mercoledì 31 marzo 2010

Amendola non si sente nel mirino «Si apre un nuovo ciclo politico»

Regione Campania - Enzo Amendola non ci sta. Il segretario regionale legge le dichiarazioni di Vincenzo De Luca e non le gradisce. Quel riferimento allo scarso impegno, al Pd che «ha preso quello che ha meritato» non gli va giù. «Il Pd, i suoi gruppi dirigenti e i suoi candidati si sono spesi anima e corpo per De Luca. Siamo sicuri che non voleva mettere in dubbio questo sforzo. Nessuno - ammette Amendola - nega ritardi e conflittualità che provengono dal passato. E siamo sicuri che De Luca ne è consapevole». Il segretario regionale è a Roma. «È evidente la netta vittoria di Caldoro grazie ai voti fondamentali di Udc e Mpa». Per contro, dice, «il Pd elegge quattordici consiglieri che indicano una tenuta del partito». Il segretario assicura «un’opposizione determinata» e indica la road map. «Si apre un nuovo ciclo politico. Il Pd - dice - interpreterà questa stagione muovendosi su due versanti: radicamento sul territorio e profilo programmatico. Siamo la seconda forza politica della regione ed è indispensabile lavorare a un progetto di alternativa al centrodestra sui temi nazionali e su nuove proposte per il Mezzogiorno». Dopo i ballottaggi, ci sarà la direzione regionale per l’analisi del voto. La sconfitta è dura da digerire e nel partito si aprono le prime crepe. Con consumato tempismo, il primo a spargere sale sulle ferite è Emilio Montemarano che trenta giorni fa lasciò l’esecutivo del partito in polemica sulla formazione delle liste. «La bruciante sconfitta - attacca il consigliere comunale - deve farci riflettere. La guida rilassata e rinunciataria del segretario Amendola è stata letale non solo per le elezioni, ma soprattutto per il quadro politico che va componendosi. Oltre alla Regione il centrosinistra perde Castellammare e Pomigliano e questo soprattutto perchè nel Pd manca una struttura vera di partito sui territori». E nel giorno della debacle c’è chi ricorda che il partito a Napoli è da oltre un anno senza guida. «È gravissimo che si sia impedito di fare il congresso», accusa Teresa Armato, coordinatrice regionale di Area democratica. «Le parole d’ordine della campagna elettorale, del partito e di De Luca, sono state cambiamento e innovazione e bisogna proseguire in questa direzione. Per farlo - aggiunge la Armato - bisogna costruire il Pd, radicandoci sui territori e parlando dei problemi della gente». (p.mai. il Mattino)

De Luca sferza il Pd: demenziali lacerazioni

Al via i lavori a piazza Mercato

Vico Equense - Cominciati i lavori di riqualificazione urbanistica a piazza Mercato. L’area antistante la nuova sede del Comune tra pochi mesi sarà nuovamente un luogo fruibile dai cittadini, ma con una veste totalmente diversa. Gli operai ieri hanno posizionato i pannelli, recintando l’area. Conclusasi tre mesi fa la vertenza amministrativa con la ditta vincitrice dell’appalto, l’Amministrazione ha dato l’ok per l’intervento urbanistico. Il cantiere era fermo da oltre sei mesi ma gli impedimenti burocratici, legati al mancato nulla osta antimafia da parte della Prefettura a una delle imprese dell’Ati (associazione temporanea d’impresa di cui faceva parte l’impresa che ora eseguirà i lavori), sono stati superati. Il Comune ha affidato l’esecuzione dell’appalto, aggiudicato per 772mila euro, oltre gli oneri fiscali, a un’impresa di San Cipriano d’Aversa. I fondi per l’intervento di riqualificazione urbanistica, per il 60 percento risalgono a un finanziamento regionale ottenuto dal Comune nel 2002 con il bando del progetto qualità urbana. La restante parte dei fondi è stata reperita dall’ente pubblico mediante un mutuo ventennale con interessi a carico della Regione. Tra qualche mese i cittadini di Vico Equense riavranno una vera piazza pavimentata con lastre di pietra lavica. “Piazza Mercato riveste un ruolo strategico – afferma Matteo De Simone, assessore all’urbanistica – in quanto rappresenta il biglietto da visita della città e dell’intera penisola sorrentina. Purtroppo gli impedimenti burocratici hanno causato uno stop dei lavori molto lungo, ma tra poco l’area verrà restituita alla cittadinanza, con una veste del tutto nuova”. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)

La forza delle donne

Vico Equense - Flora Beneduce (Pdl) non ha sfigurato affatto, anzi. E' stata la più votata in Città, ed ha superato candidati illustri, "traditi" nelle rispettive roccaforti. Tra i flop eccellenti c'è quello di Marco Fiorentino, sindaco uscente di Sorrento, che non supera i diecimila voti. Quasi un quarto del nuovo Consiglio regionale della Campania è rappresentato da donne. Sono infatti 14 su 60 le elette nel Parlamentino campano. 13.251 sono le preferenze raccolte dalla dottoressa Beneduce, che è diciottesima nella lista, quinta dei non eletti. Esiste ancora la possibilità di un ripescaggio. Le dimissioni del Ministro Mara Carfagna - già annunciate - e quelle, ancora da verificare, di Alessandra Mussolini libererebbero i primi due posti a favore dei non eletti. Poi c'è la composizione della Giunta da parte del neo-Governatore Stefano Caldoro. Se il puzzle delle poltrone puntasse sui consiglieri eletti, chiaramente il PdL, essendo il primo partito, la farebbe da padrone. E così, se gli eventuali assessori fossero tre, per la Beneduce si spalancherebbero le porte del consiglio regionale.

Regione Campania, la carica delle 14 donne: 13 le new entry

Massa Lubrense, vince Gargiulo

Massa Lubrense - Leone Gargiulo è stato riconfermato sindaco di Massa Lubrense. «Una soddisfazione più grande di quella ottenuta cinque anni fa – osserva – perché i cittadini hanno condiviso le motivazioni che sostengono il nostro progetto. Sarò il sindaco di tutti con l’obiettivo di lavorare con libertà ed operosità». Leader della lista Insieme per Massa Lubrense, Gargiulo ha ottenuto 5.001 voti, pari al 54,1 per cento. Lo sfidante, Lorenzo Balducelli, con il gruppo Patto con la città, ha riportato 3.841 voti, pari al 41,5 per cento. Raffaele (Lello) Acone, della lista Il Punto ha ottenuto 410 voti (4,4 per cento). Alla maggioranza 13 consiglieri: Lello Staiano (394 voti), Giuseppe Ruocco (374), Alessio Persico (330), Antonio Marcia (328), Davide Insigne (308), Donato Iaccarino (262), Liberato Mazzola (259), Luigi Ercolano (249), Antonino De Gregorio (234), Dorina Iaccarino (230), Diego Piroddi (198), Francesco Saverio Corcione (191), Mosè Vinaccia (171); primo dei non eletti Salvatore Cangiano (162). Il gruppo di minoranza di Lorenzo Balducelli avrà sette consiglieri: Giovanna Staiano (492), Michele Giustiniani (351), Luigi Cacace (346), Sergio Fiorentino (281), Pietro Di Prisco (269), Giuseppe D’Esposito (240). Primo dei non eletti Vincenzo Carratù (162). Nessun seggio per la lista Il Punto. (Gennaro Pappalardo Il Mattino)

Giuseppe Stinga: "E ora, uniti, lavoriamo per Sorrento"

Il senatore Lauro si congratula con i candidati del PdL

Sorrento - "Una vittoria di tutti i venti candidati, di tutto il direttivo, di tutti coloro che hanno contribuito, anche con critiche costruttive, a far crescere il partito". Così Giuseppe Stinga, coordinatore cittadino del Popolo della Libertà, commenta il risultato delle elezioni comunali all'indomani del voto. Con 2.528 preferenze, la lista del Pdl è risultata la più votata a Sorrento, e ha ottenuto l'elezione di cinque consiglieri comunali (Mario Gargiulo, Massimo Coppola, Giuseppe Stinga, Emilio Moretti e Gianluigi De Martino). "Il Popolo della Libertà è risultato determinante per la vittoria della nostra coalizione, ed è un risultato che ci rende orgogliosi del lavoro svolto in questi anni, nella delicata fase successiva alla fusione nel Pdl dei circoli cittadini di Forza Italia e Alleanza Nazionale. A risultato conseguito ribadiamo ancora una volta il nostro impegno a dialogare con tutte le categorie sociali della città, con tutti i singoli cittadini, per tutta la durata della consiliatura". "Giuseppe Cuomo - conclude Stinga - avrà al suo fianco un partito forte, leale, che non farà mancare il proprio sostegno per realizzare il piano di sviluppo per Sorrento delineato nel programma elettorale".

