sabato 9 dicembre 2017

La Regione taglierà i vitalizi. M5S: «Solo per tre anni»

La giunta regionale si prepara a tagliare una parte dei vitalizi dei consiglieri regionali per i prossimi tré anni, allo scopo di contenere la spesa dell'ente. Ma il Movimento 5 Stelle parla di «risparmi parziali» e accusa l'esecutivo di voler prendere misure solo parziali e comunque in ritardo rispetto alle promesse. Il capogruppo regionale del M5S, Valeria Ciarambino, spiega: «Dal testo originale eliminati il divieto di cumulo dei vitalizi, l'innalzamento dell'età pensionistica e la sospensione dell'assegno agli assessori. Dopo averla lasciata impolverare nei cassetti delle commissioni e dopo aver già buttato all'aria un risparmio di oltre 3,5 milioni di euro, la giunta De Luca si è svegliata dal sonno e ha deciso di tirare fuori la nostra proposta di legge sul taglio dei vitalizi ai consiglieri regionali, ma solo per darvi un'attuazione parziale. Una piccola vittoria conseguita grazie alla costante pressione che non abbiamo mai smesso di esercitare sull'unica tra le grandi Regioni italiane che ancora non ha adeguato il proprio ordinamento rispetto a quanto espresso, nel 2014, dal la conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, ma per la quale non riusciamo ad esultare». Secondo i grillini infatti «a distanza di tre anni, sfiancati dalla nostra pressione e dagli emendamenti presentati ad ogni legge finanziaria e sistematicamente bocciati, dovendosi giocoforza adeguare alla conferenza dei presidenti, De Luca e la sua giunta hanno deciso di fare un timido passo dando seguito soltanto ad piccola parte della proposta sul taglio dei vitalizi che presentammo nell'ottobre 2016. Nulla che assomigli, però, a una seria lotta ai privilegi della casta».
 
La misura, contenuta all'articolo i della nuova legge di stabilità, dovrà poi essere sottoposta per l'approvazione ai consiglieri regionali. Proprio in quella sede il M5S annuncia che darà battaglia proponendo emendamenti. «Non viene innalzata l'età per il percepimento dell'assegno vitalizio a 66 anni, cosi come chiedevamo — continuano i grillini — e in linea con l'età pensionistica di un comune lavoratore, costretto a una vita di sacrifici per una pensione da fame. Ma soprat tutto non viene introdotto il divieto di cumulo dell'assegno vitalizio con quello di altre cariche elettive, cosi come richiesto nella proposta M5S. Proposte che ripresenteremo in forma di emendamenti alla legge di stabilità, come abbiamo sempre fatto. Sfidiamo De Luca ad approvarli tutti: la lotta alla casta non può essere fatta solo a metà». (Fonte: Ro.Ru. da Il Corriere del Mezzogiorno) 

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