domenica 22 settembre 2024

Referendum contro l'Autonomia Raccolte 180 mila firme in Campania

Cgil e Uil: «Un successo, ma ora trasformarle in voti». Meloni: «Non separa il Nord dal Sud, ma dagli irresponsabili» 

di A. A. - Il Corriere del Mezzogiorno 

Non è un semplice sondaggio sul gradimento del Governo. Ma forse 180 mila firme raccolte, tra online e cartacee, a Napoli e in tutta la regione, per sostenere il referendum contro l'autonomia differenziata, significheranno pure qualcosa per la maggioranza di governo che punta dritto ad accelerare i tempi dell'applicazione della legge Calderoli. A fine mese - riferiscono, infatti, dalla Lega - saranno avviati i colloqui tra il ministro «padre» dell'autonomia e i presidenti di Regione del centrodestra per fare il punto sulle materie non Lep già trasferibili per competenza. Alla recente assemblea di Confindustria, la premier Giorgia Meloni aveva rassicurato: «Non è che crea divario tra Nord e Sud, ma tra classi dirigenti responsabili e quelle che non lo sono state, al Sud come al Nord». Peraltro, il Mezzogiorno «non è più fanalino di coda», la scommessa è per un Meridione «che competa ad armi pari». E il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, aveva aggiunto: «La normativa vigente salvaguarda l'assenza di ricadute negative per la finanza pubblica dalla legislazione sull'autonomia differenziata» - ha affermato rispondendo all'interpellanza in Aula sull'impatto sui conti pubblici derivante dall'attuazione della riforma -. Qualora dalla determinazione dei Lep derivino maggiori oneri per la finanza pubblica, si può procedere al trasferimento di ulteriori funzioni solo successivamente all'entrata in vigore dei decreti legislativi di stanziamento delle risorse finanziarie necessarie ad assicurare i medesimi Lep sull'intero territorio nazionale».

 

Domani, intanto, i plichi con le firme raccolte dal comitato referendario campano partiranno alla volta di Roma dove, nei prossimi giorni, saranno depositate in Cassazione. Mentre martedì 24 ci sarà lo stop alla raccolta firme online sulla piattaforma del Ministero della Giustizia. «Ci avviamo - dichiarano i segretari generali di Cgil e Uil Napoli e Campania, Nicola Ricci e Giovanni Sgambati - a un risultato politico chiaro per il quale, visti i numeri delle firme, manifestiamo la nostra soddisfazione. Ora il coinvolgimento della base sindacale, delle associazioni e dei partiti, messo in campo in queste settimane, deve trasformarsi in partecipazione e sensibilizzazione dei cittadini e della società civile: quella che partirà a breve sarà una ulteriore mobilitazione per trasformare le firme in voto e presenza ai seggi. Con gli altri soggetti in campo programmeremo ulteriori iniziative. Ci risulta - continuano Ricci e Sgambati - che dodici esperti coordinati dal professore Sabino Cassese, in completa segretezza, stanno lavorando proprio in funzione della piena operatività della legge Calderoli. Sanità, istruzione, ambiente, rapporti con l'Unione Europea, politiche industriali e contrattazioni regionali, con tanto di gabbie salariali, sono i veri pericoli dello "Spacca Italia"». Ma per il leader della Lega e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, si è in dirittura d'arrivo con l'autonomia differenziata: «Dopo trent'anni di impegno leghista non è un favore alla Lombardia o al Veneto, è un favore a tutta l'Italia perché autonomia significa spendere meno e sprecare di meno. È l'approvazione concreta della battaglia della Lega contro gli sprechi e tasse inutili».

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