Chiusura notturna della galleria di Seiano

Da questa sera fino a venerdì 2 aprile. Limitazioni al traffico dalle 22.00 alle 6.00 del giorno successivo

Vico Equense - L`Anas comunica che da questa sera fino a venerdì mattina, nelle sole ore notturne dalle 22.00 alle 6.00 del giorno successivo sarà chiusa al traffico la galleria di Seiano, per effettuare sopralluoghi e verifiche tecniche all’interno del nuovo tunnel tra Pozzano e Seiano, nel tratto compreso tra il km 10,800 e il km 16,000 della strada statale 145 `Sorrentina`. Il provvedimento si rende necessario per dare corso ad ulteriori attività lavorative già programmate all’interno della galleria. Nelle ore di chiusura il traffico diretto a Sorrento sarà deviato nel centro abitato di Vico Equense. Il nuovo tunnel era stato riaperto al traffico sabato 27 marzo, in accordo con la Prefettura, in seguito ai notevoli volumi di traffico registrati nel centro abitato e sulla statale Sorrentina e legati all’appuntamento elettorale. Da domani sera a giovedì mattina, intanto, verranno sospesi i lavori notturni (dalle 21.30 alle 6) alla condotta di alimentazione principale della rete di distribuzione del metano in località Scrajo, sempre sulla statale sorrentina, iniziati il 22 marzo scorso. La pausa pasquale verrà attuata per attenuare gli effetti degli inevitabili rallentamenti che si registrano con l’apertura del cantiere che determina la circolazione a senso unico alternato disciplinato da un semaforo. Il completamento dei lavori per la metanizzazione del territorio di Vico Equense nel tratto compresi tra la stazione della Circumvesuviana dello Scrajo all’ingresso della galleria di Seiano, per una lunghezza di circa 300 metri, è previsto per il prossimo 30 aprile.

Schiuma su tutta la costa

Sorrento - Ancora mare schiumoso in penisola sorrentina con un vastissimo fenomeno che ha interessato simultaneamente l’intero tratto del litorale dei comuni costieri toccando gli specchi d’acqua di fronte al rivo d’arco a Vico Equense, Marina di Alimuri a Meta di Sorrento, Marina di Cassano a Piano di Sorrento, golfo del Pecuriello e zona Marinella a Sant’Agnello, Marina Grande, area della Tonnarella, Puolo e Pignatella a Sorrento per concludersi a Marina della Lobra a Massa Lubrense. Ancora una volta, dunque, il mistero dell’inquinamento del mare avvolge acqua cristallina, flora e fauna della terra delle sirene in un momento di assoluta assenza di pioggia e di anomalie da collegarsi con le acque vernotiche dei rivi. Come già accaduto negli ultimi due mesi il presidente del wwf sezione penisola sorrentina Claudio d’Esposito ha inviato nota alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata ed alla capitaneria di porto di Castellammare di Stabia chiedendo un intervento teso ad individuare cause e responsabilità di un fenomeno che vista la preoccupante periodicità oramai mensile lascia poco spazio al caso. La lunghissima striscia schiumosa è rimasta per oltre un giorno all’interno delle baie della costiera manifestando la presenza di sostanza ignote al momento ma che hanno comunque determinato una alterazione morfologica delle acque del mare con un conseguente danno paesaggistico ed ambientale. Lenta la mobilitazione dell’Arpa che dopo avere eseguito prelievi a campionature nei fenomeni dei mesi scorsi sembra non avere trovato nulla di preoccupante. Anzi dall’ente regionale tengono a precisare che sono in corso attività ispettive e prelievi di ulteriori campionature finalizzate ad individuare le possibili fonti dei presunti fenomeni di inquinamento. Insomma, nonostante la periodica presenza di enormi chiazze giallognole sembrerebbero non esistere casi di inquinamento anche se è chiaro che in alcuni punti della costa sorrentina esistono delle criticità dovute alla presenza di condotte di sversamento e di troppo pieno di condotte che nulla hanno a che vedere con gli impianti di depurazione presenti in costiera. I più fantasiosi fanno risalire il fenomeno al fatto che nel suo moto ondoso il mare intrappola aria che viene liberata sotto forma di schiuma. Chissà se esiste una analoga spiegazione anche per il cattivo odore di fogna che spesso proviene proprio da queste scie di schiuma. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

Pd, la minoranza apre lo scontro interno

Bobbio espugna la "Stalingrado del sud"

Castellammare di Stabia - La "Stalingrado del sud" è stata espugnata, dopo circa 20 anni, dal centro destra. Luigi Bobbio vince le elezioni al primo turno nonostante la corsa a Palazzo Farnese vedeva ben sei candidati a sindaco. «Quello di oggi a Castellammare di Stabia è un risultato storico come quello di Stefano Caldoro. Abbiamo espugnato roccaforti del centrosinistra che solo pochi mesi fa sembravano inaccessibili. Premiato il nostro metodo». Sono le prime parole del neosindaco, intervistato dal «Velino». Il voto ha evidenziato un netto distacco con il sindaco uscente Salvatore Vozza del centrosinistra. «Più che inatteso è un risultato storico. La chiave di volta è stata aver fatto una campagna elettorale non sulla pelle dei miei avversari». Le prime telefonate? «Il governatore Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. Mi hanno telefonato anche Italo Bocchino, Maurizio Gasparri e non ultimo il “mio” ministro Giorgia Meloni». Idee per la giunta? «Posso dire che gli assessori non li attingerò dall'esterno perché credo nelle persone di questa città. Se ne riparlerà dopo Pasqua. Uno dei primi provvedimenti? Verificare la consistenza patrimoniale del Comune anzitutto. Poi avviare la Riforma della Polizia Municipale e stanziamenti per le periferie». Il sindaco uscente nonché candidato del centrosinistra, Salvatore Vozza, ha telefonato a Bobbio per fargli gli auguri di buon lavoro.

Campania, tanti "trombati" eccellenti

Regione Campania - Sono tanti i "trombati" eccellenti al Consiglio regionale della Campania. Diversi gli uscenti che non sono riusciti ad ottenere i consensi necessari a rientrare in aula: nel Pd Michele Caiazzo (abbandonato su Napoli dal suo mentore Antonio Bassolino, che si è concentrato soprattutto su Marciano) e Felice Iossa; nell'Udc era convinto di poter bissare la presenza in Consiglio Carmine Mocerino, ma è stato sopravanzato dalla moglie del deputato Michele Pisacane; clamorosa la mancata elezione di tre ex sindaci come Luigi Muro, Marco Fiorentino e Ciro Borriello ma anche dell'ex senatore Franco Malvano che prima del voto aveva lasciato il posto di assessore provinciale di Napoli; non c'è l'ha fatta Giuseppe Sagliocco nel casertano e nemmeno Salvatore Gagliano nel salernitano, entrambi consiglieri uscenti. In Sinistra e Libertà coltivavano speranze ma non ce l'hanno fatta nè l'uscente Tonino Scala nè l'ex presidente della Provincia di Napoli, Dino Di Palma. Per i rappresentanti del centrodestra, però, c'è la possibilità di rientrare con la formazione della giunta in cui il neopresidente Stefano Caldoro potrebbe far entrare alcuni consiglieri eletti che poi lascerebbero la poltrona. (Velino/Velino Campania)

La Carfagna consigliere più votato d'Italia

Resta al Governo

Regione Campania - Mara Carfagna, con oltre 55 mila preferenze, è il consigliere regionale più votato d'Italia. «Un risultato così forte mi fa sentire ancora di più la responsabilità di essere un punto di riferimento per i campani». Commenta il ministro per le Pari opportunità nel corso di una conferenza stampa. Carfagna ha detto che proseguirà la sua esperienza di governo - lo aveva già annunciato all’inizio della campagna elettorale che non sarebbe entrata in consiglio regionale - dicendosi soddisfatta se al suo posto entrerà una donna in consiglio regionale. «Darò un contributo da ministro, da parlamentare a questo territorio», ha proseguito, dicendo che è stato lo stesso premier a chiederle di «continuare ad impegnarmi nel governo nazionale». (Tratto da il Corriere del Mezzogiorno, foto di Alessandro Savarese)

Mastella: "Siamo riusciti a fare le zeppole senza farina''

Regione Campania - Piccolo successo elettorale dell'Udeur alle elezioni regionali. Il partito dell'ex Guardasigilli ed oggi europarlamentare Clemente Mastella - scosso da inchieste giudiziarie che hanno coinvolto nel tempo, tra gli altri, lo stesso leader del Campanile e la moglie Sandra Lonardo, presidente uscente del Consiglio regionale della Campania - e' riuscito a portare a casa cinque consiglieri regionali. In Campania il partito si e' attestato intorno al 4% di consensi, con punte del 12% nel Sannio, zona di origine di Mastella, ottenendo due consiglieri. Altri due seggi regionali l'Udeur li ha presi in Calabria mentre uno e' stato quello conquistato in Basilicata. Da non dimenticare infine i 21 mila voti raccolti a Roma per la Polverini. ''Non possiamo che essere soddisfatti'', dice Mastella sottolineando che ''in una situazione di grandissima difficolta' e nonostante la bufera giudiziaria che ingiustamente in questi anni ha travolto il partito, l'Udeur c'e'''. Anche nel Lazio, sottolinea Mastella, il Campanile ''e' riuscito a contribuire al successo di Renata Polverini: oltre 21 mila voti che in questa regione rappresentano un valore aggiunto avendoli tolti al centrosinistra, con il quale prima eravamo alleati, e portati in questa tornata elettorale, per noi assai difficile, nello schieramento del centrodestra''. Per noi, conclude l'europarlamentare, ''e' stato un importante e significativo test dopo l'assenza di liste Udeur alle politiche del 2008 e alle europee 2009. E gli elettori, con il loro voto, hanno voluto premiare lo sforzo di una campagna elettorale affrontata a mani nude: privi di mezzi economici e senza alcun tipo di potere, ne' nazionale ne' locale. Diciamo che siamo riusciti a fare le zeppole senza farina''. (Asca)

Buone notizie

Brunetta è Castelli non sono stati eletti sindaci. Ogni tanto una buona notizia. Giorgio Orsoni, candidato del centrosinistra, è il nuovo sindaco di Venezia col 51%. Battuto il ministro Brunetta (42,6%). "Questa vittoria - commenta Orsoni - conferma che Venezia, nella sua diversità, vuole essere faro di civiltà nel mondo". "Era quasi una missione impossibile" dice invece Brunetta, sconfitto per la seconda volta. 'Non ci riproverò più assicura. Secondo il sindaco uscente Massimo Cacciari, per la vittoria "è stata decisiva la presenza dell'Udc".

