lunedì 6 ottobre 2014

Ecomostro di Alimuri: in piedi sì ma ancora per poco

Antonio Elefante e Gennaro Cinque
In settimana sarà pubblicato il bando per l’abbattimento 

Vico Equense - Il Corriere della Sera, pubblica un reportage sugli ecomostri. Non poteva mancare quello di Alimuri. “Grande, - si legge - ma senza bellezza. Lo scheletro di Alimuri è spiaggiato, nella costa del Golfo di Sorrento, tra Vico Equense e Meta. Sei piani di cemento nudo, travi e pilastri che si estendono su 2 mila metri quadrati tra la falesia a strapiombo e il Tirreno. Mostro in riva al mare, certo non di quei giganti marini che hanno ispirato gli architetti, alla Gaudí, a concepire le strutture degli edifici come vertebre di animali imponenti e fantasiosi. No, qui il mostro non è stato concepito, è frutto di un progetto mai nato: quello di un albergo, licenza concessa nel 1964 e presto ritirata. Dovrebbe essere abbattuto questo autunno, ma di demolizione si parla da anni…” Il bando per buttare giù lo scheletro di Alimuri, a giorni sarà pubblicato. Una gara d’appalto di circa 500mila euro. La svolta arriva dopo che l’Ente Municipale ha stipulato un muto per finanziare l’abbattimento. Dopo l’ok della Cassa Depositi e presiti, l’Amministrazione del Sindaco Gennaro Cinque, conta di radere al suolo l’ecomostro entro l’inizio del nuovo anno. Il giorno dell'abbattimento del manufatto che deturpa da 50 anni il paesaggio della costiera si avvicina sempre di più. Il piano preparato dal Comune di Vico Equense richiede un costo complessivo di 530mila euro e prevede vari step. Prima di demolire l'area sarà necessario un intervento di bonifica del costone per contenere la caduta di massi durante le attività di cantiere. Successivamente si potrà procedere con le opere di abbattimento attraverso l'utilizzo di specifici macchinari da manovrare a distanza.
 
In ultimo gli interventi di frantumazione dei resti, lo smaltimento dei materiali di risulta, la recinzione dell'area. Tutto procede secondo i piani. Il Comune di Vico Equense circa sette mesi fa aveva annunciato di aver finalmente trovato la strada giusta per arrivare all'abbattimento dell'ecomostro ed ha cominciato a percorrerla senza freni. La telenovela di cui si parla da oltre 50 anni potrebbe realmente giungere al «the end». "Dopo un'accurata ricerca presso gli archivi della Soprintendenza - ha spiegato Antonio Elefante, assessore ai lavori pubblici - ho trovato l'autorizzazione concessa all'epoca ai proprietari. L'ho confrontata con il rilievo effettuato sul luogo nel 2010 dai tecnici della Procura di Torre Annunziata ed è emerso che ci sono delle difformità, pertanto l'immobile è del tutto illegittimo. Alcuni vani risultano superiori, altri inferiori, con una struttura complessiva che nella sua totalità non rispetta il progetto autorizzato nel '63. Con questo nuovo presupposto è stato possibile seguire un percorso molto più veloce rispetto a quello che varie volte si è tentato di intraprendere".

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