mercoledì 22 novembre 2017

Premio di giornalismo Francesco Landolfo 2017

Antonino Siniscalchi
Menzione speciale per Antonino Siniscalchi 

Sorrento - Lunedì 27 novembre 2017, alle 11, si terrà a Napoli, nella sede dell'Istituto di Cultura Meridionale in via Chiatamone 63, la cerimonia di consegna del Premio di giornalismo "Francesco Landolfo". Il Premio, giunto alla sesta edizione, vuole ricordare e valorizzare l’impegno del giornalista, segretario dell'Ordine dei giornalisti della Campania, ex vicedirettore del quotidiano "Roma" nonché fondatore e presidente dell'Arga Campania. La giuria del concorso, indetto dall'Ordine dei giornalisti della Campania, dal Sindacato unitario giornalisti della Campania, dal quotidiano "Roma" e dall'Arga Campania, è composta da Ottavio Lucarelli (presidente dell'Odg Campania), Claudio Silvestri (segretario del Sugc), Antonio Sasso e Pasquale Clemente (direttori del "Roma"), Geppina Landolfo, Antonella Monaco e Gianpaolo Necco (vertici Arga Campania) e da Gennaro Famiglietti (presidente dell'Istituto di Cultura Meridionale. I vincitori. Premio "Carta stampata", ex aequo, a "Eroina? Meglio il provolone", di Maria Elefante (Famiglia Cristiana) e "Napoli, per lo smog livelli da primato: stop alle auto inutile", di Antonio Folle (Roma). Menzione speciale: "Porte aperte, ecco il depuratore di Gradelle" di Antonino Siniscalchi (Il Mattino) e "Sant'Antuono, benvenuto Carnevale", di Claudia Bonasi (il Mattino). Premio "Radio-televisione", ex aequo, a "Piano di evacuazione, rischio Vesuvio" di Roberto D'Antonio (La7) e "Un bivio per via Krupp", di Daniele Morgera (Rai). Menzione speciale: "Aira alla Commissione Ecomafie: fermate i demolitori disonesti" di Monica D'Ambrosio (Ricicla Tv) e "Con i carabinieri forestali a cavallo sullo scenario lunare del Vesuvio dopo i roghi" di Nello Fontanella (Il Mattino Tv).
 
Premio "Internet e foto/video reportage", ex aequo, a "Incendi, i rifugiati sentinelle sul Vesuvio" di Carmine Alboretti (Paginevesuviane.it) e "Pozzuoli, veleni e camorra: così muore la Foresta di Cuma" di Gennaro Del Giudice (Cronacaflegrea.it). Menzione speciale: "Così lo Stato è stato truffato con le ecoballe" di Agata Marianna Giannino (Il Giornale.it); "Non è soltanto Pummarola" di Giuseppe De Silva (Kompetere Journal) e "Una notte con agenti sentinella nelle discariche abusive di Giugliano", di Maria Rosaria Ferrara (TeleclubItalia.it).

Antonino Siniscalchi ha ottenuto la menzione speciale per un articolo sul depuratore di Punta Gradelle 

