martedì 30 giugno 2009

Solidarietà con l’Aquila vacanze per gli anziani

Vico Equense - Gara di solidarietà lungo l’asse Roma-Monte Faito per centoventi terremotati di L’Aquila, grazie all’iniziativa di un sacerdote innamorato del gigante verde della costiera sorrentina. Due gruppi di sessanta persone formati da numerosi nuclei familiari sono stati ospiti per una settimana dell’hotel Sant’Angelo grazie all’iniziativa di Massimo Nevola, sacerdote e docente, che da dieci anni organizza sul Faito soggiorni estivi per i soci della Lega Missionaria Studenti di Roma. Quest’anno, come tangibile segno di solidarietà il religioso ha prenotato, grazie alle donazioni ricevute, la settimana sul Faito non per i suoi ragazzi, ma per i residenti dell’area di L’Aquila tuttora alloggiati in tenda. «La scelta di offrire a questi fratelli – afferma Massimo Nevola – un momento di serenità è nata spontanea e si è potuta realizzare grazie al concorso di tanti benefattori. Ho subito pensato al Faito, di cui da anni apprezzo le bellezze naturalistiche e il calore familiare della sua ospitalità, per cercare di far dimenticare per qualche momento l’esperienza terribile del terremoto». Don Nevola ha potuto contare sull’entusiasmo di tutto lo staff dell’albergo Sant’Angelo che si è mobilitato per garantire agli ospiti abruzzesi una settimana di riposo e svago. In particolare Danilo Somma ha fatto mobilitato a sua volta una catena di solidarietà che ha coinvolto enti, operatori turistici, singole persone, che hanno collaborato alla riuscita delle escursioni guidate a Pompei, Capri, Sorrento e costiera amalfitana. «Ho trovato persone sensibili come Nadia Vitiello dell’ufficio promozione della Circumvesuviana, i dirigenti del Consorzio Linee Marittime Partenopee, Staiano trasporti a Capri, Carrani Tour di Roma che ha distaccato per questa nobile missione la guida Sasha Acampora – afferma l’albergatore del Faito – che hanno gratuitamente messo a servizio degli amici abruzzesi mezzi di trasporto ed il loro lavoro. Ciò ha permesso di far scoprire a costi nulli molte bellezze naturalistiche e monumentali della Campania. Convivere con tanti nuovi amici le emozioni dei nostri ospiti è stata un’esperienza toccante e gratificante che ci ripaga degli sforzi organizzativi effettuati con don Nerola che con il suo gesto ancora una volta ha dimostrato il suo amore per il Faito». Al termine di ognuna delle due settimane di soggiorno negli occhi dei terremotati si è letta la commozione e la gratitudine verso una catena di solidarietà che è spaziata in più campi e inoltre, è nata spontaneamente l’idea di ritornare di nuovo sul Faito nelle vesti di turisti ordinari dopo averne apprezzato le bellezze illustrate da Danilo Somma. (Umberto Celentano il Mattino)

A spasso sui monti con le nuove mappe

Massa Lubrense - Punta Campanella-Jeranto e Faito-Sant’Angelo a Tre Pizzi: sono gli itinerari sviluppati sulle due nuove cartine elaborate da Giovanni Visetti per gli amanti dell'escursionismo. Rappresentano due distinte aree dei Monti Lattari, assolutamente diverse fra loro sia per la posizione che per l'ambiente. Punta Campanella, con Monte San Costanzo e Jeranto si sviluppa sulla parte estrema della penisola sorrentino-amalfitana, quella con i rilievi più bassi; quella Monte Faito-Sant'Angelo a Tre Pizzi comprende la vetta più alta dei Lattari, con il Molare con i suoi 1.443,6 metri. Sul verso di ciascuna cartina numerose fotografie, scattate in diversi periodi dell'anno, che danno un'idea della varietà di panorami sempre spettacolari, con sfumature diverse dodici mesi l'anno. Nella prima cartina è incluso anche il sentiero che da Nerano conduce a Jeranto e tutte le sue diramazioni (Penna, Torre di Mont'Alto, spiaggia, spianata della ex-cava), i segnavia che gli escursionisti trovano lungo i sentieri, sia quelli del Progetto Tolomeo sia quelli del Cai (Club Alpino Italiano). «Queste nuove pubblicazioni - spiega Giovanni Visetti, il cartografo autore dei tree itinerari - riprende sostanzialmente le varie versioni curate da me e successivamente dai Comuni di Massa Lubrense e Sorrento, quella del Faito segna veramente un passo avanti per la fruizione di un territorio che, seppur limitato, offre grandissimi spunti di interesse, eccellenti panorami, ovviamente quando non è avvolto dalle nuvole e piacevolissime escursioni in quasi ogni periodo dell'anno. Su questa seconda cartina - aggiunge Visetti - oltre ai sentieri classici ne sono indicati anche altri meno conosciuti ma altrettanto interessanti. Le occasioni di completare dei percorsi ad anello sono molteplici. Per facilitare la “navigazio ne e l'orientamento in questo ambiente ho indicato alcuni elementi senz'altro poco interessanti - sottolinea il geografo-cartografo - ma molto visibili quali antenne e piloni della linea dell'alta tensione. Ho anche riportato in carta le due sorgenti dell'Acqua Santa e della Lontra, così come le neviere o “fosse della neve”. Come sostengo da tempo, il Faito è sempre stato sottovalutato e, nonostante la relativa facilità di accesso attraverso la funivia, rimane abbandonato e trascurato. I più volenterosi - conclude Giovanni Visetti - potranno anche salire a piedi scegliendo uno dei numerosi itinerari che partono da Pimonte, Agerola, Vico Equense, Castellammare migliorando ulteriormente la loro escursione». Le cartine di Punta Campanella, San Costanzo e Jeranto sono già disponibili a Termini e a Massa centro. Nei prossimi giorni anche quelle del Faito e Monte Sant'Angelo a Tre Pizzi saranno in vendita in vari bar e ristoranti nei pressi della funivia e del Belvedere. (ma. d’esp. il Mattino)

Maxi truffa ai locali, tre giovani in cella

Sant’Agnello - Truffavano i locali pubblici pagando con banconote di piccolo taglio e chiedendo il resto per somme superiori. Tre giovani sono stati fermati da due militari della guardia di finanza di Massa Lubrense che, liberi dal servizio, hanno seguito i loro movimenti. I tre, S.M., S.P. e P.R., di età compresa tra i 19 ed i 22 anni, sono tutti di Napoli. Il più grande, S.M., entrava nei bar del centro cittadino di Sant'Agnello acquistando bibite di poco costo. Al momento di pagare consegnava una banconota da 5 euro. Quando gli veniva versato il resto, asseriva di aver pagato con venti euro. A questo punto dava vita a lunghe discussioni con i cassieri dei locali fino a quando non riusciva ad ottenere quanto asseriva gli spettasse. Uno dei due finanzieri, agli ordini del tenente Giuseppe D'Aniello, ha assistito alla messinscena. Insospettito ha chiesto alla titolare dell'esercizio di visionare le registrazioni della videosorveglianza dalle quali ha ottenuto la conferma ai propri sospetti. Seguendo i giovani in altri bar ha potuto constatare che i tre erano impegnati in una truffa. Qualificatosi, ha fermato prima S.M. e poi, con l'ausilio di un collega, gli altri due che facevano da palo. I tre sono stati poi affidati ad una pattuglia del commissariato. Per loro è scattata la denuncia per truffa aggravata in concorso e l'allontanamento dalla penisola sorrentina con foglio di via. Otto segnalazioni alla prefettura per uso di sostanze stupefacenti, centinaia di giovani controllati nei luoghi di ritrovo, una denuncia per possesso di droga superiori al limite consentito per uso personale. Nell'ultimo weekend, i militari della tenenza della guardia di finanza di Massa Lubrense, diretta dal tenente Giuseppe D'Aniello e guidati dal maresciallo Emilio D'Urso, con l'ausilio di cani antidroga provenienti dal comando provinciale di Napoli, a Sorrento e in penisola sorrentina hanno controllato centinaia di giovani provenienti in maggior parte da comuni campani. (Massimiliano D'Esposito il Mattino)

