lunedì 4 agosto 2014

Celiachia, la misura normativa approvata in Consiglio regionale

Vico Equense - “Il dilagare della malattia celiaca è una realtà che il Consiglio regionale della Campania non ha voluto ignorare. Con la legge approvata oggi, i celiaci potranno spendere il buono mensile erogato dal Servizio sanitario nazionale anche nella grande distribuzione. Si tratta di un’opportunità che porterà notevole giovamento ad una larga fascia della popolazione, che finalmente potrà acquistare al supermercato gli alimenti dietetici privi di glutine, già erogati gratuitamente dal SSN a partire dal 1982”. Queste le parole di Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania, a margine dell’approvazione del collegato alla legge Finanziaria. “In Italia si contano circa 600mila casi a cui, ogni anno, si aggiungono 10mila diagnosi – spiega l’onorevole Beneduce -. Le difficoltà per l’inserimento nelle più normali attività della vita quotidiane sono enormi, nonostante il New York Times esalti il Bel Paese come il paradiso dei celiaci, per l’enorme quantità di ristoranti che contemplino menù ad hoc. Per questo la regione Campania ha fornito un ulteriore sostegno a coloro che soffrono dell’intolleranza permanente al glutine”. Flora Beneduce si sofferma, poi, sulle leggi nazionali, in una breve anamnesi, che va dal decreto dell'8 giugno 2001 sull'assistenza sanitaria integrativa, che definisce per la prima volta a livello istituzionale i tetti di spesa relativi ai prodotti destinati ad una “alimentazione particolare”, alla legge del luglio 2005. “Nel decreto del 2001 vengono stabilite, a seconda del sesso e dell'età, i tetti di spesa mensili a carico del Servizio sanitario nazionale – spiega Flora Beneduce -. La Asl di appartenenza rilascia i buoni spendibili presso i fornitori convenzionati: i presidi delle ASL, le farmacie convenzionate o i fornitori da queste autorizzati. Per ottenere l’erogazione gratuita degli alimenti privi di glutine è necessario presentare determinati documenti, tra i quali un certificato di accertata diagnosi di malattia celiaca rilasciato da parte di uno dei centri ospedalieri o universitari di riferimento e il rilascio da parte dell’Azienda Sanitaria Locale dell’autorizzazione a fruire gratuitamente de prodotti privi di glutine.
 
Il 4 luglio del 2005, poi, viene emanata la legge 123, che sancisce lo status di malattia sociale per la celiachia. Questa ha l’obiettivo di favorire l'inserimento nella vita sociale per le persone affette dal morbo celiaco, a partire da una tempestiva diagnosi fino alla predisposizione di migliori strumenti di ricerca in questo ambito.A questo scopo viene riconfermata l’erogazione gratuita dei prodotti dietetici senza glutine e, per la prima volta, viene riconosciuta la possibilità di ottenere la somministrazione di prodotti senza glutine nelle mense scolastiche, ospedaliere e nelle mense di strutture pubbliche. Nel 2006, infine, viene emanato un nuovo decreto in cui si stabiliscono i limiti massimi di spesa per l'erogazione dei prodotti senza glutine, che devono essere aggiornati periodicamente dal Ministero della salute sulla base della variazione dei prezzi al consumo dei prodotti dietetici senza glutine di base”. La regione Campania, così, compie un passo avanti importantissimo per consentire ai celiaci di vivere una condizione di “normalità” nell’acquisto di prodotti nella grande distribuzione. “La qualità della vita dei cittadini è una priorità per questa amministrazione regionale – conclude l’onorevole Beneduce -. Da medico, non posso ignorare la necessità di semplificare le pratiche burocratiche per accedere a diritti sanciti a livello internazionali e recepiti dalla normativa statale”.

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