domenica 31 gennaio 2010

Vincenzo il "Padano"

Regione Campania - Nichi Vendola chiede al Partito democratico in Campania di tornare al tavolo con le altre forze politiche: "Se le forze politiche campane a sinistra del Pd, tutte, considerano non ricevibile la candidatura di De Luca, quello che bisognerebbe fare è tornare a un tavolo politico, per ragionare anche di personalità della società civile". Secondo il leader di Sinistra ecologia e libertà, "De Luca ha una concezione non solo dell'amministrazione della cosa pubblica ma anche della vita civile che producono disagio in chi è di sinistra. Le sue affermazioni da sindaco-sceriffo sono più adatte a un sindaco padano che a uno di centrosinistra". De Luca non si fa "impressionare" dall'avversione già dichiarata dall'Idv e della Sinistra che considerano la sua candidatura "improponibile" e gli chiedono di fare un passo indietro per salvare "la coalizione". Ipotesi lunare per il candidato, soprannominato anche Vincenzo 'o pazzo da chi ne apprezza il piglio decisionista. Improbabile anche l'ultima ratio a cui si appellano i bassoliniani, quando argomentano che il regolamento delle primarie prevede che "in assenza di un'intesa con tutti gli alleati, il candidato rimetta l'ultima parola al partito".

Penisola sorrentina e monti lattari all’Expo di Milano

Vico Equense - Promozione di penisola sorrentina e monti lattari attraverso l’Expo Milano 2015. Questo il tema dell’incontro dibattito dal titolo “Una vetrina per il nostro territorio” svoltosi ieri sera al Castello Giusso a cui hanno partecipato Giulio Gallera, Capogruppo Pdl al consiglio comunale di Milano e componente della commissione per l’Expo 2015, Carmine Abagnale, consigliere al Comune di Milano e presidente della commissione sport e tempo libero, Gioacchino Alfano, deputato capogruppo della commissione bilancio della Camera dei deputati, Gennaro Cinque, sindaco di Vico Equense, Matteo De Simone, assessore al turismo del Comune di Vico Equense, Antonio Di Martino, consigliere del Comune di Vico Equense, Luigi Savarese, rappresentante Pdl giovani Vico Equense, Giovanni Ruggiero, sindaco di Piano di Sorrento, Enzo D’Aniello, presidente Proloco Piano di Sorrento, Angelo Sabatino, assessore del Comune di Casola di Napoli, Gino Vinci, presidente ordine ingegneri provincia di Napoli. “L’Expo Milano 2015 dovrà essere un evento popolare e affascinante– ha affermato il consigliere Giulio Gallera – dovrà attrarre visitatori e canalizzarli nei luoghi più belli d’Italia. Verranno costruiti pacchetti turistici che includeranno penisola sorrentina e monti lattari. L’importante, però, è avere la capacità di fare sistema. I sindaci del territorio dovranno individuare i temi che uniscono tutte le singole realtà, temi forti nel settore alimentare, gastronomia, agricoltura e chiedere che l’Expo li valorizzi. Tra poche settimane ci sarà un incontro tra questi sindaci e Letizia Moratti per sottoscrivere un accordo con il Comune di Milano”. L’Expo Milano 2015 è stato denominato di terza generazione. Rappresenta, cioè, il momento conclusivo di un processo in cui l’Italia coinvolge altri paesi nell’aiutare i territori sottosviluppati in progetti di cooperazione e di sviluppo. “Ritengo che possiamo dare un valido contributo con l’agricoltura che caratterizza il nostro territorio – ha aggiunto l’assessore Matteo De Simone – questa, infatti, nonostante le peculiarità e le difficoltà di una terra non omogenea ha dato ottimi risultati in termini di prodotti di eccellenza, ne sono un esempio il limone e l’olio. La presenza, inoltre, di un numero elevato di ristoranti consacrati dalla stella Michelin testimonia la bravura di saper utilizzare al meglio i prodotti genuini che produce la nostra terra. Chiediamo di poter essere presenti alle conferenze organizzate durante l’Expo per portare la nostra esperienza”. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense - Foto di Alessandro Savarese)

Fuoco amico...

Regione Campania - Per la serie: “Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io”. Insomma, abbiamo il candidato alla Presidenza della Regione Campania, però al momento non c'è la coalizione. «Ora De Luca dovrà cercare di costruire attorno al suo nome una cóalizione la più arripia possibile»: Nicola Latorre, parlamentare e dirigente Pd, nega di temere il «fuoco amico» di Bassolino contro il sindaco di Salerno. Non è un mistero l’ostilità di Bassolino a questa soluzione. Teme il fuoco amico? "Non credo ci siano di questi problemi. Anche perché Bassolino ha sempre saputo tenere un giusto rapporto tra confronto politico interno su opinioni diverse e consapevolezza chè in campagna elettorale si va compatti per vincere insieme. Ora spetta a De Luca verificare le condizioni per costruire una grossa coalizione"."Vincere. Dobbiamo farcela. Ma c'e' troppa autoreferenzialità nei partiti della coalizione. Occorre invece evitare di essere un condominio rissoso come accadde con Prodi". Cosi' il candidato alla presidenza della Campania del Pd, per i Verdi e per Api, Vincenzo De Luca a Napoli, alla sua prima uscita pubblica dopo l'ufficializzazione della sua candidatura. «Improponibile». Una sola parola per una condanna politica senz’appello. Quelli di Italia dei Valori non ci stanno: Vincenzo De Luca candidato del centrosinistra? No, niet, mai. "È un imputato» tuona l’europarlamentare Luigi De Magistris. Che poi rivela di avere ancora una speranzella. "Mi auguro— dice— che nel Pd nazionale prevalga il buon senso, auspico un intervento del segretario Bersani, perché nonostante tutto noi di Idv continuiamo a riconoscere un ruolo centrale al Partito democratico, ma la rinascita del centrosinistra non potrà mai passare per De Luca". Insomma, Bersani da Roma faccia sentire chiara e forte la sua voce per sconfessare il candidato unico. Identica bocciatura per De Luca anche da Claudio Fava, coordinatore della segretaria nazionale di Sinistra e Libertà: "La scelta del Pd su De Luca per le regionali in Campania è sbagliata e perdente. Invece di unire il centrosinistra rischia di dividere definitivamente la coalizione e di regalare la regione alla destra".

Il Senatore Lauro smentisce l'ipotesi di una sua candidatura a Sindaco di Sorrento

Sorrento - "Indiscrezioni insistenti - spiega il Senatore Raffaele Lauro - sull' ipotesi di una mia candidatura a Sindaco di Sorrento, pubblicate su "Il Mattino" di oggi, mi costringono, mio malgrado, ad una ennesima e, mi auguro, definitiva smentita. Si tratta di notizie radicalmente infondate, inventate ad arte da chi ha solo interesse a creare tensioni tra le diverse espressioni del PdL di Sorrento, in una fase decisionale molto delicata, e teme l'unità del partito di maggioranza. Una mia candidatura a Sindaco, per il PdL, che sarebbe, comunque, per me, un grande onore, impedirebbe, di fatto, il rinnovamento della classe dirigente locale, oltre ad essere fisicamente incompatibile con il corretto e responsabile assolvimento dei miei attuali incarichi nazionali. Sono certo che - conclude l'esponente politico del PdL - la saggezza politica dell'on. Paolo Russo e la buona volontà di tutti riusciranno a trovare quella sintesi necessaria per dare a Sorrento, sulla base di una chiara intesa programmatica e di coalizione democratica, un nuovo Sindaco, una nuova Giunta e un nuovo Consiglio Comunale, adeguati ad affrontare le sfide di un turismo globalizzato e al perseguimento dello sviluppo economico e civile della comunità sorrentina."

Piazza Umberto I°, ripulita la fontana

Vico Equense - Le operazioni di pulizia della vasca in piperno della ottocentesca fontana dei delfini di piazza Umberto I°, sono terminati. Immediatamente individuato l'autore dell'atto vandalico, un 50enne denunciato per danneggiamenti. Rimangono ancora oscuri i motivi del deplorevole gesto, portato a termine nella notte fra il trenta e trentuno dicembre 2009, anche se lo stesso autore fu protagonista poco più di un anno fa del collocamento di grossi cefali disposti a semicerchio sul bordo della vasca della fontana. Il monumento risale alla metà del XIX secolo e nel 2002 è stato oggetto di un radicale restauro.