Abusivismo, il ritorno delle ruspe

Piano di Sorrento - Partono le demolizioni e la prima costruzione abusiva ad andare al suolo è un fabbricato di circa settanta metri quadrati realizzato in località Colli di San Pietro, nella parte di fascia collinare affacciata sul golfo di Salerno. Il provvedimento, caso unico in Costiera, è stato disposto direttamente dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata in seguito al pronunciamento definitivo della corte di appello. In pratica, al termine di una battaglia legale andata avanti per oltre un decennio, e nonostante la richiesta di condono presentata al comune dai proprietari dell’immobile, le ruspe sono arrivate in località Belvedere per radere al suolo il manufatto costruito senza autorizzazioni. Si tratta della prima sentenza di demolizione eseguita in Costiera dopo i tre provvedimenti analoghi, eseguiti sempre a Piano di Sorrento all’inizio degli anni Novanta durante l’amministrazione guidata dal primo cittadino Vincenzo Nastro. Comprensibile, quindi, lo sconforto dei proprietari che mai avrebbero immaginato un iter tanto rapido, soprattutto se confrontato con le centinaia di pronunciamenti già emanati dal tribunale per i tanti abusi edilizi realizzati sul territorio comunale e che comunque continuano ad essere oggetto di querelle giudiziarie che hanno l’unica finalità di allontanare l’arrivo delle ruspe. «Siamo senza parole di fronte ad un provvedimento che fa apparire il nostro caso come un abuso eclatante», dicono dalla famiglia Sferrazza mentre gli addetti alla demolizione sono a lavoro. A dire il vero anche dal comune non nascondono la singolarità del provvedimento eseguito, la cui rapidità è stata dovuta all’intervento diretto della Procura della Repubblica. “Da parte nostra abbiamo dovuto provvedere all’accensione di un mutuo per le spese di demolizione”, dicono dall’ufficio tecnico. Si, perché per i proprietari dell’immobile abusivo, al danno della demolizione si aggiunge la beffa di dover rimborsare quanto prima il comune per le relative spese sostenute. Intanto, nonostante le denunce ed i sequestri da parte delle forze dell’ordine, Piano di Sorrento, continua ad essere oggetto di assalti da parte dei pirati del mattone. “Le segnalazioni che giungono alla segreteria SOS Ambiente si riferiscono spesso agli stessi luoghi già colpiti dagli abusi nei mesi e negli anni passati come la splendida località Belvedere ai Colli San Pietro dove dopo una lottizzazione si sta procedendo ad un’attività edile selvaggia e sta scomparendo uno degli l’ultimi boschi naturali”, scrivono in una nota i volontari della sezione della penisola sorrentina del Wwf in riferimento proprio alla zona nella quale c’è stata la demolizione. Non a caso, proprio nel parco Lamaro, di fronte agli isolotti de Li Galli, nel giro di pochi anni al posto di carrubi e ginestre sono nate case a strapiombo nella roccia calcarea. Discorso analogo per via Artemano e zone limitrofe dove in più occasioni, sono dovute intervenire le forze dell’ordine per bloccare lo sviluppo di un nucleo abitativo completamente abusivo, denunciano dal Wwf. (Francesco Aiello il Mattino)

Coltivava Marijuana in casa, arrestato

Sorrento - Operazione alle prime luci del mattino degli agenti del commissariato coordinati dal vicequestore Antonio Galante che nella zona collinare di Casarlano fanno irruzione in un casolare dove un pregiudicato aveva realizzato una vera e propria serra per la coltivazione di una piantagione di canapa indiana. A finire in manette intorno alle 7 di ieri mattina è stato Francesco Scarpato di 45 anni, pregiudicato, deferito alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In un rudere trasformato a serra adiacente all’abitazione il 45enne era dedito alla coltivazione di piante di canapa per ottenere marijuana ed hashish effettuando lo spaccio al minuto su richiesta. Le operazioni degli agenti del commissariato di Sorrento si sono estese anche all’interno della casa dove in seguito a perquisizione sono stati rinvenuti chiusi all’interno di un barattolo nascosto in un armadietto della cucina 102 semi di canapa pronti per essere coltivati o presumibilmente venduti. Complessivamente il pregiudicato deteneva 8 piante di canapa di cui 2 già essiccate ed appese ad un muro del rudere adibito a serra, per un totale di 3,2 chilogrammi di canapa, oltre ai 102 semi nascosti in casa. L’intero quantitativo è stato posto sotto sequestro. Il 45enne pregiudicato è stato sottoposto al processo per direttissima presso il tribunale di via degli Aranci di Sorrento durante il quale è stato richiesto il termine a difesa per l’udienza di luglio. Il giudice ha intanto convalidato gli arresti emettendo a carico di Francesco Scarpato ordinanza di custodia cautelare in carcere immediatamente eseguita dagli agenti di polizia che hanno trasferito il 45enne presso la casa circondariale di Poggioreale di Napoli. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

Iannuzzi: siamo stati troppo teneri col premier

La fusione a freddo tra Ds e Margherita in Campania raggiunge quota sotto zero. Ecco af­frontarsi durante la direzione regio­nale del Pd gli ex popolari e i basso­liniani. Le linee sono agli opposti. L’appello alla collegialità dei bas­soliniani, di cui è portavoce in se­greteria Antonio Marciano, naufra­ga non appena il segretario regiona­le Pd Tino Iannuzzi apre bocca. Tre ore di riunione prima della direzio­ne del partito e invece di discutere sulla base di una linea condivisa in vista dei congressi (nazionale e re­gionale), Iannuzzi spara a zero. Il ri­sultato elettorale, la sconfitta nelle tre province, per il segretario è fi­glia di una «drammatica rottura tra i cittadini e le istituzioni. Anche Bassolino (che sta in prima fila, ndr) lo ha detto: si è chiuso un ci­clo. Che ha lati positivi ma anche molte ombre e ritardi. Non lo dico per mettere nell’angolo qualcuno, ma per ricostruire il partito e rimar­ginare una ferita. Non servono di­scontinuità mascherate, ma vere novità nelle leadership, nelle pro­poste, nelle alleanze. Altrimenti ri­schiamo la sconfitta». Poi passa al­l’ultimo rimpasto regionale. «Non giudico le persone, ma sono critico e preoccupato per l’ultimo rimpa­sto — spiega Iannuzzi —. In piena emergenza rifiuti il partito si fece carico di concordare e supportare gli obiettivi della nuova giunta. Ma ora cosa accade? Non sono rappre­sentati interi territori. Sono stati chiamate personalità con una netta connotazione politica, senza rispet­tare il pluralismo del Pd. Così si ali­mentano conflitti nel partito». E poi ancora il rapporto con il gover­no nazionale: «In questo anno di collaborazione con Berlusconi c’è stato un atteggiamento troppo ac­condiscendente, troppe ingiustifi­cate aperture di credito da parte del­le istituzioni locali».Si susseguono gli interventi di Valiante, Cozzolino, Armato (ca­sualmente Bassolino si allontana), Sommese. Tocca al governatore che ignora tutto quello che Iannuz­zi ha appena detto. Lo schiva, non gli risponde e non lo nomina. La sua idea, ovviamente, è opposta. Per Bassolino bisogna uscire dalla dicotomia discontinuità-continui­tà. «Perché abbiamo perso comun­que nelle tre province pur presen­tando uomini noti e uomini nuo­vi ». De Simone e Villani da una par­te, Nicolais dall’altra. «Non si può scindere l’analisi del voto dal con­gresso — spiega —. Se la separazio­ne è netta rischiamo la tristezza». Dunque inutile «irrigidirsi» su posi­zione tafazziane. E poi conclude: «Dobbiamo puntare, tutti insieme, a portare le istituzioni alla loro sca­denza naturale: promuovendo nuo­ve generazioni di amministratori e di dirigenti politici. Se facciamo questo non è detto che perdiamo». (Simona Brandolini il Corriere del Mezzogiorno)

lunedì 29 giugno 2009

Sparatoria a Pozzano: Scala “Subito un tavolo istituzionale per ridare tranquillità ai cittadini”

Regione Campania - Esprime preoccupazione il Consigliere regionale Tonino Scala, capogruppo de "La Sinistra", per la sparatoria avvenuta stamane vicino alla spiaggia di Pozzano, Castellammare di Stabia. “Ancora non abbiamo metabolizzato l’efferato e plateale delitto che si è consumato a Napoli, vicino alla Metropolitana di Montesanto in cui è rimasto vittima innocente il giovane rumeno Pedru Birleandu, che già siamo costretti a registrarne un altro”. “Ciò che è avvenuto stamani a Pozzano è davvero inquietante”. – Continua il capogruppo – “Qui non si tratta solo di combattere la criminalità organizzata, micro o macro che sia, ma di combattere contro la subcultura che genera questa violenza cieca e devastante”. “Non ci sono commenti per tanto disprezzo per la legalità e per la vita umana. E non ha importanza alcuna conoscere il motivo che ha spinto i protagonisti della “sceneggiata” di questa mattina a sparare all’impazzata, incuranti di quanti ignari, si potevano trovare sulla traiettoria dei loro proiettili. Perché non c’è mai motivo che possa valere una vita umana”. “E’ importante – spiega Scala - sottolineare ancora una volta, purtroppo, che nel nostro territorio sono necessari impegno e fermezza per ridare serenità ai cittadini. L’impegno della sola amministrazione comunale non può bastare. E’ necessario un lavoro sinergico con le istituzioni preposte all’ordine, i cittadini e gli enti istituzionali. Per questo bisogna convocare un tavolo, che veda la presenza dei rappresentanti regionali, del sindaco di Castellammare, del Prefetto e rappresentanti di sindacati e cittadini, affinché si individuino iniziative a breve, lungo e medio termine, atti a combattere questi reiterati episodi di la violenza”. “Ovvio che nella lotta alla criminalità non si può prescindere dall’aiuto delle forze dell’ordine, - conclude Tonino Scala - ma sono anche consapevole, da sempre, che la lotta alla criminalità passa in primo luogo da una attenta opera di prevenzione e da una diffusa cultura della legalità che deve interessare tutti. Un impegno che, dunque, non può che essere sinergico tra tutte le istituzioni del territorio con la collaborazione dei cittadini”.

