martedì 24 agosto 2010

Evasione fiscale e criminalità organizzata

Lauro (PdL): L'evasione fiscale rappresenta, come la criminalità organizzata, l'altro grande ricatto sul futuro del nostro paese e deve essere affrontata con misure straordinarie: intelligence, sequesto e confisca di beni, antielusione e antiriciclaggio contro i santuari protetti. Mossa strategica: recuperare 50 miliardi di euro, in due anni, è possibile!

Sorrento - Stamane, al Senato, il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della commissione parlamentare antimafia, ha annunziato, per la ripresa di settembre dell'attività parlamentare, la presentazione di un disegno di legge, organico e a carattere straordinario, per la lotta all'evasione fiscale, la quale rappresenta, insieme con la criminalità organizzata, l'altro grande ricatto che pesa sulla nostra democrazia, sulla competitività del nostro sistema economico e sul futuro delle nuove generazioni. "Come la criminalità organizzata - ha esordito Lauro - l'evasione fiscale sottrae ingenti risorse all'economia sana, nell'ordine di centinaia di miliardi di euro, viola i principi della libertà di impresa e della concorrenza, pregiudica la competitività del nostro sistema economico nazionale ed offende tutti cittadini corretti, che pagano regolarmente le tasse. Il Governo Berlusconi può e deve procedere ad una lotta, ancora più intransigente, contro l'evasione fiscale, eliminando, anche nel comune sentire popolare, quella sorta di ipocrita indulgenza, che considera 'furbi 'gli evasori e 'fessi' gli onesti. Gli evasori fiscali devono essere giudicati e sanzionati come dei criminali, al pari dei mafiosi. Sarebbe utile, pertando, che anche questo obiettivo fosse presente, nella voce 'fisco', dei cinque punti approvati dal PdL per il rilancio dell'attività di Governo di fine legislatura.""Le misure varate contro l'evasione fiscale, con la recente manovra finanziaria - ha aggiunto Lauro - rappresentano certamente un passo avanti, ma non sono, a mio giudizio, sufficienti e risolutive. Bisogna dare alla Guardia di Finanza e alla riformata Amministrazione finanziaria, che stanno già meritoriamente operando e limando l'area dell'evasione, strumenti decisivi per abbattere drasticamente la stessa area, portandola ai livelli fisiologici degli altri paesi europei. L'eliminazione del debito pubblico, l'equilibrio della contabilità, la liberazione di risorse per lo sviluppo e la diminuzione della pressione fiscale, potranno venire non solo dalla politica dei tagli, fin qui indiscriminatamente praticata, o da una ripresa economica, che si annunzia lenta, in presenza di un permanente ed irrisolto disordine sui mercati finanziari internazionali, ma anche, e soprattutto, come 'mossa strategica', dal recupero delle ingenti risorse evase, con un obiettivo biennale di almeno cinquanta miliardi di euro. Tre i fondamenti della mia proposta: 1) l'impiego organico della nostra 'intelligence' nell'attività di informazione per individuare i grandi evasori fiscali, in collaborazione con la Guardia di Finanza; 2) l'estensione dei poteri di sequestro e di confisca dei beni degli evasori, affidati alla riformata Amministrazione finanziaria, già in vigore contro gli appartenenti alla criminalità organizzata; 3) nuove misure antielusione e antiriciclaggio per stanare i santuari protetti.""Sono certo che il Presidente Berlusconi avrà il coraggio e la determinazione - ha concluso Lauro - di spostare il confronto politico, all'interno della maggioranza e con l'opposizione, su questi temi essenziali per il futuro del nostro paese, risparmiando ai nostri elettori e a tutti i cittadini la volgare e strumentale rissa, che ha squalificato quest'estate politica da dimenticare".

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