Incredibile a Lecco, battuto Castelli

martedì 30 marzo 2010

Pd, un'inversione di tendenza?

Le elezioni regionali 2010, oltre a registrare lo straripante successo della Lega, mettono in evidenza anche la crisi del Partito Democratico. Il partito di Bersani prende meno voti rispetto al 2005. «Non intendo cantare vittoria per l'esito delle elezioni ma neanche accettare una descrizione dei fatti di sconfitta del centrosinistra». Così il segretario del Pd, ha esordito nella conferenza stampa all'indomani del voto regionale. «Come coalizione - ha detto in conferenza stampa - rispetto al dato delle europee abbiamo avuto ovunque un nostro avanzamento. L'insieme dei dati regionali dà ragione del fatto di fondo: se guardiamo i dati di coalizione dalle europee ad oggi abbiamo sostanzialmente un dimezzamento delle distanze dal centrodestra». «Questo - aggiunge - mi fa dire che c'é un segno di inversione di tendenza». Quanto al Pd, Bersani spiega: «avanziamo di circa un punto e rispetto a tutti gli altri partiti alle europee, c'é solo la lega nord che avanza dello 0,9 per cento». Domanda: perdere Piemonte, Lazio, Calabria e Campania rappresenta un'inversione di tendenza? Mantenere la Puglia con un governatore non del Pd e sfiorare la vittoria nel Lazio con una candidata non del Pd rappresenta un'inversione di tendenza? Il suo secondo commento è ancora poco felice: "Al Nord, e soprattutto in Piemonte, Grillo ha tolto voti un po' a noi, un po' a Di Pietro. Sarà anche vero, ma è brutta questa cosa di guardare alle cause esterne a sé. Beppe Grillo, ovviamente, non ci sta: “Se il centrosinistra perde noi non c'entriamo”. Antonio Di Pietro, è l'unico che riconosce la vittoria degli avversari, e a Bersani dice chiaramente: "Il Pd deve riflettere sulla necessità di un cambio generazionale nelle sue fila e non accontentarsi di quello che gli viene imposto dalle nomenclature". A buon intenditor...

Il nuovo consiglio regionale della Campania

CENTRODESTRA
CONSIGLIERI ELETTI A NAPOLI
CARFAGNA MARIA ROSARIA (MARA) 55695 (PDL)
ERMANNO RUSSO 28895 (PDL)
PIETRO DIODATO 27285 (PDL)
FULVIO MARTUSCIELLO 26739 (PDL)
DOMENICO DE SIANO 23874 (PDL)
BIANCA MARIA (BIANCA) D'ANGELO 21751 (PDL)
PAOLA RAIA 19048 (PDL)
MICHELE SCHIANO DI VISCONTI 17792 (PDL)
MAFALDA AMENTE 16446 (PDL)
VINCENZO FRANCESCO NAPPI 16381(PDL)
MASSIMO IANNICIELLO 14098 (PDL)
ALESSANDRA MUSSOLINI 15486 (PDL)
SCHIFONE LUCIANO 14782 (PDL)
(nel caso si dimettano sia la Carfagna - già annunciato - sia la Mussolini, entreranno in Consiglio Gennaro Nocera e Luciana Scalzi)
PASQUALE SOMMESE 22891 (UDC)
BIAGIO IACOLARE 19146 (UDC)
ANNALISA VESSELLA PISACANE 18194 (UDC)
GENNARO SALVATORE10347 (MPA)
ANGELO MARINO 8053 (MPA)
LELLO SENTIERO 5553 (NOI SUD)
UGO DE FLAVIS 5214 (UDEUR)
CARLO AVETA 3394 (LA DESTRA)
CONSIGLIERI ELETTI AD AVELLINO
Antonia Ruggiero 11.420 (PDL)
Pietro Foglia 15.715 (UDC)
Sergio Nappi 5.318 (LIBERTA' E AUTONOMIA NOI SUD)
Ettore Zecchino 5.194 (ALLEANZA DI CENTRO DC)
CONSIGLIERI ELETTI A CASERTA
Angelo Polverino 21.335 (PDL)
Daniela Nugnes 18.202 (PDL)
Paolo Romano 17.995 (PDL)
Pasquale De Lucia 8.575 (UDC)
Massimo Grimaldi 10.847 (MPA, PSI, ALTRI)
CONSIGLIERI ELETTI A BENEVENTO
Luca Colasanto 12.923 (PDL)
Sandra Lonardo 10.940 (UDEUR)
CONSIGLIERI ELETTI A SALERNO
Alberico Gambino (PDL) 27.194
Giovanni Baldi 21.906 (PDL)
Eva Longo 21.825 (PDL)
Luigi Cobellis 13.881 (UDC)
Giovanni Fortunato 7.106 (MPA, PSI, ALTRI)
CENTROSINISTRA
CONSIGLIERI GLI ELETTI A NAPOLI
VINCENZO DE LUCA (PD)
TOPO RAFFAELE 26784 (PD)
ANTONIO MARCIANO 22012 (PD)
MARIO CASILLO 18076 (PD)
CORRADO GABRIELE 17486 (PD)
ANTONIO AMATO 17306 (PD)
ANGELA CORTESE 16312 (PD)
RUSSO PEPPE 14477 (PD)
NICOLA MARRAZZO 13660 (IDV)
ANITA SALA 6659 (IDV)
CONSIGLIERI ELETTI AD AVELLINO
Rosa D’Amelio 14.131
CONSIGLIERI ELETTI A CASERTA
Enrico Fabozzi 11.546 (PD)
Nicola Caputo 11.375 (PD)
Eduardo Giordano 5.859 (IDV)
Gennaro Oliviero 9.515 (SINISTRA E LIBERTA')
CONSIGLIERI ELETTI A BENEVENTO
Umberto Del Basso De Caro 17.793 (PD)
CONSIGLIERI ELETTI A SALERNO
Donato Pica 15.086 (PD)
Anna Petrone 14.613 (PD)
Antonio Valiante 14.223 (PD)
Dario Barbirotti 4.468 (IDV)
Gennaro Mucciolo 4.824 (SINISTRA E LIBERTA')
Gianfranco Valiante 6.667 (CAMPANIA LIBERA)

Giuseppe Cuomo è il nuovo sindaco di Sorrento

Sorrento - "Sarò il sindaco di tutti coloro che hanno a cuore Sorrento. Il risultato elettorale conferma la validità di un programma, il nostro, che i cittadini hanno mostrato di avere compreso fino in fondo, accordandoci la loro fiducia. E, statene certi, non li deluderemo". E´ il commento di Giuseppe Cuomo, nuovo sindaco della Città di Sorrento, uscito vittorioso dalla consultazione elettorale, con oltre il 65 per cento di preferenze, a capo di una coalizione costituita da sei liste civiche, Pdl e Udc. "E´ una vittoria per tutta la città - ha aggiunto -. Come promesso in campagna elettorale, oggi è l´inizio di un progetto che porterà Sorrento a diventare protagonista sulla scena internazionale, ma senza perdere di vista le esigenze dei cittadini, della quotidianità".

