domenica 22 ottobre 2017

Leonardo è l’associazione “del fare per dare”

Leonardo
Vico Equense - Leonardo, la nostra giovane associazione, giunge al suo terzo forum, dopo il “Dolore inutile” e “Bambini invisibili”. L’Associazione pone al centro delle sue attività i giovani, con lo scopo di seguirli nel loro percorso lavorativo e di studio. Questo atteggiamento vede protagonista la solidarietà che, come affermava Eduardo Galeano, è orizzontale e implica rispetto reciproco, contrariamente alla carità che è umiliante perché si esercita verticalmente e dall’alto. Quanti giovani perdono la strada che si erano prefissi a volte per pochi passi mancanti, per una spinta che non hanno ricevuto, un motivo che cercano e non trovano. La solidarietà può sembrare l’uovo di Colombo, come fosse un atteggiamento facile da indossare e da rendere poi concreto. Ci vuole una grande disponibilità interiore, organizzazione e coordinamento tra la persone che decidono di adoperarsi, lavoro e volontà, senso del dovere e capacità. Spesso siamo abituati a vivere da lontano la nostra buona carità, donando beni materiali a persone che nemmeno conosciamo. Leonardo si prefigge un lavoro intenso con interventi costruiti, dando spazio alle svariate opportunità che si possono creare per fornire contributi validi. L’associazione ha la fortuna di avvalersi di persone che hanno lo stesso intento: adoperarsi per quella parte debole della nostra società che rappresenta anche il nostro futuro.
 
Ci sono ambiti di cui si dovrebbe occupare lo Stato, ma spesso risulta assente e distratto e in questi spazi si inserisce la solidarietà, un aggiustare le somme in un mondo sbilanciato, dove chi ha, sa che non tutto è suo, e chi non ha, sa che altri prendono al suo posto. Ogni associazione ha la sua spinta iniziale fatta di motivi personali e di intraprendenza, di coraggio e di forza, e il tutto si traduce in voglia di fare. La spinta di Leonardo è stata Anna Vanni, che all’inizio aveva idee confuse e poco chiare da sembrare folle. Ma spesso i folli, che assomigliano ai saggi, come affermava Giordano Bruno, sanno di verità e se oggi Leonardo è qui è grazie a un pensiero folle e fantasioso. E quando i pensieri folli si presentano, viaggiano da soli, costruiscono il loro percorso confidando unicamente in se stessi e, quello che poteva essere solo un progetto ambizioso, si è rivelato un bisogno di molti. Occuparsi degli altri, dei giovani, che pure dovrebbe essere un precipuo interesse di un paese che si dica moderno e industrializzato, non fa più notizia. Ci occupiamo di ospiti, di tasse, di politica sterile, quella che resta confinata nei palazzi per sfornare cariche e affari, ma il confronto col mondo vero ormai non c’è più. Dobbiamo creare un mondo più reale e a misura d’uomo, a partire da loro, i giovani, che hanno bisogno di tutto il nostro aiuto per poterlo realizzare. Occuparsi di solidarietà oggi crea qualche pregiudizio nella pubblica opinione, che vede nelle associazioni un modo per spillare soldi. E forse sarà anche che si ha bisogno si soldi, ma l’impegno, quello non si compra né lo si può inventare, deve solo esserci. E cosa cambia mentre aspettiamo e magari ci adoperiamo? Tutte queste domande sono inutili. Chi opera lo fa gratuitamente con ogni mezzo. E’ uno stato e una predisposizione di animo che non offende, fatta da persona a persona, non è perseguibile come una colpa. Insegnare a fare attraverso l’essere, le attività di questo genere non possono che creare benefici e lo sanno bene coloro che da un momento all’altro, passano dall’impossibilità della loro condizione ad un’altra possibile, grazie a chi crede che le cose possano cambiare. Leonardo è l’associazione “del fare per dare” e lo dicono i dati che possiamo fornire su quanto effettivamente fatto in un anno di tempo.

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