Festa popolare

Vico Equense - Ieri sera, festa popolare organizzata dall’associazione culturale Aequana, presso il seicentesco chiostro della Santissima Trinità e Paradiso. (Foto di Alessandro Savarese)

Metanizzazione, partono gli allacciamenti

Vico Equense - I lavori per la metanizzazione dell’intero territorio non sono ancora terminati. Chiusa, infatti, dalle 21,30 alle 6,00 l’unica arteria che collega il centro di Vico Equense alle frazioni collinari. Si tratta di via Raffaele Bosco, nel tratto che va da Pietrapiano a Satrulo, dove ogni notte viene vietato il transito ai veicoli per consentire il completamento dei lavori. Sarà così fino al 13 febbraio, tranne il sabato e la domenica. Unica possibilità per gli automobilisti notturni diretti verso le frazioni alte è lo stretto percorso formato dalle vie Satrulo e Bonea. I lavori prevedono un raccordo tra la rete di metanizzazione della zona alta, che da Moiano si è fermata a Satrulo e quella che dal centro è salita fino a Pietrapiano. Ad ogni modo la società Napoletanagas, concessionaria del servizio di distribuzione del gas metano in esclusiva sul territorio comunale, a partire dal 1 febbraio 2010 inizierà la campagna di acquisizione delle richieste di allacciamento alla rete di distribuzione del gas. Presso il Municipio, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 e martedì e giovedì, anche il pomeriggio, dalle 15 alle 18, incaricati dell'Ati Castaldo esecutrice dei lavori, per conto della Napoletanagas riceveranno le richieste di allacciamento dei cittadini. Il contributo a carico dell'utente è di 55,27 euro, che prevede l'esecuzione a carico della Napoletanagas di tutte le opere di derivazione ed allacciamento, incluse quelle edili per la costruzione di nicchie, armadi e/o mensole in posizioni che si concorderanno con gli utenti in fase di sopralluogo. Il misuratore del gas sarà collocato dall'Ati Castlado, solo dopo che l'utente avrà provveduto alla stipula del contratto di fornitura con la società di vendita prescelta. A salvaguardia della cittadinanza, la Napoletanagas e la Castaldo, hanno fatto sapere che ad oggi non hanno autorizzato visite di proprio personale presso le abitazioni degli utenti.

Ufficiale accordo Pdl-Udc

Regione Campania - La notizia era nell'aria da settimane, ma solo oggi è diventata ufficiale: l'Udc, per le regionali in Campania, sosterrà il candidato governatore schierato dal Pdl, Stefano Caldoro. Durante l'incontro svoltosi stamane tra il coordinatore regionale Pdl Nicola Cosentino, il suo vicario Mario Landolfi e i massimi dirigenti locali dell'Udc, Ciriaco De Mita e Domenico Zinzi, è stata siglata un'intesa politico-programmatica lasciando, però, ancora aperto il tavolo delle trattative per la presidenza della Provincia di Caserta a cui concorrono lo stesso Zinzi e diversi dirigenti territoriali di area ex Forza Italia. Intanto Caldoro, dopo aver incontrato parlamentari e consiglieri regionali Pdl insieme al capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto e nelle ore in cui il centrosinistra pensa di far saltare le primarie indette per il 7 febbraio, ha tracciato le linee guida della sua campagna elettorale: "Presto una squadra, composta da rappresentanti di tutti i partiti del centrodestra - ha detto - sarà al lavoro per scrivere il programma. Non c'è un uomo solo al comando, ma un gruppo radicato sul territorio che vuole innanzitutto attribuire i giusti poteri agli enti locali lasciando la funzione di programmazione alla Regione". Quanto al disagio mostrato dai Socialisti che si stanno separando da Sinistra e Libertà, Caldoro si è detto pronto al dialogo "purché loro facciano una scelta netta e chiara". Cicchitto ha sottolineato che "i campani hanno l'occasione storica di chiudere con la stagione fallimentare della sinistra meridionale". (Carlo Porcaro Velino/Velino Campania)

Terme di Stabia, l'opposizione ottiene il rinvio della seduta

Castellammare di Stabia - Venerdì scorso si è tenuto in seconda convocazione il consiglio comunale di Castellammare di Stabia per discutere del processo di privatizzazione delle Terme stabiesi. Ad assistere all’acceso dibattito consiliare, che grazie alla determinazione del consigliere comunale nonché presidente del Cdl stabiese Antonio Sicignano è riuscito a far rinviare la seduta, era presente un nutrito gruppo di esponenti del Circolo della Libertà stabiese, rappresentato da Massimiliano Zurlo, responsabile del movimento giovanile, e da Carla Celentano responsabile del movimento femminile. Ad intervenire è Massimiliano Zurlo – E’ davvero sconcertante che si voglia censurare il nome del consigliere Antonio Sicignano in merito all’intervento effettuato ieri in consiglio comunale. Sulla stampa di oggi non si è fatta menzione alcuna dell’acceso dibattito che Sicignano ha tenuto in apertura della seduta, presentando tra l’altro una mozione preliminare contro questo scellerato processo di privatizzazione. Il consigliere Sicignano ha poi duramente attaccato l’amministrazione comunale e il Sindaco, non risparmiando nei suoi interventi il Presidente del consiglio comunale nel momento in cui si è mostrato disposto ad aderire alla richiesta del sindaco sulla prosecuzione dei lavori. La proposta del consigliere Ingenito di rinviare la discussione nasce, quindi, soltanto in seguito, sulla scia del duro intervento di Sicignano e della mozione da lui presentata. Una mozione il cui contenuto si fondava sull’impossibilità di discutere in seconda convocazione, secondo quanto stabilito dall’art.51 del regolamento comunale, di un argomento di rilevante importanza come quello della privatizzazione delle Terme. E’ evidente – continua Zurlo – che il carisma che Sicignano profonde nelle sue battaglie è mal accettato da chi in consiglio comunale negli ultimi anni è stato appiattito da un consociativismo latente ed è chiara, quindi, la volontà di offuscare l'operato del presidente Antonio Sicignano . Tutto ciò è, però, per noi soltanto una riconferma dell’ottimo lavoro svolto dal CDL stabiese. Per tale motivo a nome di tutto il CDL stabiese esorto il nostro presidente Antonio Sicignano a continuare su questa strada e ad avanzare la sua candidatura a Sindaco della città alle prossime elezioni comunali. Si dovrebbe almeno riconoscere che grazie ad Antonio Sicignano l'opposizione negli ultimi mesi ha avuto una marcia in più riscuotendo consensi ed apprezzamenti anche da schieramenti avversi , inoltre grazie alla coerenza di Antonio Sicignano che si è formato in consiglio comunale il gruppo del PDL con l'elezione del capogruppo, nonostante le continue e laceranti divisioni nel centro destra. (Massimiliano Zurlo Presidente Circolo della Libertà - Giovani)

sabato 30 gennaio 2010

Chi è De Luca

Vincenzo De Luca è noto soprattutto per la sua attività di sindaco a Salerno, attualmente al terzo mandato. I primi due mandati (1993-2001) si sono contraddistinti per il numero di opere pubbliche realizzate e per il recupero urbanistico della città. Il terzo mandato è attualmente caratterizzato dalla progettazione e realizzazione delle grandi opere per la città (metropolitana, cittadella giudiziaria etc.) molte delle quali avviate da tempo dallo stesso De Luca e non ancora completate. Le battaglie per la vivibilità e per la sicurezza hanno riscosso consensi anche nell'elettorato di centro-destra tanto che nell'ultimo sondaggio di Governance Poll si attesta al 70% delle preferenze, ossia +13% rispetto al giorno dell'elezione. L'avvio della raccolta differenziata ed il fatto che Salerno (nonché la sua provincia) non sia stata toccata dalla crisi dei rifiuti della Campania, hanno portato l'amministrazione De Luca sotto i riflettori della stampa nazionale. Nel 2009 il comune di Salerno è risultato l'unico comune capoluogo "riciclone" del centro-sud ed è diventato il primo capoluogo d'Italia per percentuale di raccolta differenziata (72%) raggiungendo a fine ottobre il 74,16%[3]. Dal rapporto di Legambiente, il Sole 24 Ore e Ambiente Italia sulla qualità ambientale dei capoluoghi italiani, inoltre, Salerno risulta risulta la prima città del meridione per qualità ambientale. De Luca si è sempre presentato con una lista civica di sinistra ("Progressisti per Salerno"); questa relativa indipendenza dai raggruppamenti politici (anche se i componenti della giunta appartengono comunque ai diversi partiti) ha contribuito ad accentrare la scelte programmatiche nella persona del sindaco. Per questi motivi è stato spesso tacciato di decisionismo e populismo dalla sinistra radicale e dai moderati, mentre la destra lo ha soprannominato il podestà rosso.

