domenica 25 settembre 2016

Terra Madre Salone del Gusto 2016. Vico Equense: una festa di eccellenze

Vico Equense - Tradizione mediterranea, pieno rispetto delle materie prime, utilizzo di prodotti locali. Sono gli ingredienti dell'arte culinaria praticata da nostri chef pluripremiati. Questa sera, a Pollenzo (Cuneo), cena con la cucina degli chef di Vico Equense e i prodotti del nostro territorio. Ai fornelli, capitanati da Gennaro Esposito del Ristorante Torre del Saracino, si sono alternati con sapiente maestria gli chef stellati di Vico Equense: Giuseppe Guida (Osteria Nonna Rosa), Domenico Iavarone (Maxi dell’Hotel Capo La Gala), Marco del Sorbo (L'Accanto del Grand Hotel Angiolieri), Danilo Di Vuolo (La Caletta dell’Hotel Scrajo Terme). Il pranzo serale è stato arricchito dall’arte pasticcera di Raffaele Cuomo della gelateria Gabriele e dai vini equensi della cantina Abbazia di Crapolla. Tra i fornelli non poteva mancare un altro raffinato cuoco vicano che si è affermato nel Nord Italia, Antonino Cannavacciuolo. Ogni chef ha realizzato una portata con un prodotto della nostra cittadina, provolone del Monaco, olio extravergine di oliva delle colline vicane, il fior di latte e tante altre specialità. Alla cena hanno partecipato oltre novanta persone, in rappresentanza della Città di Vico Equense gli Assessori Lucia Vanacore e Gennaro Cinque, con i consiglieri comunali Federica Leone e Salvatore Guida. Vico Equense in pochi anni si è garantita un numero di chef stellati che non ha eguali al mondo, in rapporto al numero di abitanti. La partecipazione al Salone del Gusto di Torino 2016 di Vico Equense mira a rappresentare un progetto più ampio. L’obiettivo, infatti, è quello di costruire un sistema territoriale che aggreghi le risorse legate alla gastronomia, gli operatori del settore e il pubblico, finalizzato alla crescita della qualità delle imprese presenti e della quantità delle produzioni locali per conseguire il raggiungimento di un ambizioso traguardo, la candidatura di Vico Equense nel circuito UNESCO come Città creativa della Gastronomia.

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