mercoledì 25 settembre 2024

Ripetitori, via libera a Piano di Sorrento

di
Massimiliano d'Esposito - Il Mattino

Piano di Sorrento - Il consiglio comunale di Piano di Sorrento ha approvato il nuovo regolamento per l'installazione di antenne telefoniche. Provvedimento che, col piano di localizzazione degli impianti, punta a risolvere l'atavica criticità dell'assenza di segnale mobile in città dovuta alla totale assenza di ripetitori. Tanti i solleciti giunti negli anni all'amministrazione da parte dell'opposizione, ma anche di tanti cittadini, operatori turistici, commercianti, giovani e imprese. «La nostra città potrà ora superare il problema della scarsa ricezione dovuto all'assenza di impianti - sottolinea il sindaco Salvatore Cappiello -. Lo farà in modo estremamente sicuro, tutelando la salute della popolazione. Ai controlli sulle emissioni che, per legge, svolgerà Arpac, si aggiungono quelli che potremo attuare grazie al nuovo regolamento. È una doppia garanzia resa possibile dalla nostra scelta, cioè trattenere come amministrazione il potere di vigilare sull'installazione delle antenne». Il regolamento fissa paletti e procedure da rispettare per i gestori, individua siti sensibili sui quali non si potranno piazzare impianti e sancisce il potere per il Comune di commissionare ulteriori controlli.

I siti, tutti pubblici, per ora, individuati nel piano, sono quattro: Municipio, area del campo sportivo di Pozzopiano, cimitero comunale e superficie Anas in località Teresinella. «La priorità è la tutela del diritto alla salute e ciò rappresenta la linea guida seguita nel corso delle procedure - chiarisce l'assessore Anna Iaccarino -. L'attività di monitoraggio sarà costante e verrà fatta seguendo la legge. Le compagnie dovranno presentare progetti, uniformati ai principi dettati, e dotarsi di tutti i necessari permessi e le autorizzazioni, nonostante i recenti aggiornamenti della normativa nazionale, in linea con le indicazioni europee, ampliano ulteriormente i margini di manovra per gli operatori telefonici che possono superare regolamenti non conformi alle esigenze di copertura e veti delle amministrazioni locali». 

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