Processione degli incappucciati viola

L’appuntamento è per Venerdì Santo, ore 20,00

Vico Equense - A Vico Equense quest’anno sfilerà la processione degli incappucciati viola. Si tratta del rito del Venerdì Santo, momento molto sentito in città e in tutta la penisola sorrentina. Venerdì sera, a partire dalle 20, la processione si incamminerà nel borgo storico con gli incappucciati dell’Arcinconfraternita dell’Assunta e Monte dei morti e percorrerà tutto il centro cittadino. Saranno circa cinquecento i partecipanti all’inteso evento con cori intonati dagli allievi della scuola media Scarlatti e dai componenti del Miserere, in una suggestiva cornice fatta di ombre e fiaccole. La statua dell’Ecce homo, che sarà portata in processione, è l’unica del genere tra le sacre rappresentazioni della costiera. L’Arciconfraternita dell’Assunta e Monte dei Morti venne fondata nei primi anni del diciassettesimo secolo dai padri Teatini che officiavano nella Chiesa di Santa Maria del Toro di Vico Equense. Dopo più di un secolo dalla fondazione la Congrega si trasferì nella cappella dell’Assunta, allora intitolata a Santa Maria della Pace ottenuta dal Vescovo Equense Mosignor Cosenza per la somma di 330 ducati di carlini d’argento. Questa fu poi associata all’Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio e poco più dieci anni dopo ottenne il regio assenso. Solo nel 1888 essa fu innalzata al rango di Arciconfraternita. E’ dal Venerdì Santo del 1987 che organizza la Processione del Cristo Morto. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)

La cucina in fotografia ecco le immagini del gusto

Massa Lubrense - Scattare fotografie in cucina: questo il tema del concorso fotografico organizzato dall’assessorato all’immagine ed alla comunicazione del comune di Massa Lubrense. Due le sezioni previste dal regolamento: la fotografia del cuoco mentre prepara una pietanza qualsiasi; la foto ricetta, ovvero la fotografia della pietanza realizzata con la descrizione della ricetta. Si possono presentare tre foto per la prima sezione e una sola per la categoria Fotoricetta. Per ognuna delle due categorie sono previsti tre premi ai primi tre classificati. Le fotografie, in formato jpg con risoluzione 1.024x800 pixel, esenti da manipolazione digitale ad eccezione di opere di ritaglio devono essere corredate di titolo e data di scatto non precedente al 1°aprile e trasmesse entro le 23,59 del 12 aprile a innovazione@comune.massalubrense.na.it. Il concorrente deve essere in possesso del copyright delle proprie opere, le quali saranno pubblicate sul sito istituzionale nella sezione «le tue foto on line» e faranno parte della mostra che sarà organizzata in occasione della cerimonia di premiazione. (ge.pa. il Mattino)

Così Vincenzo De Luca in conferenza stampa a Napoli, dopo aver ringraziato tutti i suoi sostenitori

Regione Campania - “Eravamo al 30%, oggi siamo al 45%. Guardo al risultato straordinario che abbiamo raggiunto combattendo con slancio. Grazie, grazie a tutti i cittadini della Campania che ci hanno dato la loro fiducia”. Ha esordito così Vincenzo De Luca in conferenza stampa all’hotel Parkers di corso Vittorio Emanuele a Napoli, dove è stata allestita la sala stampa del Candidato Presidente del centro sinistra in Campania. “La nostra proposta è stata la più radicale che sia stata mai avanzata in politica. E quasi la metà dei campani l’ha votata, accettando la sfida a cambiare tutto, la sfida a una svolta di rottura, la sfida a spezzare la logica della clientela. E questo è un miracolo – ha continuato De Luca - la testimonianza concreta che esiste la speranza vera per un rinnovamento profondo e per l’avvio di una fase nuova nella storia della nostra regione”. Vincenzo De Luca ha ringraziato tutti quanti hanno collaborato a questo risultato straordinario. “Grazie ai militanti che sono tornati a combattere - ha detto – e grazie ai giovani, ai tanti giovani che ci hanno affiancato in questa battaglia: è un patrimonio eccezionale da valorizzare, soprattutto per l’unità testimoniata. E’ una forza immensa: giovani generazioni motivate che hanno scoperto una ragione ideale per tornare alla politica. È un dato che conforta e ridà una speranza rispetto al futuro di questa regione. Grazie alla città di Napoli e ai tanti capoluoghi di provincia che ci hanno votato, grazie per la fiducia e l’incoraggiamento”. Un ringraziamento speciale Vincenzo De Luca lo ha dedicato alla propria città, a Salerno e alla sua provincia. Il risultato, che ha superato il 70%, testimonia la convergenza dei voti delle persone perbene, di sinistra, di centro e di destra, al di là dei partiti. “Il risultato riconferma un rapporto di fiducia nei miei confronti”, ha detto De Luca. ”Laddove abbiamo sperimentato un nuovo modo di fare politica gli elettori lo hanno riconosciuto”. “Abbiamo perso perché c’è stato un giudizio negativo sul lavoro svolto dalla nostra parte politica. Poi ci sono le attenuanti, ma non sono alibi: movimenti di trasformismo politico, compravendita dei voti, atteggiamenti del centro sinistra sbagliati. Questa campagna elettorale determinerà uno scossone, una resa di conti per tutti. C’è per noi la necessità di tornare tra la gente, con rinnovato senso dell’organizzazione. Dovrà cambiare l’atteggiamento della sinistra radicale. Così come è arrivato il momento della verità per l’UDC, il cui percorso non può più reggere la finzione dell’autonomia come elemento di copertura a logiche di potere”. “Non sono contento, ma sono assolutamente soddisfatto”. De Luca si è detto sereno e fiducioso per il futuro. “Da leader del centrosinistra, lavorerò per non disperdere tutto il patrimonio di energia e di militanza che si è sprigionato in queste ultime settimane. Torneremo tra la gente, faremo iniziative nei comuni per ringraziare quanti, votandoci, hanno dimostrato fegato”. Soddisfazione personale è stata espressa da De Luca per il numero di voti ottenuti superiore alla coalizione: “Un dato che ha dimostrato un rispetto per il candidato che va oltre le appartenenze di partito”. “Sarò il capo dell’opposizione in consiglio regionale come ha deciso il popolo e, in quanto tale, lavorerò per il lavoro, la sicurezza e lo sviluppo. Solleciteremo la programmazione dei fondi europei e decisioni immediate per l’ormai prossima stagione balneare”. “A Caldoro auguro buon lavoro”, ha detto De Luca rivolgendosi all’avversario. “Sosterremo le scelte utili che vorrà fare, ma combatteremo contro logiche clientelari che dovessimo registrare alla guida dell’istituzione; combatteremo dovunque dovessimo rilevare ambiguità contro i poteri camorristici. Non faremo sconti, “cambierà tutto” anche nel modo di fare opposizione. La nostra parola d’ordine vale anche per i nostri avversari. “Rimarrà nella storia democratica della Campania la manifestazione del 20 marzo a piazza Plebiscito – ha ricordato De Luca in conclusione - 100 mila persone unite in un unico afflato. Rimarrà il ricordo di una grande emozione per tanti di noi”.

Flora Beneduce la più votata

Vico Equense - Flora Beneduce (al 15° posto con 11.745 voti - PDL) con 1627 preferenze è la più votata in Città. Seguono Ermanno Russo (609), Fulvio Martusciello (603), Paola Raia (535), Marco Fiorentino (445), Carlo Longobardi (394) e Mara Carfagna (263). L'Udeur raccoglie con Ugo De Flaviis (302) seguito dalla signora Mastella con 260 preferenze. Nell' UDC il più votato è Franco Manniello (185), seguito da Federico Alvino con 173. Enzo Magaldi MPA - PSI raccoglie invece 236 preferenze, seguito da Gennaro De Mare con 106. Per il centro sinistra il maggior numero di consesi è di Assunta Tortora (IDV) con 743 preferenze seguita da Nicola Marrazzo a 97 e Maurizio Savarese con 57. Nel Partito Democratico Stefania Astarita è la più votata (348), seguita da Antonio Greco (200), Corrado Gabriele (180), Nino Daniele (167), Antonio Amato (156), Michele Caiazzo (127). Sinistra e libertà, Sergio D'Angelo (50) e Tonino Scala con 48 preferenze.

