Via libera al documento finanziario. Scontro con l'opposizione
Fonte: Angelo Agrippa da Il Corriere del Mezzogiorno
«La Regione mette in campo un imponente investimento di oltre mezzo miliardo di euro per progetti di viabilità che riguardano i Comuni di tutte le province campane». È quanto è stato anticipato da palazzo Santa Lucia, annunciando un finanziamento di 535 milioni per i progetti, già esecutivi, che riguarderanno 270 tra Comuni, Province ed enti territoriali. E sabato prossimo saranno illustrati i dettagli del piano. Ma a suscitare allarme è stata una nota con la quale il vicepresidente della giunta regionale e assessore all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola, ha denunciato che «con un anomalo decreto, un dirigente privo della relativa competenza ha disposto la proroga della concessione di derivazione idrica a Caposele in favore dell'acquedotto pugliese fino al 2032». Un argomento più che sensibile, dato che da anni la contesa tra Campania e Puglia si arroventa proprio sulla fondamentale fonte idrica irpina. «Al di là del merito, un atto di tale rilevanza, riguardante concessione di derivazione interregionale, fuoriesce dalle ristrette competenze di un dirigente di settore ed avrebbe richiesto la preventiva condivisione della Direzione generale e dell'amministrazione regionale.
Per tali motivi — sostiene Bonavitacola — ritengo opportuno che la Direzione generale adotti atti conseguenziali volti al ripristino delle corrette competenze violate dal zelante e solitario dirigente». Il vice governatore spera in un accordo con la Puglia: «Sono convinto che proprio in sede di tavolo tecnico istituito presso il ministero delle infrastrutture, riguardante la gestione della galleria Pavoncelli, si troveranno i giusti accordi per garantire la corretta gestione della stessa galleria, infrastruttura essenziale per l'approvvigionamento idrico della Puglia e la parziale redistribuzione delle risorse idriche di Cassano e Caposele in favore dell'area irpina». Ma ieri è stato anche il giorno dell'approvazione, a maggioranza, del documento regionale di economia e finanza. Beninteso, nessun fuoco pirotecnico. Tra i punti strategici del Defrc, l'azione di semplificazione normativa, l'uscita dal commissariamento governativo nella sanità (è di ieri l'aggiornamento delle verifiche periodiche ministeriali e per ora non c'è traccia della richiesta di chiusura avanzata dalla Regione Campania della lunga stagione di emergenza contabile e amministrativa), il potenziamento della mobilità regionale e del sistema aeroportuale campano, il sostegno alle filiere produttive competitive, il potenziamento delle politiche per il lavoro, per l'istruzione, delle politiche abitative, con l'attuazione definitiva della riorganizzazione degli istituti autonomi case popolari in Acer, con il rilancio della sfida della competitività sulla base di un regionalismo differenziato ma rispettoso dei principi della perequazione e della coesione economica e sociale tra tutte le Regioni, la compiuta ed efficiente spesa dei fondi nazionali ed europei per il triennio 2019/2021. Di fronte al referendum per l'autonomia di Veneto e Lombardia, la risoluzione di maggioranza chiede che la richiesta di restituzione dei residui fiscali non si trasformi in una riduzione dei trasferimenti ordinari. Il leader dell'opposizione Stefano Caldoro ha pesantemente biasimato i 5 stelle: «C'è in Campania un'alleanza giallo-rossa, una intesa che si salda sulla intesa fra capi gabinetto. Sui trasporti e sull'Eav fate spendere, con il Governo, risorse senza controllo. Sulla sanità - ha aggiunto - fate sciacallaggio, ma non avete bloccato il presidente della Regione come commissario e siete al pari responsabili del disastro perché, con il ministro Grillo, non fate alcunché. Su Ischia - ha concluso - sia chiaro: noi siamo per il condono. Voi avete criticato De Luca perché ha fatto una regolarizzazione, che poi è stata bocciata, e voi fate un mezzo condono».
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