Chiude il Catasto. Protesta dei Geometri stabiesi

Castellammare di Stabia - Geometri stabiesi sul piede di guerra a causa della chiusura dell’ufficio decentrato del Catasto di Castellammare di Stabia. Era l’ 11 marzo 2002 quando, a seguito di numerose petizioni di firme, promosse da geometri, ingeneri ed architetti, aprì la sede stabiese della Direzione dei servizi catastali di Napoli. Tale soluzione aveva lo scopo di risolvere il grande sovraffollamento degli uffici napoletani e favorire un più celere agire della Pubblica Amministrazione. Ebbene, da circa un mese l’ufficio è inesorabilmente chiuso, con notevoli aggravi per tutti i tecnici del comprensorio. «Ero uno dei tanti frequentatori dell’ufficio di Castellammare – spiega il geometra Giuseppe Vanacore – ma ora, a causa della chiusura dell’ufficio, sono costretto a recarmi ogni volta a Napoli. Ciò comporta un inevitabile dispendio di energie e risorse, considerato che a volte, solo per una informazione, siamo costretti a passare la giornata in estenuanti attese. Personalmente, ho chiesto le motivazioni di tale chiusura e mi è stato detto che il Comune non ha rinnovato la convenzione con il Catasto di Napoli, ma non so altro». Solidale con i tecnici stabiesi Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania, che, già nel 1997, da membro del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Napoli, fu promotore di una vera e propria battaglia, anche mediante petizioni popolari, per far istituire un ufficio del Catasto a Castellammare. «La chiusura dell’ufficio stabiese del catasto costituirebbe l’ennesima occasione persa della città – spiega Sicignano –. Di conseguenza, chiedo che gli organi competenti facciano immediatamente chiarezza sull’ intera vicenda. Ho scritto anche una lettera al presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Napoli, Diego Buono, affinché, con il suo prezioso ed autorevole intervento, la vicenda possa nel più breve tempo possibile trovare una soluzione». Conclude Sicignano: «ritengo che il decentramento della Pubblica Amministrazione rappresenti una opportunità di grande valore per l’intera città, non solo per la conseguente diminuzione di impedimenti per quanti necessitano di usufruire dei suddetti uffici, ma soprattutto costituisce un passo importante affinché si crei a Castellammare un centro affaristico considerevole, magari preminente in tutta la provincia di Napoli».

Stop al depuratore di Punta Gradelle

Vico Equense - Dopo lo stop ai lavori della galleria Pozzano-Seiano per l’interdizione antimafia alla Società internazionale gallerie srl, disposta dalla Prefettura di Napoli, si fermano anche alle opere in atto all’impianto di depurazione di Punta Gradelle. Su questo fronte, l’impresa che ha sede a Piano di Sorrento, ha in subappalto le opere civili (un sistema di gallerie realizzate finora al 50 per cento) previste dal progetto varato dal Commissariato di Governo per la bonifica e la tutela delle acque in Campania. Aggiudicatario dell’appalto complessivo del depuratore di Punta Gradelle è l’Ati-Associazione temporanea di imprese, costituita dal Consorzio Ravennate (capogruppo) e dalle aziende del Gruppo Intini, Sid spa e Intini Angelo Srl. L’impianto, la cui entrata in funzione era stata inizialmente prevista per il 2008, è stato finanziato con i fondi dell’Unione Europea, del ministero dell’Ambiente e della Regione, uno stanziamento di circa 77 milioni e 500mila euro. Anche il cantiere di Punta Gradelle, come la galleria Pozzano-Seiano, è presidiato dai dipendenti della Società internazionale gallerie srl, licenziati nei giorni scorsi, insieme alle maestranze impegnate nella realizzazione di altri percorsi sotterranei ad Acri, Sanremo, Contursi, Roccella Jonica e Siena. Un totale di circa 400 dipendenti tra tecnici ed operai. Per il prossimo 21 luglio, intanto, è attesa la decisione del Consiglio di Stato, al quale si è appellata la Sig-Società internazionale gallerie srl a seguito dell’interdizione disposta dalla Prefettura, dopo che il Tar della Campania ha respinto la richiesta di sospensiva, mentre la decisione nel merito è fissata per il 7 ottobre prossimo. In attesa delle determinazioni dell’impresa capogruppo dell’appalto, quindi, anche l’impianto di depurazione di Punta Gradelle subirà, inevitabilmente, ritardi nel completamento, previsto per il 2011. L’opera, attesa in penisola sorrentina da oltre trent’anni, riveste vitale importanza per la tutela del mare, è destinata allo smaltimento delle acque reflue dei Comuni di Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense, con un bacino di utenza di circa 90 mila abitanti che si raddoppia nel periodo estivo. L’impianto, che si sviluppa in galleria, su due linee parallele, con unità di trattamento compatte, è stato progettato nel rispetto delle più recenti norme che definiscono i criteri di sicurezza ambientale. (a.s. il Mattino)

Welcome Concert

Sorrento - Martedì 30 giugno, alle ore 21, al Parco Ibsen di Sorrento. Ingresso gratuito.
Domani sera, alle ore 21, al Parco Ibsen di Sorrento, è in programma il secondo appuntamento con i “Welcome Concert” dell’ensemble “Luigi Denza”, formazione ridotta dell’orchestra giovanile di Sorrento Jazz. L’ingresso è gratuito. Gli allievi del percorso formativo “I giovanissimi verso la musica”, diretti dai maestri Giuseppe D’Antuono ed Angelo Ruggieri, eseguiranno musiche di Bach, Giordani-Reverberi, Bacalov, Morricone, Piovani, Rota, Denza, Califano-Gambardella, E. De Curtis – G.B De Curtis. L’ensemble “Luigi Denza” è composto da Raffale Cesarano e Riccardo Maria Esposito (clarinetto), Enrica Bonacci (oboe), Catello Coppola e Maria Gargiulo (flauto), Antonio Ruocco e Luca Capoluongo (violino), Marco Vollono (violoncello), Vincenzo Martire (sassofono), Stefano D’Urso (tromba), Claudio Junior De Rosa e Margherita Giordano (tastiera), Ciro Romano (arpa), Gabriella Cimmino e Imma Ruggeri (voce). Il percorso formativo “I giovanissimi verso la musica”, istituito nel 2003, vede protagonisti oltre quaranta ragazzi, compresi tra i quindici e i ventitré anni di età, che durante l’anno, a titolo gratuito, seguono tre incontri didattici settimanali dedicati al solfeggio e allo studio del clarinetto, dell’oboe, del violino, del violoncello e del pianoforte. E’ tradizione che i giovani allievi concludano il percorso formativo con la partecipazione al festival internazionale Sorrento Jazz.

Marchio dop agerola

Regione Campania - "Valuto positivamente - afferma Tonino Scala Consigliere Regionale - la proposta del Ministro Zaia di dare al provolone del monaco il marchio dop. Trovo la sua proposta molto interessante. In passato sia con alcune associazioni locali, sia con gruppi di imprenditori di quell'area ho partecipato ad incontri volti alla promozione di un marchio dop per i prodotti dei Monti Lattari. Ritengo indispensabile che, dopo la proposta lanciata dal Ministro dell'Agricoltura anche la Regione Campania si attivi per consentire agli allevatori di quell'area di fare al meglio il proprio lavoro. Penso alla discussione sulla proposta di legge da me presentata per la creazione di stalle per ovini e bovini del comprensorio dei Lattari. Le attuali norme urbanistiche impediscono di riattare e adeguare i ricoveri zootecnici, indispensabili per l’economia locale. Sono sempre stato a sostegno del PUC che considero uno strumento legislativo che ha difeso e difende questo territorio da ogni tipo di scempio e dagli abusi edilizi, ma sono però convinto che piccoli e significativi stralci che non contrastino la visione d’insieme dell’assetto urbanistico siano indispensabili per consentire, come in questo specifico caso, di incentivare la realizzazione dei prodotti tipici e ad un’economia di non scomparire”.

Aliscafi by night, al via la movida del Golfo

Molo Beverello-Sorrento, ecco il servizio anticaos nei weekend: via mare la Costiera è più vicina

Sorrento - Luci accese, ieri alle 21, al porto di Marina Piccola, per accogliere il jet Auriga con 53 passeggeri della corsa inaugurale del nuovo servizio di collegamento notturno, tra Napoli e Sorrento per i weekend estivi. Ad accogliere i viaggiatori dirigenti del settore trasporti della Regione, Renato Capalbo e Ferruccio Padula, il dirigente dell'Acam, Alberto Ramaglia. Sorrisi per stemperare la tensione al varo delle vie del mare by-night sulla rotta Napoli-Sorrento, alla partenza della prima corsa, alle 20.30 dal Molo Beverello. Alla prima partenza signori di mezza età diretti a Sorrento per la cena con amici. «Seduti ci si riposa e senza stress tra gallerie, code, caos. Poi, ho trovato anche una certa convenienza», sorride Giovanni, che è in compagnia della moglie. Tutti convinti delle potenzialità del progetto: da Napoli a Sorrento in mezz’ora, stessa soluzione per il rientro. La nuova proposta delle vie del mare, finalizzata ad incrementare il flusso dei pendolari del fine settimana, muove i primi passi con un piano intermodale per decongestionare il traffico sulla Statale sorrentina e attenuare i disagi nel rientro in città. Dopo aver lavorato al progetto che avvicina i napoletani alla costiera, l’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta ed il presidente del Metrò del mare, Raffaele Aiello, hanno ribadito l’importanza dell’iniziativa. Un progetto innovativo sostenuto anche da Gianluigi Aponte, presidente della Fondazione Sorrento e patron della Snav, che alimenta la flotta del metrò del mare con Alilauro-Gruson e Navigazione libera del golfo. Aspettando di ampliare i consensi dal popolo dei pendolari del by-night, le nuove corse sono state accolte con entusiasmo dagli operatori sorrentini. Per Giuseppe Aversa, presidente del Coris, il Consorzio ristoratori di Sorrento, si tratta di un’iniziativa innovativa destinata a raccogliere il consenso di una importanza fascia di clientela. Con Napoli e Costiera meglio collegate per tutta l’estate, i napoletani potrebbero essere più stimolati a trascorrere a Sorrento i by-night estivi: «Aspettiamo di verificare le potenzialità di afflusso di nuovi ospiti – aggiunge Salvatore Di Leva, presidente del Consorzio commercianti di Sorrento -. La prossima settimana ne discuteremo in consiglio per studiare eventuali possibilità di prolungare l’orario di apertura dei negozi il sabato e la domenica». Le vie del mare notturne attenuano anche i rischi per i giovani frequentatori di discoteche e locali notturni di Sorrento e dintorni: dopo una serata dedicata al divertimento, potranno evitare gli spostamenti in auto per il rientro a Napoli. «Mia madre ha tirato un sospiro di sollievo quando ha saputo che sarei andato via mare», sorride Antonio, napoletano, studente di medicina. È emersa, tuttavia, l’opportunità di una informazione più capillare sui vantaggi delle nuove corse per una risposta positiva dell’utenza in termini di clientela a bordo degli aliscafi. (Antonino Siniscalchi il Mattino)

Fa tappa la crociera del Polar Star

Ormeggiato al largo della costiera uno yacht tra i primi 100 al mondo

Sorrento - Si conferma circuito dei crocieristi la baia delle sirene dove nella tarda mattinata di ieri ha ormeggiato il “Polar Star”, uno degli yacht rientranti nella speciale classifica dei primi 100 al mondo e notoriamente noleggiato su commissione da miliardari europei ed americani. Con una lunghezza di oltre 63 metri il “Polar Star” si differenzia dai classici megayacht di lusso per il particolare scafo da rompighiaccio che lo rende uno yacht adatto a spedizioni in tutti i mari ed oceani del mondo. Costruito nel 2005 dai cantieri Lurssen il panfilo fu inizialmente varato con il nome di “Northern Star” in seguito mutato nell’attuale “Polar Star”. Caratterizzato da una elegante livrea blu e bianca lo yacht, come d’altronde la maggior parte della sua categoria, batte bandiera delle isole Cayman, il paradiso fiscale del Mare delle Antille a sud di Cuba. Mosso da una potente coppia di motori Caterpillar da 2mila cavalli ciascuno e con una autonomia di circa 7mila miglia nautiche il “Polar Star” è divenuto una imbarcazione da charter con un equipaggio fisso di 15 membri, a disposizione di ricchi paperoni europei e nord-americani. A disposizione dei benestanti croceristi ci sono una piscina Jacuzzi all’aperto con annessa area lounge mentre gli interni sono arredati in stile classico, con alcuni ambienti che riprendono lo stile provenzale ed il country inglese. Gli interni sono di enormi dimensioni e disposti su 6 livelli per offrire alloggio a 12 passeggeri ripartiti in 6 suite di lusso con servizi riservati. Le cabine degli ospiti si trovano sul ponte principale mentre il proprietario del “Polar Star” dispone di un intero ponte riservato con cabina armatoriale con vetri a giorno posta a prua e dalla quale si gode di vista panoramica a 360 gradi, due bagni, palestra e piscina privata. Sorrento è solo una delle tappe del “Polar Star” nelle acque del golfo, a seguire, già dalle prime ore di questa mattina, farà rotta verso Capri, Positano, Amalfi e Napoli, prima di lasciare le acque del Tirreno per dirigersi verso l’arcipelago della Grecia. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

Schianto in auto, crolla costone

Castellammare di Stabia - Statale Sorrentina: ancora un incidente, ancora grossi problemi di viabilità. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, un’auto ha perso il controllo andando a sbattere contro il guardrail all’altezza della piazzetta panoramica. Il forte urto, che ha fatto cedere parzialmente la protezione, ha provocato il distacco di un costone che si è infranto poi sulla strada sottostante, ovvero via Acton. La strada che, di questi tempi, porta centinaia di stabiesi ai lidi balneari ogni giorno, è rimasta chiusa sino a tarda mattinata, con grandissimi disagi in termini di traffico. Per il conducente dell’auto, invece, che è attualmente ricoverato al San Leonardo di Castellammare, fortunatamente ci sono solo pochi giorni di prognosi. Dunque, sono le ore 4 circa della notte tra venerdì e sabato, quando il conducente di un’automobile Opel, un 34enne originario di Castellammare, perde improvvisamente il controllo della vettura, probabilmente per lo scoppio di un pneumatico. La zona, sulla strada Statale 145, è quella immediatamente dopo il castello medievale, esattamente all’altezza della piazzetta panoramica che dà sul mare, solitamente frequentata da giovani ma deserta a quell’ora di notte. La vettura esce di strada e va a sbattere contro il guardrail: sono attimi di panico per il conducente. La protezione si piega ma non del tutto, così l’auto riesce a fermarsi. L’urto, però, è molto forte, e pochi metri più in basso succede qualcosa. Un grosso costone si stacca dalla zona sopraelevata andando a concludere la sua caduta sulla strada diversi metri più giù rispetto alla strada panoramica, via Acton, appunto. Un ennesimo incidente in un altro anno terribile per la strada statale Sorrentina 145, nonostante la spinta delle istituzioni per un ripristino totale delle condizioni di sicurezza. Da Palazzo Farnese il sindaco, Salvatore Vozza, si è appellato più di una volta agli organi preposti per intervenire lungo tutta la strada panoramica. Perché, come dimostra l’episodio dell’altra notte, presenta dappertutto punti pericolosi, a partire dalla galleria che immette sulla statale (scarsa illuminazione, guard-rail praticamente inesistenti) sino al punto dove si è verificato l’ultimo incidente dove la protezione ha tenuto solo parzialmente, e il rischio idrogeologico si è mostrato appieno. Solo la fortuna ha voluto che altri autoveicoli non venissero coinvolti nell’incidente, e che il grosso pezzo di terra piombato giù improvvisamente su via Acton non abbia provocato conseguenze. L’unica seria conseguenza è stata la paralisi del traffico avvertita ieri sia sulla strada panoramica che su via Acton, la strada verso il mare insomma. Sulla 145 l’Anas (che interviene sempre dopo a rattoppare, mai prima a prevenire) ha recintato la zona dove l’auto è impattata contro il guardrail, mentre la sottostante via Acton è stata chiusa in via precauzionale dalla Polizia Municipale. Dopo aver completamente rimosso i detriti, i vigili, alle ore 12 circa hanno riaperto la strada, che ha dato nuovamente respiro al traffico congestionato. La situazione è stata attentamente monitorata dalle forze dell’ordine, che negli ultimi mesi sono state costrette ad intervenire continuamente sulla strada statale, ma è stato escluso il pericolo di altri crolli, così la strada è stata riaperta seppur dopo molte ore. La speranza per la statale, in attesa dei lavori dell’Anas, era quella di alleggerire il traffico grazie alla nuova galleria, i cui lavori, però, sono stati recentemente bloccati. (Francesco Ferrigno il Giornale di Napoli)

domenica 28 giugno 2009

Mediflorfestival, migliaia i visitatori

Grande successo per la mostra mercato che ha unito espositori provenienti dall’Italia e dall’estero

Vico Equense - Migliaia di visitatori al Mediflorfestival. La tre giorni dedicata ai fiori ha riscosso grande successo coinvolgendo esperti del settore, amanti della natura, appassionati di giardinaggio, visitatori desiderosi di trascorrere una piacevole giornata immersi nel verde. La mostra mercato internazionale di piante agrarie ornamentali, floro-vivaismo, sementi, arredo per esterni si è svolta presso il “Centro sportivo Monte Faito”. Si tratta della prima tra le quattro manifestazioni inserite nel progetto “OceanoVerdeFaito”, ideato e promosso dal Comune di Vico Equense con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla più bella area verde di cui la Campania dispone, il Monte Faito. “Siamo soddisfatti dell’ottima riuscita della kermesse- afferma Matteo De Simone, assessore al turismo – e della grande partecipazione in termini di pubblico e di espositori. Rappresenta il primo piccolo traguardo raggiunto, a cui dovranno seguirne altri, con la finalità di rilanciare la nostra meravigliosa montagna e riportarla al suo antico splendore”. Positivi i commenti anche delle aziende che hanno esposto i propri prodotti. “Abbiamo venduto molte piante – afferma Giuseppe Messina dell’azienda agricola “Hortus Hesperidis” – ma, soprattutto, abbiamo avuto l’opportunità di relazionarci con le numerose persone che hanno affollato questo luogo durante la manifestazione, ed è stato importante. Abbiamo soddisfatto le loro curiosità dando dettagliate spiegazioni sulle tipologie di piante proposte”. Ad avvicinarsi alla natura e al mondo del floro-vivaismo non sono stati soltanto gli adulti ma anche i bambini, coinvolti dall’attività di fattoria didattica a cui è stata riservata un’area della fiera. Affollatissimo, inoltre, il “Trenino delle meraviglie” che ha condotto i visitatori nei luoghi più suggestivi e caratteristici del Monte Faito. OceanoVerdeFaito ha, dunque, aperto i battenti e continuerà a luglio con “Expo Faito”, fiera di prodotti tipici, artigianato, agricoltura e mercatini biologici, ad agosto con il “Faito DOC Festival” dedicato al cinema documentario e ad ottobre con l’attesissima festa della castagna. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)