Ma Vincenzo il tenace non si ferma “Se non siamo uniti vince la camorra”

Niente primarie, De Luca candidato unico

Regione Campania - In Campania non ci saranno le primarie dal momento che soltanto l'attuale sindaco di Salerno aveva dato la sua disponibilità per la competizione del prossimo 7 febbraio. La decisione è stata assunta dopo che, nonostante fosse slittato di due ore il termine per la presentazione dei nomi, non si sono aggiunti altri candidati rendendo nullo il senso delle consultazioni primarie. “Sono state presentate le firme a sostegno di un unico candidato – spiega una nota firmata dal segretario regionale del Pd, Enzo Amendola, dal commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e dal coordinatore campano di Alleanza per l’Italia, Bruno Cesario -. Per questo, in base alle regole statutarie le primarie non saranno svolte. Avendo scelto all’unanimità, nei rispettivi partiti, il metodo delle primarie di coalizione e preso atto dell’assenza di altre candidature, affidiamo a De Luca il compito di rappresentare la coalizione come candidato presidente”. Proprio questa mattina Riccardo Marone, attuale assessore al Turismo della Regione Campania, aveva rinunciato alla corsa per le primarie auspicando di trovare “una candidatura condivisa”. Le reazioni non si sono fatte attendere, oltre all’ostilità di Bassolino, il sindaco di Salerno potrebbe trovarsi addirittura un altro candidato di centrosinistra proposto da Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Sinistra e Libertà. De Luca non è un nome che unisce”, dice Gennaro Migliore, numero uno di Sel in Campania. “Speriamo che il Pd ci ripensi e decida di costruire con noi e le forze di sinistra una grande coalizione di centrosinistra nel segno della discontinuità – dichiara Luigi De Magistris dell’Idv – Se questo non avverrà lavoreremo con Prc e Sel a una nuova coalizione e faremo una campagna elettorale all’insegna della questione morale”. Più netto Ferrero del Prc: “De Luca è un nome rimasto improponibile, sia per le politiche attuate da sindaco sia perché non rappresenta un segno di discontinuità con la gestione attuale della Campania. Così facendo il Pd si è assunto la responsabilità di rompere la coalizione e di far perdere ulteriore credibilità alle forze che vogliono in Campania un cambiamento vero”

Arola, da 18 anni in attesa di una nuova scuola

Vico Equense - Grande partecipazione popolare nella scuola di Arola alla presentazione pubblica del progetto per la nuova sede scolastica che ospiterà gli alunni dalla materna alle medie. Un sogno inseguito dal 1992 e che ora può dirsi a portata di mano grazie anche al nuovo spirito collaborativo tra l’amministrazione comunale, i residente di Arola e delle frazioni collinari limitrofe, ed anche con la Regione. Archiviati così i contrasti tra gli enti pubblici, gli attriti tra comitati locali e i ricorsi presentati ai tribunali amministrativi contro l’operato dell’amministrazione di Gennaro Cinque. A sancire la nascita del «partito dei bambini» è stato l’incontro, coordinato dal dirigente scolastico Benito Capossela, a cui hanno preso parte l’assessore regionale Corrado Gabriele, il sindaco Gennaro Cinque, numerosi assessori e consiglieri comunali, dirigenti scolastici, il parroco don Mimmo Leonetti, i rappresentanti dei comitati Insieme per la scuola e Comitato per Arola, che pur agendo da posizioni diversificate hanno avuto il merito di accorciare la tradizionali distanza tra i centri decisionali e i cittadini. I tecnici Francesco Saverio Iovine e Michele Bernardo hanno rispettivamente illustrato le tappe amministrative della vicenda della nuova scuola di Arola e il progetto di cui ad inizio settimana è partita la gara di appalto. Don Mimmo Leonetti ha riconosciuto il ruolo propositivo dei comitati e l’azione di mediazione tra le parti svolta dalla Prefettura dopo che a metà settembre il clima sociale si era fatto particolarmente accesso in seguito alla chiusura di alcune scuole tra cui la media di Arola. Di svolta ha parlato il consigliere Marianna De Martino con l’auspicio che questo sia solo il primo passo di un progetto di più ampio respiro, mentre Pasquale Cardone, anche egli rappresentante del Pd, ha criticato il progetto denunciando le carenze relativa alla mancanza della palestra ed altri spazi didattici. Alle sue osservazioni hanno replicato gli assessori Giuseppe Guida e Matteo De Simone. Il sindaco Gennaro Cinque, nella insolita veste di oratore, ha chiarito che i lavori partiranno entro giugno. L’appalto è previsto con fondi comunali per un milione di euro mentre sei delle dieci nuove aule ospiteranno la media, che ritornerà così ad Arola. A sua volta l’assessore Corrado Gabriele ha lodato il clima costruttivo, seguito a una fase di scontro iniziale, tra Regione e Comune nato grazie alla mobilitazione popolare e ha annunciato l’assegnazione in favore del Comune di centomila euro per il trasporto scolastico. (Umberto Celentano Il Mattino)

Celebrazioni dei santi Ciro e Giovanni, cambia la viabilità

Vico Equense - Transito rivoluzionato domani a causa della festività dei santi Ciro e Giovanni, patroni della città equana. Per la seconda volta la festività, molto sentita dai cittadini , coincide con la chiusura della galleria di Seiano. Dopo l’esperienza dello scorso anno e anche per il fatto che la festività cade di domenica, sono state apportate modifiche al dispositivo di circolazione dello scorso anno per rendere il traffico più fluido. È stata disposta, dalle 15 di oggi e fino alla mezzanotte di domani, il doppio senso di marcia su via Roma per favorire il collegamento tra il centro e l’area collinare. Nella stessa fascia oraria scatterà l’inversione del senso di marcia in piazza Umberto I, mentre su corso Umberto I che ospiterà parte della fiera, non sarà possibile sostare dalle 15 di oggi e per tutto domani. Analogo provvedimento per piazza Marconi che si trasformerà anch’essa in area espositiva. Dalle ore 15 odierne e per tutta la giornata di domani divieto di circolazione sulle vie Santa Sofia e Caccioppoli, eccetto per i residenti . Il momento più delicato per gli automobilisti sarà il pomeriggio di domani quando alle 15.30 dalla chiesa di San Ciro partirà la processione con i busti reliquari dei santi patroni. Il sacro corteo seguirà un itinerario ridotto perchè l’impatto sul traffico sia più leggero. (u.c. il Mattino)

Centrosinistra il programma nel giorno delle primarie

Sorrento - Il centro sinistra non si sbilancia sulle strategie operative. Il programma del Pd per le elezioni al comune di Sorrento, infatti, verrà presentato domenica 7 febbraio, in occasione delle primarie per la designazione del candidato di centro sinistra alla carica di governatore della Campania. Lo ha annunciato ieri il consigliere comunale uscente, Luigi Mauro, sottolineando che in questa prima fase verranno illustrate le linee guida e la struttura della lista, mentre la scelta del candidato sindaco avverrà, successivamente, all’interno di una rosa di nomi, dopo il necessario confronto con partiti e movimenti che vorranno condividere metodi e programma di mandato. «Le priorità che sottoporremo all’attenzione dei cittadini sono la manutenzione straordinaria della scuola di Vittorio Veneto, il piano casa, le politiche sociali, la riduzione dell’addizionale comunale Irpef». Sulle ipotesi al vaglio del Pd per eventuali alleanze, il decano dei consiglieri comunali di Sorrento (eletto per la prima volta nel 1980), spiega: «Non siamo disponibili a collaborare – aggiunge Luigi Mauro - con chi amministra per tutelare gli interessi di pochi a danno degli interessi di tutti». Un esempio? «L’ultimo consiglio comunale è stato caratterizzato da decisioni a forte contenuto elettorale – conclude Luigi Mauro. Per salvare alcune pratiche di condono edilizio, il Comune di Sorrento si è assunto l’onere della manutenzione delle strade del Nastro Verde e di Casarlano, finora a carico della Provincia e dell’Anas, con un impegno di spesa stimato in 300mila euro, un’operazione che costerà ad ogni sorrentino almeno 200 euro l’anno». Per quanto riguarda il centro destra, invece, il commissario della sezione di Sorrento del Pdl, Paolo Russo, ha fissato un colloquio telefonico con il sindaco uscente Marco Fiorentino, in attesa della nomination per il consiglio regionale. In primo piano, ovviamente, l’obiettivo di superare il persistente dualismo tra Giuseppe Cuomo e Giuseppe Stinga. Ci sarebbe anche da verificare una ipotesi alternativa (forse la più probabile) con la designazione di un terzo nome come candidato sindaco del Pdl. In attesa che si faccia chiarezza sui due fronti della politica sorrentina, Luigi Di Prisco conferma la sua candidatura a sindaco sostenuto dal movimento civico Sorrento di tutti: «Non abbiamo la presunzione di aver scoperto un modo nuovo di interpretare la politica - spiega Luigi Di Prisco - Il nostro obiettivo è di restituire ai cittadini l’idea originaria della politica quale servizio alla collettività». (Antonino Siniscalchi il Mattino)

Unitre, calendario attività

Vico Equense - Il calendario della sede Unitre di Vico Equense, per la settimana dall'uno al 7 febbraio prevede lo svolgimento dei seguenti laboratori: chiacchierino, ricamo, maglia e uncinetto, cura del viso, ginnastica ritmica, taglio e cucito, bricolage. Sono previsti i seguenti corsi di lezioni: storia locale, geografia, inglese, archeologia, diritto privato, filosofia, visione del primo tempo dell'opera di Verdi La Traviata. (Marica Esposito)

Marone rinuncia alle primarie

Regione Campania - L’assessore regionale Riccardo Marone, già vice sindaco e sindaco di Napoli e deputato, ha rinunciato a correre alle primarie per la scelta del candidato governatore del Pd della Campania. Lo ha reso noto lo stesso Marone nel corso di una conferenza stampa nella quale ha annunciato: “Lavorerò perché nei prossimi giorni si arrivi a una candidatura unitaria. L’obiettivo deve essere battere il centrodestra e non una guerra di posizione all’interno del Pd”.