di Antonino Siniscalchi

VICO EQUENSE - Non è stato ancora inaugurato ufficialmente, ma funziona da circa tre mesi e produce effetti positivi sul mare della penisola sorrentina, da Vico Equense a Sorrento. È il depuratore di punta Gradelle, una struttura moderna, al passo con le esigenze di cinque comuni. Un’opera attesa fin dai tempi del colera del 1973 e realizzata, con frequenti sospensioni dei lavori, sulla base di un progetto elaborato nel 1996, appaltato nel 2006 dalla regione Campania. La fase decisiva, tuttavia, si è concretizzata negli ultimi tre anni. Il 12 maggio scorso, infine, l’entrata in funzione del ciclo di depurazione di un bacino di utenza, tra residenti e turisti, di circa 140mila persone, a servizio dei comuni di Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Vico Equense e parte di Sorrento, in attesa di convogliare nella nuova struttura gli scarichi che afferiscono attualmente nel depuratore di Marina Grande. L’impianto di punta Gradelle, dove sono in fase di completamento le opere relative alle gallerie di supporto e gli ultimi interventi strutturali, rimarrà in esercizio fino alla fine di quest’anno alla Veolia, l’azienda milanese, subentrata al consorzio di imprese che ha effettuato la prima parte dei lavori. Poi, dal prossimo anno sarà gestito dalla Gori, la società che gestisce il ciclo delle acque nei comuni della penisola sorrentina. L’impianto di punta Gradelle è costato circa 60 milioni di euro, di cui 27 per il completamento dell'opera. Ieri pomeriggio, porte aperte ai soci della Grande Onda, il movimento civico che ha seguito passo dopo passo tutti gli interventi decisivi verso l’apertura del depuratore. L’ingegnere Luigi Facchi, ha illustrato l'opera nei dettagli ed al termine dell’itinerario ha consegnato alla coordinatrice della Grande Onda, Laura Cuomo, una bottiglia di acqua sottoposta al ciclo di depurazione, raccolta prima della immissione nella condotta che si immette nel diffusore, ad una profondità variabile tra 78 e 92 metri, che trasporta l’acqua stessa ad una di stanza di un chilometro e mezzo circa dalla costa. L'impianto ha una portata base di 1.250 metri cubi di liquame, con un carico massimo di 8.500 metri. «Le acque vengono trattate mediante un processo biologico il cui comparto è composto da quattro reattori - spiega Luigi Facchi, responsabile del cantiere di Punta Gradelle, della società Veolia - e rappresenta il cuore dell'impianto. Stiamo perfezionando le varie logiche di funzionalità di tutto il sistema, ma i risultati dopo tre mesi dall’entrata in funzione sono positivi». Quaranta membrane costituiscono il comparto biologico, 10 in ogni reattore. Si tratta di membrane di ultra filtrazione a fibra cava, immerse in vasca ed hanno una porosità di 0,045 micron (millesimo di millimetro). La prima fase del sistema prevede, invece, la grigliatura grossolana e fine per bloccare il materiale solido proveniente dalle condotte dei comuni della costiera. «Si tratta di circa sedici quintali di reflui al giorno che prima finivano in mare», sottolinea Luigi Facchi. In attesa del taglio del nastro ufficiale, quindi, il depuratore di punta Gradelle ha già sortito effetti positivi sul mare di Sorrento e dintorni. Insieme ai liquami prodotti da cinque dei sei Comuni della penisola sorrentina, nel depuratore di punta Gradelle, finalmente confluiscono decenni di attese e di ritardi, polemiche e battaglie a colpi di carte bollate. Una svolta decisiva per il risanamento del mare della Costiera.

Antonino Siniscalchi, nato a Sant’Agata sui due Golfi, Comune di Massa Lubrense, il 01.09.1954, vive e lavora a Sorrento. Docente di Scienze motorie e sportive al Liceo scientifico Salvemini, corrispondente dei quotidiani Il Mattino e La Gazzetta dello Sport, è laureato in Scienze motorie. Direttore responsabile del periodico Surrentum fin dalla fondazione (1981). Ha iniziato l’attività giornalistica nel 1970 collaborando con il settimanale Sport 7, ha scritto anche per Campania sport, Roma, Corriere dello Sport, Guerin sportivo, il Resto del Carlino, La Sicilia, Sport sud, Sport del Mezzogiorno e decine di quotidiani, radio, tv (Telepenisola, TeleSorrento e Napoli Canale 21) e settimanali. Con il fratello Gianni ha pubblicato il libro ll calcio a Sorrento, settant’anni di storia (1999). Una esperienza lavorativa intensa e diversificata: già dirigente di una azienda alberghiera, docente e giornalista, ha iniziato giovanissimo a seguire il Sorrento calcio di Lauro e Torino. A diciannove anni la prima partecipazione all’Hilton di Milano agli incontri tra dirigenti sportivi impegnati nel trasferimento dei calciatori. Iscritto all’albo dei giornalisti dal 1978, vincitore di concorso a cattedre per l’insegnamento di Educazione fisica nella scuola secondaria di primo (1986) e secondo grado (1988). Altrettanto significativa l’esperienza maturata nel settore dello sport scolastico, come referente distrettuale dell’Ufficio Educazione fisica e sportiva del Provveditorato agli studi di Napoli.

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