Facciamo sentire il nostro orrore per quel regime

Caro direttore, ogni persona che creda nella libertà, nella democrazia, nei diritti non può che provare orrore di fronte all’ondata di violenta repressione scatenata in Iran contro ragazze e ragazzi, la cui unica colpa è di voler vivere in un Paese libero, giusto, rispettoso della volontà dei cittadini. Quel che accade, per quanto drammatico, non è però inaspettato. Il 50 per cento della popolazione dell’Iran ha meno di quarant’ anni. Una gran parte ha potuto studiare e gode di un livello culturale medio-alto. L’Iran, l’antica Persia, ha una storia secolare fondata su una raffinata e colta civiltà che ha radicato valori di cosmopolitismo e di laicità che l’integralismo e i suoi pasdaran possono reprimere, ma non cancellare. E spirito laico e pragmatico sono peraltro l’humus del bazar, luogo della vita quotidiana degli iraniani. In questa società, giovane, informata, affamata di relazioni con il mondo, Internet non poteva che essere detonatore di un’esplosione di libertà che si è manifestata prima nel voto e ora nel movimento democratico di protesta. È una domanda di cambiamento e apertura che potrà essere repressa, ma non potrà essere spenta. E noi - noi istituzioni internazionali fondate sul diritto, noi nazioni democratiche, noi società laiche e libere, noi cittadini che crediamo nella inalienabilità dei diritti delle persone - abbiamo un dovere morale e politico: non lasciare soli quei ragazzi. Stare dalla loro parte al loro fianco. (di Piero Fassino da Il Riformista)

Cozzolino sceglie Bersani «Con lui per cambiare il PD

«Guardo con attenzione alla candidatura di Pierluigi Bersani nella corsa alla guida del Partito democratico che, in Campania, deve inaugurare una nuova stagione con un nuovo gruppo dirigente regionale in un Congresso che non sia una conta tra le correnti». Andrea Cozzolino, assessore uscente in Regione e primo eletto del Pd per Strasburgo nel Sud, si schiera dunque ufficialmente con Bersani e l´annuncio arriva durante l´intervista del vicedirettore di "Leggo", Claudio Scamardella, alla Festa dell´Unità di Pomigliano d´Arco. Intervista che affronta i principali nodi sul tavolo, dal Partito democratico alle elezioni del prossimo anno in Regione. E qui Cozzolino, da sempre fedelissimo del presidente della Regione Bassolino, promette battaglia: «La corsa del 2010 per le regionali non è affatto scritta dai risultati delle provinciali perché in tanti comuni il centrosinistra ha vinto. Il vero punto è riprendere una battaglia meridionalista mettendo assieme tutto ciò di positivo che c´è nel Sud». Con frecciatina finale all´ex ministro Luigi Nicolais che due anni fa sconfisse proprio Cozzolino al congresso provinciale del Pd: «Chi ha puntato sull´innovazione doveva tenere conto anche di una storia e di tante energie positive sul territorio napoletano». Uno scontro che non si ripeterà nei congressi autunnali dove comunque la guerra di posizioni è già cominciata con Bassolino deciso a prendersi una rivincita. Battaglia in cui, a livello provinciale e regionale, sarà decisivo proprio il ruolo dei due supervotati alle ultime europee, Andrea Cozzolino e Pasquale Sommese, consigliere regionale e primo dei non eletti per il Pd in Europa con centomila preferenze. Una prima verifica domani sera durante la riunione della Direzione regionale del Pd con il segretario Tino Iannuzzi, schierato con Franceschini, che ha preparato una relazione durissima. (o. l. da la Repubblica Napoli)

«Berlusconi cambiò le nostre vite con quel viaggio a Villa Certosa»

Ufficiale: Vico Equense - Nocerina a Rieti

Vico Equense - La finale play off tra Nocerina e Vico Equense inizialmente prevista per oggi pomeriggio alle ore 16, si disputerà martedì 30 giugno alle ore 17 a Rieti. L’ultimo atto della stagione calcistica 2008/2009 resta quello più travagliato della storia, cominciato con il rifiuto dell’Avellino per la concessione degli steward in servizio al Partenio e la conseguente mancata agibilità della commissione provinciale, proseguito poi con i rifiuti di Campobasso e della Nocerina, oppostasi fermamente all’ipotesi di Lamezia Terme che avrebbe visto la disputa del match a porte chiuse. Ora si ufficializza la sede di Rieti che consentirà anche la ripresa televisiva su Rai Sport Più .

Piddì...

Piddì, una rapido sguardo sul dibattito in corso. Curzio Maltese intervista Walter Veltroni, che dice di non tifare per nessuno, ma noi sappiamo che parteggia per Franceschini. "Il Pd – dice Walter - è il futuro dell'Italia, ma a una condizione: che sia davvero il grande partito riformista che questo sfortunato Paese non ha mai avuto. Da più di dieci anni in questo campo politico sono stati divorati leader di livello. Ad uno a uno sono stati eliminati come i dieci piccoli indiani. Questo trasmette l'idea di una forza inaffidabile". Sul Corriere della Sera di ieri, invece, Aldo Cazzullo intervista Rosy Bindi che, questa volta, si schiera apertamente per Bersani. Proprio lei, prodiana e ulivista, si schiera con l’uomo di D’Alema? “A parte il fatto che sono un’estimatrice di D’Alema, - risponde la Bindi - anche se talvolta non ne condivido idee e fatti, Bersani è di Bersani. Sono testimone dell’autonomia della sua candidatura e a Bersani chiedo proprio di fare la sintesi tra lo spirito dell’Ulivo e l’idea di partito radicata nella cultura politica italiana. Il Pd come lo intendo io è un partito davvero plurale”. Per evitare l’eterno scontro D’Alema – Veltroni, Sergio Chiamparino sembra tentato dall'idea di correre per la segreteria, anche se ammette di non voler interrompere il mandato da sindaco di Torino, che scade solo nel 2011. Spostandoci sul locale, ecco il piano segreto di Antonio Bassolino per conquistare il Pd in Campania. Il Corriere del Mezzogiorno, invece, ipotizza un Governatore pronto per la corsa al Comune, che a me pare un’idea farneticante, a cui in verità non riesco nemmeno tanto a credere.

Il rispetto per la donna, un bene perduto: seminario della Fidapa

Vico Equense - Nell'ambito dello svolgimento del tema nazionale “Alla ricerca di un bene perduto: il Rispetto”, si è svolto ieri, all'Hotel Oriente di Vico Equense, il seminario distrettuale della Fidapa Sud-Ovest (Campania-Calabria), presieduto dalla professoressa Nellina Basile Ricciardi. L'argomento di approfondimento affrontato dal tavolo, composto dall'assessore alle Pari opportunità e alle Politiche sociali del Comune di Castellammare di Stabia, Mariella Parmentola (foto),dalla presidente Basile e dalla presidente della sezione di Castellammare di Stabia, Angela Alfano, è stato: “Nel rispetto del corpo della donna: dalla sacralità alla mercificazione”. Ne hanno discusso don Michele Di Martino, parroco della Chiesa del Carmine di Castellammare di Stabia, la professoressa Laura Capobianco, storica delle donne, il dottor Carlo de La Ville Sur Illon, psicologo e psicoterapeuta, e la dottoressa Alessandra Rosa Rosa, responsabile coordinatrice della comunità Alloggio Namaskar. La tavola rotonda è stata moderata dalla vicepresidente nazionale della Fidapa, Giuseppina Seidita. Tra i presenti, Linda Napoli, vicepresidente del Distretto, che ha illustrato i lavori delle sezioni sul tema nazionale, la presidente Nazionale Fidapa, professoressa Margherita Gulisano e la presidente nazionale Fidapa, Giuseppina Bombaci. (Il Giornale di Napoli)

Terra delle Sirene, approdi in alto mare

Cantieri aperti e scogliere non collaudate: disagi annunciati a Marina di Puolo e della Lobra

