quintali di generi di prima necessità, inclusi medicinali |
Domani summit in Regione per il depuratore di Punta Gradelle
Gennaro Cinque e l'Assessore all'urbanistica Angelo Castellano |
Dramma lungo il sentiero degli Dei, turista cade e muore
Una turista statunitense di 63 anni è morta cadendo lungo il sentiero degli Dei sul percorso panoramico che attraversa i monti dei Lattari, da Agerola a Positano. La sessantenne stava attraversando in solitaria il sentiero. Ha riportato un trauma lacero contusivo mortale. L’incidente è avvenuto a Praiano sopra il convento di San Domenico in località Colle Serra. L’allarme è stato lanciato da alcuni escursionisti. I rilievi di legge sono stati eseguiti dai Carabinieri di Positano che, dopo l’autorizzazione del magistrato di turno, hanno disposto la rimozione della salma trasferita ad Agerola e da qui trasportata presso l’obitorio dell’ospedale di Castellammare di Stabia.
Alla ricerca del pizzino perduto
di Filomena Baratto
Vico Equense - Il pizzino è un pezzetto di carta strappata su cui si scrivono poche cose: la spesa, un nome, un numero di telefono. E’ un pezzetto dalle forme più strane con i lati ondulati. Per noi è un semplice pezzetto di carta, ma per i mafiosi è uno strumento per comunicare con l’esterno. A Borsellino preannunciarono la morte così, Provenzano ne faceva largo uso. Anch’io ho avuto i miei, due episodi universitari indelebili nella mia mente. Il mio primo risale all’esame di Storia romana. Le cose andarono così. Dopo aver sostenuto l’esame con l’assistente, la professoressa mi chiese del corso monografico, che io non avevo portato. Mi avevano detto che con il nuovo professore non c’era il corso monografico. La professoressa strillò come mai avevo sentito, in un’aula magna stracolma di ragazzi bloccati a guardarci, in un silenzio imbarazzante. Quando finì il suo lungo sermone, di ricambio, le feci il mio. Più io parlavo più lei infieriva. Sosteneva che l’esame era da ripetere per il corso mancante, io invece ribattevo che era da completare, ovvero congelarlo fino al corso monografico avvenuto. Alla fine convenne che avrei dovuto sostenere di nuovo l’esame e si può immaginare il mio stato dopo aver preso ventotto. Allora concluse che avrei portato un corso monografico qualsiasi. Io le rispose che invece doveva dirmi lei che corso portare, visto come erano andate le cose. Allora strappò un pezzo di carta da un foglio tutto smerlato dicendomi: “E adesso non mi dica che glielo scrivo su un pizzino!”
Vico Equense - Il pizzino è un pezzetto di carta strappata su cui si scrivono poche cose: la spesa, un nome, un numero di telefono. E’ un pezzetto dalle forme più strane con i lati ondulati. Per noi è un semplice pezzetto di carta, ma per i mafiosi è uno strumento per comunicare con l’esterno. A Borsellino preannunciarono la morte così, Provenzano ne faceva largo uso. Anch’io ho avuto i miei, due episodi universitari indelebili nella mia mente. Il mio primo risale all’esame di Storia romana. Le cose andarono così. Dopo aver sostenuto l’esame con l’assistente, la professoressa mi chiese del corso monografico, che io non avevo portato. Mi avevano detto che con il nuovo professore non c’era il corso monografico. La professoressa strillò come mai avevo sentito, in un’aula magna stracolma di ragazzi bloccati a guardarci, in un silenzio imbarazzante. Quando finì il suo lungo sermone, di ricambio, le feci il mio. Più io parlavo più lei infieriva. Sosteneva che l’esame era da ripetere per il corso mancante, io invece ribattevo che era da completare, ovvero congelarlo fino al corso monografico avvenuto. Alla fine convenne che avrei dovuto sostenere di nuovo l’esame e si può immaginare il mio stato dopo aver preso ventotto. Allora concluse che avrei portato un corso monografico qualsiasi. Io le rispose che invece doveva dirmi lei che corso portare, visto come erano andate le cose. Allora strappò un pezzo di carta da un foglio tutto smerlato dicendomi: “E adesso non mi dica che glielo scrivo su un pizzino!”
