giovedì 25 maggio 2017

Addetti alla differenziata rubavano ferro in deposito

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Massa Lubrense - Avrebbero rubato circa dieci quintali di ferro dal centro di raccolta di Schiazzano, impedendo così al Comune di incassare diverse migliaia di euro attraverso la rivendita di quello stesso materiale: è l'accusa di cui devono rispondere un dipendente di Terra delle Sirene, società che gestisce la raccolta differenziata m paese, un autista e il legale rappresentante della ditta incaricata del trasporto del metallo. Tre imputati, quindi, contro i quali si schiera adesso anche il Comune, costituitosi parte civile per ottenere il risarcimento del danno materiale e d'immagine. La vicenda risale a luglio 2014, quando i vertici di Terra delle Sirene notano la mancanza di una parte del materiale ferroso depositato nel centro di raccolta di Schiazzano-Pontescuro. Pezzi di metallo che poco valgono per chi se ne disfa, ma che sono fonte di guadagno per il Comune che di anno in anno vende quel materiale incassando così decine di migliaia di euro. Soprattutto per questo motivo il direttore tecnico della società denuncia il presunto furto ai carabinieri della stazione di Massa Lubrense. La Procura di Torre Annunziata apre un'inchiesta e le forze dell'ordine che acquisiscono i documenti relativi ai rifiuti raccolti dagli operatori di Terra delle Sirene o conferiti dai residenti presso il centro di Schiazzano-Pontescuro.
 
Subito appare chiaro che qualcosa non quadra: tra la quantità di immondizia raccolta e quella indicata nelle carte non c'è corrispondenza. A quel punto i carabinieri passano al setaccio le immagini del sistema di videosorveglianza che vigilano sull'isola ecologica massese. Ed ecco la svolta: i filmati mostrano, secondo gli investigatori, come il dipendente di Terra delle Sirene e quello della ditta incaricata del trasporto del ferro abbiano portato via dal centro tra gli otto e i dodici quintali di quel materiale. Sulla base di questo elemento che la Procura decide di accelerare firmando un decreto di citazione diretta a giudizio con l'accusa di furto aggravato. Nei giorni scorsi la prima udienza del processo, con il pm che ha prodotto la denuncia presentata nel 2014 e i filmati dell'impianto di videosorveglianza. In prima linea il Comune che, assistito dall'avvocato Massimo Mellino, ha scelto di costituirsi parte civile. L'obiettivo? Vedersi risarcito, in caso di condanna dei tre imputati, non solo il danno d'immagine ma soprattutto il danno materiale legato alla mancata vendita del ferro rubato. Ma per il dipendente di Terra della Sirene e per quello della ditta incaricata del trasporto del ferro, attualmente ancora in servizio, i guai potrebbero non finire qui: se il giudice dovesse ritenerli colpevoli, per loro potrebbe aprirsi la procedura di licenziamento.

Nessun commento: