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Giuseppe Russo e Ferdinando Astarita |
sabato 28 gennaio 2017
“Russo e Astarita, speriamo alzino la voce”
Paolo Belli al cinema Armida: “La musica è la luce quando diventa tutto buio”
di Claudia Esposito
Sorrento - Se i telespettatori italiani dovranno attendere ancora qualche settimana per vedere in tv la nuova edizione di “Ballando con le stelle”, ieri sera il pubblico del cinema Armida ne ha già potuto avere un piccolo assaggio. Paolo Belli, con una rappresentanza della sua “Big Band”, ha infatti scatenato le persone presenti in sala grazie allo spettacolo “Pur di far musica”, quasi due ore di commedia musicale scritta con Alberto di Risio. Dopo l’introduzione della presentatrice Gilda Arpino, quando si alza il sipario, è subito “Ballando con le stelle” grazie alla sigla del famoso show di Rai Uno proposta da Belli. Gli spettatori d’incanto non sono più al cinema Armida bensì si trovano proiettati ai margini della pista da ballo del Teatro delle Vittorie, quasi sperando che da un momento all’altro possa fare capolino sul palco Milly Carlucci. A seguire, la scaletta propone non solo il repertorio dei brani dedicati ai maestri del musicista e showman a partire dai suoi esordi col gruppo “Ladri di biciclette” ma anche irresistibili momenti comici e teatrali. Filo conduttore della storia, Paolo, che, in vista della partenza del suo tour, fa provini per selezionare nuovi musicisti. Sul palco si alternano quindi personaggi “singolari” tra cui un chitarrista sordomuto detto “il Gelido”, quattro gemelli che per dissapori familiari non suonano mai assieme e un musicista spagnolo che non sa lo spagnolo.
Sorrento - Se i telespettatori italiani dovranno attendere ancora qualche settimana per vedere in tv la nuova edizione di “Ballando con le stelle”, ieri sera il pubblico del cinema Armida ne ha già potuto avere un piccolo assaggio. Paolo Belli, con una rappresentanza della sua “Big Band”, ha infatti scatenato le persone presenti in sala grazie allo spettacolo “Pur di far musica”, quasi due ore di commedia musicale scritta con Alberto di Risio. Dopo l’introduzione della presentatrice Gilda Arpino, quando si alza il sipario, è subito “Ballando con le stelle” grazie alla sigla del famoso show di Rai Uno proposta da Belli. Gli spettatori d’incanto non sono più al cinema Armida bensì si trovano proiettati ai margini della pista da ballo del Teatro delle Vittorie, quasi sperando che da un momento all’altro possa fare capolino sul palco Milly Carlucci. A seguire, la scaletta propone non solo il repertorio dei brani dedicati ai maestri del musicista e showman a partire dai suoi esordi col gruppo “Ladri di biciclette” ma anche irresistibili momenti comici e teatrali. Filo conduttore della storia, Paolo, che, in vista della partenza del suo tour, fa provini per selezionare nuovi musicisti. Sul palco si alternano quindi personaggi “singolari” tra cui un chitarrista sordomuto detto “il Gelido”, quattro gemelli che per dissapori familiari non suonano mai assieme e un musicista spagnolo che non sa lo spagnolo.
Restyling dei palazzi storici
I cantieri non pagheranno la tassa di occupazione suolo
Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Meta - A Meta chi vuole rifare il look alle facciate dei palazzi storici del centro non pagherà le tasse. O meglio, non pagherà l'occupazione di suolo pubblico dei cantieri. A beneficiarne saranno le ditte edili. Lo ha deciso nuovamente - confermando un provvedimento datato 2015 - la giunta del sindaco Tito. Anche per il 2017 a Meta eventuali lavori di manutenzione straordinaria garantiranno una sorta di bonus per condomini o singoli cittadini. Nell'ottica della corsa al risparmio e alla lotta alla crisi economica il Comune stanzia un piano ad hoc. Per 90 giorni non verranno conteggiati i fondi da destinare all'ente locale, per occupazione di suolo pubblico, in caso di interventi alle facciate dei palazzi. Una piccola sforbiciata, un semplice atto che consentirà ai condomini di avere una parcella più leggera da parte delle società che svolgeranno i lavori.
I deportati vicani nei campi di concentramento
Vico Equense - Anche nella nostra Città ci sono storie incredibili, che meriterebbero di essere ricordate. Storie come quella di Franca Scaramellino, classe 1909, originaria di Vico Equense, figlia di un medico di provincia, che sposò Camillo Renzi, commissario di polizia nativo di Mugnano del Cardinale, responsabile della sicurezza del principe Umberto di Savoia e della moglie Maria Josè. Dopo l'armistizio, Renzi e consorte preferirono non seguire la famiglia reale in Svizzera perchè lui ritenne di dover restare in Italia, e divenne questore di Aosta. Là i contatti con la resistenza valdostana, il tradimento da parte dei colleghi, l'arresto e la deportazione a Dachau di entrambi i coniugi. Marito e moglie ben presto vennero separati: lui restò a Dachau, lei fu deportata nel lager femminile di Ravensbruck, ma riuscì a tornare a Napoli, portata dalla Croce Rossa, dove è morta nel 1991. Una donna che non ha mai voluto raccontare l'esperienza terrificante di quegli anni nemmeno ai suoi più stretti familiari, senza più risposarsi e pensando sempre al marito, di cui non è riuscita ad avere notizie certe fino alla sua morte. Notizie che sono arrivate solo nove anni più tardi, nel 2000, tramite ebrei valdostani che hanno scoperto che Camillo Renzi fu sparato a Dachau tra il febbraio e il marzo del 1945. A lui oggi sono intitolate strade, scuole e alla sua storia è stato anche dedicato un libro, "Camillo Renzi, commissario eroe". La moglie, Franca Scaramellino, riposa oggi nel cimitero di San Francesco pur essendo morta a Napoli, un ritorno alla terra natia perché legatissima soprattutto al borgo di Seiano.
Deportati partenopei nei lager nazisti, cinque medaglie alla famiglia
Fonte: Maria Elefante da Il Mattino
Napoli - Deportati e internati in lager nazisti durante la II guerra mondiale. Napoli ha ricordato cinque suoi figli che hanno vissuto questa terribile esperienza e lo ha fatto nel giorno della memoria, la data che tutti non dovremmo mai dimenticare per scongiurare che tragedie come quella possano verificarsi di nuovo. Il prefetto uscente Gerarda Maria Pantalone ha consegnato ai familiari di quei valorosi militari che subirono oltremodo le atrocità della guerra. Antonio Bencivenga di Frattamaggiore catturato dai tedeschi nell'ottobre del 1943 e deportato in Germania; Vincenzo Buglione di Melito catturato dai tedeschi a Durazzo nel 1943 e deportato in Germania; Salvatore Guadagno di Cercola internato a Geseikierchen; Antonio Monti di Casamicciola, internato prima nel campo di Belgrado e poi in quello di Innsbruck; Luigi Davino di Napoli catturato in Grecia nel 1943 e internato nello stalag di Furstenberg. Un momento toccante della cerimonia, quando il prefetto ha chiamato a ricevere le onorificenze i parenti più stretti dei coraggiosi compatrioti (una moglie, i figli ed i nipoti). La cerimonia ha avuto anche il saluto ufficiale dei sindaci delle città di origine dei militari guidati dal sindaco de Magistris che ha voluto sottolineare come la memoria sia importante: «Continuano a esserci situazioni inaccettabili, da quel che accade nel Mar Mediterraneo ai muri che si innalzano, alle guerre, al terrorismo - ha detto il sindaco - Bisogna impegnarsi tutti per un mondo migliore e chiaramente per poterlo fare è necessario non dimenticare quello che è accaduto nella prima parte del secolo scorso».
Napoli - Deportati e internati in lager nazisti durante la II guerra mondiale. Napoli ha ricordato cinque suoi figli che hanno vissuto questa terribile esperienza e lo ha fatto nel giorno della memoria, la data che tutti non dovremmo mai dimenticare per scongiurare che tragedie come quella possano verificarsi di nuovo. Il prefetto uscente Gerarda Maria Pantalone ha consegnato ai familiari di quei valorosi militari che subirono oltremodo le atrocità della guerra. Antonio Bencivenga di Frattamaggiore catturato dai tedeschi nell'ottobre del 1943 e deportato in Germania; Vincenzo Buglione di Melito catturato dai tedeschi a Durazzo nel 1943 e deportato in Germania; Salvatore Guadagno di Cercola internato a Geseikierchen; Antonio Monti di Casamicciola, internato prima nel campo di Belgrado e poi in quello di Innsbruck; Luigi Davino di Napoli catturato in Grecia nel 1943 e internato nello stalag di Furstenberg. Un momento toccante della cerimonia, quando il prefetto ha chiamato a ricevere le onorificenze i parenti più stretti dei coraggiosi compatrioti (una moglie, i figli ed i nipoti). La cerimonia ha avuto anche il saluto ufficiale dei sindaci delle città di origine dei militari guidati dal sindaco de Magistris che ha voluto sottolineare come la memoria sia importante: «Continuano a esserci situazioni inaccettabili, da quel che accade nel Mar Mediterraneo ai muri che si innalzano, alle guerre, al terrorismo - ha detto il sindaco - Bisogna impegnarsi tutti per un mondo migliore e chiaramente per poterlo fare è necessario non dimenticare quello che è accaduto nella prima parte del secolo scorso».
Carmela Pagano è il nuovo prefetto di Napoli
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Gerarda Pantalone |
Fonte: Paolo Cuozzo da Il Corriere del Mezzogiorno
Napoli - Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'interno Marco Minniti, ha dato il via libera a una serie di movimenti di Prefetti che riguarda varie città. Ma quelli senza dubbio più significativi passano lungo l'asse Napoli-Roma-Bari. Carmela Pagano, prefetto di Bari, è infatti il nuovo prefetto di Napoli. Prende il posto di un altro prefetto donna: Gerarda Pantalone, destinata a svolgere le funzioni di Capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, incarico finora ricoperto da Mario Morcone, che nel 2011 sfidò de Magistris nella corsa a sindaco in quota Pd. Mentre Mario Morcone è stato destinato a svolgere il ruolo di capo dell'Ufficio di Gabinetto del ministero dell'Interno. Mentre il prefetto Pagano lascia il posto di prefetto di Bari a Marilisa Magno. C'è anche Silvana Riccio nelle nuove nomine effettuate dal Consiglio dei ministri su proposta del responsabile del Viminale, Marco dal ministro Minniti, diventata il nuovo prefetto di Catania. Riccio, tra i vari incarichi che ha ricoperto nella sua carriera, è stata anche direttore generale del Comune di Napoli. Sull'avvicendamento al vertice della Prefettura di Napoli è intervenuto il sindaco Luigi de Magistris, che con il prefetto Pantalone ha gestito moltissime tematiche tutte molto delicate in anni in cui il primo cittadino napoletano è stato un grande oppositore del governo Renzi e dell'ex ministro Alfano, che firmò la nomina di prefetto di Napoli a Gerarda Pantalone.
venerdì 27 gennaio 2017
Raid su un treno Circum: macchinista ferito, teppista preso
Fonte: Francesco Gravetti da Il Mattino
Ritardi e disagi sulla linea Napoli – Sorrento della Circumvesuviana a causa dell’ennesimo atto vandalico ai danni di un treno, che ha provocato anche il ferimento di un macchinista. Il fatto è accaduto alla fermata di Portici – via Libertà: un ragazzo, invitato a scendere dal treno perché sprovvisto di biglietto, dopo un diverbio con il capotreno ha rotto il finestrino della cabina di guida, mentre il convoglio era fermo in stazione. Alcuni frammenti di vetro hanno colpito il macchinista, che si è ferito in maniera lieve. L’episodio ha provocato caos tra i numerosi passeggeri: qualche minuto dopo i carabinieri sono arrivati sul posto, ma il giovane teppista aveva già fatto perdere le proprie tracce. Dopo un’ora circa, il treno è ripartito vuoto ma nel frattempo il fatto ha provocato una serie di ritardi su tutta linea, dove è rimasto in funzione un solo binario invece che due. Il teppista è stato identificato dai carabinieri, che lo hanno portato in caserma. Ad agire sul treno non c'era un solo capotreno ma una squadra di controllori ed è con uno di loro che è nato il diverbio, poi sfociato nel raid vandalico.
Raid di fuoco in due bar. Folle vendetta di un piromane
Le vittime conoscevano l'uomo che ha appiccato gli incendi. Braccato dalla polizia: c'è già un primo identikit
Fonte: Daniele Di Martino da Metropolis
Castellammare di Stabia - E' entrato nel bar in villa comunale con una tanica di benzina, si è avvicinato al bancone e ha appiccato il fuoco. E' poi uscito passeggiando per quel che resta della villa comunale, diretto a casa nel centro antico. Sulla sua strada ha pensato bene di utilizzare il poco carburante rimasto, appiccando il fuoco in un altro bar. Ecco ricostruita la notte di follia del ricercato numero uno dalla polizia di Castellammare. Gli agenti agli ordini del primo dirigente Paolo Esposito hanno ormai ricostruito per filo e per segno quanto accaduto nelle ore tra mercoledì e giovedì, dopo gli incendi nei bar Emozioni Gustative e Caldi di Notte. Ci sono le immagini, le testimonianze e tutti gli elementi per tracciare l'identikit del folle incendiario, tra l'altro una persona che aveva rapporti (forse di lavoro) con gli entrambi gli esercizi commerciali. Da qui l'ipotesi, quella più accreditata, di una vendetta incendiaria mirata proprio ai due bar. I danni maggiori li ha subiti il Caffè Emozioni Gustative in villa comunale, tra l'altro quello più affollato al momento del raid. L'intervento tempestivo del personale in servizio e dei titolai della pizzeria adiacente ha evitato il propagarsi delle fiamme.
Fonte: Daniele Di Martino da Metropolis
Castellammare di Stabia - E' entrato nel bar in villa comunale con una tanica di benzina, si è avvicinato al bancone e ha appiccato il fuoco. E' poi uscito passeggiando per quel che resta della villa comunale, diretto a casa nel centro antico. Sulla sua strada ha pensato bene di utilizzare il poco carburante rimasto, appiccando il fuoco in un altro bar. Ecco ricostruita la notte di follia del ricercato numero uno dalla polizia di Castellammare. Gli agenti agli ordini del primo dirigente Paolo Esposito hanno ormai ricostruito per filo e per segno quanto accaduto nelle ore tra mercoledì e giovedì, dopo gli incendi nei bar Emozioni Gustative e Caldi di Notte. Ci sono le immagini, le testimonianze e tutti gli elementi per tracciare l'identikit del folle incendiario, tra l'altro una persona che aveva rapporti (forse di lavoro) con gli entrambi gli esercizi commerciali. Da qui l'ipotesi, quella più accreditata, di una vendetta incendiaria mirata proprio ai due bar. I danni maggiori li ha subiti il Caffè Emozioni Gustative in villa comunale, tra l'altro quello più affollato al momento del raid. L'intervento tempestivo del personale in servizio e dei titolai della pizzeria adiacente ha evitato il propagarsi delle fiamme.
Furto in un supermercato di Piano di Sorrento
Piano di Sorrento – Raid ai danni di un esercizio commerciale di Piano di Sorrento. A finire nel mirino di una gang è stato un supermercato che sorge nella zona del rione Mortora. In base alle ricostruzioni i ladri sarebbero entrati in azione nel corso della notte. Dopo aver forzato le porte di ingresso, si sono intrufolati nei locali ed hanno prelevato soldi ed alcuni buoni pasto. In base ad una prima stima effettuata dai titolari dell’attività il bottino dovrebbe aggirarsi sui 3mila euro, compresi i ticket. Sul furto indagano le forze dell’ordine e non si esclude l’utilizzo delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona nel tentativo di individuare i ladri.
Banco di Santa Croce e Pari Opportunità, mercoledì prossimo se ne discute in consiglio comunale
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Consiglio comunale |
Pizza a Vico, Migliaccio: “Speriamo che l’evento cresca secondo le promesse”
Vico Equense - Dopo il successo della prima edizione, torna a Vico Equense, l’appuntamento con “Pizza a Vico”, la kermesse dedicata all’arte della pizza e dei maestri pizzaioli. Ufficializzate le date dell’edizione 2017: appuntamento nel centro cittadino di Vico Equense dal 2 al 4 aprile 2017, con i forni che verranno localizzati nelle due piazze del centro, mentre lungo il percorso di ricongiungimento ci saranno esposizioni di prodotti artigianali e gastronomici del territorio oltre a momenti di performance artistiche e punti di animazione per i più piccoli. I forni resteranno aperti per tutti e tre i giorni dalle 18,00 alle 23,00. La manifestazione “Pizza a Vico” è nata da un’idea dell’ex Sindaco Benedetto Migliaccio, che al settimanale Agorà dice: “Si, nonostante resistenze da più parti è stato un evento molto riuscito, anche grazie alla straordinaria qualità dei nostri pizzaioli. Ora, spero di non sentir più parlare di interferenze e problemi di cartone. Speriamo che l’evento cresca secondo le promesse, e contribuisca alla promozione e valorizzazione della città e di tanti nostri valenti artigiani.” Anche per questa seconda edizione, Pizza a Vico, ripropone il suo scopo sociale.
Vico Equense. “I dolci della domenica”, ieri sera la presentazione
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Claudia Esposito, Maria Grazia Cocurullo e Vincenzo Esposito |
Palazzetto dello Sport, Astarita presenta un’interrogazione
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Ferdinando Astarita |
La Fondazione Vico Equense F.A.S.T. ha un nuovo presidente
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Giuseppe Alvino |
Oggi il ricordo dell’olocausto: il Sindaco: “E' inaccettabile l'idea di "eliminare" chi è diverso da noi”
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Andrea Buonocore |
Shoah, il vicesindaco di Capri: "Non la ricordi chi non vuole i migranti"
Il prefetto convoca i comuni per l’accoglienza dei rifugiati: sull’isola polemiche stroncate da un post di Roberto Bozzaotre
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Fonte: Pasquale Raicaldo da la Repubblica Napoli
Capri - “I rifugiati sono persone costrette a scappare dal loro paese perché discriminati e perseguitati. Nel Giorno della Memoria ricordiamo le vittime del più grande sterminio dell'epoca contemporanea, di cui hanno colpa anche i nostri connazionali. Ora, viste le polemiche legate al caso che Capri ospiti 23 rifugiati, sarebbe il caso che chi si è opposto risparmi in queste ore le frasi strappalacrime sugli ebrei”. Non usa mezzi termini, sul suo profilo Facebook, il giovane vicesindaco di Capri, Roberto Bozzaotre: il riferimento è ad alcuni commenti legati all’esito dell’incontro che le amministrazioni di Capri e Anacapri hanno avuto, in queste ore e insieme ad altri sindaci della provincia di Napoli, con il prefetto di Napoli, Maria Gerarda Pantalone, che ha lanciato un segnale di allerta invitando i Comuni ad approfondire quanto le norme contenute sia nel programma del competente ministero degli Interni (Sprar) , sia nei provvedimenti prefettizi, già assunti in passato sul tema, prevedono per l’accoglienza dei migranti. Durante l’incontro, il prefetto ha invitato gli amministratori “a rendersi promotori di quanto necessario consentirebbe un più adeguato approccio al problema e, soprattutto, evitare che la mancanza di una programmazione specifica possa causare particolari problemi ai territori comunali”. In base ai criteri di ripartizione previsti dal programma ministeriale in relazione al numero di abitanti residenti, il Comune di Capri dovrebbe ospitare fino a un massimo di 23 soggetti ed il Comune di Anacapri fino ad un massimo di 22 . La notizia era stata accolta con scetticismo da una parte, comunque residuale, della comunità caprese: di qui la dura presa di posizione del vice sindaco, accompagnata da un profluvio di “like".
Fonte: Pasquale Raicaldo da la Repubblica Napoli
Capri - “I rifugiati sono persone costrette a scappare dal loro paese perché discriminati e perseguitati. Nel Giorno della Memoria ricordiamo le vittime del più grande sterminio dell'epoca contemporanea, di cui hanno colpa anche i nostri connazionali. Ora, viste le polemiche legate al caso che Capri ospiti 23 rifugiati, sarebbe il caso che chi si è opposto risparmi in queste ore le frasi strappalacrime sugli ebrei”. Non usa mezzi termini, sul suo profilo Facebook, il giovane vicesindaco di Capri, Roberto Bozzaotre: il riferimento è ad alcuni commenti legati all’esito dell’incontro che le amministrazioni di Capri e Anacapri hanno avuto, in queste ore e insieme ad altri sindaci della provincia di Napoli, con il prefetto di Napoli, Maria Gerarda Pantalone, che ha lanciato un segnale di allerta invitando i Comuni ad approfondire quanto le norme contenute sia nel programma del competente ministero degli Interni (Sprar) , sia nei provvedimenti prefettizi, già assunti in passato sul tema, prevedono per l’accoglienza dei migranti. Durante l’incontro, il prefetto ha invitato gli amministratori “a rendersi promotori di quanto necessario consentirebbe un più adeguato approccio al problema e, soprattutto, evitare che la mancanza di una programmazione specifica possa causare particolari problemi ai territori comunali”. In base ai criteri di ripartizione previsti dal programma ministeriale in relazione al numero di abitanti residenti, il Comune di Capri dovrebbe ospitare fino a un massimo di 23 soggetti ed il Comune di Anacapri fino ad un massimo di 22 . La notizia era stata accolta con scetticismo da una parte, comunque residuale, della comunità caprese: di qui la dura presa di posizione del vice sindaco, accompagnata da un profluvio di “like".
Migranti, la prefettura bussa a Capri: subito polemica
Il caso Su Facebook proteste: «No al buonismo, meglio fare spazio ai terremotati». Coinvolta anche Ischia
Fonte: Annamaria Boniello e Massimo Zivelli
Capri - Emergenza migranti, entra nella fase attuativa il piano per l'accoglienza di quanti sono sbarcati sulle coste italiane: hanno diritto a permanere sul territorio italiano quelle persone alle quali le apposite commissioni hanno riconosciuto lo status di rifugiati politici Ai prefetti il compito di organizzare l'accoglienza secondo le linee guida ministeriali relative al numero di ospiti in rapporto proporzionale con la popolazione. Il prefetto di Napoli. Gerarda Pantalone, ha convocato una riunione con gli amministratori dei comuni con meno di 10mila abitanti: i comuni di Ischia, Capri, Anacapri, Meta e Sant'Agnello. Ovviamente, com'era prevedibile, non sono mancate le polemiche. Il prefetto ha illustrato il piano e, nello specifico, ha quantificato il numero di persone alle quali dare ospitalità. Per il Comune di Capri - ha detto il prefetto Gerarda Pantalone la quota massima è di 23 persone mentre per Anacapri 22. Il Prefetto ha ribadito che ha diritto all'ospitalità solo chi ha lo status di rifugiato politico già riconosciuto dalle competenti commissioni ed ha già suggerito alcuni accorgimenti che i comuni potrebbero mettere in campo per ridurre i disagi sia ai soggetti interessati che ai territori coinvolti, n prefetto ha anche consigliato agli amministratori di non concentrare i gruppi da accogliere soprattutto in strutture uniche e poste nelle zone più centrali dei territori comunali e coinvolgere le associazioni di volontariato ed assistenza presenti sul territorio sollecitando la loro collaborazione.
Fonte: Annamaria Boniello e Massimo Zivelli
Capri - Emergenza migranti, entra nella fase attuativa il piano per l'accoglienza di quanti sono sbarcati sulle coste italiane: hanno diritto a permanere sul territorio italiano quelle persone alle quali le apposite commissioni hanno riconosciuto lo status di rifugiati politici Ai prefetti il compito di organizzare l'accoglienza secondo le linee guida ministeriali relative al numero di ospiti in rapporto proporzionale con la popolazione. Il prefetto di Napoli. Gerarda Pantalone, ha convocato una riunione con gli amministratori dei comuni con meno di 10mila abitanti: i comuni di Ischia, Capri, Anacapri, Meta e Sant'Agnello. Ovviamente, com'era prevedibile, non sono mancate le polemiche. Il prefetto ha illustrato il piano e, nello specifico, ha quantificato il numero di persone alle quali dare ospitalità. Per il Comune di Capri - ha detto il prefetto Gerarda Pantalone la quota massima è di 23 persone mentre per Anacapri 22. Il Prefetto ha ribadito che ha diritto all'ospitalità solo chi ha lo status di rifugiato politico già riconosciuto dalle competenti commissioni ed ha già suggerito alcuni accorgimenti che i comuni potrebbero mettere in campo per ridurre i disagi sia ai soggetti interessati che ai territori coinvolti, n prefetto ha anche consigliato agli amministratori di non concentrare i gruppi da accogliere soprattutto in strutture uniche e poste nelle zone più centrali dei territori comunali e coinvolgere le associazioni di volontariato ed assistenza presenti sul territorio sollecitando la loro collaborazione.
Quattro giovani su 10 non vanno a scuola e non lavorano
Rapporto annuale della Caritas sulla povertà. Il curatore Ciro Grassini: la situazione è drammatica
Fonte: Elena Scarici da Il Corriere del Mezzogiorno
Napoli - Aumentano i poveri in Campania, (erano 11.444 nel 2014 sono diventati 12.266 nel 2015), a soffrire maggiormente sono le famiglie (70,5 per cento degli utenti). Si tratta di italiani (61%), per la maggior disoccupati (72%), seguono casalinghe (6,2%) e pensionati (6,1%). In Campania i Neet (coloro che non hanno lavoro e non lo cercano) dai 15 ai 34 anni sono 574.400 su i-457-çîî e rappresentano pertanto il 39,4% della popolazione di questa età. Ciò significa che 4 giovani su io in Campania trascorrono l'intera giornata senza ne lavorare, ne studiare, ne tanto meno formarsi, quindi difficilmente potranno avere un futuro. Dati che emergono dal dossier Caritas sulla povertà in Campania 2016, presentato ieri mattina dal curatore Ciro Grassini che ha messo in evidenza, ancora una volta, una situazione drammatica: i poveri che si sono rivolti agli 86 centri di ascolto censiti in 16 diocesi campane ci dicono di una regione e di una città. Napoli, che fa fatica ad andare avanti dove spesso è proprio il volontariato e la Chiesa che è costretta a fare da supplente ad un sistema di politiche sociali spesso carente.
Fonte: Elena Scarici da Il Corriere del Mezzogiorno
Napoli - Aumentano i poveri in Campania, (erano 11.444 nel 2014 sono diventati 12.266 nel 2015), a soffrire maggiormente sono le famiglie (70,5 per cento degli utenti). Si tratta di italiani (61%), per la maggior disoccupati (72%), seguono casalinghe (6,2%) e pensionati (6,1%). In Campania i Neet (coloro che non hanno lavoro e non lo cercano) dai 15 ai 34 anni sono 574.400 su i-457-çîî e rappresentano pertanto il 39,4% della popolazione di questa età. Ciò significa che 4 giovani su io in Campania trascorrono l'intera giornata senza ne lavorare, ne studiare, ne tanto meno formarsi, quindi difficilmente potranno avere un futuro. Dati che emergono dal dossier Caritas sulla povertà in Campania 2016, presentato ieri mattina dal curatore Ciro Grassini che ha messo in evidenza, ancora una volta, una situazione drammatica: i poveri che si sono rivolti agli 86 centri di ascolto censiti in 16 diocesi campane ci dicono di una regione e di una città. Napoli, che fa fatica ad andare avanti dove spesso è proprio il volontariato e la Chiesa che è costretta a fare da supplente ad un sistema di politiche sociali spesso carente.
giovedì 26 gennaio 2017
Vico Equense. Parte la nuova fase della raccolta differenziata
Vico Equense - La Regione Campania finanzia con 230 milioni di euro il piano per realizzare gli impianti che servono a lavorare l'umido proveniente dalla raccolta differenziata. Un passaggio decisivo per realizzare un ciclo dei rifiuti in Campania che renda la Regione totalmente autonoma. Ed è un passaggio decisivo anche per le famiglie, perché oggi paghiamo almeno 50 euro in più per portare l'umido fuori regione, e questi costi si scaricano poi sulle bollette dei cittadini. Si parte con 13 nuovi impianti di compostaggio. Di diminuzione della frazione umida, si parlerà a Vico Equense nel corso di una conferenza stampa che si terrà il prossimo 3 febbraio 2017, ore 10,30, presso la sala delle Colonne, Santissima Trinità e Paradiso. Lunedì 6 marzo 2017 a Vico Equense partirà la nuova fase della raccolta differenziata dei rifiuti, sulla base del programma di rilancio degli obiettivi voluto dall' Amministrazione comunale, con un calendario e una diversa articolazione, a cura della Sarim, l'azienda che si occupa sul territorio dell'intero servizio di nettezza urbana. Le novità introdotte nel servizio e la campagna di sensibilizzazione patrocinata dal Comune di Vico Equense e dalla Sarim saranno spiegate dal Sindaco Andrea Buonocore, dall'Assessore all' Ecologia Gennaro Cinque, da Ferdinando De Martino, responsabile del servizio ecologia, da Silvio Petrone della Sarim Ambiente con la partecipazione di Corepla (consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica), e rappresentati delle Società Ambiente Spa e Encon srl.
Sconto Tari, pubblicata la graduatoria
Vico Equense - Pubblicata sul sito del Comune di Vico Equense, la graduatoria delle 100 famiglie che usufruiranno dello sconto sulla tassa dei rifiuti. La Giunta comunale lo scorso novembre ha stabilito una sforbiciata del 50 per cento, stanziando 25 mila euro con l’obiettivo di alleggerire il peso della tassa sui rifiuti per le famiglie che si trovano in difficoltà economiche e che non riescono a far quadrare i conti. Due le condizioni imposte per ottenere la riduzione. Primo: essere in regola, al momento della presentazione della domanda, con il pagamento della tassa per il 2015. Secondo: aver pagato la prima rata della Tari per l’anno in corso. Le domande che sono pervenuta al Comune sono state 101.