Carfagna la più votata

Torna la Mastella. Seggio all'inquisito Conte

Conferme e sorprese in seno al nuovo Consiglio regionale. Mancano ancora le preferenze della città di Napoli che potrebbero spostare gli equilibri, ma qualche indicazione nella circoscrizione del capoluogo si può trarre.
PDL - Situazione ancora fluida perchè sono 13 i seggi da assegnare. Mara Carfagna in provincia ha fatto incetta con 36mila voti. Seguono Ermanno Russo (23mila), Domenico De Siano (19mila), Fulvio Martusciello (18mila), Bianca D'Angelo (15mila), Michele Visconti di Schiano (15mila), Mafalda Amente (14mila), Paola Raia (14mila), Pietro Diodato (14mila), Carlo Longobardi (12mila), Pasquale Giacobbe (12mila). Chiudono i 13 posti Vincenzo Nappi (12mila) e Massimo Ianniciello (12mila). Sopra i 10mila anche Flora Beneduce, Gennaro Nocera e Ciro Borriello.
UDC - Tre seggi. In testa l'uscente Pasquale Sommese (18mila voti) sembra avere un seggio sicuro. Dietro è lotta tra Biagio Iacolare (15mila), Annalisa Vessella Pisacane (14mila), Carmine Mocerino (13mila) e Federico Alvino (10mila).
LA DESTRA - Per la prima volta La Destra entra in consiglio regionale. Il seggio dovrebbe andare a Carlo Aveta.
UDEUR - Un seggio. Testa a testa tra Michele Serrapica e Alessandra Lonardo che però è eletta a Benevento. In corsa anche Ugo De Flaviis, Giovanni Feliciello e Pietro Mastranzo.
ALLEANZA DI POPOLO - Un seggio. In provincia il più votato è Roberto Conte (con quasi diecimila voti in provincia), al centro di tantissime polemiche perchè coinvolto in gravi accuse giudiziarie. Dietro di lui, ma staccato di 5mila voti, Carmine Sommese.
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' - Nessun seggio, Tonino Scala è il più votato davanti a Sergio D'Angelo e Salvatore Iacomino.
PD - Sette i seggi. In provincia è andato forte Raffaele Topo, sindaco di Villaricca, primo in preferenze. Dietro di lui il bassoliniano Antonio Marciano e Mario Casillo. Poi Michele Caiazzo, Loredana Raia e Gabriele Corrado. Il settimo è Angela Cortese ma la gara è abbastanza serrata.
LISTA MARCO PANNELLA E BONINO - Buona affermazione per Antonio Mosca.
ALLEANZA PER L'ITALIA - Nessun seggio, ma in provincia più di 7mila voti per Pietro Giuseppe Maisto.
IDV - Due i seggi. Nicola Marrazzo con più di 12mila voti in provincia sembra non avere rivali. In corsa Rosaria Sala davanti a Stefano Buono, consigliere regionale uscente, e Franco Moxedano, consigliere comunale a Napoli.
CAMPANIA LIBERA - Nessun seggio ma buone affermazioni per i socialisti Tommaso Casillo, ex sottosegretario, e Ciro Fiola.
VERDI - Nessun seggio. Il più votato è il capolista. (Il Mattino)

Vico Equense - Risultati elezioni regionali 2010

VINCENZO DE LUCA - 3629 voti 33,11%
Italia dei Valori - 1036 - 9,81%
PD - 1694 - 16,04%
Radicali - 43 - 0,40%
Alleanza per l'Italia - 116- 1,09%
Verdi - 35 - 0,33%
Campania Libera - 74 - 0,70%
Sinistra e libertà - 160 - 1,51%
TOTALE 3158 - 29,90%

STEFANO CALDORO - 7133 voti 65,25%
Udeur - 397 - 3,75%
PDL - 5065 - 47,96%
UDC - 694 - 6,57%
La Destra - 177 - 1,67%
Alleanza di Popolo - 75 - 071%
MPA - PSI - 498 - 4,71%
Noi Sud - 204 - 1,93%
Alleanza di Centro - 141 - 1,33%
TOTALE 7251 - 68,67%

PAOLO FERRERO - 66 voti 0,60%
Rif. Comunista - 69 - 0,65%
ROBERTO FICO - 112 voti 1,02%
Movimento Beppe Grillo - 81 - 0,76%

Schede bianche 188 - 1,63%
Schede nulle 370 - 3,22%
ELETTORI 17.043
VOTANTI 11.489

L’alberghiero promuove una sana alimentazione

Vico Equense - L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, ha attivato il progetto europeo “PAC - Politica Agricola Comune: Agricoltura, Ambiente e Società”, cofinanziato dalla Commissione Europea, ai sensi del Regolamento (CE) n°814/2000, e destinato alle Scuole Primarie e Secondarie di primo grado della nostra regione. Per le istituzioni scolastiche partecipanti al progetto sono stati previsti degli incontri interattivi e delle degustazioni guidate. Nello specifico, tra le priorità fissate nel progetto l’Assessorato ha inteso principalmente promuovere la comprensione del ruolo fondamentale dell'agricoltura, il miglioramento dei consumi alimentari, la riduzione dell'incidenza di patologie legate ad una scorretta alimentazione e, infine, la creazione di una cultura alimentare già a partire dalle famiglie e dalla scuola. L’istituto alberghiero “De Gennaro” si è impegnato, nei mesi di febbraio e di marzo, ad organizzare tre di questi eventi dimostrativi, di cui i primi due hanno avuto luogo nella città di Afragola e l’ultimo si è svolto presso il Primo Circolo Didattico di Via Sconduci in Vico Equense, diretto dalla dott.ssa Adrianopoli. I bambini selezionati della Scuola Primaria hanno seguito, nella prima fase della giornata, una piacevole spiegazione sui vantaggi di una corretta alimentazione e, successivamente, sono passati alla fase di degustazione. Oltre agli insegnanti sono intervenuti anche alcuni genitori. I futuri chef del “De Gennaro” si sono cimentati nella preparazione di un ricco buffet composto da varie preparazioni gastronomiche, realizzate con i prodotti tipici campani. Tra pizze varie di verdure, torte rustiche, bruschette e spremute di agrumi sorrentini i bambini hanno apprezzato con entusiasmo e gioia l’evento conviviale. E’ intervenuto anche il preside dell’Alberghiero dott. Armando Izzo il quale, oltre ai saluti, ha auspicato il ripetersi di iniziative di questa natura ed ha ringraziato i funzionari regionali per questa pregevole occasione formativa.

Carfagna, il PdL conquista il "serbatoio Pd" al sud

Regione Campania - ''Il centrodestra e il Popolo della libertà in particolare conquistano dopo dieci anni la Campania, che non è soltanto la seconda Regione più popolosa d'Italia, ma è stata primo e più importante laboratorio della politica di centrosinistra al Sud, un decisivo serbatoio di voti per il Pd''. Così Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, commenta i primi dati sulle elezioni Regionali. ''Cinque milioni di campani - ha aggiunto il ministro - conosceranno presto la buona amministrazione del centrodestra, riusciranno a dimenticare il sistema clientelare fatto di sprechi e lentezze costruito in questi anni dal centrosinistra che, giustamente, gli elettori hanno scelto di spazzare via. Anche solo la conquista della seconda Regione d'Italia, estremo baluardo della classe dirigente meridionale della sinistra, dopo cosi' tanti anni, potrebbe consentirci di parlare di grande successo del centrodestra e del governo alle elezioni''. ''Per questa vittoria - ha concluso Carfagna - dobbiamo dire grazie innanzitutto al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha sempre prestato grande attenzione alle esigenze di questa terra, come di tutto il Sud Italia''. (Asca)

lunedì 29 marzo 2010

Caldoro, Giunta in breve tempo

Regione Campania - Più che soddisfatto per i risultati dello scrutinio che lo danno come nuovo presidente della Campania, Stefano Caldoro parla ai giornalisti in conferenza stampa facendo una breve analisi del successo elettorale e, soprattutto, tracciando i principi base del suo esecutivo. ''Per la composizione della giunta mi compete autonomia dal punto di vista istituzionale. Io l'assumo anche dal punto di vista politico''. L'esponente di centrodestra esclude, per ora, di conservare deleghe e assicura che l'esecutivo ''sara' pronto nel piu' breve tempo possibile''. Caldoro spiega il successo del centrodestra (che non vinceva in regione Campania dal 1995) con la decisione di rifiutare ''le provocazioni e lo scontro a livello personale'' avanzando ''una proposta seria ed equilibrata, una discussione sui contenuti''. L'esponente del Nuovo Psi ringrazia tutti gli elettori, rivolge un saluto al capo dello Stato e ha parole di gratitudine verso Silvio Berlusconi ''che più di tutti ha voluto la mia candidatura''. Caldoro aggiunge che la sua squadra di governo non lavorera' con ''mediazioni estenuanti secondo la logica del potere locale'' piuttosto ''si impegnera' a costruire una classe dirigente capace di costruire nel futuro''. Rispetto al calo di votanti Caldoro riconosce che per il centrodestra ''ha giocato poco'' e che si impegnerà a ''recuperare il voto di chi non crede piu' nella politica. Hanno perso la cattiva politica e la cattiva amministrazione - conclude - io non faccio differenze tra Bassolino e De Luca''. (Asca)

La Campania vira a destra

Regione Campania - Dopo dieci anni di governo di centrosinistra a guida Bassolino, la Campania volta pagina. Secondo l'ultima proiezione Pragmata/EMG, su campione del 44%, conferma il netto vantaggio di Stefano Caldoro (Pdl) che tocca quota 57,4 per cento. Vincenzo De Luca (Pd) si ferma al 39,5%. Il centrodestra è dunque riuscito a convincere, puntando il tutto per tutto sulla crisi dei rifiuti e giocando sul disarmo del potere bassoliniano. Poco dopo le 20 annunciata la conferenza stampa del governatore in pectore della Regione Campania. "Si conferma la voglia di cambiamento dei cittadini campani, così come era già stato registrato alle provinciali dell'anno scorso". Nicola Cosentino, coordinatore regionale del Pdl, commenta così i primi dati. "Anche guardando le proiezioni, con il campione al 20% - ha detto, dalla sede regionale del Pdl, a Napoli - Stiamo registrando lo straordinario lavoro che è stato fatto dalle liste del Pdl, al momento al 32,5%, così come gli elettori stanno premiando l'ottimo lavoro del nostro candidato presidente". Durante la campagna elettorale, per Cosentino, un centrosinistra "privo di argomenti per giustificare i fallimento di questi 15 anni" ha spostato il confronto da temi reali sul piano dello scontro personale. "Ha acceso la campagna elettorale solo con le polemiche - ha sottolineato - E lo ha fatto anche sgarbatamente". "Ma non è servito - ha concluso - perché gli elettori hanno ben presente i disastri del centrosinistra. I cittadini hanno nella mente l'immagine ormai indelebile dei rifiuti per strada". "Abbiamo raccolto la grande volontà di cambiamento che c'era negli elettori”. Lo ha detto ai microfoni del Tg1 Stefano Caldoro. “Abbiamo saputo rappresentare – ha aggiunto il candidato del centrodestra – la politica del fare, rispetto alle parole di questi anni. C'è stato un cattivo governo, ma anche una grande voglia di riscatto".

