Massa Lubrense - Discesa agli inferi e ritorno, in una partita palpitante dove la discontinuità ha rischiato seriamente di giocare un brutto scherzo al roster di coach Nicola Esposito. Una serata tranquilla si stava trasformando in un incubo, con la Folgore che spreca un vantaggio di +6 nel momento cruciale del primo parziale, gettando alle ortiche ben 5 set-point (4 consecutivi) ma soprattutto dando ritrovata linfa ad un Rione Terra che si mostra più cattivo negli scambi più lunghi imponendosi ai vantaggi dopo aver approfittato con cinismo dei tanti errori gratuiti di una Folgore insolitamente fallosa. La lampadina si spegne anche nel successivo parziale con un break pesante dei flegrei che vale il secondo set, ma soprattutto un’iniezione di fiducia ed entusiasmo che sembra far pendere definitivamente la bilancia dalla parte del sodalizio guidato dal coach Costantino Cirillo quando il Rione Terra vola 19-15 nel terzo parziale pregustando di ribaltare il pronostico e portar via l’intera posta in palio. Ma quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. La Folgore è ferita ma non morta, si aggrappa come un gatto alle sue sette vite avventandosi con unghie e denti stretti ad una partita pronta a scrivere una storia dal finale tutt’altro che scontato. Fantauzzo e Ferenciac alzano l’asticella, Miccio (subentrato in corsa a capitan Aprea) in regia evidenzia le potenzialità in fieri di un organico importante, e la chiude Cuccaro al ritorno sul parquet con una stampatona per il 25-23 che rimette tutto in discussione. Le rotazioni giocano un ruolo importante: Cormio picchia forte, poi Ferenciac ha il braccio caldo e dopo la sospensione tecnica chiesta dal coach flegreo piega le dita del muro spianando la strada verso il tie-break trovato ancora una volta da Cuccaro, sempre pronto a far valere tutta la propria fisicità sotto rete.
A questo punto il fattore psicologico è tutto dalla parte della Folgore Massa, che non si concede più distrazioni e chiude in crescendo con un roboante 15-5 e 3 uomini in doppia cifra. Nicolò Casaro sale ancora sul gradino più alto del podio con 26 punti, seguito a poca distanza da Ferenciac e Fantauzzo che si fermano ex-aequo a quota 18.
I risultati del sabato erano stati favorevoli alla corsa della Folgore Massa. Il ko di Marigliano sul terreno di Marcianise era manna dal cielo per la compagine costiera, che in caso di successo avrebbe scavato un piccolo solco sulle dirette inseguitrici, in una lunga corsa a tappe pronta a nascondere numerose insidie dietro l’angolo. La Folgore viaggia a Pozzuoli anche per mantenere immacolato il proprio ruolino di marcia esterno, da difendere contro un Rione Terra che si affida all’efficace opposto Vincenzo Calabrese per vender cara la pelle. I flegrei hanno dimostrato di essere una squadra tignosa che non molla mai fino all’ultimo punto, come evidenziato dai 3 tie-break disputati ma soprattutto dall’abilità nell’essere andati a punto in ben 4 gare su 5. Score non male per un roster costruito per raggiungere quanto prima una tranquilla salvezza.
Il coach Nicola Esposito si affida alla consueta formazione con capitan Aprea in cabina di regia e Casaro opposto, Della Mura e Deserio centrali, Fantauzzo e Ferenciac in banda con Denza libero.
Inizio punto a punto, poi i padroni di casa provano a prendere il largo salendo sul 9-6, prontamente recuperato con un parziale aperto dal mani out sull’attacco strettissimo di Ferenciac da posto 4, proseguito dall’ace di capitan Aprea nella terra di nessuno tra 1 e 2, e la bordata di Ferenciac sulla ricezione difettosa dei flegrei. Equilibrio costante fino al 14-14, poi Deserio al servizio crea molteplici grattacapi, Ferenciac non fa sconti ed il doppio monster block consecutivo griffato Della Mura porta la Folgore avanti 21-15. Sembra fatta quando l’attacco parallelo esterno da 4 di Casaro stampa il 23-18, prima dell’attacco folgorante di Fantauzzo per il 24-20. Al momento di chiudere il parziale ed affievolire le velleità di un rivale tignoso , si spegne la lampadina ed i biancoverdi vanno in rottura prolungata. Tra attacchi murati ed un’infrazione, in un amen è 24-24. Ai vantaggi la Folgore fa e disfa: 3 errori consecutivi al servizio rendono vani gli sforzi per conquistare punti al termine di scambi prolungati. Casaro sembra cambiare l’inerzia, premiando il recupero di Della Mura per mettere a terra il pallone del 31-30 che vale finalmente un nuovo set-point. L’arbitro fischia invasione sul punto successivo, la squadra si innervosisce e ne approfitta il Rione Terra che piazza due attacchi vincenti chiudendo a sorpresa sul 33-31.