Festa di San Ciro, il nuovo dispositivo di traffico
Vico Equense - Partirà il 30 gennaio il dispositivo di traffico in occasione della festa patronale dei santi Ciro e Giovanni in programma il 31 gennaio, nel giorno in cui la Chiesa ricorda il sacrificio dei due martiri alessandrini trucidati nel 303, ai tempi dell'imperatore Diocleziano. Un legame arcaico e profondo che lega la città ai suoi santi patroni, se si considera che già nel 1400 ci sono testimonianze storiche che nominano Ciro e Giovanni quali protettori della città. Per quanto riguarda l'allestimento della festa, già dal 29 gennaio, a partire dalle ore 14, e fino al 2 febbraio, sarà in vigore il divieto di sosta in viale della Rimembranza. In numerose altre strade del centro cittadino, invece, non si potrà sostare dal 30 gennaio in corso Umberto I, via Roma, via San Ciro, corso Filangieri, piazza Marconi e viale della Rimembranza. Questo per permettere, a partire dalle ore 15, il doppio senso di circolazione tra via Roma e via Filangieri fino all'imbocco di viale della Rimembranza.
Franca Rossi: “Partito in Giunta, la destra con Maurizio”
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Franca Rossi |
Vico Equense. Seminario in due giorni sui meccanismi estremi della voce
Vico Equense - L’Associazione Amici della Musica “Santa Cecilia”, con il patrocinio del Comune di Vico Equense, ha organizzato un seminario sulla vocalità estrema e voci sovraglottiche: Growl, scream, suoni sporchi e graffiati. Rivolto a cantanti, docenti, logopedisti, sperimentatori vocali, musico terapeuti, il corso è di 10 ore teorico-pratiche e si sviluppa in due giorni, sabato 28 gennaio 2017 dalle ore 14.30 alle 18.30 e domenica 29 gennaio dalle ore 10.00 alle 17.30 (con pausa pranzo). Il seminario sarà tenuto da Eleonora Bruni (cantante, insegnante di canto, vocologa artistica), e servirà per spaziare tra gli estremi dei meccanismi vocali: dall'abisso dei suoni sporchi, del fry e della vocalità sovraglottica. La Bruni insieme a Enrico Di Lorenzo (foniatra artistico, cantante extreme metal) e Matteo Belli (attore, insegnante di recitazione), hanno dato vita al “Gruppo di ricerca sulle voci sovraglottiche”. I tre hanno condotto un’attenta e rigorosa ricerca fisiologica e didattica, al fine di fornire una chiara comprensione del fenomeno della produzione delle voci sovraglottiche, nonché un approccio didattico specifico che renda l’artista capace di utilizzare tali suoni, producendoli volontariamente (e non come risposta patologica), in assenza di rischi per la salute vocale.
Il giorno della memoria
di Filomena Baratto
Vico Equense - Le guerre non sono mai un buon affare e se il detto latino afferma: “Si vis pacem, para bellum”(se vuoi la pace, prepara la guerra), ogni guerra ha portato solo orrori e distruzioni. L’avvento del nazismo in Germania nel 1933 aveva un progetto velleitario, quello della costruzione di un “nuovo ordine”, quello della signoria della Germania con il vassallaggio degli altri popoli. L’ambizioso programma prevedeva la soppressione di tutto ciò che era impuro nella razza del popolo tedesco. Hanno trovato la morte sei milioni di ebrei, accompagnati da zingari, disabili, oppositori al regime nazista e testimoni di Geova. Una pulizia etnica, diventata la più grande tragedia della nostra storia. Il termine ebraico “Shoah”significa “tempesta devastante”, un periodo storico che non si può cancellare dalla memoria. Ogni anno ricordiamo le più grandi violenze avvenute nel campo di concentramento di Auschwitz, un mondo reso noto dall’apertura dei cancelli con la fine della guerra. La logica della discriminazione razziale, di estirpare il diverso, considerato inferiore, fu alla base del nazismo che mise a punto uno sterminio sistematico degli ebrei con le camere a gas nei lager di Auschwitz, Buchenwald, Dachau. Ancora oggi, qualche superstite di guerra, ha difficoltà a raccontare gli orrori di quel periodo e, il fatto di essere un sopravvissuto, non lo allontana dalla paura di allora. Una memoria ricca di episodi, fatti e situazioni che non avranno mai fine anche in chi resta. Milioni di uomini e donne furono privati della loro dignità, seviziati e uccisi con ogni mezzo, senza alcuna pietà. Un sentimento questo, che non sembra aver attraversato le menti degli uomini nel periodo della guerra. Onnipotenza, conquista e pulizia etnica sembravano gli unici scopi per chi caricava la macchina di guerra, una vergogna di cui l’umanità non si libererà mai.
Vico Equense - Le guerre non sono mai un buon affare e se il detto latino afferma: “Si vis pacem, para bellum”(se vuoi la pace, prepara la guerra), ogni guerra ha portato solo orrori e distruzioni. L’avvento del nazismo in Germania nel 1933 aveva un progetto velleitario, quello della costruzione di un “nuovo ordine”, quello della signoria della Germania con il vassallaggio degli altri popoli. L’ambizioso programma prevedeva la soppressione di tutto ciò che era impuro nella razza del popolo tedesco. Hanno trovato la morte sei milioni di ebrei, accompagnati da zingari, disabili, oppositori al regime nazista e testimoni di Geova. Una pulizia etnica, diventata la più grande tragedia della nostra storia. Il termine ebraico “Shoah”significa “tempesta devastante”, un periodo storico che non si può cancellare dalla memoria. Ogni anno ricordiamo le più grandi violenze avvenute nel campo di concentramento di Auschwitz, un mondo reso noto dall’apertura dei cancelli con la fine della guerra. La logica della discriminazione razziale, di estirpare il diverso, considerato inferiore, fu alla base del nazismo che mise a punto uno sterminio sistematico degli ebrei con le camere a gas nei lager di Auschwitz, Buchenwald, Dachau. Ancora oggi, qualche superstite di guerra, ha difficoltà a raccontare gli orrori di quel periodo e, il fatto di essere un sopravvissuto, non lo allontana dalla paura di allora. Una memoria ricca di episodi, fatti e situazioni che non avranno mai fine anche in chi resta. Milioni di uomini e donne furono privati della loro dignità, seviziati e uccisi con ogni mezzo, senza alcuna pietà. Un sentimento questo, che non sembra aver attraversato le menti degli uomini nel periodo della guerra. Onnipotenza, conquista e pulizia etnica sembravano gli unici scopi per chi caricava la macchina di guerra, una vergogna di cui l’umanità non si libererà mai.