Massa Lubrense - Non sarà un’estate facile per gli approdi di Marina della Lobra e di Marina di Puolo per i ritardi accumulati negli interventi di ristrutturazione delle strutture di difesa dei borghi costieri. Disagi anche a Procida per l’attracco degli aliscafi. A Massa Lubrense dovevano essere il fiore all’occhiello del paese, il biglietto da visita dei due borghi. A Marina della Lobra e a Marina di Puolo, invece, ormeggiatori, imprenditori, tour-operator e diportisti rischiano il collasso di attività commerciali e marittime. A Marina della Lobra, considerata il porto più adatto per l’accesso al Parco marino di Punta Campanella, pur essendo stati ultimati i lavori alla diga foranea di difesa dell’abitato con una spesa di circa un milione e mezzo di euro coi fondi regionali della Comunità Europea, la struttura non è stata ancora consegnata al Comune perché manca il collaudo finale. Più complessa e più grave la vertenza per la scogliera a Marina di Puolo, un fazzoletto di sabbia al confine tra Massa Lubrense e Sorrento. La situazione della sicurezza del borgo marinaro - che dipende in tutto e per tutto dalle condizioni della barriera di protezione - rischia di diventare un tormentone estivo qualora non verrà dato un colpo di accelerazione alla pastoia burocratica nella quale alcuni ricorsi di associazioni ambientaliste e alcune difficoltà di ordine amministrativo a livello regionale hanno fastto scattare sequestri e sospensioni dei cantiere a rotazione. Un’opera il cui costo è di circa un milione di euro dei fondi regionali Por stanziati dall’Unione Europea. Per Marina di Puolo, dopo il dissequestro ordinato nei giorni scorsi dalla Procura che ha concesso al Comune 30 giorni per rimettere in sicurezza la scogliera, la situazione è diventata drammatica poiché nei 30 giorni capita la data del 30 giugno: data entro la quale con tutta la buona volontà della ditta è umanamente impossibile completare l’opera. I giorni lavorativi sono ridotti a tre o quattro, mentre la sentenza del Tribunale del Riesame, che potrebbe riaprire i termini, è annunciata per la metà della settimana prossima. Intanto il sindaco Leone Gargiulo si trova davanti ad un problema di difficile soluzione: se vorrà continuare i lavori per mettere in sicurezza la scogliera e quindi tenere il borgo marinaro al riparo da eventuali danni provocati dal mare in tempesta dovrà attingere dalle casse comunali o trovare altrove i fondi necessari. Un’impresa complicata che ha spinto il sindaco, l’assessore ai lavori pubblici Diego Piroddi, i tecnici comunali, la Aequamar (appaltatrice dei lavori dell’invariante) esperti del settore, la Capitaneria di porto stabiese, la Guardia costiera, la Procura torrese e il Tribunale del riesame a riunirsi per tentare di sbloccare la vertenza. Nei giorni scorsi è stato riaperto il cantiere, ma i tempi per vedere riparata la barriera è lunga ed incerta. (Gennaro Pappalardo il Mattino)

sabato 27 giugno 2009

Da Facebook la guerra al caro-sosta

Sorrento, parte la raccolta di firme per ottenere più aree gratuite di parcheggio

Sorrento - All’inizio sembrava soltanto la solita provocazione lanciata su Facebook. Un gruppo come migliaia della rete di internet, nato - forse - senza grosse pretese e che, come spesso accade, sortisce soltanto la solita discussione animata e circoscritta sul web. Poi, all’improvviso, la svolta: in pochi giorni, più di 750 utenti decidono di sostenere la causa di un gruppo di giovani di Sorrento che chiedono all’amministrazione comunale «meno aree di sosta a pagamento e più strisce bianche». Sembrava un gioco, ora è diventata una cosa seria: un punto di raccolta firme sarà, infatti, allestito lunedì in piazza Angelina Lauro per trasferire la battaglia nelle sedi più opportune. Una battaglia che ha trovato anche uno sponsor all’interno dell’amministrazione comunale: l’assessore alle Politiche giovanili della città di Sorrento, Rosario Fiorentino, che si è iscritto al gruppo e ha deciso di portare la tematica dallo spazio virtuale di Facebook alla sede reale del consiglio comunale. Chiare le richieste: riservare una quota sostanziale dei posti auto su strada alla sosta gratuita. «In effetti – spiega l’assessore Rosario Fiorentino – le attuali quote di aree di sosta gratuita, contrassegnate da striscia bianca, sono davvero irrisorie e confinate lontano dal centro cittadino. A Sorrento, l’unica sosta consentita è quella a pagamento, negli stalli blu. Su questa tematica, c’è stata scarsa attenzione e poca lungimiranza. Ora è diverso - prosegue l’assessore Fiorentino - quotidianamente ricevo segnalazioni di automobilisti imbestialiti che hanno ricevuto multe salate solo perché la città non offre la possibilità di parcheggiare l’auto senza pagare la gabella del grattino o della park card. Per tali ragioni- aggiunge l’esponente della Giunta- sostengo apertamente la battaglia intrapresa da questi ragazzi. Gli ho suggerito le modalità di azione per trasferire la tematica nelle sede competenti». Le firme che saranno raccolte lunedì serviranno a portare in Consiglio comunale la proposta di delibera di riservare il 30 per cento dei posti auto su strada a sosta gratuita. Una quota che non potrà essere confinata su zone periferiche o decentrate, ma essere «contigua» al restante 70 per cento di aree di sosta a pagamento. «Lo statuto della città di Sorrento – sottolinea l’assessore Rosario Fiorentino – consente di presentare al Consiglio comunale una proposta di delibera debitamente sottoscritta da almeno 300 cittadini residenti. È uno strumento di partecipazione attiva, contemplato dal nostro regolamento. In tal senso, ho già ricevuto la disponibilità di massima del presidente del Consiglio comunale di Sorrento, Mario Acampora, a mettere in agenda la questione». (Giuseppe Damiano il Mattino)

Vico Equense-Nocerina, la finale proibita

Scala: "Sul depuratore di Foce Sarno avevamo previsto tutto"

Regione Campania - "Sul depuratore di Foce Sarno avevamo previsto tutto". E' quanto dichiara in una nota il consigliere regionale Tonino Scala all'indomani del sequestro probatorio dell'impianto. "In tempi non sospetti il sottoscritto con una serie di interrogazioni e diverse lettere aveva chiesto delucidazioni in merito. Chiedo ora che la Procura verifichi le presunte violazioni delle norme di sicurezza per i lavoratori e se ci sono state conseguenze sullo stato dell'inquinamento del mare"

Sequestrato dalla Procura l'impianto di depurazione di Foce Sarno

Castellammare di Stabia - L'impianto di depurazione di Foce Sarno è stato sottoposto a sequestrato in seguito alla denuncia di alcuni lavoratori che nell'ultimo periodo avevano accusato dei malesseri nel momento in cui venivano trattati particolari tipi di materiale. I dipendenti hanno segnalato il tutto alla Procura della Repubblica, la quale ha dato mandato alla Guardia Costiera di eseguire il sequestro "probatorio". Dunque il depuratore per il momento può continuare a funzionare in attesa di accertamenti. Le indagini della Procura sono incentrate sulle presunte violazioni delle norme di sicurezza per i lavoratori, ma non è detto che le verifiche non portino alla luce anche altro. Prima del sequestro di ieri da parte della Guardia Costiera, lo scorso 5 novembre era stato il nucleo di Polizia Ambientale della Polizia Municipale a notificare ai gestori lo stesso provvedimento. Allora, furono messi i sigilli alla vasca 4, e al suo sistema di sollevamento e grigliatura delle acque reflue. La TM.E. Spa Termomeccanica e Ecologia di Milano, società che ha in gestione l'impianto di depurazione di via Napoli, fu denunciata presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata per danneggiamento di acque pubbliche, superamento dei livelli tabellari imposti dal decreto legislativo 152/2006 e violazione del Testo Unico sui vincoli paesaggistici 490/99. Anche a novembre il sequestro della struttura avvenne con facoltà d'uso, in modo da evitare un blocco dell'attività del depuratore che avrebbe avuto conseguenze negative sullo stato dell'inquinamento marino. (Francesco Ferrigno StabiaChannel)

Scoperta piantagione di marijuana, arrestato un 24enne

Coltivava droga in casa, arrestato

Vico Equense - Coltivava una vera e propria piantagione di marijuana nel giardino di casa, oltre a detenere migliaia di semi pronti per essere utilizzati o rivenduti. L’intervento dei carabinieri della stazione locale diretti dal maresciallo Antonio Lezzi e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento ha posto fine ad un commercio illegale e redditizio arrestando il giovane coltivatore. A finire in manette è stato il 24enne Pietro Barba, originario del posto, che nel giardino di pertinenza dell’abitazione aveva cresciuto 15 piante di canapa indiana dell’altezza ognuna di oltre due metri e mezzo. Tutte le piante erano debitamente occultate tra diversi esemplari arborei di alto fusto ed ulteriormente mimetizzate tra lamiere in ferro. Dopo il ritrovamento, i carabinieri sono passati alla perquisizione domiciliare rinvenendo all’interno dell’abitazione del 24enne circa 4mila semi di marijuana per un peso complessivo di 70 grammi, pronti per essere venduti o seminati per la produzione anche di droghe come l’hashish. Sempre nell’ambito della perquisizione i militari dell’Arma hanno trovato una dose di un grammo e mezzo di marijuana probabilmente destinata ad uso personale. L’operazione è stata resa possibile grazie ad una lunga serie di appostamenti svolti nella zona circostante. L’intero quantitativo è stato posto sotto sequestro mentre il 24enne è stato trasferito in cella di sicurezza in attesa del processo per direttissima. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

Faito, apre il Mediflorfestival

Vico Equense – Inaugurata nel centro sportivo di Monte Faito la prima edizione del Mediflorfestival, la manifestazione Oceanoverdefaito, il progetto ideato e promosso dal Comune che vuole rilanciare il gigante verde della costiera. Quattro le manifestazioni in programma fino ad ottobre: Mediflorfestival, Expo Faito, Faito Doc Festival e Festa della castagna. «È una kermesse ideata per avvicinare la gente al Faito - spiega il sindaco Gennaro Cinque - metteremo a disposizione il “Trenino delle meraviglie” che durante la tre giorni percorrerà tutti i luoghi più caratteristici della montagna».

