martedì 16 aprile 2024

Turismo Campano, si rischiano danni per i voli di lusso. Appello di Confindustria Nautica, Assodiporto e Associazione Ristoratori Lubrensi a Regione e Comune di Napoli

Lo spostamento dei voli di lusso, paventato da Enac e Gesac, da Capodichino a Pontecagnano, nella zona industriale di Salerno, spinge gli imprenditori a chiedere un intervento di Regione Campania e Comune di Napoli

“Il documento dell’Aeroporto di Napoli parla chiaro: c’è l’intenzione di spostare seimila movimenti di voli di lusso da Capodichino a Pontecagnano, lasciando a Napoli solo 1500 movimenti; con danni incalcolabili al turismo campano - illustra Gennaro Esposito, consigliere di Assodiporto - l’utenza forzata preferirà Roma ad una facility senza servizi. L’ampliamento di Pontecagnano è stato finanziato con fondi pubblici, per aumentare i voli low cost per incentivare il turismo nel Cilento; perché quindi si sceglie ora di spedire nel nulla, tra il traffico dei tir e senza servizi, i voli di lusso? Voli che per dimensione sono addirittura quelli più compatibili con le esigenze eco- sostenibili di ambientalisti e cittadini partenopei”. Sulla stessa linea anche Confindustria Nautica e l’Associazione ristoratori Lubrensi, che lanciano un appello alla Regione Campania e al Comune di Napoli, per un tavolo di confronto sugli indirizzi programmatici di Gesac e Enac. “Lo spostamento risulterebbe dannoso ed inutile, perché il Golfo di Napoli e’ lo snodo principale per i flussi turistici di lusso in Campania - illustra Sebastiano Iuculano, consigliere nazionale Confindustria Nautica settore charter - Richiediamo un intervento immediato di Comune di Napoli e Regione, per bloccare lo spostamento dei voli di lusso da Napoli a Pontecagnano”.

 

Dalla penisola sorrentina sulla stessa linea i ristoratori; preoccupati per le ricadute territoriali per il calo dei servizi. “Spostare i voli di lusso da Capodichino a Pontecagnano danneggerebbe l’intera Campania - ribadisce Francesco Gargiulo, Presidente dell’Associazione Ristoratori Lubrensi - E’ una tipologia di clientela che richiede servizi specifici e soprattutto comodità. Sceglierebbe di dirigersi a Ciampino o Roma Urbe. Non ha senso. Sarebbe un danno gravissimo al turismo regionale. Bisogna frenare il provvedimento”. Intanto si sta lavorando su un documento congiunto per richiedere un incontro a Regione e Comune di Napoli, siglato da tutte le categorie del turismo e sono già partiti i dialoghi con le varie categorie sindacali. 

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