giovedì 8 aprile 2010

Cucchi morto per disidratazione in ospedale

Consulenti a PM: chiare responsabilità dei medici

Per la morte di Stefano Cucchi ci sono chiare responsabilità dei medici che l'avrebbero dovuto assistere. E' questo il risultato conclusivo della consulenza depositata oggi all'attenzione dei pubblici ministeri che indagano sulla fine del giovane arrestato per droga e deceduto il 22 ottobre scorso, dopo alcuni giorni di ricovero nel padiglione penitenziario dell'ospedale Sandro Pertini. La causa della morte di Cucchi sarebbe avvenuta, in sostanza, per disidratazione. Il responso del pool di esperti guidati dal direttore dell'istituto di medicina legale della Sapienza, professor Paolo Arbarello, confermerebbe, in sostanza, quanto era stato accertato dai lavori della Commissione d'inchiesta parlamentare sul servizio sanitario nazionale. Nell'inchiesta dei pm Vincenzo Barba e Maria Francesca Loy, sono indagati 6 medici del 'Pertini', che avevano responsabilità delle cure da garantire a Cucchi, e tre agenti di polizia penitenziaria, accusati del pestaggio avvenuto nelle celle sotterranee del tribunale di Roma. Rispetto alle lesioni, i consulenti della Procura, ribadiscono che sia quelle alla colonna vertebrale, che altre a livello del sacro-coccige, sono recenti. Altre sono risalenti nel tempo. Il rapporto, che è stato consegnato ai magistrati, sarà illustrato domani da una conferenza stampa, che si terrà all'Istituto di medicina legale della Sapienza. (Apcom)

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