domenica 21 aprile 2024

Vico Equense. Convenzioni, si corre ai ripari: c’è l’assessore che apre i cassetti

Vico Equense - Le convenzioni urbanistiche stipulate tra il Comune di Vico Equense e un soggetto privato a vantaggio della comunità sono parecchie. Alcune di queste sono oggetto di contenziosi, altre sono cadute nel dimenticatoio. Accordi non rispettati, dove a rimetterci è la collettività. Adesso, però, si vuole correre ai ripari, affrontando il problema, più volte denunciato dai media. A questo arduo compito si scopre che c’è un assessore che - due anni e mezzo fa, all’incirca - ha ricevuto apposita delega. Il suo compito è tirare fuori dai cassetti tutte le convenzioni urbanistiche stipulate dal Comune con soggetti privati e fare in modo che quanto pattuito venga rispettato. Risultati fino a oggi non ce ne sono, ma trapela fiducia.  Il pugno di ferro di questo centrodestra avrà effetto prima che la consiliatura finisca e non sarà il solito proclama per buttare fumo negli occhi dei poveri vicani, assicurano dal Comune. Tra gli accordi siglati ma non rispettati, vi è quello di via Luigi De Feo. C'è una convenzione che prevede l'uso pubblico della piazza sovrastante il parcheggio degli eredi De Rosa. Anche qui l’amministrazione comunale è impegnata in prima linea e assicura che quell'area diventerà ad uso della collettività, come stabilito molti anni fa. Poi ci sta quella del 2017, il sindaco era Andrea Buonocore, oggi presidente del consiglio comunale, siglata con la «struttura da adibire a dormitorio studentesco» costruita dinanzi al palazzetto dello sport di via Madonnella che prevedeva «il primo livello sottostrada destinato per il 50% a servizio delle opere di interesse comune pubbliche site nelle immediate vicinanze».

 

Intanto, però, il cortile del palasport continua ad essere deposito per materiale di risulta. Fino a circa 15 anni fa era spazio libero per consentire ad atleti e spettatori di lasciare l'auto, poi è stato trasformato in una discarica a cielo aperto. Nel corso di questo lungo periodo l'area è stata anche messa sotto sequestro dalle autorità competenti per ben due volte. Ci sta anche il Banco di Santa Croce, ottava meraviglia del mondo marino per la straordinaria biodiversità, che da tempo invoca protezione. Il Comune di Vico Equense che ha giurisdizione sul Banco, nel febbraio del 2017, ha approntato un regolamento ad hoc su cui si è espresso favorevolmente anche il TAR, che prevede una commissione di esperti per gestire l’area. L’applicazione del regolamento consentirebbe al Comune di Vico Equense di gestire direttamente questo sito come una piccola area marina protetta, con tutti i vantaggi del caso, e di ottenere l’adeguata tutela ambientale, durante lo svolgimento delle immersioni autorizzate. Chissà se anche per i regolamenti ci vuole un assessore che apra i cassetti.

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