sabato 28 ottobre 2017
Vico Equense. Ricordato il miracolo delle castagne
Chiostro della Santissima Trinità e Paradiso |
Presentato il nuovo libro di Biagio Cilento
Donare un organo è donare una vita
Vico Equense - Presentato nella sala delle Colonne alla Santissima Trinità e Paradiso, il nuovo libro di Biagio Cilento “Quelli del ’59 dell’Istituto Nino Bixio”. Sono intervenuti il Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore, l’Accademico Pontaniano Salvatore Ferraro e la scrittrice Rosa Gargiulo. Biagio Cilento è alla sua quinta opera, dedicata al ricordo dei cinque anni di scuola, trascorsi presso l’Istituto Nautico “Nino Bixio” di Piano di Sorrento e dei suoi compagni che si sono affermati in varie attività, svolte in Italia e all’estero. Il libro ha puntato i riflettori sulle vicende marinare della penisola Sorrentina, sulle esperienze affrontate dopo gli studi spensierati da un ristretto gruppo scolastico agli inizi degli anni ’60, insomma un cinquantennio di vita che forse è lontano nel tempo, ma che l’autore di quest’opera ha saputo far riemergere dall’inevitabile dimenticanza con la passione, la caparbietà, la costanza, l’amore incondizionato per sé e la sua terra. Biagio Cilento, classe 1939, è da sempre impegnato sul fronte del volontariato, in particolar modo per la donazione di organi, una battaglia di civiltà ma tanti ancora sono gl'intralci burocratici in cui districarsi per i donatori. Da tempo Biagio Cilento si batte affinchè si scriva sulla carta di identità che, in caso di morte, si è favorevoli a che i propri organi vengano donati a chi ne ha bisogno e la cui vita può dipendere proprio dalla disponibilità di un organo. L'annotazione, infatti, viene trasmessa dai Comuni al Sistema informativo trapianti, vale a dire la banca dati alla quale i soggetti abilitati possono accedere, nell'immediatezza dell'emergenza, per verificare se una persona, in vita, abbia autorizzato espressamente la donazione degli organi. Non costa nulla e può salvare tante vite. Il ricavato del suo ultimo libro sarà devoluto in parte per la ricerca e cura delle leucemie e tumori del sangue (A.I.P.E. Onlus di Torino) e all’A.I.T.F. Associazione italiana trapiantati di fegato di Torino.
Vico Equense - Presentato nella sala delle Colonne alla Santissima Trinità e Paradiso, il nuovo libro di Biagio Cilento “Quelli del ’59 dell’Istituto Nino Bixio”. Sono intervenuti il Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore, l’Accademico Pontaniano Salvatore Ferraro e la scrittrice Rosa Gargiulo. Biagio Cilento è alla sua quinta opera, dedicata al ricordo dei cinque anni di scuola, trascorsi presso l’Istituto Nautico “Nino Bixio” di Piano di Sorrento e dei suoi compagni che si sono affermati in varie attività, svolte in Italia e all’estero. Il libro ha puntato i riflettori sulle vicende marinare della penisola Sorrentina, sulle esperienze affrontate dopo gli studi spensierati da un ristretto gruppo scolastico agli inizi degli anni ’60, insomma un cinquantennio di vita che forse è lontano nel tempo, ma che l’autore di quest’opera ha saputo far riemergere dall’inevitabile dimenticanza con la passione, la caparbietà, la costanza, l’amore incondizionato per sé e la sua terra. Biagio Cilento, classe 1939, è da sempre impegnato sul fronte del volontariato, in particolar modo per la donazione di organi, una battaglia di civiltà ma tanti ancora sono gl'intralci burocratici in cui districarsi per i donatori. Da tempo Biagio Cilento si batte affinchè si scriva sulla carta di identità che, in caso di morte, si è favorevoli a che i propri organi vengano donati a chi ne ha bisogno e la cui vita può dipendere proprio dalla disponibilità di un organo. L'annotazione, infatti, viene trasmessa dai Comuni al Sistema informativo trapianti, vale a dire la banca dati alla quale i soggetti abilitati possono accedere, nell'immediatezza dell'emergenza, per verificare se una persona, in vita, abbia autorizzato espressamente la donazione degli organi. Non costa nulla e può salvare tante vite. Il ricavato del suo ultimo libro sarà devoluto in parte per la ricerca e cura delle leucemie e tumori del sangue (A.I.P.E. Onlus di Torino) e all’A.I.T.F. Associazione italiana trapiantati di fegato di Torino.
