sabato 12 luglio 2014

Funivia, in diecimila da quattro Comuni firmano per salvarla

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - Funivia del Faito a rischio. A chiedere, attraverso una manifestazione di protesta, al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro un serio impegno per la riapertura del servizio sono stati rappresentanti dei Giovani democratici di Castellammare di Stabia, il consigliere regionale Pd Antonio Marciano, il consigliere del Comune di Castellammare Francesco Russo, la presidente del circolo Pd di Vico Equense Franca Rossi. Hanno portato con sé le firme raccolte online e presso i Comuni di Vico Equense, Pimonte, Gragnano, Castellammare di Stabia. Oltre 10mila. Chiaro il messaggio: salvare e riattivare la storica funivia di Faito, chiusa per la seconda estate. La risposta è arrivata subito, venerdì pomeriggio si terrà un incontro a cui parteciperà anche il presidente Caldoro. «Anche se siamo stati costretti a scendere in strada e manifestare – afferma Antonio Marciano – siamo lieti di essere riusciti ad ottenere un appuntamento con il presidente sulla questione Faito per capire le sue reali intenzioni. Sarà un incontro in cui dovranno essere prese decisioni e responsabilità». La Regione ha stanziato 2milioni di euro per la riqualificazione dell’area e la messa in funzione dell’impianto ma il problema resta la gestione del servizio. Un’attività di circa 700mila euro l’anno, di cui né la società Eav Campania, né i Comuni di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte vogliono occuparsi. Se ne sta parlando da mesi, tra annunci, tavoli tecnici, proposte e promesse. Per il momento, però, la funivia è ancora chiusa. Circa due mesi fa la Regione ha annunciato che avrebbe preparato un bando per affidare con la procedura del project financing la gestione del servizio. Ciò non è avvenuto. Durante la riunione di pochi giorni fa, però, è arrivata sul tavolo una nuova proposta. A formularla è stato l’ente Parco dei monti Lattari, in accordo con il Comune di Vico Equense. «L’unica soluzione per riattivare il servizio – spiega Giuseppe Guida, presidente dell’ente Parco – è ridurre i costi. Il Parco dei monti Lattari ha la possibilità di utilizzare personale dipendente dalla Regione Campania. Pertanto potrebbe accollarsi la gestione della funivia, per cinque anni, disponendo di uomini da impiegare nelle attività relative all’espletamento del servizio. Così facendo sarebbe necessaria solo una diversa utilizzazione della forza lavoro e non un impegno in termini di soldi». Una proposta che sta al vaglio della Regione Campania e del Ministero della difesa. «Mancherebbero, però, ancora persone adeguate a ricoprire determinati ruoli – continua Giuseppe Guida - ma in questo potrebbe darci una mano il Ministero della difesa. Con gli uomini del Genio militare si potrebbe risolvere anche questo aspetto. Abbiamo presentato una proposta che, ovviamente, andrà valutata e condivisa anche con i Comuni coinvolti».

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