Lazio e Piemonte, sfida all'ultimo voto
Bene Vendola, la Lega dilaga al Nord

Un calo di 7 punti a Vico Equense

Tiene la Campania

A Vico Equense hanno votato 11587 persone ( 5763 maschi e 5824 donne), pari al 67,98% degli elettori. Alle elezioni regionali del 2005 votaro il 75,46 per cento. Il dato finale dell'affluenza ai 5.802 seggi dei 551 comuni della Campania è del 62,93%. Nel 2005 era stata del 67,79%, cinque anni prima oltre il 69,5%. La Campania si astiene ma non troppo. A livello nazionale il calo rispetto al 2005 è stato di circa l'8%, mentre in Campania questa percentuale scende di poco sotto il 5%. L'astensione registrata alle elezioni regionali "é un segnale di disaffezione da parte dei cittadini: bisogna riconquistare la loro fiducia", ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. "Dobbiamo fare in modo - ha spiegato - che la partecipazione democratica cresca alle prossime elezioni. Questo é un compito di tutta la classe politica, senza distinzioni. Abbiamo davanti a noi un percorso di tre anni in cui dovremo mettere il massimo impegno affinché la partecipazione italiana al voto torni ad essere la più alta d'Europa". La "riduzione maggiore" nell'affluenza al voto per le regionali si è registrata nel Lazio: il 10% in meno rispetto a cinque anni fa, ha ribadito il ministro dell'Interno. L'astensione maggiore "si è verificata nel Lazio, probabilmente anche per le note vicende della lista Pdl di Roma", ha aggiunto il ministro. Mentre quelle dove il calo è minore sono Campania e Basilicata

I riti della Settimana Santa in Costiera

Sorrento - È il colore del saio a dare il nome alle due processioni: la «bianca» nella notte tra il giovedì e il venerdì (ore 3), la «nera» nella serata del venerdì (ore 20.30). Qui, a parte il coinvolgimento popolare, i cortei sono seguiti anche da migliaia di turisti, italiani e stranieri, mescolati tra la folla che circonda gli incappucciati. L’esito è il suggestivo abbraccio mistico che sembra unire partecipanti e spettatori, credenti e laici, anche perché le processioni si svolgono nel più completo silenzio rotto soltanto dalla musica delle marce funebri e dal Miserere cantato a tre voci da centinaia di figuranti che hanno iniziato le prove da almeno due mesi. A Sorrento, in attesa dei cortei di venerdì, questa sera (ore 20) dalla parrocchia di Sant'Anna a Marina Grande, la Confraternita di San Giovanni in Fontibus, organizzata la processione dell'Addolorata Madre, giovedì (ore 20.30) la Venerabile Arciconfraternita del Santissimo Rosario coordina la visita agli Altari della Reposizione nel centro storico. Subito dopo la messa in Coena Domini, che ricorda l’ultima cena e la cerimonia della lavanda dei piedi agli apostoli, i confratelli, indossando il saio domenicano con il cappuccio abbassato, fanno visita agli altari della Reposizione, i cosiddetti «Sepolcri», allestiti dai fedeli nelle chiese cittadine. Questo corteo è il preludio alle due processioni più solenni. La «bianca», organizzata dall’Arciconfraternita di Santa Monica, parte dalla chiesa dell’Annunziata nella notte tra il giovedì e il venerdì santo. I confratelli, oltre al saio e allo scapolare di colore bianco, indossano sui fianchi una cintura di cuoio nero che ricorda l’ispirazione agostiniana del loro sodalizio. Il corteo reca in processione l’immagine della Madonna Addolorata uscita alla ricerca del figlio condannato a morte. La processione «nera», organizzata dalla Confraternita delle Morte nella serata del venerdì santo, rappresenta invece il funerale di Cristo morto. I partecipanti al corteo, che parte dalla chiesa dei Servi Maria situata alle spalle della Cattedrale, hanno il saio e il cappuccio neri in segno di lutto. In processione, oltre alla statua della Madonna vestita a lutto, viene portato il simulacro del Cristo morto, una scultura in legno del Settecento, oggetto di grande venerazione da parte dei sorrentini. In entrambe le processioni, gli incappucciati portano i cosiddetti «martiri», cioè i simboli delle sofferenze di cristo tra l’arresto, il processo, l’esecuzione della condanna a morte e la deposizione nel sepolcro. I «martiri» sono ispirati alla descrizione dei Vangeli: il sacco con i trenta danari che furono il prezzo del tradimento di Giuda; l’orecchio tagliato da Pietro a Moico, servo di Caifa, nei momenti successivi all’arresto di Gesù; il gallo che cantò dopo che Pietro aveva rinnegato tre volte il Maestro, il bacile e il panno con cui Pilato si lavò le mani per sottrarsi alla colpa della morte di un innocente; la scritta Inri che fu motivo della condanna; la corona di spine, i flagelli, le catene, la veste rossa e la canna che ricordano l’iconografia dell’Ecce Homo; la croce, i chiodi, il martello, le tenaglie e la scala usati dai soldati romani per la crocefissione; la veste bianca e i dadi per giocarla a sorte; la croce spoglia e il sudario che rappresentano la deposizione nel sepolcro. I cortei sono completati dai simboli delle confraternite, altri incappucciati portano tra le mani fiaccole e lampioni per illuminare il percorso. C’è chi sostiene che a Sorrento solo l’annuncio della Pasqua, comunicato dal suono delle campane a festa, spazza via l’atmosfera di lutto che avvolge la città dopo la processione nera nelle tenebre del Venerdì Santo. L’affermazione riassume bene i sentimenti dell’intensa partecipazione popolare ai riti della settimana santa e alla secolare tradizione delle processioni degli incappucciati. Il rito delle processioni è radicato in tutta la Costiera: tre a Sant’Agnello, sette a Piano, due a Massa Lubrense e tre a Meta. Prevale il saio bianco o nero, ma a Piano si svolgono anche due processioni con il saio rosso, a Vico Equense quest’anno sfila quella «viola», che si alterna nelle rappresentazioni con quella del borgo di Seiano (incappucciati in saio rosso). Venerdì sera, a partire dalle 20, la processione si incammina nel centro storico con gli incappucciati dell’Arcinconfraternita dell’Assunta e Monte dei morti. Circa cinquecento i partecipanti al sentito evento con cori intonati dagli allievi della scuola media Scarlatti e dai componenti del Miserere. Tra le statue portate in processione figura quella dell’Ecce homo, unica del genere tra le sacre rappresentazioni della costiera. (Antonino Siniscalchi il Mattino)

Seiano, riapre il tunnel. Nuovo stop a ottobre

Vico Equense - Ritorno alla normalità dopo oltre cinque mesi di disagi per il centro urbano della cittadina equana grazie alla riapertura nella serata di sabato, intorno alle 20 e 45, della galleria di Seiano chiusa dal 22 ottobre per permetterne i lavori di adeguamento strutturali. Una serie di opere indispensabili per garantire un livello di sicurezza con standard europei alla struttura inaugurata nel 1980 e che sarà a partire dalla primavera del 2011 parte integrante del mega tunnel che collegherà Pozzano con il ponte di Seiano. L’Anas, che ha appaltato l’opera pubblica, in un comunicato ha sottolineato che, «il provvedimento di riapertura è stato anticipato, in accordo con la prefettura, in seguito alle segnalazioni fatte nel pomeriggio di sabato dall’amministrazione comunale di Vico Equense in merito ai notevoli volumi di traffico registrati nelle ultime ore nel centro abitato e sulla statale sorrentina e legati all’appuntamento elettorale». Negli ultimi giorni della settimana si è assistito a un continuo pressing da parte del sindaco Gennaro Cinque, spalleggiato da altri amministratori dei Comuni della costiera, per riaprire con qualche giorno di anticipo il tunnel, evitando che il primo weekend di primavera fosse caratterizzato da lunghe code sul vecchio tracciato della statale sorrentina che attraversa il centro urbano. «L’apertura anticipata – dice il sindaco Gennaro Cinque – ha evitato disagi che sarebbero stati superiori a quelli già notevoli delle ultime settimane, perché molti vigili urbani sono impegnati nelle operazioni elettorali e in mattinata lo sono stati in quelle di sicurezza inerenti le diverse cerimonie di benedizioni delle palme svoltesi in varie località di questo Comune». Dalla centrale operativa del comando della polizia municipale le telecamere dello Scrajo e del ponte di Seiano hanno attestato in mattinata una circolazione senza intoppi e di ridotti volumi grazie all’entrata in vigore dell’ora legale. Nel pomeriggio, invece, il traffico è aumentato, ma è rimasto fluido grazie alla riapertura del tunnel. La galleria sarà nuovamente chiusa dal 15 ottobre 2010 al 15 aprile 2011 per il completamento dell’opera. Tutti gli interventi riguardano la costruzione della variante alla statale 145 per il nuovo tunnel lungo 5,2 km. La galleria sarà realizzata con piazzole di sosta e di emergenza ogni 600 metri, già in questi mesi costruite nel tunnel di Seiano, e postazioni Sos ogni 500 metri. (Umberto Celentano il Mattino)