Monte Faito. Rimossi i sigilli all’area pic-nic

Il Sindaco “Un segnale positivo”

Vico Equense - Rimossi i sigilli all’area pic-nic del Monte Faito. L’intervento è stato realizzato dai carabinieri della stazione di Vico Equense, agli ordini del luogotenente Antonio Lezzi, su mandato della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Ritorna, dunque, nuovamente disponibile lo spazio di circa mille metri quadri che nella giornata di giovedì era stata sottoposta a sequestro preventivo. Il tutto in attesa della pronuncia definitiva del giudice per le indagini preliminari del tribunale oplontino. La rimozione dei sigilli comporta la possibilità di utilizzare l’area per i tre giorni del Mediflorflestival, la manifestazione organizzata dal Comune di Vico Equense per il rilancio del Monte Faito. “Si tratta di un segnale positivo – ha commentato il sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque –, che rende possibile l’utilizzazione dell’area per i prossimi tre giorni. Tengo a precisare che l’intervento di sistemazione e messa in sicurezza della zona non ha alcun fine speculativo, né di offesa al patrimonio naturalistico del Faito. E’ solo la prima parte di un progetto finalizzato alla valorizzazione della montagna, colpevolmente dimenticata nel corso degli ultimi anni”. (Francesco Di Maio Portavoce del Sindaco)

Provolone del Monaco, il disciplinare

Vico Equense - Provolone del Monaco, il disciplinare di produzione Dop è stato pubblicato nella gazzetta Ue. Lo rende noto la consulta nazionale dell'Agricoltura. «Con la promozione del provolone del Monaco, tipico della penisola sorrentina e dei Monti Lattari - ha dichiarato Rosario Lopa, rappresentante della Consulta - si presterà particolare attenzione alla tutela e all'incremento degli allevamenti di bovini di razza agerolese. Una misura che garantirà, con gli organismi di controllo del ministero, oltre ai consumatori anche quei produttori che saranno in regola con la normativa di produzione. Un risultato - ha concluso - a cui hanno contribuito, tra gli altri, il lavoro di Giosuè De Simone, presidente del Consorzio di Tutela, e Vincenzo Peretti, ricercatore Facoltà di Medicina Veterinaria di Napoli Federico II». (Il Mattino)

Molestie sessuali, arrestato

Massa Lubrense - Un uomo di 35 anni è stato arrestato per violenza sessuale e ingiurie ai danni di una donna di 41 anni titolare di un bar. L’episodio risale agli inizi di giugno, ma l’arresto è stato eseguito ieri dai carabinieri della compagnia di Sorrento, su ordine della procura della Repubblica di Torre Annunziata. In base alla ricostruzione degli inquirenti e alle testimonianze raccolte, l’uomo, residente a Massa Lubrense e già noto alle forze dell’ordine, si trovava nel bar della vittima quando, dopo aver consumato degli alcolici, si accendeva una sigaretta. Richiamato dalla donna, il trentacinquenne ha prima inveito contro di lei ed una sua collaboratrice, poi le si è avventato addosso baciandola e palpandole il seno e le parti intime. Alle urla della vittima alcuni avventori sono intervenuti allontanando il molestatore. Qualche ora dopo, però, verso l’orario di chiusura del bar, l’uomo è tornato alla carica approfittando del fatto che in quel momento nel locale non vi fosse nessuno. La donna è stata aggredita con una cintura e nuovamente fatta oggetto di attenzioni sessuali. Sulla base di ciò il provvedimento cautelare eseguito dai carabinieri della stazione di Massa Lubrense, guidati dal maresciallo Giacomo Sammartano e coordinati dal capitano Massimo de Bari, che hanno condotto l’uomo presso il carcere di Poggioreale. (Il Mattino)

Il cinema di denuncia si è fermato al 1963

Da Wikipedia: «Film di impegno civile, è una spietata denuncia della corruzione e della speculazione edilizia dell'Italia degli anni sessanta». La didascalia del film dice: «I personaggi e i fatti sono immaginari, ma autentica è la realtà che li produce». Significativo che, nella parte del «Consigliere dell'opposizione De Vita», il regista Rosi abbia addirittura utilizzato un attore non professionista, l'allora deputato del PCI Carlo Fermariello, convincente in un ruolo che "sentiva". Il film è ambientato in una città del sud dell'Italia di cui non viene mai fatto il nome, anche se si comprende facilmente che si tratta di Napoli. Un indimenticabile capolavoro, ora riproposto in apertura del "Napoli film festival". Si direbbe, tuttavia, che in materia di corruzione politica il mondo del cinema si sia fermato al 1963, mettendo poi demagogicamente la testa sotto la sabbia. C'è in giro "qualche" città o regione (da non nominare) dove ci sia stato e/o ci sia "qualcosa che non va", qualche analoga ma attuale realtà da denunciare altrettanto spietatamente, con onestà intellettuale, artistica e (perché no?) politica con fatti e personaggi ovviamente immaginari, magari con il grazioso prestarsi di qualche omologo morale del "Consigliere De Vita"? Niente. Evidentemente, neanche un piccolo polpastrello ha più sfiorato le nostre città! O, forse, si preferisce raccontare note storie di delinquenza senza toccare "altarini" di patrocinanti e protettori. Oggi, per l'Oscar della denuncia, ci è rimasto solo "Striscia la notizia" con il desolante "... e io pago" di Totò e di "quasi" tutti noi. (Rosario Scalese lettere al Mattino)

Il mare italiano affonda tra gli abusi: uno ogni due chilometri di costa

Le coste italiane si stanno trasformando, nemmeno troppo lentamente, in un grande blocco di cemento: quasi sempre illegale oppure “legalizzato”. Nel cantiere Italia si impasta senza sosta ai danni del mare: tra villette per le vacanze, grande alberghi a strapiombo sul mare o porti turistici con ristoranti e shopping center sono migliaia i nuovi edifici che ogni estate spuntano lungo le coste italiane. Solo nel 2009 intorno al ciclo del mattone selvaggio si sono registrate esattamente 3.674 infrazioni, sono scattati 1.569 sequestri e 4.697 denunce. Una situazione che non accenna a migliorare perché gli abbattimenti rimangono ancora episodi isolati e sporadici, e non riuscono a scoraggiare la piaga dell’abusivismo edilizio. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel nuovo dossier di Legambiente.
UN ABUSO OGNI DUE KM - Ma il mare italiano non soffre solo il mal di cemento, è afflitto anche da tanti altri guai: scarichi illegali, cattiva depurazione, pesca di frodo, infrazioni al codice della navigazione sembrano, infatti, non passare mai di moda. Crescono, quindi, le infrazioni accertate che passano da 14.315 nel 2007 a 14.544 (+1,6), quasi 2 reati a chilometro lungo i 7.400 di costa del Belpaese. Aumentano anche le persone denunciate che da 15.756 arrivano a 16.012 (+1.6%) mentre, parallelamente, diminuiscono i sequestri che da 4.101 scendono a quota 4.049.
LA CLASSIFICA - A guidare la classifica dell’illegalità costiera è la Campania, con 2.776 infrazioni accertate dalle Forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, seguita da Sicilia (2.286), Puglia (1.577) e Calabria (1.435). È questo in sintesi il quadro che emerge Mare Monstrum 2009, il dossier di Legambiente presentato questa mattina a Roma, nel corso di una conferenza stampa indetta per salutare la partenza della ventiquattresima Goletta Verde, erano presenti Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente e Giorgio Zampetti, coordinatore scientifico di Legambiente.
«FONDAMENTALI LE DEMOLIZIONI» - «Abbattere diviene la parola d’ordine per vincere la guerra contro il cemento abusivo che devasta le nostre coste e che nelle regioni del sud è diventato, negli ultimi decenni, una vera e propria piaga – ha dichiarato Sebastiano Venneri, vicepresidente e responsabile mare di Legambiente –. Scalfire questa situazione, spesso incentivata proprio dalle amministrazioni comunali compiacenti, in un quadro caratterizzato da assenza di regole, dominio della criminalità organizzata, condoni e sanatorie nazionali diviene difficile senza un vero e proprio scatto di reni degli amministratori locali, a cominciare da quei sindaci che dovrebbero trovare la determinazione e il coraggio per dare il via alle demolizioni. Eliminare concretamente gli ecomostri è infatti l’unico modo per disincentivare nuove illegalità ed è per questo che Legambiente ha deciso di scrivere ad alcuni sindaci, chiedendo ragione della mancate demolizioni».
I 5 ECOMOSTRI PEGGIORI - Legambiente ha stilato una Top Five degli ecomostri di cui chiede l’abbattimento in via preferenziale: l’hotel di Alimuri a Vico Equense (Na), le palazzine di Lido Rossello a Realmonte (Ag), Palafitta a Falerna (Cz), il villaggio abusivo di Torre Mileto (Fg) e la “collina del disonore” a Pizzo Sella alle porte di Palermo, un centinaio di ville abusive costruite dalla mafia negli anni ’70. Ma la cementificazione della costa si concretizza anche in moltissimi altri modi: ci sono gli accessi negati dagli stabilimenti balneari, che appena comincia la bella stagione “blindano” i lidi e non consentono di arrivare al mare senza l’acquisto del biglietto d’ingresso. E c’è poi l’assalto ai nuovi porti, il nuovo escamotage per urbanizzare la costa, derogando e aggirando i piani urbanistici. Un business da milioni di euro che ruota intorno alla costruzione di una miriade di posti barca inutili e ingiustificati con relative strade, bar, negozi, parcheggi e centri commerciali. (Corriere della Sera)

