venerdì 15 settembre 2017

Vico Equense. Intervista all’Avvocato Natale Ferrara, la verità su Santissima Trinità e Paradiso

Natale Ferrara
Vico Equense - L’Avvocato Natale Ferrara che è il presidente della Fondazione “ Istituto delle Scienze Enogastronomiche Italiane” (ISEI), con sede a Massa Lubrense, fa chiarezza sulla vicenda Santissima Trinità e Paradiso. Avvocato Ferrara ci racconti come sono andati i fatti, come mai il progetto non è partito? “A seguito di richiesta presentata dal sottoscritto in data 9 maggio c.a., il Comune di Vico Equense, con Delibera di Giunta n. 92/2017, concedeva alla Fondazione ISEI di cui sono il Presidente, ente culturale, apolitico e senza scopo di lucro, in comodato d’uso gratuito, alcuni locali siti al piano terra dell’edificio Santissima Trinità e Paradiso di via Filangieri dove si sarebbe dovuta svolgere attività didattica in convenzione con università italiane e straniere, corsi di studio, seminari, convegni nel settore della gastronomia, che avrebbe certamente offerto un’opportunità ai numerosissimi giovani del territorio che lavorano nel settore; la Fondazione, in persona del sottoscritto, intendeva stipulare con l’Università di Parma, Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, una convenzione che avrebbe consentito di svolgere nella città di Vico Equense, nei suddetti locali, orientamento, assistenza, sostegno e attività di tutorato agli studenti del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche, evitando loro di doversi recare a Parma per seguire le lezioni. Gli studenti si sarebbero dovuti spostare solo per andare a sostenere gli esami.” Quando ha contattato il Comune di Vico Equense, lei aveva già firmato un accordo con l’Università di Parma? “No, non ancora; tra la Fondazione ISEI e il Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università degli Studi di Parma , in persona del Direttore Prof. Gabriele Costantino, erano in corso da tempo, precisamente da febbraio 2017, contatti, incontri, istanze, scambi di materiale e sopralluoghi, finalizzati all’avvio di un’attività didattica, nel settore gastronomico, ancora da definire bene nei particolari, che avrebbe dovuto consentire agli studenti di Vico Equense di iscriversi al Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche seguendo le lezioni, in modalità di videoconferenza, dalle aule della Santissima Trinità e Paradiso;
 