Ladri di Porter

Vico Equense - E' l'incubo ricorrente: scendere di casa e non ritrovare più il proprio mezzo di trasporto, oggetto di furto del ladro di turno. Un problema reale, dal quale non si distingue di certo la nostra Città. Ci sono i ladri di lusso, o meglio specializzati in auto di lusso, quelli che preferiscono le piccole utilitarie, quelli che amano le Fiat ecc. A Vico Equense, esiste una banda che ruba "Piaggio Porter". Due i furti in due giorni. A Via Nicotera e Santa Maria del Toro. Le indagini sono in corso, i furti, secondo una prima ricostruzione, sarebbero su commissione.

Show di De Luca con Rutelli “No a Casalesi e politicanti”

«Non possiamo regalare la Campania ai Casalesi». Vincenzo De Luca apre la campagna per le primarie alla Mostra d´Oltremare con Rutelli che lo incorona: «È il nostro candidato». «Basta con il mercato delle candidature, non c´è più tempo per piccole tattiche. Non possiamo regalare la Campania come base di potere dei Casalesi. Ci sono intere zone delle province di Napoli e Caserta in cui regna la criminalità, dove c´è il coprifuoco. Lo Stato non c´è e dare la Campania alla camorra significa mettere a rischio la democrazia in Italia. È responsabilità di tutti evitare che la Campania scivoli su questo piano inclinato». Vincenzo De Luca apre la sua campagna per le primarie all´assemblea nazionale di “Alleanza per l´Italia”. Invitato da Francesco Rutelli, Bruno Tabacci, Donato Mosella e Linda Lanzillotta siede in prima fila, un sorso d´acqua poi venticinque minuti di fila senza citare il suo rivale interno al Pd, Riccardo Marone. De Luca parla già da candidato presidente e attacca il Pdl puntando sull´inchiesta sui Casalesi in cui la Cassazione ha ritenuto corretta la richiesta di arresto del sottosegretario Nicola Cosentino, principale sponsor del candidato Pdl Stefano Caldoro, salvato dal voto in Parlamento. Il sindaco di Salerno, che ha già pronte due liste civiche a sostegno della sua candidatura per la guida della Regione (“Campania libera” e “Per De Luca”), cita i Casalesi poi mette sotto accusa i dieci anni di Bassolino in via Santa Lucia: «Fuori i politicanti dalle Aziende sanitarie. Ci sono primari che non sanno distinguere un bisturi da un cavatappi, che non sanno cos´è una sala operatoria perché conoscono solo le sale di attesa della politica. Abbiamo 800 mila disoccupati ma si continuano a sprecare occasioni di sviluppo. Nel programma dei fondi europei 2007-2013 non è stato ancora aperto un solo cantiere, è un delitto non riuscire a investire migliaia di miliardi. C´è un mondo imprenditoriale che chiede azioni energiche, non è possibile avere tempi biblici di decisione». Parla da candidato presidente e il popolo rutelliano, guidato in Campania dal deputato ex Pd Bruno Cesario, approva a ripetizione. Per sedici volte l´affollata assemblea interrompe De Luca per applaudirlo. E lui incalza: «Non sarò un uomo di partito perché sono un uomo delle istituzioni e di un programma di rinnovamento. Non mi bastano le etichette di partito e la mia battaglia non ha etichette. Per la Campania dobbiamo unire le forze sane. C´è bisogno di una mobilitazione straordinaria, un movimento di liberazione chiamando all´appello uomini e donne perbene di centro, di sinistra e di destra. Occorre un sussulto morale di straordinaria energia. Noi abbiamo il dovere di creare una speranza per le persone perbene, abbiamo il dovere di non lasciare solo chi vuole combattere per la legalità». Oggi il secondo round di De Luca alle 17.30 all´hotel Vesuvio. Forte del sostegno di Alleanza per l´Italia, De Luca accelera e Rutelli, intanto, irrobustisce il suo plotone campano. Dopo Bruno Cesario e il senatore ex Idv Giacinto Russo, arrivano il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti, l´ex parlamentare Piero Squeglia, il consigliere regionale Giuseppe Maisto. Tutti con De Luca. Bruno Tabacci approva e Rutelli lo incorona: «Vincenzo è il miglior candidato, l´uomo che rimette assieme le speranze per la Campania». (di Ottavio Lucarelli da la Repubblica Napoli)

Inaugurazione anno giudiziario, le toghe contro il Ministro Alfano

Vico Equense - L'inaugurazione dell'anno giudiziario, prevista per oggi, sarà all'insegna delle contestazioni. I magistrati hanno deciso che abbandoneranno l’aula prima dell’intervento del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, o del suo rappresentante per dare un segnale forte contro le iniziative legislative sulla giustizia in corso. Vedi processo breve, legittimo impedimento. In mano, i magistrati avranno una copia della Costituzione per "simboleggiare il forte attaccamento alla funzione giudiziaria e alla Carta costituzionale". L'iniziativa, promossa dall’Associazione nazionale magistrati, si svolgerà contemporaneamente in tutte le aule delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario nelle 26 Corti d’Appello. Aule che però i magistrati abbandoneranno per protesta quando prenderà la parola il rappresentante del ministero della Giustizia, non prima di aver letto un documento per denunciare il disagio per le iniziative giudiziarie di governo e maggioranza, che rischiano di "distruggere la giustizia", assieme alla mancanza di interventi per assicurare che il sistema funzioni con efficienza. Dura la reazione di Flora Beneduce, presidente del Club della Libertà Napoli Sud. “Non c’è limite alla tracotanza dei magistrati. Si tratta dell’ennesimo gesto contro la politica giudiziaria di questo governo – dice la dottoressa -. Io credo che si tratti di una scelta irrispettosa, che continua ad affossare la fiducia del popolo italiano nelle istituzioni. Il popolo non si fida più di una parte politicizzata della magistratura, che, con il proprio operatao fazioso, compromette la reputazione dell’intero ordine giudiziario”.

Province, arriva l'ok dalla Camera al doppio incarico per Cesaro e Cirielli

Provincia di Napoli - Ricoprire il mandato di parlamentare insieme a quello di sindaco (con popolazione superiore ai 20 mila abitanti) o di presidente della Provincia si può.
Lo ha stabilito la Giunta delle elezioni della Camera che oggi ha deciso a maggioranza che 12 deputati del centrodestra sono compatibili con l'incarico di sindaco e di presidente della Provincia. I 12 deputati «compatibili» con il ruolo di amministratori locali sono: Maria Teresa Armosino (presidente della provincia di Asti), Luigi Cesaro (presidente della provincia di Napoli), Edmondo Cirielli (presidente della provincia di Salerno), Daniele Molgora (presidente della provincia di Brescia), Ettore Pirovano (presidente della provincia di Bergamo), Roberto Simonetti (presidente della provincia di Biella), Antonello Iannarilli (presidente della provincia di Frosinone), Antonio Pepe (presidente della provincia di Foggia), Adriano Paroli (sindaco di Brescia), Marco Zacchera (sindaco di Verbania), Giulio Marini (sindaco di Viterbo) e Nicolò Cristaldi (sindaco di Mazara del Vallo). «Questa somma di cariche - commenta il deputato del Pd Donata Lenzi - peraltro non si giustifica in un quadro federalista». (Il Mattino)

