venerdì 29 gennaio 2010

Nel Pdl si litiga per Cosentino

Regione Campania - Da un lato, c’è Nicola Cosentino accusato in concorso esterno in associazione camorristica per presunti rapporti con il clan dei Casalesi. Dall’altro, Italo Bocchino. I due esponenti di spicco del Pdl non si “amano” molto, questa non è una novità, si era già capito quando c’era da indicare il candidato alla presidenza della Regione. Dopo la bufera giudiziaria che ha coinvolto il sottosegretario all’Economia, candidato in pectore dei berlusconiani, il vicecapogruppo alla Camera del Pdl è stato il primo a sbarrare la strada a Cosentino."Capisco che Italo Bocchino, perdente di successo, abbia un forte complesso d'inferiorità nei confronti di Nicola Cosentino, - dice il deputato del Pdl, Giancarlo Lehner all'Adnkronos - il dirigente che ha restituito dignità, credibilità e vigore, in Campania, prima a Forza Italia, quindi al Pdl. Comprendo financo l'imbarazzo di chi, sconfitto clamorosamente alle regionali - fu una vergognosa Caporetto - promise di fare opposizione dura, durissima in Regione e non la fece, abbandonando il fronte e riparando in quel di Roma, ma Italo Bocchino, stante i precedenti, dovrebbe evitare di aprire bocca e dare fiato. Nicola Cosentino, come coordinatore regionale, è una garanzia di successo, per il Pdl e per lo stesso Stefano Caldoro, che senza Cosentino rischierebbe di emulare la debacle di Bocchino "

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