Bake Off Italia a Sorrento
Gennaro Esposito |
Per loro non c’è crisi
Vico Equense - I cinesi non demordono affatto anzi ci riprovano più determinati di prima e tornano a rompere a sorpresa sul mercato commerciale di Sorrento, lo fanno aprendo un megastore da 170 metri quadrati in pieno centro, con un'operazione studiata a tavolino da settimane e che oggi diventa realtà con l'inaugurazione dell'attività. Il locale è molto ampio, situato lungo via degli Aranci a pochi metri dalla stazione della Circumvesuviana, un posto strategico, molto frequentato e che è un angolo chiave per gli esercenti di Sorrento. A quanto pare chi gestisce l'attività risiede a Vico Equense. Piano piano, senza clamore pubblicitario, gli imprenditori dagli occhi a mandorla, con le loro molteplici attività commerciali, stanno "occupando" la penisola sorrentina. Anche Vico Equense è stata “colonizzata” da Hong Kong, infatti, sta per essere aperto un altro negozio, il secondo in città. Vendono di tutto, dalla lampadina al caricabatterie per l'IPad. Sono aperti sette giorni su sette. Instancabili, per loro non c'è festività che tenga. Un modo di lavorare che sta mettendo ancora più in difficoltà il commercio italiano. La “sola” arma dei commercianti nostrani resta la qualità. Purtroppo, sempre la crisi, costringe le famiglie a cercare il risparmio. Ed ecco che il negozio cinese rappresenta l’alternativa forzata.
Vico Equense. Oggi Biagio Cilento presenta il suo nuovo libro “Quelli del ’59 dell’Istituto Nino Bixio”
Vico Equense - Oggi, sabato 28 ottobre 2017, alle ore 18, nella sala delle Colonne alla Santissima Trinità e Paradiso, Biagio Cilento presenta il suo nuovo libro “Quelli del ’59 dell’Istituto Nino Bixio”. Interverranno il Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore, l’Accademico Pontaniano Salvatore Ferraro e la scrittrice Rosa Gargiulo. Biagio Cilento è alla sua quinta opera, dedicata al ricordo dei cinque anni di scuola, trascorsi presso l’Istituto Nautico “Nino Bixio” di Piano di Sorrento e dei suoi compagni che si sono affermati in varie attività, svolte in Italia e all’estero. “Questo libro – spiega Salvatore Ferraro – ha puntato i riflettori sulle vicende marinare della penisola Sorrentina, sulle esperienze affrontate dopo gli studi spensierati da un ristretto gruppo scolastico agli inizi degli anni ’60, insomma un cinquantennio di vita che forse è lontano nel tempo, ma che l’autore di quest’opera ha saputo far riemergere dall’inevitabile dimenticanza con la passione, la caparbietà, la costanza, l’amore incondizionato per sé e la sua terra”. Biagio Cilento, classe 1939, capitano di marina mercantile, ha navigato per circa 10 anni su navi nazionali ed estere è poi passato all’industria meccanica e siderurgica. Premiato ai concorsi letterari internazionali di narrativa ad Assisi, Firenze, Prato, Aversa e Caserta. Da sempre impegnato sul fronte del volontariato, in particolar modo per la donazione di organi. Il ricavato della vendita sarà devoluto in parte per la ricerca e cura delle leucemie e tumori del sangue (A.I.P.E. Onlus di Torino) e all’A.I.T.F. Associazione italiana trapiantati di fegato di Torino.
Vico Equense. Gli alunni dell' Istituto Comprensivo Costiero domani in piazza Marconi per sostenere l’iniziativa "#Io leggo perchè 2017"
Vico Equense - Domani, domenica 29 ottobre, dalle 10.00 alle 13.00 gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo Costiero saranno in Piazza Marconi in qualità di "messaggeri" per promuovere e sostenere l'iniziativa nazionale "#Io leggo perchè 2017". Si tratta di un'iniziativa organizzata dalla Libreria Ubik, con la quale l'Istituto è gemellato, che prevede l'acquisto, da parte dei cittadini, di libri che saranno donati alla scuola e arricchiranno la biblioteca di Istituto. L'adesione all'iniziativa è altamente formativa per gli alunni, perchè sono loro stessi i promotori dell'insostituibile valore culturale ed educativo del libro, stimolando la pratica delle singole donazioni. Infatti, in un'epoca in cui si assiste alla crescente perdita di valore del libro, sono particolarmente significative tutte le iniziative volte ad avvicinare i ragazzi alla lettura e alla consapevolezza della sua funzione formativa, volta all'arricchimento del pensiero e allo sviluppo delle potenzialità espressive. Pertanto gli alunni dell' Istituto Comprensivo Costiero vi aspettano in piazza affinchè ci sia il più ampio sostegno per far crescere la biblioteca di Istituto!