De Luca ufficializza oggi. Marone domenica

Regione Campania - Ore concitatissime nel centrosinistra campano per decidere i candidati alle primarie per le elezioni regionali. Sono tre le novità dell'ultim'ora: la prima è che l'assessore regionale al Turismo, Riccardo Marone, ha confermato la sua presenza nonostante i ripensamenti indotti da Bassolino e i suoi fedelissimi per provare a isolare il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca: domenica mattina alle 11 dovrebbe essere presentato al Teatro Sannazzaro in una manifestazione pubblica; la seconda novità è che proprio De Luca ufficializzerà domani pomeriggio all'hotel Vesuvio; la terza è di natura burocratica solo in apparenza: ieri sera, infatti, la direzione regionale del Pd ha modificato il regolamento delle primarie in programma per domenica 7 febbraio; per presentarsi, bisogna raccogliere 1.500 firme distribuite in almeno tre province oppure – ecco l'elemento dirompente per lanciare nomi a sorpresa all'ultimo minuto – farsi proporre da tre parlamentari o da tre consiglieri regionali. La sfida, insomma, è tutta interna al Pd: De Luca contro Marone. Per ora, sia chiaro. La sinistra è pronta a presentare una lista autonoma direttamente alle elezioni con Idv e Prc-Pdci: domani prenderà una decisione ufficiale. (Carlo Porcaro Velino/Velino Campania)

venerdì 29 gennaio 2010

"Mister catastrofe" merita un posto da ministro

Guido Bertolaso, l'uomo delle tragedie. In Italia è considerato una specie di genio della protezione civile, anche se è medico specializzato in malattie tropicali dell’infanzia, comunque, qualche giorno fa, lo abbiamo imbarcato sull'aereo di Stato e spedito ad Haiti. Mister catastrofe, appena arrivato si è subito fatto riconoscere. "Ci sono enormi organizzazioni coinvolte e moltissimo da fare, ma la situazione è patetica, e tutto si sarebbe potuto gestire molto meglio". E ha aggiunto:"Manca una capacità di coordinamento, utile per non disperdere gli aiuti che sono stati inviati. È stato fatto uno sforzo impressionante, encomiabile, ma non c’è una leadership. Serve un uomo, serve un Obama che gestisca le emergenze... Troppo spesso, una volta arrivati sul luogo di un disastro, si pensa subito a mettere un grande manifesto con lo stemma della propria organizzazione, a fare bella figura davanti alle telecamere". Hilary Clinton non ha gradito e ha definito le espressioni di Bertolaso: "Monday morning quarterback" (polemiche da bar sport, giudicare con il senno di poi). E che: "Haiti non è L'Aquila". Esplode una crisi diplomatica di dimensioni planetarie. Lunedì pomeriggio l'ambasciatore David Thorne in una difficile telefonata con il sottosegretario Gianni Letta era arrivato a chiedere la possibile sostituzione del capo della Protezione civile, reo di aver messo in difficoltà l'amministrazione Obama. Poi non se ne fatto più nulla, incidente chiuso, questione chiarita, anzi, il Cavaliere, anch'egli conosciuto per le note figuracce internazionali, visto l’exploit di Bertolaso, ha pensato bene di promuoverlo a ministro. "Dopo quello che ha fatto qui a L'Aquila, il minimo che possiamo fare per Guido Bertolaso è di nominarlo subito ministro". Il sottosegretario, interpellato dai giornalisti, si è mostrato stupito: “Ho sentito anche io come tutti, non ne so nulla”.

Nel Pdl si litiga per Cosentino

Regione Campania - Da un lato, c’è Nicola Cosentino accusato in concorso esterno in associazione camorristica per presunti rapporti con il clan dei Casalesi. Dall’altro, Italo Bocchino. I due esponenti di spicco del Pdl non si “amano” molto, questa non è una novità, si era già capito quando c’era da indicare il candidato alla presidenza della Regione. Dopo la bufera giudiziaria che ha coinvolto il sottosegretario all’Economia, candidato in pectore dei berlusconiani, il vicecapogruppo alla Camera del Pdl è stato il primo a sbarrare la strada a Cosentino."Capisco che Italo Bocchino, perdente di successo, abbia un forte complesso d'inferiorità nei confronti di Nicola Cosentino, - dice il deputato del Pdl, Giancarlo Lehner all'Adnkronos - il dirigente che ha restituito dignità, credibilità e vigore, in Campania, prima a Forza Italia, quindi al Pdl. Comprendo financo l'imbarazzo di chi, sconfitto clamorosamente alle regionali - fu una vergognosa Caporetto - promise di fare opposizione dura, durissima in Regione e non la fece, abbandonando il fronte e riparando in quel di Roma, ma Italo Bocchino, stante i precedenti, dovrebbe evitare di aprire bocca e dare fiato. Nicola Cosentino, come coordinatore regionale, è una garanzia di successo, per il Pdl e per lo stesso Stefano Caldoro, che senza Cosentino rischierebbe di emulare la debacle di Bocchino "

Sindaci del territorio uniti per l’Expo Milano 2015

Domani, ore 18,00, presso il Castello Giusso si terrà un incontro dibattito sull’argomento

Vico Equense - Si parlerà delle realtà economiche locali e le occasioni dell’Expo 2015 in un’ottica di sviluppo sostenibile. Si tratta dell’incontro previsto per domani, 30 gennaio, ore 18,00, presso il Castello Giusso di Vico Equense, dal titolo “Una vetrina per il nostro territorio”, a cui parteciperanno Giulio Gallera, Capogruppo Pdl al consiglio comunale di Milano e componente della commissione per l’Expo 2015, Carmine Abagnale, consigliere al Comune di Milano e presidente della commissione sport e tempo libero, Gioacchino Alfano, deputato capogruppo della commissione bilancio della Camera dei deputati, i sindaci dei Comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Massa Lubrense, Gragnano, Santa Maria la Carità, Sant’Antonio Abate, Pimonte, Lettere, Agerola, Casola. Sarà una tavola tecnica in cui si discuterà sulla modalità con cui affrontare l’importante appuntamento previsto per il 2015 con quelle città che sono legate dall’Accordo di reciprocità penisola sorrentina e monti lattari, strumento innovativo della programmazione regionale campana, costituito da accordi negoziali tra Regione e gruppi di Comuni aggregati nei Sistemi territoriali di sviluppo (Sts). (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)

Pdl, tre schieramenti in corsa

Sorrento - Giuseppe Cuomo prosegue la corsa verso la candidatura a sindaco di Sorrento concentrato sulla formazione delle liste di supporto. Sarebbero tre infatti, gli schieramenti decisi a proseguire il cammino verso le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale, indipendentemente dalle determinazioni che andrà ad assumere il commissario della sezione di Sorrento del Pdl, Paolo Russo. Al progetto delineato da Giuseppe Cuomo, sostenuto da una larga convergenza di assessori e consiglieri comunali uscenti di centro destra, si sarebbe allineato anche Mariano Pontecorvo, leader del gruppo Il Ponte. «Stiamo preparando le liste – spiega Giuseppe Cuomo - ma non chiedetemi quante sono. Ribadisco, invece, che siamo determinati a proseguire il nostro cammino. Ovviamente aspettiamo anche di conoscere le scelte del Pdl perché, se c’è la disponibilità a condividere il nostro programma, possiamo rappresentarlo in maniera adeguata, sia nel progetto politico programmatico che sia sul piano elettorale». Una posizione di apertura sui programmi, quindi, ma con pochi margini di rivedere la scelta del candidato sindaco. Rimane alla finestra, invece, l’altro potenziale leader del centro destra: «Mi sono sempre identificato nelle linea del Pdl – spiega Giuseppe Stinga - Non ho nessuna preclusione personale nel condividere le decisioni che assumerà l’onorevole Paolo Russo perché sono convinto che saranno sostenute da una sintesi adeguata agli obiettivi politici e programmatici finalizzati al rilancio della nostra città». Permangono le divergenze, intanto anche nell’Udc, con un fronte che si identifica nell’ex vice sindaco Saverio Iaccarino, un’area che segue le indicazioni del consigliere provinciale Piergiorgio Sagristani, ritenuto l’ago della bilancia per la definizione di eventuali alleanze nell’area di centro destra, e una terza linea che dialoga con Rosario Fiorentino. Il vice sindaco uscente, ieri sera, ha presentato la bozza del programma elettorale delle tre liste (Insieme per Sorrento, Amiamo Sorrento e Giovani per Sorrento) che lo sostengono, ribadendo che la sua candidatura in questa prima fase non è alla ricerca di convergenze verso altre coalizioni: «Al momento non sono state formalizzate scelte concrete sui candidati sindaco – ha spiegato Rosario Fiorentino – Auspico, quindi, che si faccia chiarezza su questo punto, sia nel centro destra che nel centro sinistra, e che possano trovare conferme le ipotesi delle candidature del senatore Raffaele Lauro e del professore Ferdinando Pinto». (Antonino Siniscalchi il Mattino)