Starace attacca la minoranza: "Bisogna reagire"
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Aldo Starace |
"Cancro, io ti boccio!", all'Istituto comprensivo “Costiero” le arance della salute Airc
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Debora Adrianopoli |
Vico Equense - L’Istituto Comprensivo Costiero, partecipa al progetto “Cancro io ti boccio” aderendo all’iniziativa “Le arance della salute” promossa dall’Airc – Associazione Italiana per la ricerca sul cancro. L’iniziativa sostenuta con forza dalla dirigente scolastica Debora Adrianopoli, si svolgerà domani, venerdì 27 gennaio, dalle ore 11 alle 16 e il giorno seguente, sabato 28 gennaio dalle 8 alle 13, nel cortile dell’Istituto in largo dei Tigli, dove saranno distribuite le arance in reticelle da 2,5 kg. e il ricavato sarà interamente devoluto a favore dell’Associazione. La campagna apre ufficialmente il nuovo anno di raccolta fondi dell’Airc, sostenuta da 15 mila volontari impegnati in oltre 2.700 piazze per distribuire le “Arance della Salute”, simbolo dell’alimentazione sana e protettiva grazie alle loro straordinarie proprietà. Si tratta infatti di arance rosse, che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi. Con una donazione di 9 euro sarà possibile ricevere una reticella da 2,5 kg di arance e una Guida con preziose informazioni per la selezione dei cibi da portare in tavola e per una lettura consapevole delle etichette alimentari. Inoltre la speciale Guida propone gustose e sane ricette a tema arance, realizzate appositamente dallo chef Sergio Barzetti in collaborazione con La Cucina Italiana.
Eventi. “Sorrento Incontra”, in scena Ambrogio Sparagna
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Ambrogio Spraagna |
Sorrento - Sabato 28 gennaio, ore 19, al teatro Tasso di Sorrento, si terrà l’attesa tappa del “Viaggio in Italia. La musica e i balli del BelPaese” con Ambrogio Sparagna e la sua Orchestra Popolare italiana. Un itinerario affascinate nella musica popolare italiana, tra serenate e ballate, ninne nanne e tarantelle d’amore, ritmi frenetici e saltarelli. Un’occasione speciale, per conoscere più da vicino un patrimonio musicale importante ma ancora poco valorizzato fuori dai confini nazionali. Ed anche una festa italiana, realizzata ascoltando ritmi, melodie, lingue regionali e strumenti musicali curiosi che hanno fatto la storia culturale del Belpaese. Ad accompagnare Ambrogio Sparagna, sarà una piccola orchestra di validi solisti - Raffaello Simeoni (voce, fiati popolari), Diego Micheli (contrabbasso), Alessia Salvucci (tamburelli) ed Erasmo Treglia (violino e ghironda) - che vanta una ricca ed importante esperienza internazionale, sempre attenta a coinvolgere il pubblico e a farlo “camminare” sulla musica attraverso una proposta di spettacolo vivace e divertente. Musicista, direttore d’orchestra ed etnomusicologo, Sparagna è un instancabile ricercatore di musiche, canti e balli tradizionali delle varie regioni italiane.
Lo scrittore Raffaele Lauro dedica una nuova canzone a Sorrento
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Raffaele Lauro |
Palazzetto dello sport, il Sindaco Buonocore: “Se non ci sono i requisiti minimi di sicurezza, lo chiuderemo”
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Tetto dell'impianto sportivo di via Madonnella |
Vico Equense - L’Amministrazione comunale ha chiesto al servizio manutenzione un sopralluogo, per valutare l’agibilità del palazzetto dello sport di via Madonnella. Un controllo accurato e urgente dopo le tante denunce a mezzo stampa fatte dalla locale polisportiva che, lamentando copiose infiltrazioni d’acqua dal tetto, ha dovuto rinviare alcuni allenamenti e partite Dopo il sopralluogo verrà prodotta una relazione e a quel punto si potrà definire al meglio lo stato dell’immobile, che da anni soffre di questo problema. “Se non ci sono i requisiti minimi di sicurezza, lo chiuderemo nell’attesa di realizzare i lavori necessari”, ha dichiarato il Sindaco Andrea Buonocore. L’Amministrazione comunale, a quanto si apprende è intenzionata a effettuare un intervento che risolva definitivamente il problema delle infiltrazioni d’acqua sul campo di gioco. Nei giorni scorsi l’A.S.D. polisportiva Vico Equense, la società che gestisce la struttura ha diramato una nota nella quale proponeva di accollarsi i lavori per rimettere a posto il tetto e in cambio ha chiesto al Comune di Vico Equense di avere in concessione per 12 anni l’impianto sportivo. La gestione della struttura fu affidata nel 2012 all’associazione dilettantistica Casali d’Equa. In quell’accordo era sancito che il gestore dovesse realizzare la manutenzione ordinaria degli ambienti interni, la custodia e la pulizia dell’immobile. Da precisare che il palasport non è mai stato dichiarato agibile in linea con le attuali normative.
