giovedì 11 aprile 2024

Bonea. Sentieri di Pace

Vico Equense - Secondo incontro organizzato dalla parrocchia di San Giovanni Evangelista di Bonea. Il 18 aprile 2024, alle ore 19, sarà presentato il libro “Vorrei vedere i bambini giocare. Storie di un’infermiera dentro la guerra” (Libreria Pienogiorno) di Marina Castellano, da anni impegnata su molti fronti come esperta di emergenza clinica con Emergency, Medici senza frontiere, ResQ People. Oltre all’autrice interverrà il giornalista Daniele Piervincenzi, reporter di guerra. «Di colpo, in un mattino di febbraio, siamo stati catapultati in una realtà che mai ci saremmo aspettati di vivere: la paura della guerra, della guerra vera. Era qui, a poche migliaia di chilometri da noi. Le persone coinvolte, questa volta, ci somigliavano per il colore della pelle, i vestiti, lo stile di vita. Tutto sembrava drammaticamente più reale, e la nostra vita improvvisamente fragile, incerta. Ho lavorato a gran parte di questo libro quando la guerra in Ucraina ancora non c’era, ma io ne avevo già conosciute molte…» Emanuel aveva quattordici anni quando è arrivato all’ospedale dove Marina era in missione, a Bangui, e quattordici ne aveva un mese dopo quando se ne è andato per sempre. Lui, Dawood, Farid, Abdullah sono alcuni dei bambini che Marina ha incontrato nella sua attività di infermiera di guerra. Bambini che non possono giocare, correre, vivere davvero la loro infanzia, per colpa della guerra. O per colpa della povertà. O di entrambe, visto che vanno a braccetto. Li ha visti arrivare negli ospedali di Emergency in Afghanistan, portati in braccio in una corsa affannosa da genitori disperati. Li ha incontrati in Sierra Leone, in Libia, in Kurdistan, o tra le onde del Mediterraneo. Li ha visti silenziosi, chiusi nel dolore e nella rabbia, e poi, inaspettatamente, sorridenti e grati di essere ancora vivi. Sono le vicende di questi bambini a costruire una narrativa indimenticabile. E a farci capire che se ognuno di noi accogliesse nella propria storia un pezzetto di un’altra storia, il mondo non sarebbe perfetto, ma sicuramente migliore.

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