venerdì 26 giugno 2009

Inaugurazione Mediflorfestival

Vico Equense - Il Comune di Vico Equense rende noto che oggi pomeriggio, come programmato, alle ore 16.00, presso il Centro sportivo Monte Faito, si terrà l'inaugurazione del Mediflorfestival, la mostra mercato dedicata al floro-vivaismo, che si svolgerà dal 26 al 28 giugno, inserita nell'ambito del più ampio progetto OceanoVerdeFaito. (Ufficio stampa Città di Vico Equense)

Scala interviene su Sudd

Regione Campania - Dopo l’idea lanciata dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino di mettere su una fondazione che abbia come ragion d’essere il Sud, si è aperto sulle pagine dei giornali e nelle anime dei maggiori partiti un dibattito sulla bontà o meno di questo progetto. “In molti si sono chiesti – spiega Tonino Scala consigliere regionale - e si stanno chiedendo in queste ore a cosa possa servire una fondazione per il Sud, che tanto somiglia all’ennesima componente per riaffermare la supremazia in un partito allo sfascio. In molti hanno applaudito all’idea, questa sì ottima, di creare una rete dei presidenti delle regioni meridionali per far fronte comune alle derive leghiste del governo nazionale. Ma una cosa vuol dire creare una rete istituzionale tra presidenti delle regioni, un’altra vuol dire invece creare una fondazione che nelle battute iniziali pone al centro la questione meridionale e che invece poi sarebbe pronta a trasformarsi in un movimento politico da presentarsi ai prossimi appuntamenti elettorali. Sono sempre stato un convinto sostenitore dell’importanza di porre al centro del nostro dibattito politico una rinnovata questione meridionale. Un tema a me molto caro, tant’è che nei prossimi mesi, pubblicherò un mio testo su questo argomento. Con il trascorrere dei tempi, lo spostarsi dell’attenzione politica sui territori del nord, il consegnare l’agenda politica ai temi del federalismo il meridione e la questione meridionale sono diventate discussioni per nostalgici. E’ solo ora, infatti, ci si accorge di quanto invece il problema sia esploso in tutta la sua irruenza. A mio avviso non ci sono ricette utili ma semplicemente occorre aprire spazi e creare opportunità. Riflettere sul futuro della sinistra italiana e meridionale significa innanzitutto fare i conti con la crisi di senso che attraversa i partiti, le organizzazioni di massa, le associazioni e i movimenti. Per la cultura che mi caratterizza sono convinto che il Sud vada visto secondo la giusta angolazione, vale a dire se il Mediterraneo lo si vuole guardare da Posillipo o da Scampia, se al centro debba esserci soltanto un dibattito culturale o se si vogliono affrontare realmente le questioni, incominciando a guardare, però il Mediterraneo da Scampia, da Ballarò, dalla zona Tamburi,dallo Zen. Nel Sud dei diritti negati, nel Sud delle precarizzazioni, nel Sud dove il governo nazionale taglia i fondi Fas, nel Sud dove si provano a cancellare aiuti e diritti consolidati è necessario, ora più che mai, un patto tra chi il Mediterraneo vuole vederlo dai quartieri su citati, in altre parole attraverso gli occhi di chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese, di chi aspetta settimane su settimane per ottenere una visita medica, di chi è chiamato a fare i conti con la mancanza di un lavoro vero. Va bene dunque aprire una discussione vera sulla questione meridionale e aprire un ragionamento a partire dal futuro della nostra regione. Dove, preso atto della non autosufficienza del Partito Democratico, prioritario diventa il tema delle alleanze da costruire. Alleanze larghe che guardino al centro e alla sinistra del Partito Democratico. Serve, infatti, il contributo di tutte le forze. Bisogna capitalizzare le cose positive, di un percorso fatto di luci ed ombre. Un programma chiaro – conclude Scala - e soprattutto una guida certa e non trovata dall’ oggi al domani. Bisogna costruire una nuova classe dirigente serve, perciò, il contributo da parte di tutti. Arriviamo, dunque, in tempi brevi ad un appuntamento che veda il coinvolgimento delle tante anime del centro sinistra per ridare una speranza a questa regione e a questo meridione.”

Faito, il sindaco "dirige" i lavori abusivi

Dopo le denunce del WWF scatta il sequestro preventivo del Noe dei manufatti realizzati in presenza di Cinque

Vico Equense - Il sindaco in prima fila, a dirigere i lavori nel cantiere abusivo. Parrebbe essere questa l’incredibile vicenda che si è consumata a Vico Equense, sul Monte Faito, sito di interesse comunitario e parco regionale dei Monti Lattari. Ieri, giovedì, dopo le denunce del Wwf, il sequestro preventivo, da parte del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri e della polizia di Sorrento. Hanno sigillato 1000 metri quadrati ed hanno nomi­nato custode giudiziario proprio il primo cittadino vica­no, Gennaro Cinque. Una brutta tegola per l’ammini­strazione di centro destra, per di più alla vigilia della manifestazione Oceanoverdefaito, propagandata come una iniziativa «per riportare all’attenzione del pubblico internazionale l’antico splendore di un patrimonio na­turalistico inspiegabilmente abbandonato». Carabinie­ri e polizia hanno riscontrato nel cantiere l’assenza del­le autorizzazioni indispensabili a svolgere i lavori. Pare non ci fosse nessuna carta, neppure un foglietto A4, che desse semaforo verde, né da parte della Sovrinten­denza ai Beni Paesaggistici, né da parte del presidente dell’Ente Parco, Anna Savarese. Nonostante ciò, hanno rilevato le forze dell’ordine, i volontari dell’associazio­ne del Faito, sotto lo sguardo del sindaco che non ha abbandonato la zona per un istante, negli ultimi giorni, hanno effettuato sbancamenti, movimentato terreno, alzato staccionate di legno. Gli inquirenti si riservano anche di verificare se sia giustificata la potatura radicale di almeno 200 castagni secolari, effettuata qualche tempo fa sulla base di una perizia di un agronomo, secondo cui si sarebbe trattato di piante ammalate. I lavori sono stati realizzati attin­gendo ad un finanziamento di 21.000 euro che era sta­to concesso tempo addietro dalla Provincia, all’epoca guidata da Dino Di Palma. «Fanno parte di un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la socializzazione del monte», aveva detto solo pochi giorni fa Cinque, rispondendo alle accuse e alle denun­ce degli ambientalisti. I quali, ora, esprimono soddisfa­zione almeno pari al rammarico. «Che fossero interven­ti abusivi e incompatibili con la tutela dell’area», nota Claudio d’Esposito, del Wwf, «lo avevamo denunciato da almeno dieci giorni. Spiace ci sia voluto tanto tem­po per intervenire. Spero almeno che il sequestro impe­disca nuove opere abusive in un’area che dovrebbe es­sere ipertutelata». Dopo il Wwf, venerdì scorso, il caso Faito aveva su­scitato anche l’intervento del consigliere regionale An­tonio Scala, autore di una interrogazione, e di Tomma­so Sodano, l’ex presidente della Commissione Ambien­te al Senato, ora consigliere provinciale per Rifondazio­ne. «Adesso», dice quest’ultimo, «la Procura accerti eventuali responsabilità penali, da parte del sindaco». Cinque, che tre anni fa aveva impostato tutta la sua campagna elettorale sulla retorica del fare, incassa il colpo e spegne il cellulare. Chi lo conosce scommette che passerà al contrattacco e ricorrerà contro il provve­dimento di sequestro. «Nella bufera», commentano a Vico, «dà il meglio di sé». Gli è già capitato, raccontano, quando è stato ascolta­to dal pm Magariello, della Procura di Torre Annunzia­ta, nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione del par­cheggio interrato di piazza Kennedy, nel centro di Vico. (Fabrizio Geremicca il Corriere del Mezzogiorno)