Affluenza in calo, si vota fino alle 15

Vico Equense - Sono stati chiusi alle 22 i seggi per le elezioni regionali. Le operazioni di voto sono riprese stamani alle 7 per concludersi alle 15. Il dato principale di questa prima giornata è il crollo dell'affluenza alle urne. Alle 22 hanno votato il 43%, rispetto al 53 per cento delle regionali 2005. Gli elettori chiamati alle urne nella nostra Città sono 17043, al termine della prima giornata di voto hanno votato 7329 persone (3845 maschi e 3484 donne). Anche in penisola sorrentina l'affluenza alle urne cala.
Meta 39,32 (50,43)
Piano di Sorrento 40,26 (49,58)
Sant’Agnello 40,67 (48,71)
Sorrento 51,91 (58,05)
Massa Lubrense 51,90 (59,09)

Le «proiezioni» dei sondaggisti «Si rischia di finire sotto il 65»

Bassolino, addio con rabbia: il Pd mi rispetti

Organizza party? Meno male, temevo fosse depresso

Classe 1974, sorrentina, Candida Morvillo ha iniziato a scrivere appena diciottenne su “Il Golfo”, allora quotidiano della città di Sorrento, per passare subito dopo a fare l’inviata dalla costiera per “Il Mattino”, raccontando tra l’altro gli effetti di Tangentopoli e il tracollo della Democrazia cristiana che considerava quelle zone un enorme serbatoio di voti. Oggi dirige “Novella 2000”, storico settimanale di gossip.

Intervista di Alessandro Ferrucci da il Fatto Quotidiano.

Un matrimonio, un divorzio. Un altro matrimonio, un altro divorzio. Feste, presunte amanti, serate chiacchierate. Caos. Quindi anche gossip. Silvio Berlusconi è uno dei personaggi preferiti per Candida Morvillo, giovane direttore di Novella 2000 e autrice del libro "La Repubblica delle veline, vita vezzi e vizi delle ragazze della tivvù dagli anni Cinquanta ai giorni nostri". Quindi chiediamo a lei un giudizio su quanto scritto ieri da il Fatto sul nuovo party organizzato dal premier... La sua prima impressione? Bè, sono molto soddisfatta (sorride): vuol dire che il suo morale è tornato alto. Era preoccupata? Sì, molto (sorride, anzi ride). Vede, dopo il caso Noemi, le conseguenze con Veronica e lo scandalo D’Addario, mi sono giunte voci di un Berlusconi dal profilo basso, chiuso in casa la sera. Insomma, sono contenta per lui. È importante , anche per il Paese, avere un premier in forma e carico. Nessuno lo vuole depresso! Però, ho una curiosità ancora inevasa... Quale? Il ruolo della Began: procura solo le ballerine di samba, o anche quelle di Flamenco? Dove finiscono le sue mansioni...? Però, Began a parte, fino a che punto l’Italia deve "tifare" per il piacere del premier? Quello che avete raccontato voi, non è un reato. Lui può tranquillamente organizzare feste. Il problema è se poi le ballerine diventano ministre, o conquistano incarichi pubblici. Secondo lei è mai successo? Nelle intercettazioni qualcosa è uscito, qualche nome. Ricordo Camilla Ferranti, Elena Russo, ma alla fine non si è fatto nulla. Però, con queste serate, negli ultimi mesi si è anche toccato il tema del "pericolo ricatto ai danni di Berlusconi... Sì, è così, anche questo è uno dei temi meno affrontati. E parlo della sicurezza del paese e della sua personale. Resta che un premier così è fonte inesauribile di spunti anche per un giornale patinato come Novella 2000. Eccome! Per questo mi sento molto fortunata, gli devo molta graditudine. Appena insediata alla direzione, quasi due anni fa, ha organizzato una mega-festa con ballerine, escort e Putin. Da lì la storia del lettone presidenziale. Eppoi ancora scandali, scandali, scandali. In un’ipotetica classifica di "Re del gossip", chi mette ai primi tre posti? Guardi, Berlusconi è irraggiungibile. Tutti gli altri gli sono molte lunghezze dietro. Potrei citarle Marrazzo o Frisullo, ma sono episodi che durano poche settimane e niente più. Una notizia legata al premier che le ha dato molta soddisfazione? Di recente abbiamo scritto del suo ultimo acquisto: il letto di Napoleone. Bene, alle 23.40 del giorno dopo è uscita una nota di Palazzo Chigi per smentirla. Non so se è chiaro: i piani alti della politica italiana si interessano a noi, peccato che la stessa notizia l’aveva scritta giorni prima anche Signorini su Chi. Ma di lui non si sono curati. Strano...Già, strano.

domenica 28 marzo 2010

Voci dagli ippodromi

Continuano le indiscrezioni da parte dei telecronisti appostati all'uscita dei principali ippodromi italiani nei quali si stanno svolgendo i tredici Grand Prix regionali del 2010. Anche secondo le rilevazioni cronometriche del pomeriggio la scarsa affluenza di pubblico sugli spalti sembra aver penalizzato i cavalli che partono sulla destra dello schieramento, tranne in Campania. Ecco la situazione fino a questo momento.

GP della LIGURIA: Fan Burlan +3.5"
GP del PIEMONTE: Fan Bressol +2.0"

GP del LAZIO: Fan Bonin +4.0"

GP della CAMPANIA: Caldenne +5.0"
GP della PUGLIA: Fan Vendol +4.5"

Caldo(ro) e limoni...

Alle ore 19 in Campania ha votato per le regionali il 29,3 per cento degli elettori, in calo di oltre cinque punti rispetto alle precedenti omologhe (34,9% alle regionali 2005; 40,2% alle politiche 2008)

Bassa affluenza. E' questo il dato che emerge dalle prime cifre sulle elezioni regionali in corso, che rappresentano un importante test politico a livello nazionale. Non è colpa del sole, il calo non può essere imputato al clima primaverile. Anche le regionali del 3-4 aprile 2005 si svolsero in una bellissima giornata, i dati segnalarono una flessione, parzialmente recuperata il lunedì. Mentre sulle elezioni regionali grava l'incognita legata all'affluenza, su Facebook la galassia degli astensionisti consapevoli e motivati è una minoranza dotata di un proprio spazio. C'è per esempio il gruppo "Astensionismo attivo per il non voto" che conta ad oggi 595 "fan". L'onda lunga della disoccupazione e la corruzione dilagante, lo scontro infinito con i magistrati e le nuove intercettazioni, la censura sui programmi tv non graditi e il pasticcio delle liste. Nel calderone dell'insofferenza è finito di tutto, in queste settimane che hanno preceduto il voto. Chiudiamo con una curiosità. La candidata del Partito democratico Stefania Astarita ha affidato a Vincenzo De Luca un cesto di limoni di Sorrento, da consegnare a Caldoro, che sarà sconfitto. "Un noto detto popolare associa all'acidità del limone il sapore amaro della sconfitta - dichiara la candidata al Consiglio Regionale - e per questo ho pensato di propiziare la vittoria di De Luca proprio con un prodotto di eccellenza della Penisola Sorrentina, terra meravigliosa dalla quale provengo e che intendo rappresentare in Consiglio Regionale".