“Via Penito come la Salerno-Reggio Calabria” A quando la fine dei lavori?
Via Penito |
Vico Equense - A questa domanda i cittadini di Via Penito vorrebbero una risposta dal Sindaco e dall’assessore ai Lavori Pubblici di Vico Equense, dopo quattro anni di interventi. Da un paio di mesi sono scomparsi i pochi operai-soldati che stavano lavorando in loco. Sono stati spostati su un altro fronte più caldo? Mussolini così faceva con i pochi soldati e mezzi che aveva e alla fine perse la guerra. Oggi sono arrivati due operai a stendere un poco di asfalto. Pare che Via Penito sia diventata la discarica di Vico. Fanno i lavori a Ticciano, avanzano un paio di carriole di asfalto di cui non è facile disfarsi e ...”Andate a buttarli a via Penito, rattoppate qualche buca”. Si asfalta via Faito, alla fine è rimasta una mezza benna di asfalto e...”Rabberciate qualche fosso a via Penito”. Avanza un poco di asfalto a Fornacelle. “Andate, voi indomiti operai-soldato di pronto intervento, sapete già dove si trova il “cesso” dove buttarlo”! La vogliamo finire di prenderci in giro? Anche il più sprovveduto dei mastri muratori sa che non è questo il modo corretto di intervenire, non c’è un tombino fissato bene. Non si può tenere una strada per anni con tombini sporgenti; l’altro giorno ho speso 110 euro per sostituire gomma e cerchio perchè ho centrato in pieno uno di quei micidiali pozzetti della Gori che spuntano come funghi in mezzo alla sede stradale. Capisco che sono tanti i problemi che un territorio così esteso come Vico Equense presenta, ma per Via Penito tanti sono pure gli impegni assunti in campagna elettorale traditi e dimenticati.
Da Francoforte a Stoccarda a Vico Equense: L'immagine diventa poesia con Le verità di Giuseppe Alessio Nuzzo
Giuseppe Alessio Nuzzo |
Vico Equense - Il 7 novembre, alle ore 19.00, presso la libreria Ubik di Vico Equense, Giuseppe Alessio Nuzzo, fondatore e direttore del Social World Film Festival di Vico Equense e regista del thriller psicologico "Le verità" proiettato alla 73a Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia, presenterà il libro bilingue "Poesia al Cinema" (puntoacapo Editrice, Pasturana 2017) a cura della giornalista e scrittrice Marcella Continanza che parteciperà all’evento. Il libro è stato già presentato il 5 maggio scorso al Museo del Cinema di Francoforte sul Meno, dove intervenne Dacia Maraini, e il 20 ottobre all’Università di Stoccarda, dove l’autrice Marcella Continanza raccontò sia la genesi del percorso creativo del libro soffermandosi sulle sequenze poetiche da lei scelte sia sui coinvolgenti interventi di Dacia Maraini, Paolo Ruffilli, Matilde Lucchini, Rino Mele, Alberto Pesce, Nadia Cavalera, Marcella Continanza e Vincenzo Guarracino. Ognuno con il proprio personalissimo stile, con la propria identità letteraria ha arricchito il volume riuscendo a trasformare l’immagine in poesia. Il libro realizzato dopo vari anni d’intenso lavoro è riuscito ad essere un emozionante viaggio sulla bellezza della poesia declinata in tutte le sue forme. Alla manifestazione è intervenuto il critico letterario Vincenzo Guarracino su Leopardi al cinema, ha moderato Barbara Neeb inoltre c’è stata la piacevole presenza della dottoressa Adriana Cuffaro, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda. Insomma una serata di grande empatia.
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