Casa dell'acqua, da lunedì in distibuzione le card
Vico Equense - Da lunedì 30 gennaio, inizia la distribuzione della card per l’utilizzo della “Casa dell’Acqua”. Quando si usano le monete e si preleva l’acqua in quantità inferiore alla cifra inserita, il distributore non fornisce resto. Dalla card, invece, viene scalato esattamente l’importo corrispondente al costo dell’acqua prelevata. La distribuzione avverrà in concomitanza con la nuova distribuzione del kit di sacchetti e calendari per la raccolta differenziata. La prima casetta è stata inaugurata a Moiano lo scorso dicembre, e riceve l'acqua dall'acquedotto pubblico, microfiltrata e igienizzata in due varianti, naturale o frizzante. L’Amministrazione comunale intende impiantare altre quattro case sul territorio cittadino, oltre a quella di Moiano, a breve saranno collocate anche a Vico centro, Arola, Massaquano e Seiano. I distributori sono equipaggiati con un impianto per il trattamento dell’acqua che, prelevata dall’acquedotto comunale, è resa maggiormente piacevole al gusto mediante filtraggio a carbone attivo o arricchita con anidride carbonica alimentare per ottenere quella gassata. Un risparmio notevole, dunque, che si aggiunge alla possibilità di ridurre in maniera considerevole l’uso delle bottiglie di plastica. La casetta dell'acqua, oltre a garantire una notevole riduzione dei rifiuti, permetterà anche di usufruire di una migliore qualità dell'acqua rispetto a quella commerciale. Il costo di un litro di acqua dall'erogatore è di soli 5 centesimi. Prezzo decisamente competitivo se si pensa che, su base annua, per una famiglia di tre persone che consuma mediamente quattro litri di acqua al giorno, si può calcolare un risparmio di circa 230 euro. L'acqua erogata è microfiltrata con una serie di prefiltri e filtri, a carbone attivo e ceramici che eliminano eventuali particelle in sospensione, odori sgradevoli e nel contempo mantiene i sali minerali che garantiscono un'acqua di elevata qualità.
Si è chiuso nel blog. Come Grillo
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Matteo Renzi |
Fonte: Pasquale Napolitano da Il Giornale
Roma - Matteo Renzi sceglie l'esilio virtuale. L ' ex premier imita Beppe Grillo. Il segretario del Pd si affida al blog per riconquistare la fiducia degli italiani e ricostruire la comunità del Pd. L'ex sindaco di Firenze decide di utilizzare un'arma del consenso grillino per rifarsi una verginità politica. Si, quel blog - «bistrattato e considerato distante dalla realtà» - diventa, oggi, per Renzi il cavallo di battaglia su cui salire dopo la sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre. Non importa se era stato lo stesso Renzi a suggerire a Grillo, nel febbraio 2014, durante le consultazioni per la nascita del suo governo, di abbandonare la rete. Di uscire dal blog e calarsi nel Paese reale. Tre anni dopo, la giravolta renziana è servita. Cambiare idea, velocemente, resta una costante del pensiero del politico fiorentino. L'ex premier abbandona l'Italia fatta di uomini e donne, di carne e sangue, per rifugiarsi nel mondo virtuale. Renzi è ormai abituato a fare il contrario di ciò che promette: aveva assicurato di voler mollare la politica in caso di sconfitta al referendum. Ed, invece, eccolo ancora al la guida del partito, pronto a inondare la rete di annunci. Una fuga nel blog imposta dal silenzio di tv e giornali, sempre meno disposti a trasformare in titoli i messaggi renziani.
mercoledì 25 gennaio 2017
Sanità, Longobardi: "La prevenzione è vitale"
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Donato Aiello, Massimiliano D'Aiuto, Alfonso Longobardi e Eliana Grieco |
Usura e altri reati: 16 indagati
Sorrento - Usura, millantato credito, riciclaggio, calunnia, truffa, estorsione e attività finanziaria abusiva: sono i rati contestati a vario titolo alle 16 persone coinvolte nell'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e giunta poche ore fa a una svolta, con la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini. Nel mirino dei PM oplontini, imprenditori, liberi professionisti, titolari di bar, pizzerie e anche il figlio di un magistrato. Stando a quanto riferito dagli inquirenti, le indagini, avviate nel 2013 dai carabinieri della stazione di Piano di Sorrento e proseguite col supporto dei finanzieri della tenenza di Massa Lubrense, hanno fatto luce su un articolato sistema di concessione di prestiti a piccoli imprenditori in difficoltà. Questi ultimi avrebbero ricevuto somme di denaro alle quali sarebbero stati poi applicati tassi spesso superiori al 50 per cento. In più, dalle indagini è emersa pure una presunta truffa che alcuni indagati avrebbero attuato, utilizzando metodi estorsivi, ai danni di una ditta sorrentina specializzata nella riparazione di imbarcazioni.
Zurigo
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Zurigo |
Vico Equense - Ho visitato Zurigo per la seconda volta dopo tanti anni. La prima volta fu in primavera ed era tutto così idilliaco, dalle colline fiorite intorno alla città, ai giardini con tanti bei fiori. Ricordo ancora i tulipani della foto che mi ritraeva al lago. L’ho rivista nella morsa del freddo, a sette gradi sotto zero. Passeggiando per le strade il vento mi gelava, mi arrivavano folate di freddo a congelare il viso. Scendendo da Stallikon, una cittadina sulle colline intorno alla città, la prima cosa che mi ha colpito, sono stati i comignoli delle case con una lunga colonna di fumo, facendomi rammentare i tetti anneriti di Mary Poppins. Ogni casa ha il suo bel camino e le temperature interne sono di gran lunga superiori a quelle esterne che raggiungono molti gradi sotto zero, con sbalzi di oltre 20 gradi tra dentro e fuori. La seconda cosa che salta agli occhi sono i semafori. Ce n’è uno ogni 10 metri e il traffico scorre come le macchinine sulle piste dei bambini: regolato nei minimi particolari. Ancora mi hanno colpito i parcheggi: ingranaggi perfetti di entrate e uscite, con tanto di fila per entrare, alla cassa per pagare, dove nessuno batte ciglio e tutto procede in modo meccanico. Per strada abbiamo incontrato poche persone, e ci si chiedeva dove fossero tutti quelli che facevano la fila al parcheggio, se poi in strada non c’era anima viva. Sicuramente nessuno perde tempo fuori al freddo, sono tutti rintanati nei bar, rosticcerie e ristoranti a rifocillarsi.
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