Poiché non si sapeva ancora bene come organizzare le lezioni e gli esami, non avevamo ancora firmato nulla; ma già c’era una bozza di convenzione con Parma di cui, ovviamente, non si è mai fatto cenno prima, ma le trattative e i contatti erano molto avanzati, più che concreti, non solo con il professor Costantino ma anche con la sua segreteria e l’intero corpo docente del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche; pensi che lo stesso professore, nel mese di giugno, è venuto personalmente a Vico Equense per visionare i locali della Santissima Trinità, ha incontrato rappresentanti del Comune, professori degli Istituti alberghieri, imprenditori locali e il sottoscritto, in luglio, si è recato a Parma per incontrare ed illustrare meglio il progetto a tutti i docenti del Corso di Laurea che si sono mostrati molto interessati anche se hanno evidenziato alcune criticità che si sarebbero dovute risolvere; come si fa a negare tutto questo, ho decine di persone che potrebbero provarlo.” Quindi quando il Comune le ha concesso in comodato i locali della Santissima Trinità e Paradiso non avevate ancora la convenzione con Parma? “Proprio così, ma era questione di giorni la delibera del Comune è del 6 luglio c.a. e, avevo accordi con il Direttore del Corso di Laurea prof. Costantino che a metà luglio o ai primi di settembre avremmo firmato il sodalizio. Pensi che non abbiamo neanche chiesto le chiavi delle aule al Comune, proprio perché non c’era ancora l’accordo scritto con Parma, abbiamo solo fatto qualche sopralluogo per capire l’entità dei lavori di ristrutturazione che la mia Fondazione si sarebbe accollato, previa autorizzazione del Sovrintendente ai Beni Culturali, essendo un immobile vincolato. Inoltre avremmo, sempre a spese nostre, sistemato anche i giardinetti antistanti l’ingresso da Via Filangieri dov’è il circolo degli anziani.” Ma allora cosa è accaduto? “Purtroppo, a seguito di eventi sopravvenuti e indipendenti dalla volontà della Fondazione ISEI , e del sottoscritto, in particolare a seguito di una lettera anonima inviata direttamente alla persona del Direttore del Corso di Laurea in Scienze gastronomiche dell’Università di Parma, prof. Costantino, nella quale lo si invitava a desistere dal realizzare il citato progetto per non andare incontro a conseguenze non prevedibili, la convenzione non veniva più formalizzata. Contestualmente venivano pubblicati su giornali locali una serie di articoli finalizzati a destabilizzare, a intimorire e distruggere senza motivo l’iniziativa, indirettamente e non tanto velatamente screditando la persona del sottoscritto, della Fondazione ISEI e dei suoi collaboratori; Quindi, anche a ragion veduta, l’Università si è tirata indietro, ha preferito non proseguire in un progetto che già presentava delle difficoltà, ma che avrebbe potuto superare se avesse trovato un contesto ambientale diverso. Invece, questi eventi esterni, pur non essendo stati i soli, hanno, comunque, contribuito al fallimento del progetto, poiché hanno offerto all’Università di Parma, senza dubbio, un valido motivo per desistere dall’intraprendere l’iniziativa. Siamo alle solite, il Sud è terra bellissima, dalle mille potenzialità che, però, non possono e non riescono ad essere espresse perché appena si pensa solo di voler realizzare qualcosa, questa viene fatta bersaglio di invettive e ostacolata in ogni modo, anche da chi non avrebbe le capacità per fare altrettanto.” Come mai adesso pensa di tutelarsi in Tribunale? “Perché il sottoscritto è stato recentemente indirettamente diffamato e leso nella propria reputazione da una persona di Vico Equense, il quale dal suo profilo Facebook, commentando l’accaduto, mi accusa di aver millantato accordi con Parma e di voler creare intenzionalmente e fraudolentemente equivoci nell’opinione pubblica al fine di poter svolgere “affari molto più sostanziosi”; inoltre scredita il nome della Fondazione ISEI, affermando che in realtà si tratta di “una associazione falsamente indicata come fondazione ”; Questa persona di cui, fino a pochi giorni fa, ne ignoravo completamente l’esistenza, ha scritto all’Università di Parma per verificare se realmente vi era in essere una collaborazione tra Parma e la Fondazione ISEI, ricevendo la seguente risposta dal Direttore del Dipartimento, prof. Gabriele Costantino: “Si precisa che in effetti è in fase progettuale un’eventuale collaborazione tra il Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco e l’Istituto in oggetto al solo scopo di consentire un servizio di tutorato didattico per studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche dell’università di Parma, non provvedendo in ogni caso nessun tipo di erogazione di attività in modalità e-learning. Tuttavia allo stato attuale non è stata ancora formata alcuna convenzione che concretizzi la realizzazione di tale iniziativa". 14 luglio 2017. Risposta poi firmata dal rettore vicario Giovanni Franceschini; Questa risposta avrebbe dovuto, in qualche modo, calmare i dubbi del social divulgatore, ma così non è stato, anzi ha aumentato la sua animosità rincarando la dose, ledendo con i recenti post su facebook la mia immagine, la mia professionalità, quella della Fondazione, dei miei collaboratori e dei rappresentanti delle istituzioni locali. Mi riservo, quindi, ogni azione nelle opportune sedi per tutelare il mio onore e la mia reputazione e quella di chi, con me, ha creduto in questo progetto e si è impegnato, sperando di poter realizzare qualcosa di importante per i giovani e di utile per tutto il territorio e l’intera comunità. Purtroppo così non è stato, siamo stati attaccati con offese indirette, subdole allusioni, espressioni allusive, finalizzate solo a insinuare il dubbio nell’opinione pubblica circa il nostro agire e di quello dell’amministrazione comunale che ci avrebbe favorito nell’assegnazione dei locali della SS Trinità.” Cosa si sente di dire a chi ci ascolta? “Che la realtà è ben diversa: le intenzioni erano quelle di coinvolgere nel progetto le scuole, le imprese locali, i ristoratori, gli alberghi, le istituzioni affinché tutti insieme potessimo realizzare a Vico Equense un centro di eccellenza di formazione per Chef ed esperti di ristorazione, vista anche l’importanza della scuola alberghiera. Purtroppo proprio la diffidenza, l’ostilità, la chiusura culturale e intellettuale di pochi, falsi demagoghi e populisti, ha causato il fallimento di un progetto, ambizioso, ma che avrebbe potuto portare benessere a tutta la comunità e in particolar modo ai tanti giovani.”

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