venerdì 8 dicembre 2017

Migranti, i sindaci della penisola sorrentina: “Non ci sono posti”

Penisola sorrentina - “Non siamo ancora nelle condizioni di poter fornire utili indicazioni circa le possibili soluzioni abitative per far fronte a quello che resta sicuramente un problema da non sottovalutare e rispetto al quale rimaniamo dichiaratamente sensibili”. A dirlo sono i sindaci dei sei Comuni della penisola sorrentina al prefetto Carmela Pagano, che nei giorni scorsi li ha invitati ad aderire al protocollo Anci per ospitare i migranti. In costiera non ci sono immobili pubblici liberi, né, tantomeno alberghi che possano essere destinati a ospitare i 240 richiedenti asilo che il ministero dell’Interno vorrebbe sistemare tra Vico Equense e Massa Lubrense e, dopo il confronto con i vertici della Curia, sembra tramontare definitivamente anche l’ipotesi di poterli accogliere presso conventi o altre strutture di ordini religiosi. Durante il summit svoltosi ieri a Piano di Sorrento, i primi cittadini hanno preso atto del fallimento della trattativa avviata con i vertici della diocesi lo scorso mese di maggio. Dopo il via libera dell’arcivescovo Francesco Alfano, i rappresentanti delle amministrazioni avevano sondato la disponibilità degli ordini religiosi ad accogliere parte dei migranti che il governo intende dislocare in penisola sorrentina. Timide aperture erano arrivate da congregazioni presenti a Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense. Alla fine, però, l’accordo non è stato raggiunto. Quindi i sindaci hanno comunicato al prefetto di Napoli, di non essere in grado di fornire utili indicazioni circa le possibili soluzioni abitative sul territorio.

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