lunedì 17 luglio 2017

Incendi dal Vesuvio a Paestum De Luca: «Strategia eversiva»

Torre del Greco assediata, sfollati nelle scuole. De Luca: c'è un disegno eversivo 

Fonte: Paolo Barbuto da Il Mattino 

Tornano le fiamme, rinasce la paura al Vesuvio, colpa del vento, maledetto vento che ha soffiato sulla brace nascosta dentro la cenere e ha dato nuova linfa all'incendio scoppiato ormai dieci giorni fa e non ancora domato. Ieri a Torre del Greco le fiamme sono rinate, hanno percorso la montagna, si sono avvicinate al mare alle spalle di via del Commercio e la gente dei lidi s'è gettata in acqua nel tentativo di trovare salvezza: inventi, fra i quali due disabili, sono stau soccorsi dalla guardia costiera e portati in salvo. E non è finita: sem pre nella città corallina, sono state aperte nella tarda serata di ieri altre due scuole (che si aggiungono a quella aperta martedì scorso) per ricoverare gli sfollati della nuova emergenza provocata dalle fiamme. Uno scenario al quale il governatore Vincenzo De Luca ha assistito dalla sala operativa della Protezione civile. Ed è il governatore a commentare: «E’ lecito considerare non solo una evidente azione criminale, ma quasi disegno eversivo. Mi pare chiaro che chi ha vissuto per anni e anni sull'economia dell'emergenza, punti a ricreare le condizioni per poter guadagnare ancora perpetrando i disastri dell'ambiente. Noi continueremo la nostra azione per ripulire l'ambiente contro ogni interesse illecito e criminale.
 
Siamo impegnati - ricorda De Luca-con700 uomini, con la nostra Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, l'Esercito, i volontari; e con tutti i mezzi a disposizione e gli ulteriori Canadair giunti sin da questa mattina su nostra richiesta. Stavolta sono stati contati ben 29 punti di innesco di roghi, sempre in luoghi difficili da raggiungere dai mezzi. Oltre agli incendi boschivi, 11 segnalazioni riguardano i Comuni della Terra dei Fuochi». Tornano le fiamme non solo sul Vesuvio e sull'intera Campania ma in gran parte dell'Italia: bruciano gli Astroni e le montagne di Pozzuoli, vanno in fiamme i boschi intorno ai templi di Paestum e al belvedere di Lacco Ameno, a Ischia, i roghi aggrediscono i monti della costiera amalfitana e costringono le autorità a chiudere a singhiozzo la strada dei vacanzieri. Poi ci sono i grandi incendi all'isola d'Elba e alle Tremiti, ma è soprattutto quello di Capalbio che ieri ha tenuto tutti con il fiato sospeso: camping evacuati, mezzi antincendio in azione, ferrovia bloccata per un paio d'ore per paura delle fiamme. Ma torniamo nel Napoletano, dove l'allarme è scattato prima dell'alba a Torre del Greco. In via Montedoro e via Garzilli, i residenti sono stati svegliati dal fumo e dal crepitio delle fiamme. Ed è stato un crescendo di paura e soccorsi fino a tarda notte. In mattinata, il vicesindaco di Torre del Greco Romina Stilo si è catapultata m strada chiedendo agli abitanti di abbandonare le case, ma nessuno voleva andare via. Così è stato necessario chiedere l'intervento di polizia e carabinieri per imporre alle persone di scappare, di non rischiare la vita. Ed è stata la Protezione civile a distribuire mascherine, oltre ad invitare tutti a mettere stracci bagnati sotto gli usci delle porte. In nottata, i disabili della colonia estiva Unitalsi sono stati trasferiti all'interno della scuola Angioletti, la prima scuola ad aprire la scorsa settimana. Altre due scuole - Domenico Morelli e Nazario Sauro - sono state aperte per ospitare gli sfollati dell'ultima ora. Paura all'ospedale Maresca, anche se non è stata ipotizzata l'evacuazione dei degenti. Emergenza anche sul monte Somma e sul Vesuvio dal lato di San Giuseppe Vesuviano con un immenso rogo nel Vallone della Profica. Mentre ancora le fiamme erano alte nella zona di via Montedoro, a Torre del Greco un altro fronte di fuoco si è sviluppato nell'area di via del Commercio, conia grande fuga in acqua delle persone dei lidi retrostanti. Nel Salemitano dieci ettari di vegetazione sono andati in fumo nella zona di Eliceto. Decine di persone sono state evacuate vicino Paestum dove si è temuto che le fiamme potessero raggiungere gli scavi e danneggiare i templi. Nel pomeriggio, quando il popolo dei vacanzieri tentava di rientrare dalla giornata in costiera, un poderoso incendio si è sviluppato sui monti fra Furore e Conca dei Marini, così in alcuni, lunghi, momenti, la strada statale è stata chiusa per evitare pericoli agli automobilisti. 11 caos generato dalla chiusura temporanea è stato letale per la circolazione. Nel frattempo a Ischia, nella zona di Barano scattava un altro allarme mentre a Pozzuoli le colline di Cigliano e della Starza venivano ridotte in cenere dalle fiamme. Tanta paura nel cratere degli Astroni dove è stato necessario inviare un elicottero capace di resistere alle folate potenti del vento per intervenire e provare a ridimensionare l'incendio che ormai da giorni sta divorando l'area protetta napoletana. Anche in Toscana la giornata è stata durissima. Un vastissimo fronte di fiamme al confine con il Lazio ha tenuto in allarme le autorità a partire dalla prima mattinata: due campeggi sono stati evacuati (il «Costa Selvaggia» e il «Capalbio»), anche uno stabilimento balneare è stato messo in preallarme. Chiusa per un paio di ore la linea ferroviaria locale. Eppure gli esperti l'avevano annunciato: sta per cambiare il tempo, arriverà il vento, non basteranno i tre giorni previsti per avere ragione delle fiamme, ne occorreranno almeno dieci.

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