Il roster costiero accusa il colpo, Calabrese fa male con 2 ace costringendo coach Esposito a chiamare subito time-out per fermare l’emorragia sul 6-3. Rione Terra mantiene un piccolo margine portandosi sul 10-8, prontamente recuperato dai costieri grazie ad un Casaro sontuoso: prima dolcemente in pallonetto, poi schiacciando in faccia a Calabrese aggiudicandosi l’avvincente duello tra opposti, ed infine nuovamente a segno con l’aiuto del net (12-10). I padroni di casa chiamano time-out, ma Casaro in lungolinea e Fantauzzo di precisione regalano un confortante 17-13. I flegrei rientrano sul 17-16, e dopo la sospensione chiesta da Esposito la Folgore riprende a macinare gioco portandosi sul 21-19 con il solito Casaro. Ancora una volta, e con colpevole ciclicità, la Folgore va in confusione. L’attacco di Fantauzzo si infrange sul muro flegreo, Ferrara fa ace, ed un nuovo perentorio block su Casaro portano Rione Terra addirittura a condurre sul 23-21. Casaro si prende la rivincita, ma un attacco ben assestato seguito da una chiamata dubbia sulla bordata di Cormio portano i padroni di casa a condurre per due set a zero.
La pallavolo è uno tra gli sport più belli al mondo, perché non è mai scontato. Diverte, entusiasma ma soprattutto nulla è mai deciso finchè l’ultimo pallone non abbia toccato terra. Ed il terzo parziale rappresenta la perfetta sintesi. La Folgore sembra in bambola dopo aver dilapidato l’impossibile in avvio: va subito sotto 2-5, e poi 5-11 a seguito dell’attacco di un soffio out di Casaro da seconda linea. È ferita ma reagisce: pallonetto sublime di Miccio, Deserio trova l’ace in battuta, Ferenciac buca il parquet e Cuccaro alza la saracinesca a muro. 9-11. Rione Terra allunga ancora a +4 (10-14), ma Cuccaro di precisione e Fantauzzo che incarta il muro flegreo infilano il 12-14. I costieri non riescono a piazzare l’allungo decisivo per pareggiare i conti, mentre l’ace piazzato per il 14-19 sembra la pietra tombale su una partita dove la sorte è stata quasi sempre avversa. Finita? Macchè. Con uno scatto d’orgoglio, la Folgore si rialza in extremis dalle sabbie mobili che l’avevano avvolta fin quasi alla gola e riapre uno spiraglio importante. Fantuzzo trova l’incrocio delle righe in due occasioni, Rione Terra forza gli attacchi senza trovare la precisione, poi Deserio chiude imperiosamente sotto rete mentre la bomba in pipe firmata da Fantauzzo vale il punto del pari (20-20) che infiamma i Crustiffs, pronti ad alzare il decibel per far sentire i ragazzi come se si trovassero al Palatigliana. Ferenciac mette a terra su “bagherone” di Fantauzzo, mentre l’attacco out di Calabrese permette alla Folgore di mettere nuovamente la testa avanti (22-21). Entra Esposito, i flegrei sbagliano al servizio, e Casaro trova il mani fuori per il 24-22. Al secondo set-point, Cuccaro con la mano aperta stampa senza lasciare scampo alla difesa dei padroni di casa.
È l’inizio di una remuntada eroica. L’equilibrio iniziale è spazzato via da una sassata in 5 di Ferenciac, poi ancora a segno dopo un attacco grossolano out di marca flegrea (8-6). Cuccaro accompagna per il 9-7, Ferenciac al servizio trova un ace importantissimo (11-8), mentre Cormio attacca con potenza mostruosa non trovando alcuna opposizione in 6 (14-11). Deserio regale in primo tempo (15-13), Cormio scarica a terra con violenza, poi ancora Cuccaro stampa il 17-15. Denza alza una traiettoria con i tempi giusti per Ferenciac prontissimo ad incrociare (19-16), Miccio alza dietro per la gran botta di Casaro (20-17), ed il quarto parziale sembra incanalarsi verso Massa Lubrense. Finale tranquillo? Neanche per sogno. Rione Terra accorcia sul 20-19, e coach Esposito memore di quanto accaduto in precedenza chiama subito la sospensione. Casaro attacca verso posto 6 e va a segno, così come Ferenciac dopo un lunghissimo scambio senza esclusione di colpi (23-20). I padroni di casa non mollano, provano un colpo di coda portandosi fino al -1 (24-23), ma Cuccaro fa valere tutta la propria esperienza scaricando tutta la tensione agonistica sul pallone che rimbalza a terra per il 25-23. 2 set pari.