Controlli sulla pesca, sei denunciati

Sorrento - Tutela della salute pubblica, rispetto delle norme di sicurezza sulla navigazione, osservazione di obblighi e divieti nello specchio d’acqua della riserva marina protetta di Punta Campanella alla base dell’operazione che ha visto i militari dell’Arma impegnati nelle acque del golfo per una campagna di controlli sul pescato e sulla vendita di frutti di mare a pochi giorni dall’arrivo delle festività pasquali. Nel mirino del nucleo navale dei carabinieri diretto dal maresciallo Pierluigi Chiocca e coordinato dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento anche la tutela dell’habitat marino continuamente minacciato da pescatori senza scrupoli che con il loro comportamento mettono a repentaglio un delicato ecosistema nel quale oltre ad esemplari protetti di fauna e flora vengono spesso rinvenuti antichi reperti archeologici asportati attraverso gli stessi attrezzi da pesca che contestualmente provocano la distruzione di posidonia che funge da barriera all’erosione delle coste e da polmone per il mare producendo ossigeno. Controlli organizzati dei carabinieri hanno focalizzato l’attenzione sulla qualità del pescato che in questo particolare periodo arricchiscono le tavole dei consumatori e dei numerosi ristoranti della penisola sorrentina. In sinergia con il personale medico dell’Asl na3 sud i carabinieri hanno tra l’altro eseguito controlli in una nota pescheria di Piano di Sorrento dove sono stati rinvenuti circa 30 chilogrammi di frutti di mare tra ostriche, tartufi, vongole, lupini ed altro detenuti in cattivo stato di conservazione e destinati alla vendita al dettaglio. Denunciato il titolare dell’attività, un 31enne del posto, l’intero quantitativo di frutti di mare è stato sequestrato e successivamente distrutto tramite immersione in liquidi urticanti. Denunciato anche un 30enne di Castellammare di Stabia, già noto alle forze dell’ordine, per essere stato sorpreso in flagrante mentre esercitava la pesca di frodo nei pressi dello “Scoglio Margherita” nelle acque di Vico Equense raccogliendo tartufi di mare utilizzando bombole ed erogatori di ossigeno vietate dalla legge in materia di pesca subacquea. Sequestrato l’intero quantitativo pescato di circa 5 chilogrammi di tartufi per un valore intorno ai mille euro e destinati a qualche attività ristoratrice del centro stabiese. Il pescato è stato distrutto tramite affondamento in alto mare, il pescatore di frodo se l’è cavata con una sanzione amministrativa di 1.032,00 euro. Denunciati in stato di libertà inoltre un 25enne di Piano di Sorrento, un 44enne di Sorrento, un 37enne ed un 76enne entrambi di Torre del Greco, tutti capibarca, presidenti di cooperative di pesca, armatori di pescherecci sorpresi a navigare nelle acque del golfo di Sorrento in assenza di dotazioni di sicurezza o comunque non conformi alle normative sulla prevenzione dei lavoratori. Sequestrati nella circostanza una serie di giubbotti di salvataggio, estintori, salvagenti fuori norma. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

Affluenza in calo

Alle ore 12 il 10%

A metà circa delle rilevazioni (2.801 comuni su 5.068) pervenute al Viminale, la percentuale di affluenza alle urne alle ore 12 per le regionali va attestandosi poco sopra il 10%, in calo di circa tre punti rispetto alle regionali del 2005. Il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Campania Stefano Caldoro ha votato stamattina alle 11.15 a Napoli, nel seggio allestito nel liceo Scientifico Settimo, (sezione 454). Con lui la moglie, Anna Maria, e la figlia Alessia, che ha votato per la prima volta, oggi, e lo ha fatto per suo padre. Il candidato del Pd, Vincenzo De Luca, ha votato a Salerno, alle 11.30.

Incognita astensionismo, debutta la scheda con l’opzione uomo-donna

Regione Campania - Oggi e domani i cittadini campani (gli elettori sono 4 milioni e 800mila) sono chiamati alle urne per eleggere la nuova assemblea regionale. L’incognita è l’astensionismo: basti pensare che alle ultime Europee si è recato ai seggi solo il 63,9% degli aventi diritto. Del Consiglio faranno parte, ecco la prima novità, il presidente della giunta e sessanta consiglieri. In passato, invece, il governatore rientrava tra i sessanta componenti dell’aula. Non c’è più il listino, abolito con la nuova legge elettorale. Il sistema è il proporzionale, con liste circoscrizionali nelle cinque province. La coalizione collegata al presidente deve ottenere almeno il 60 per cento dei seggi: in Campania, dunque, la maggioranza avrà diritto a 36 consiglieri regionali più il presidente, la minoranza a 24. Il tetto del 60 per cento è stato voluto per tutelare la rappresentanza delle opposizioni, a prescindere dal risultato. Le sezioni elettorali sono 5.717, di cui 886 a Napoli (32 speciali). Nel capoluogo partenopeo (dove ieri sono stati sostituiti 65 presidenti di sezione) il numero totale degli elettori è 815.875, di cui 384.362 maschi e 431.513 femmine. Votano per la prima volta in 2.992, 1.519 maschi e 1.473 femmine. Per il rilascio dei certificati smarriti o deteriorati gli uffici delle Municipalità saranno aperti oggi dalle 8 alle 22 e domani dalle 7 alle 15. Gli elettori con difficoltà motorie, che intendano avvalersi dell’accompagnamento da parte dei taxi riservati e non abbiano ancora prenotato il servizio presso Napoli Sociale, potranno rivolgersi alle Municipalità. Per le Regionali ogni cittadino riceverà una scheda di colore verde su cui sono riportati i nomi dei candidati alla presidenza (Caldoro, De Luca, Ferrero e Fico, mentre è stato escluso Giliberti), collegati ai simboli delle liste delle rispettive coalizioni. La legge prevede il voto disgiunto: è pertanto possibile sbarrare il nome di un candidato governatore ma scegliere la lista di un altro schieramento, a lui non collegata. È anche ammesso il voto per il solo partito, per la lista con l’indicazione del candidato e per il solo presidente. Per la prima volta, poi, è possibile esprimere la doppia preferenza, caso unico in Italia: l’elettore ha facoltà di indicare due cognomi presenti in una stessa lista ma a patto che siano di generi diversi (uomo-donna), pena l’annullamento della seconda preferenza. È comunque sempre possibile indicare un solo cognome (di un uomo o di una donna) sulla scheda. Nella campagna elettorale che si è conclusa venerdì non sono mancate le tensioni e i colpi di scena: dal «tira e molla» sul faccia a faccia tra gli aspiranti presidenti all’avversata candidatura di Roberto Conte fino all’allarme sul voto inquinato. Proprio il rischio di brogli ha spinto i partiti a mobilitarsi attraverso un esercito di «sentinelle», alle quali è affidato il compito di vigilare che nei seggi tutto si svolga regolarmente. L’appuntamento è per oggi dalle 8 alle 22 e per domani dalle 7 alle 15. Poi ci sarà l’atteso verdetto. (di ger. aus. da il Mattino)

L’ultimo giorno del leader

Qualunque sia l’esito del voto, oggi finisce l’era di Antonio Bassolino. Sedici anni filati, tra Palazzo San Giacomo e Palazzo Santa Lucia. Un record assoluto di continuità. Un fenomeno storico. Si dirà che la sua leadership resta a dimensione locale, ma la cosa è ben più complicata. In realtà, Bassolino è personaggio singolare. Non è stato un amministratore puro, perché la sua vocazione politica lo ha costantemente portato a tessere le trame della politica, proiettandolo oltre i confini del territorio. Né è stato un politico puro, perché sedici anni di incarichi amministrativi l’hanno ovviamente costretto a imparare un altro mestiere. E neppure può definirsi un leader nazionale, perché mai, a parte la parentesi nel governo dalemiano, è davvero entrato nel Grande Gioco dei palazzi romani. Del resto, il suo partito l’ha sempre tenuto a distanza: prima per fastidio nei confronti della stella luminosa, poi per l’imbarazzo di fronte all’idolo infranto. In una parola, la traiettoria di Bassolino è anfibia, al confine tra ruoli molto diversi. Ed è fin troppo facile osservare che questa collocazione bifronte (che fosse per caratteriale voracità o per spirito di servizio verso la sinistra) non gli ha giovato. Sul piano personale, il governatore chiude in rosso la stagione vesuviana. Non ha fatto il salto fino a Roma e lascia Napoli avendo consumato un prestigio che a un certo punto fu plebiscitario. Prima o poi, bisognerà capire le ragioni del suo ciclo, visto che non parliamo di un uomo senza qualità. Di quella storia, al momento, basta accennare a tre buchi neri. Il primo è stato l’incapacità di gestire il rapporto con i partiti. Significativamente, se il suo apogeo coincise con gli anni della desertificazione politica di Mani Pulite, i primi segni di crisi emersero già con la seconda sindacatura, quando alla solitudine carismatica si sostituì giocoforza la logica delle alleanze. E qui il sindaco dei miracoli svelò insospettabili inadeguatezze. Il secondo limite è stata la resa senza condizioni alle vischiosità amministrative. Bassolino non riuscì a utilizzare il proprio enorme consenso per imporre una riforma della macchina comunale e poi della macchina regionale. E alla fine scelse la strada della moltiplicazione di consulenti e competenze esterne, dando vita a una corte di uomini del Re, che spesso non sono stati all’altezza e che comunque non hanno scalfito i poteri delle burocrazie. In terzo luogo, per compensare le difficoltà con i partiti e per una tipica ideologia della sinistra, Bassolino imboccò precocemente la strada della spesa pubblica. Il cattivo utilizzo dei cospicui fondi europei è la grande macchia che il governatore lascia di sé alla storia. Oggi si volta pagina. E sarà opportuno che il vincitore delle urne rifletta con attenzione alla storia del leader che lascia il campo. In questa campagna elettorale, l’antibassolinismo è stato una sorta di passepartout. Ma chi gli succederà, più che genericamente antibassoliniano, avrà l’obbligo di affrontare i nodi che il governatore non ha saputo sciogliere e i perché delle defaillance di una lunga stagione. Essendo consapevole che addebitarle ai difetti del suo leader sarebbe ingenuo e forse ingeneroso. Le cose sono state più complesse e quel leader non ha soltanto difetti. (di Paolo Macry da il Corriere del Mezzogiorno)