sabato 20 agosto 2022

Vico Equense. Pronto soccorso, lunedì conferenza dei capigruppo e sit-in

Vico Equense - Continua la mobilitazione per non distogliere l'attenzione della classe politica e della direzione dell'Asl Napoli 3 Sud dal pronto soccorso dell'Ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense, chiuso da quasi due anni. Lunedì prossimo, 22 agosto, è stata convocata la conferenza dei capigruppo per discutere una richiesta di convocazione dell'assemblea cittadina, sottoscritta da Maurizio Cinque, Luigi Vanacore, Raffaele Giannico, Antonio Breglia, Giuseppe Alvino, Giuseppe Ferraro. L’obiettivo è ottenere la riapertura del pronto soccorso, a cui i sei consiglieri di minoranza abbinano anche la richiesta di “rafforzamento del presidio del 118 con nuove unità mobili e personale”. La minoranza consiliare con questa iniziativa vuole perseguire anche l'obiettivo di indurre la maggioranza a un dietro-front rispetto alle scelte già operate in materia di riorganizzazione ospedaliera nel distretto 59 dell'Asl Napoli 3 Sud. In particolare la revoca della delibera 52 adottata nel 2012 dall'allora sindaco Gennaro Cinque, oggi consigliere di maggioranza, ma anche consigliere regionale e componente della V Commissione Regionale che ha competenza in materia di sanità e dovrà discutere della petizione promossa dal consigliere di minoranza Antonio Breglia, che ha raccolto 1880 firme. Ma il principale obiettivo a cui a mirano gli esponenti della minoranza in consiglio comunale è la sottoscrizione di un atto di indirizzo unitario, per incaricare il sindaco di chiedere al governatore Vincenzo De Luca il "riconoscimento del territorio di Vico Equense come "Area regionale sanitaria disagiata" nel prossimo Piano regionale di programmazione della rete Ospedaliera campana e nel Piano Ospedaliero campano", con l'istituzione di contratti di lavoro “ad hoc" per i medici di pronto soccorso”. Si ritiene che questo passaggio possa costituire una svolta significativa per far crescere l’interesse a lavorare presso il " De Luca e Rossano" da parte degli operatori sanitari che ne gli ultimi tempi non hanno risposto come sperato ai bandi per le assunzioni presso l'ospedale cittadino.

  Riconoscere al territorio la qualifica di sede disagiata, cosi come è per le isole, comporta una maggiorazione degli stipendi. Un fattore questo che potrebbe invertire il trend attuale e superare l'impasse dovuto alla carenza di organico. Sempre lunedì il presidio civico per la riapertura del pronto soccorso, ha indetto una manifestazione, in piazzale Giancarlo Siani, alle ore 8.30. “Non c’è più tempo di aspettare, è ora di scendere in piazza e di far sentire la nostra voce” spiegano in un volantino. “La nostra classe dirigente, a tutti i livelli, - spiega il loro portavoce, Gianluca Paudice - si è dimostrata incapace di assicurare soluzioni o alternative valide per risolvere l'emergenza che vive la nostra comunità: senza un Pronto Soccorso, con carenza di medici, e gli interventi chirurgici congelati, si nega di fatto il nostro diritto costituzionale alla salute”.

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