mercoledì 24 giugno 2009

Pdci, Rizzo contrattacca: "Diliberto incontra ex piduisti, si dimetta"

"E' chiaro che la questione è pretestuosa". Marco Rizzo si ribella alla "stupefacente accusa" di aver remato contro il Pdci in campagna elettorale e rilancia: si dimetta il segretario Oliviero Diliberto. In conferenza stampa a Montecitorio, l'ex europarlamentare dei Comunisti italiani lancia la controffensiva denunciando che il partito lo vuole espellere semplicemente perché "ho chiesto conto degli incontri di Diliberto con massoni ex P2". Insomma, "mi si vuole intimidire". Assicura Rizzo: "Da tempo la mia posizione critica sulla partecipazione dei comunisti al governo Prodi, alla pessima scelta dell'Arcobaleno e alla recente e mal gestita unità dei comunisti è stata tanto mal sopportata dalla dirigenza quanto apprezzata dai militanti di base. Guarda caso la situazione è precipitata proprio ora, immediatamente dopo l'aver fatto notare al segretario Di liberto - dice Rizzo (che è stato convocato dalla commissione di garanzia del partito)- che un puzzle di iniziative pubbliche locali da lui svolte nel tempo lo vedevano sempre 'accompagnato' da un volto noto della P2". Rizzo si riferisce al supermanager Giancarlo Elia Valori: "Capisco- affila la lama Rizzo citando 'ben' otto occasioni che hanno visto insieme Diliberto con 'un uomo legato al capo della P2'- che possa capitare a tutti di partecipare a incontri pubblici con interlocutori 'imbarazzanti', resta però difficile giustificarlo quando gli incontri risultano frutto di conoscenza al punto tale da esserne addirittura presentatore di libri". (Dire.it)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Era ora che si arrivasse ad un chiarimento definitivo. Era una situazione di cui non se ne poteva più. Non se ne poteva più di un dirigente nazionale come Rizzo che si è sempre fatto i cazzi propri, organizzando le proprie iniziative, i propri rapporti con gli organi di informazione, i propri rapporti con compagni sparsi per l’Italia, le proprie preferenze contro le indicazioni di Partito per essere eletto al Parlamento europeo, che andava in giro per l’Italia in rappresentanza del Partito attaccandolo e dicendo cose molto lontane dalla sua linea. Insomma che ha usato il Partito per portare avanti le proprie posizioni e per acquisire una “adeguata” sistemazione.
Il fatto che Rizzo non se ne sia andato dal Partito è solo opportunismo perchè gli faceva comodo urarlo per i suoi scopi.

Francesco