Vittorio Veneto consegnato il piano lavori per la sicurezza

Sorrento - È stato depositato ieri alla procura della Repubblica di Torre Annunziata il progetto per la messa in sicurezza della scuola Vittorio Veneto, sequestrato il 5 dicembre scorso per carenze strutturali, rilevate da un consulente tecnico nominato dalla stessa procura. Ora toccherà al pm, dopo aver sentito il parere del ctu, valutare se il piano proposto è adeguato alla revoca del sequestro per l’esecuzione degli interventi. Il dissequestro, quindi, non è finalizzato ad una immediata riapertura della scuola, ma consentirà di poter accedere all’immobile per l’apertura del cantiere. Gli uffici del Comune, intanto, sono al lavoro per indire le gare di appalto. Gli interventi, come concordato tra i tecnici di procura e Comune, saranno realizzati in tre lotti successivi, con l'obiettivo di rendere fruibile una parte del fabbricato anche durante l'esecuzione delle opere di consolidamento in un'altra ala dell'edificio di piazza Vittorio Veneto. «Abbiamo già la disponibilità di 800mila euro da destinare ai lavori – spiega il sindaco Marco Fiorentino – mentre il costo complessivo dell'intervento dovrebbe aggirarsi sui due milioni di euro. Contiamo, comunque, di poter garantire l’utilizzo della scuola, o almeno della maggior parte delle aule, già a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico». In base alla relazione tecnica allegata al progetto elaborato dall’ingegnere Bruno Barbarito, il consulente nominato dall’amministrazione comunale, i lavori consisteranno nel consolidamento dei solai che saranno alleggeriti e rinforzati con l’aggiunta di lastre metalliche di collegamento tra i sostegni. Prevista, inoltre, la verifica sulle uscite di emergenza e le porte tagliafuoco che, nel caso, saranno sostituite. Altri interventi riguarderanno la messa in sicurezza dei cornicioni e degli intonaci. È attesa, quindi, nei prossimi giorni la decisione della procura in merito al dissequestro che, salvo colpi di scena, dovrebbe essere disposto. L’elaborato delle opere da eseguire, infatti, è stato redatto dopo un vertice tra l’ingegnere Barbarico ed il tecnico nominato dal pm, per cui la valutazione di quest’ultimo non potrà che essere positiva. «Appena avremo notizie in merito – annuncia il sindaco Marco Fiorentino – organizzeremo un’assemblea con i genitori per renderli partecipi dell’evoluzione della vicenda». Nel frattempo i 600 alunni della scuola suddivisi in 25 classi, 7 dell’infanzia e 18 della primaria, continuano a seguire le lezioni negli altri plessi resi disponibili nell’ambito del territorio comunale. (Massimiliano D'Esposito il Mattino)

Il Pd alle primarie ma senza gli alleati

Unitre, la comunicazione come "messa in comune" di informazioni

Questa sera, terza lezione di diritto costituzionale

Vico Equense
- Ieri sera 28 gennaio, la prof. Angela Barba ha tenuto, presso l'Unitre di Vico Equense, la sua prima lezione di un ciclo dedicato alla comunicazione. Il tema è stato svolto partendo dal concetto di amicizia secondo Cicerone e da quello di socialità secondo Aristotele, per approdare al concetto di comunicazione come "messa in comune" di informazioni, conoscenze, sentimenti, passioni, ideali. La docente si è quindi soffermata sulle varie forme di linguaggio e delle loro componenti (trasmittente, ricevente, canale, codice, referente, e quant'altro), secondo la lezione di Claude De Saussure. Ha suscitato quindi una discussione sulle necessità e sulle modalità di ciascuno di rapportarsi all'altro nelle forme più congeniali, che la rendano efficace alla costituzione e al mantenimento di rapporti interpensonali che esaltino l'umanità delle persone nella sua più alta espressione. Questa sera l'avv. Umberto Morelli terrà la sua terza lezione sul diritto costituzionale. (Marica Esposito)

A terra magnolia secolare

Sant’Agnello - Sparisce per sempre lo stupendo esemplare di magnolia che da circa un secolo e con i suoi 15 metri di altezza abbelliva l’antica residenza di Villa Rosaria in via Crawford. A decretarne la fine sembra essere stato lo spostamento di alcuni blocchi di calcestruzzo di un muretto di confine contestato dal vicino e che avrebbe costretto i proprietari di Villa Rosaria ad affidarsi ad una ditta specializzata per la immediata soppressione del magnifico esemplare di magnolia secolare. L’accaduto ha stuzzicato l’interesse degli ambientalisti del wwf sezione penisola sorrentina che sono intervenuti sul posto per accertare quanto si stava verificando con conseguente richiesta agli uffici comunali preposti ed alla Soprintendenza di Napoli e Provincia di constatare la legittimità del taglio effettuato. La soppressione dell’albero secolare sarebbe stata autorizzata dal Comune per evitare pericolo per la pubblica e privata incolumità, imponendo comunque al proprietario di Villa Rosaria di reimpiantare al posto della secolare magnolia un esemplare della stessa specie, secondo quanto previsto dal regolamento arboreo in atto nel territorio di Sant’Agnello. “All’origine della richiesta dell’assurdo taglio parrebbe ci sia un problema sollevato dal proprietario confinante, commenta Claudio d’Esposito presidente del wwf sezione penisola sorrentina, ma se è vero che l’albero, posto sul confine di proprietà, con la crescita del colletto radicale aveva causato uno spostamento di alcuni blocchi di calcestruzzo del muretto che delimita la proprietà limitrofa è pur vero che tale motivazione non appare sufficiente a giustificare o autorizzare il taglio di un esemplare arboreo che, seppure non autoctono e a crescita molto lenta, aveva raggiunto ragguardevoli e spettacolari dimensioni”. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

Arresto tossicodipendente

Vico Equense - Arrestato dai militari dell’Arma in seguito ad ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Napoli dovrà scontare una pena definitiva di 6 anni di reclusione, oltre al pagamento di una sanzione di 22mila euro, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti commesso nel 2007 nella città di Napoli. A notificare il decreto a B. L. , un 49enne di Marano di Napoli già noto alle forze dell’ordine, sono stati i carabinieri della stazione di Vico Equense diretti dal maresciallo Antonio Lezzi e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento, dopo averlo raggiunto presso la comunità di recupero per tossicodipendenti “Il Camino” in località Monte Faito dove il 49enne era da tempo sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Il tossicodipendente è stato poi condotto presso il carcere di Poggioreale dove sconterà la pena inflittagli dal giudice. Il provvedimento è conseguente alla condanna definitiva di 6 anni di reclusione per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti commesso a Napoli il 18 maggio 2007 come parte di una associazione per delinquere dedita al traffico di stupefacenti. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

Il "Firma day" di Beppe Grillo anche in penisola sorrentina

Penisola sorrentina - Sabato 30 e domenica 31 gennaio 2010 si terrà in tutta Italia il "Firma Day", l'iniziativa promossa da Beppe Grillo tramite il suo blog per raccogliere le firme necessarie per far partecipare il "MoVimento 5 Stelle" alle elezioni regionali che si terranno nel prossimo mese di marzo. Il "MoVimento 5 Stelle Campania" organizzerà in ogni provincia i banchetti dove poter sottoscrivere la lista, composta unicamente da cittadini incensurati e non iscritti a partiti politici, che vede candidato alla presidenza della regione Campania, Roberto Fico. Per poter firmare è necessario essere residenti in Campania e venire muniti di un documento.

Sorrento: Piazza Lauro Sabato 30 e Domenica 31; ora 10.00 19.00
Piano di Sorrento: Piazza Cota Sabato 30 e Domenica 31; ora 10.00 19.00

