sabato 23 gennaio 2010

Mafia, sette anni a Cuffaro

La sentenza emessa oggi dalla Corte d'Appello di Palermo che ha condannato a sette anni di carcere l'ex Presidente della regione siciliana, Salvatore Cuffaro, accusato di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra "conferma il nostro impianto accusatorio delproceso di primo grado". Lo dice all'ADNKRONOS il magistrato Maurizio de Lucia, che in primo grado rappresentò con il collega Michele Prestipino, l'accusa del processo alle cosiddette 'talpe' alla Dda di Palermo. I giudici hanno riconosciuto a Cuffaro l'aggravante di avere agevolato Cosa nostra, reato non riconsociuto invece dai giudici del Tribunale di primo grado. "Noi abbiamo sempre chiesto l'aggravante - ha spiegato de Lucia che oggi è pm della Direzione nazionale antimafia - e oggi trova conferma il nostro impianto accusatorio". La sentenza di oggi dimostra da', quindi, ragione alle richieste avanzate dai pm di primo grado che chiedevano per Cuffaro l'agevolaizone a Cosa nostra.Il pm de Lucia si dice, quindi, "soddisfatto" per la sentenza emessa oggi dalla Corte d'Appello di Palermo. E spiega: "Trova conferma anche un metodo investigativo che negli anni ha portato a risultati eccellenti, sia sul piano del contrasto alla cosiddetta mafia militare che su quello delle relazioni esterne delle organizzaiozni mafiose". (Adnkronos)

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