sabato 7 settembre 2024

Vico Equense. Coop di via Le Pietre, costretti a pagare due volte le proprie case: un giudizio per accertare le responsabilità

Aldo Starace e Gennaro Cinque
Vico Equense - La vicenda delle cooperative di via Le Pietre a Vico Equense è una lunga storia processuale, iniziata nel 1976, che investe 27 famiglie di operai e impiegati, che con i sacrifici di una vita hanno acquistato una casa e adesso devono ripagarla di nuovo. Ogni nucleo familiare dovrebbe sborsare tra i 150 e i 170 mila euro, se non di più, per la loro casa, già all'epoca pagata (terreno compreso). Un paradosso tutto italiano approdato anche in parlamento con un’interrogazione del senatore Orfeo Mazzella (M5s). Il caso torna d’attualità con l’intervento dell’Avvocato Aldo Starace, che ha scritto ad Agorà. Gli assegnatari devono 4 milioni di euro, ma la delibera che avrebbe ridotto l’importo a 600 mila euro è stata approvata fuori tempo utile. Pende un giudizio al Tribunale di Torre Annunziata per accertare le responsabilità. “Se si è arrivati alla condanna al pagamento della somma di 4 milioni di euro è perché l'Amministrazione Cinque – si legge in un passaggio della lettera di Starace -, all'epoca in carica, dispose l'acquisizione sanante solo successivamente al deposito della sentenza della Cassazione n. 22923, avvenuto in data 9 ottobre 2013, che aveva definito il giudizio civile con l'espropriato iniziato nel lontano 2000 e nel quale le Cooperative non erano state parti. Infatti, se lo avesse fatto anche un giorno prima del 9 ottobre 2013 la sentenza civile non sarebbe stata vincolante per il Comune e la somma da liquidare sarebbe stata quella calcolata dal Comune stesso di 620 mila euro e rotti, fatta salva l'eventuale azione da parte dell'espropriato contro tale quantificazione.” L’Avvocato Starace, che è stato legale insieme ad altro difensore di una delle Cooperative, nella missiva sottolinea le responsabilità e i ritardi del Comune. In conclusione, se il Tribunale di Torre Annunziata dovesse dare ragione ai soci delle Cooperative il loro credito si ridurrà a 620 mila euro, con conseguente addebito di danno erariale per gli amministratori e i funzionari responsabili del ritardo.

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