Legambiente, in Campania 16 case abusive ogni giorno

Nuovo condono in arrivo. La Incostante ci ripensa

Regione Campania - In dieci anni in Campania sono state realizzate circa 60mila le case abusive, una media di 6000 all'anno, 500 al mese, 16 al giorno. Un affare gestito da ben 64 clan, il ''gotha del cemento'', che ha sviluppato un'imprenditoria complessa, che attraverso i mattoni ha voluto riaffermare il controllo del territorio. Sono le cifre della 'cemento connection' in Campania diffuse da Legambiente alla luce degli scontri nella notte per evitare l'abbattimento di un edificio abusivo ad Ischia. Ben il 67% dei comuni campani sciolti per infiltrazione mafiosa dal 1991 ad oggi - ricorda l'associazione all'Asca - hanno tra le motivazioni di scioglimento proprio l'abusivismo edilizio. In piena campagna elettorale per le regionali, però, il governo gioca la carta del condono edilizio. La nuova sanatoria per chi ha compiuto abusi edilizi è contenuta in tre emendamenti al decreto Milleproroghe in discussione in commissione Affari costituzionali al Senato. Una sanatoria che se da una parte riapre i termini per regolarizzare gli abusi compiuti entro il 31 marzo del 2003 (data di scadenza dell’ultimo condono varato sempre da un governo Berlusconi), estendendolo anche alle aree protette, dall’altra si prepara a condonare preventivamente gli abusi futuri, concedendo alle Regioni di autorizzare attraverso il piano casa ulteriori ampliamenti volumetrici in deroga ai piani regolatori. ''Si profila dunque, di nuovo, un danno duplice per i cittadini - dicono i senatori Ecodem del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante all'Asca - accanto al danno ambientale e paesaggistico, ci sarebbe infatti il danno per la sicurezza degli italiani. Il terremoto dell'Aquila e le alluvioni di Messina e Ischia, con molti morti e feriti, hanno drammaticamente riproposto la necessita' di uno sviluppo edilizio equilibrato e rispettoso delle regole, in primis antisismiche, tutto il contrario di quello che farebbe la riapertura dei termini del condono edilizio. Una nuova ondata di cemento selvaggio e di costruzioni 'fai da te' esporrebbe tutti a grandi pericoli di instabilita' degli edifici, soprattutto in caso di terremoti, alluvioni e altre calamità. Un nuovo condono edilizio sarebbe un atto di grande irresponsabilità da parte della maggioranza e del governo''. Dietrofront della senatrice del Pd, Maria Fortuna Incostante. Dopo aver annunciato la sottoscrizione dell'emendamento del Pdl, la senatrice ha corretto il tiro ritirando la firma. "Naturalmente - afferma in una nota - sono contraria a una riapertura incondizionata dei termini del condono edilizio del 2003, che si configurerebbe a tutti gli effetti come una nuova, l'ennesima sanatoria edilizia proposta dal centrodestra sotto i vari governi Berlusconi. Questa, d'altra parte, e' la posizione unanime del gruppo del Pd del Senato, che condivido appieno. Altra cosa, diversa, e' cercare di equiparare la condizione dei cittadini della Campania a quella di tutti gli altri italiani, visto che di fatto i campani non hanno avuto la possibilita' di accedere alla sanatoria edilizia del 2003 a causa di una legge regionale particolarmente restrittiva poi dichiarata incostituzionale e quindi decaduta. Ho avuto modo di esprimere questi concetti anche nel corso della seduta della Commissione Affari costituzionali, come si evince anche dal resoconto. Ho tuttavia ritirato la firma dall'emendamento Sarro-Nespoli perche' non finalizzato a ripristinare una situazione di equilibrio per i cittadini campani, ma volto a riaprire a tutti gli effetti e per tutto il territorio nazionale i termini dell'ultimo condono edilizio, cosa per noi inaccettabile".

Cosentino: Cassazione conferma l'ordinanza di custodia cautelare

Regione Campania - La prima sezione penale della Cassazione ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Gip di Napoli il 7 novembre scorso nei confronti del sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa per presunti contatti con il clan dei Casalesi. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dai difensori di Cosentino, per il quale la Camera ha negato l'autorizzazione a procedere richiesta dai magistrati napoletani. Cosentino, dunque, non finirà in carcere: questa è un'eventualità che potrebbe accadere solo nel momento in cui dovesse lasciare il Parlamento. L'avvocato Stefano Montone che con Agostino De Caro compone il collegio di difesa del deputato casertano al VELINO dice: “Aspettiamo di leggere la sentenza visto che noi contestavamo errori nel procedimento legale: ritenevamo ad esempio che non fosse rispondente a parametri legali fare indagini su una persona per dodici anni senza iscriverlo nel registro degli indagati; ritenevamo non fosse legale evitare di ascoltare, o a sommarie informazioni o a interrogatorio una persona iscritta nel registro che chiede di essere ascoltato e i pm rispondono “non sappiamo a che titolo sentirlo”. Noi ritenevamo – continua l'avvocato Montone - che ci fossero insomma una serie di violazioni, attendiamo di leggere le motivazioni per cogliere i profili di correttezza. La sentenza della Corte di Cassazione ora comunque c'è e non possiamo fare altro che rispettarla. Seppur rimaniamo stupiti. Faremo il processo nel più breve tempo possibile”. (Repubblica e Velino)

giovedì 28 gennaio 2010

Primarie, Vendoliani divisi

Regione Campania - Le primarie dividono i Vendoliani. Gli esponenti provenienti da Sinistra democratica, i consiglieri regionali Marcello Chessa, Angelo Giusto ed Arturo Scotto, del coordinamento nazionale, hanno detto no alle primarie. “La vicenda politica pugliese – hanno sottolineato - non può essere utilizzata per coprire difficoltà che il centro sinistra attraversa da anni in questa regione. Le primarie possono essere uno strumento utile se servono a selezionare candidati e progetti. Possono, invece, provocare disorientamento tra i cittadini quando si trasformano in scontri per il potere, come sembra profilarsi in queste ore: serve una soluzione unitaria coerente con la necessaria discontinuità di uomini e programmi”. "La Campania ha il diritto dovere di esprimere un candidato deciso dal popolo del centrosinistra". Posizione ben diversa, quella di Salvatore Parisi, Mario Coppeto e Laura Capobianco del coordinamento provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà (Ansa). "Dobbiamo imparare dal grande segnale di partecipazione democratica che viene dalla Puglia e smetterla con la politica degli apparati, lontana dalla gente. Davanti alla politica antimeridionale portata avanti dal governo Berlusconi che vogliamo ricordarlo, da circa otto anni, interrotto solo dalla breve meteora del Governo Prodi - aggiungono - domina il nostro paese, va espresso in Campania un cambio di passo con una proposta politica di rinnovamento all'altezza della sfida e va mobilitato il nostro popolo". "Si facciano le primarie, subito, e si metta in campo una politica capace di rinnovare il centrosinistra e stoppare la 'resistibile macchina da guerra' berlusconiana. Non consegniamo la Campania al blocco di potere di Bossi e Berlusconi", concludono Salvatore Parisi, Mario Coppeto e Laura Capobianco.

Il Pdl: ultime battute per definire la squadra

Sorrento - «L’elemento centrale che dovrà caratterizzare la mission che mi è stata affidata è la necessità di attuare una sintesi efficace finalizzata a concretizzare un’occasione unica nella programmazione del futuro della città». Il neo commissario della sezione di Sorrento del Pdl, Paolo Russo, presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati, ha già pianificato l’itinerario delle consultazioni per definire, entro la prima decade di febbraio la scelta del candidato sindaco, le convergenze nell’ambito del centro destra e il programma elettorale. Non si sbilancia sul dualismo in atto tra Giuseppe Cuomo e Giuseppe Stinga, ma conferma di avere un quadro concreto della situazione territoriale attraverso un referente attento come il senatore Raffaele Lauro: «Più che la scelta del candidato sindaco – spiega Paolo Russo – bisogna perseguire opportune sintonie sui programmi verso obiettivi sinergici sostenuti dalle varie stratificazioni del Pdl. In quest’ottica diventa essenziale accantonare inutili personalismi per realizzare un progetto politico finalizzato a un percorso unitario che parte dall’amministrazione comunale e arriva al governo nazionale. Ovviamente, in questo progetto si inserisce anche la candidatura al consiglio regionale del sindaco uscente, Marco Fiorentino». Scelte condivise nell’ambito del Pdl quindi, ma anche una verifica sulle possibili convergenze nell’ambito dei partiti di centro destra: «Ovviamente – aggiunge il commissario del Pdl di Sorrento - la partita si gioca anche sui tavoli dei nostri alleati. Mi risulta che anche il commissario provinciale dell’Udc, Ciro Alfano, nell’ultimo weekend ha avuto proficui incontri con i referenti territoriali del partito con l’obiettivo di riunire eventuali sfilacciature interne e verificare possibili convergenze». Oggi alle 19 all’English Inn, intanto, il vice sindaco uscente Rosario Fiorentino, leader del movimento civico, farà un incontro pubblico per definire il programma elettorale e la composizione delle tre liste che lo sostengono: Insieme per Sorrento, Amiamo Sorrento e Sorreto Giovani. Sabato alle ore 19, invece, nella sala consiliare del Comune, l’europarlamentare Barbara Matera, incontrerà i giovani di Sorrento. Alla manifestazione, organizzata dal movimento giovanile del Pdl di Sorrento «per aprire un tavolo di confronto fra giovani che ricoprono incarichi istituzionali importanti», parteciperanno Francesco Pinto, assessore alle Politiche sociali della Provincia di Napoli, Ulderico De Laurentiis, dirigente nazionale di Giovane Italia, il sindaco di Sorrento Marco Fiorentino, i referenti territoriali del Pdl Giuseppe Stinga e Massimo Coppola, e di Giovane Italia Davide Infuso. (a. s. Il Mattino)