Missione (quasi) compiuta. Si va al tie-break, per vendicare quello perso con Tricase nell’unico ko stagionale finora incassato dal giovane roster costiero. Rione Terra ne ha invece disputati già 3, vincendo ad Atripalda ed uscendo invece sconfitto contro Casarano e Marcianise.
Strepitoso primo tempo di Cuccaro, Casaro si esalta anche a muro ed è subito 3-0. L’opposto costiero, in precario equilibrio, trova una traiettoria ad incrociare da urlo (4-1). La Folgore alza ancora i ritmi, mettendo definitivamente al tappeto la squadra flegrea ormai sulle gambe. Fantauzzo, Ferenciac e Casarono saltano ad altezze importante mettendo il pallone dove vogliono. Ferenciac mura con sicurezza (9-3), Rione Terra è fallosa al servizio: due errori consecutivi (11-4). Ferenciac si prende la scena con autorità (13-4), e poi chiude i conti per una remuntada da urlo che manda in estasi i supporters massesi. Scampato il pericolo, può partire il rito del “geyser sound” al suono dei tamburi per un successo giunto con cuore e sudore.
L’analisi della gara attraverso le parole dello schiacciatore Elio Cormio: “Purtroppo ci siamo cullati un po’ troppo sul cospicuo vantaggio acquisito, il Rione Terra ha recuperato da una situazione che sembrava disperata ed ha preso inevitabilmente fiducia. Noi invece abbiamo pagato l’ansia, e tra qualche colpo di fortuna dei flegrei ed alcuni demeriti nostri, abbiam visto sfilare via il primo parziale. Inutile nascondere che quanto accaduto ci ha condizionato anche in avvio di secondo set, e soltanto nel terzo siamo tornati al nostro livello. Abbiamo giocato a viso aperto conquistando il parziale, e tutto è cambiato appena siamo rientrati in partita. Quando tutto sembrava perduto, l’orgoglio è stato determinante per cambiare definitivamente l’inerzia della gara indirizzandola a nostro favore. La fiducia cresceva punto dopo punto, ed al tie-break non c’è mai stata praticamente partita. Sono soddisfatto della reazione del gruppo, capace di conquistare due punti dal valore doppio per il modo in cui sono maturati”
Non poteva esserci ritorno migliore per il centrale Fabio Cuccaro: 6 punti, ma soprattutto esperienza da vendere per chiudere con autorità sia il terzo che il quarto parziale: “Sono rientrato proprio qui a Pozzuoli contro il Rione Terra, per cui era indispensabile procedere a piccoli passi, facendo le cose per bene. Ho cercato di dare una mano alla squadra, credo di esserci riuscito, e tutto è andato quasi perfettamente perché abbiamo vinto una partita che si era messa subito in salita. I nostri avversari avevano preparato molto bene il match: i primi due set erano andati via non senza qualche rammarico e diventava indispensabile proporre qualche variazione sul tema. Abbiamo cambiato palleggiatore, e questo ha forse destabilizzato un po’ il Rione Terra che dopo averci preso le contromisure in avvio si è trovato spiazzato davanti a tale mossa. Siamo stati bravi ad adattarci meglio al loro gioco, ma soprattutto a sfruttare i nostri punti di forza contro un avversario che darà filo da torcere a tutti. 2 punti importantissimi sia perché il campo del Rione Terra è sempre piuttosto ostico, sia per averli strappati via al termine di una gara diventata ben presto una salita ripidissima. Già a partire dalla prossima gara dovremo entrare in campo con grande attenzione fin dal primo punto, e non mollare mai in nessun frangente perché anche se il punteggio sembra essere ben saldo nelle nostre mani, in un attimo possiamo subire dei break che rischiano di mettere tutto in discussione. Siamo una squadra giovane, e dobbiamo essere più concentrati, stando più dentro la partita. Abbiamo un pubblico straordinario che non ho mai visto in nessun campo di Serie B. Sa gasarci, ci dà enorme carica e credo che anche gli avversari in campo lo sentano. Contro il Rione Terra i nostri Crustiffs hanno giocato un ruolo fondamentale nei momenti più delicati. Contro Cimitile mi aspetto una gara difficile come tutte quelle che si disputano nel nostro girone. Non dobbiamo sottovalutare nessuno, e confidiamo nella spinta del nostro tifo”.
RIONE TERRA VOLLEY – SNAV FOLGORE MASSA 2-3 (33-31, 25-22, 23-25, 23-25, 5-15)
SNAV FOLGORE MASSA: Aprea 2, Casaro 26, Fantauzzo 18, Ferenciac 18, Della Mura 3, Deserio 5, Denza (L). Cambi: Miccio 1, Cormio 2, Cuccaro 6, Esposito. N.e. Gargiulo, Pontecorvo.
All: Esposito
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