Gava, "derby" in famiglia: parenti su due fronti opposti

Il caso Figlio e nipote dell'ex ministro in lizza con Pd e Pdl

Castellammare di Stabia - La famiglia Gava si divide tra Pdl e Pd: figlio e nipote dell'ex ministro degli Interni Antonio Gava si preparano alla tornata elettorale candidati tra le fila di partiti opposti. La dinastia di politici che ha contribuito a redigere parte della storia cittadina, dal dopoguerra fino agli anni '90, torna alla ribalta con una doppia candidatura, quella di Angelo Gava, figlio di Antonio, in corsa per uno scranno in consiglio regionale tra le fila del Pdl, e Nicola Cuomo, nipote dell'ex ministro, esponente campano del Pd e promotore della coalizione di centrosinistra stabiese. «Non c'è nessuna dicotomia - spiega Nicola -, stiamo vivendo questi momenti in modo assolutamente tranquillo, senza scontri né tensioni. Entrambi proveniamo da un partito di centro, siamo entrambi moderati, ma abbiamo fatto scelte di coalizione differenti, che rispettiamo senza alcuna esitazione». Un salto nel passato, dunque, per gli elettori della città delle acque, che nei giorni scorsi si sono ritrovati manifesti e gigantografie targate Gava. «Ognuno segue la sua strada, così come quando mi candidai con i Popolari, scendendo in campo da solo. Certo - sottolinea divertito Cuomo - è evidente che sosterrò mio cugino con qualche simpatizzante del centrodestra. E' una persona cresciuta nella politica e i suoi collegamenti con il territorio, le sue capacità, sicuramente lo porteranno ad ottenere uno scranno in consiglio regionale». Ma la battaglia elettorale stabiese, però, sembra destinata ad essere vinta proprio da Nicola Cuomo, in quanto il ramo relativo alla sua famiglia ormai rappresenta l'unico rimasto ancora a Castellammare. L'impegno per il centrosinistra dell'avvocato stabiese, inoltre, smentisce di fatto le voci relative ad una candidatura di Cuomo come sindaco per le liste guidate dal Pdl. Indiscrezioni circolate nelle scorse ore e categoricamente smentite anche da Paolo Persico, commissario straordinario della sezione locale del Pd, che denuncia il tentativo di boicottaggio della coalizione. «La secca smentita di Cuomo alle illazioni circolate - chiarisce - confermano la volontà di avvelenare il clima politico e di far degradare il confronto. Il Pd sta lavorando, in primo luogo, per costruire una nuova coalizione di centrosinistra fondata sulla carta dei principi e su un chiaro programma di governo. La discussione con le altre forze politiche è serrata e proficua, ma non semplice, anche per il percorso di questi anni e i problemi della città». (ci.sa. Il Mattino)

I Parlamentari e la Costituzione...

Le più prestigiose paranze della Campania a Vico Equense per festeggiare Aequana

L’appuntamento con la musica popolare è previsto per sabato 30, ore 19,30, presso il chiostro della Santissima Trinità

Vico Equense - Festa popolare con le più rinomate paranze della Campania. Si tratta di una manifestazione organizzata dall’associazione culturale Aequana, in collaborazione con l’Astep, che si terrà sabato 30 gennaio, ore 19,30, presso il seicentesco chiostro della Santissima Trinità e Paradiso di Vico Equense. In quell’occasione Aequana festeggerà il suo primo compleanno e lo farà insieme ad appassionati di musica popolare e non solo. Durante la festa ci sarà musica spontanea, danze e vino a volontà, per una serata dedicata alla tradizione, alla cultura popolare, alla capacità di usare strumenti del passato con uno sguardo verso il futuro. “Si tratta di un momento importante per la nostra associazione – spiega Luigi Staiano, presidente di Aequana - che rappresenta un piccolo traguardo di una strada ancora tutta da percorrere. E’ un anno che nella nostra sede di via Nicotera si stanno svolgendo corsi di tammorra, tamburi a cornice, percussioni, danze popolari, organetto, canto, con grande successo in termini di pubblico. L’obiettivo dell’associazione è quello di recuperare e tramandare la tradizione legata a questa terra soprattutto attraverso la musica”. L’Associazione Aequana è fortemente radicata nel territorio ed il suo nome deriva dal profondo senso di appartenenza a Vico Equense. E’ spinta dalla convinzione che sia necessario ricercare, riscoprire, recuperare le tradizioni per poi diffonderle affinché ne resti una traccia nel futuro. Ha partecipato ai più rinomati festival folkloristici d’Italia, alle numerose feste popolari campane insieme alle altre paranze del territorio, è promotrice e organizzatrice del Vico Folk Festival ed ora mira a dar vita ad un evento che possa riunire appassionati di musica popolare in una lunga notte scandita dal ritmo di tammorre, castagnette, putipù e triccheballacche. “Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’invito pervenutoci dagli amici dell’Aequana – afferma Antonio Irlando, presidente dell’Astep – sia perché crediamo nell’importanza della loro attività, sia perché noi operiamo affinché il complesso monumentale della Santissima Trinità possa essere valorizzato, vissuto per diventare realmente patrimonio della popolazione e questa manifestazione va nella stessa direzione”. (Ilenia De Rosa)

Le primarie per le regionali l’ultima partita di Bassolino

Magari finisse così. Magari il Pd campano si decidesse a indire definitivamente le primarie e magari a duellare fossero davvero due candidati di alto profilo come Marone e De Luca. Se così fosse, pur di assistere a uno scontro vero e diretto, senza vuoti formalismi e odiose ipocrisie, saremmo pronti ad archiviare benevolmente lo spettacolo indecoroso di questi giorni: dal vuoto di direzione politica, all’incertezza sui candidati, fino alle patetiche attese del Godot di Nusco. A consigliare prudenza, e a insinuare il dubbio che il capitolo finale non sia ancora stato scritto, sono un paio di interrogativi rimasti senza risposta. Il primo. Marone e Cascetta, l’assessore che proprio ieri ha scritto un’amara lettera a Bersani sulle lacerazioni interne al Pd, hanno profili politici molto simili: entrambi della squadra di Bassolino, entrambi con una forte impronta tecnica, ed entrambi fedeli al leader nei momenti peggiori. Ebbene, perché, in nome degli stessi valori, il secondo rinuncia alle primarie e il primo, invece, si fa avanti? E fuori luogo il sospetto di tatticismo? L’altro interrogativo riguarda Bassolino. Tempo fa, nel pieno del caos dei rifiuti. il eovernatore chiese un anno’di tempo per uscire dall’emergenza e poi valutare l’ipotesi delle dimissioni. Di dimissioni non ha pi parlato. a piuttosto iniziato a ricordare i primati di cui va fiero: mai persa un’elezione diretta; con lui il centrodestra «non si è mal tolto lo sfizio di vincere»; e ogni volta che si è ripresentato, sia al Comune di Napoli, sia alla Regione, ha sempre raccolto più consensi della prima candidatura. Un modo come un altro per dire che con lui in campo la partita non è affatto persa. Ma allora, se così stanno le cose, se il quadro non è del tutto compromesso come a noi appare, perché Bassolino non si ripresenta? Formigoni, in Lombardia, lo ha fatto. Perché il nostro governatore rinuncia all’ultima, decisiva sfida? Qualcuno dice che questa volta Bassolino sa di perdere, perciò non si fa avanti. Ma Bassolino perderebbe comunque. Questa volta non potrebbe fare come con Nicolais, alle elezioni provinciali di Napoli, quando spieg la sconfitta con la scelta di un candidato a lui estraneo e anzi contrapposto. Marone, con tutti i dovuti distinguo, è Bassolino. Se perde Marone, perde Bassolino. E se poi De Luca, vincitore alle primarie, dovesse perdere nello scontro con il centrodestra, co me potrebbe, Bassolino, già sconfitto nel duello interno, dire che lui avrebbe fatto meglio alle elezioni istituzionali? Al punto in cui siamo, Bassolino pu uscirne solo in due modi: o sorprendendo tutti riproponendosi, dopo essersi sottoposto come Vendola alle primarie, per la terza volta; o indicando un candidato così forte e così «alto», da garantire sia un minimo di coalizione, sia la vittoria finale. Questo candidato è Marone? Staremo a vedere. Ma intanto la coalizione non c’è più: il centrosinistra ha perso pezzi di «centro» e pezzi di «sinistra», e se ci è accaduto non è solo per effetto dei giochi nazionali o del fuoco amico di cui Bassolino è stato bersaglio, dal «cacicchi» di D’Alema agli inviti di Veltroni a farsi da parte. Se il centrosinistra si è frantumato, Bassolino non può dirsi innocente. (di Marco Demarco dal Corriere del Mezzogiorno)