martedì 10 settembre 2024

Vico Equense. Aldo Starace, coop edilizie di via Le Pietre: la condanna per i ritardi del Comune


Gli assegnatari devono 4 milioni di euro, ma la delibera che avrebbe ridotto l'importo a 600 mila euro è stata approvata fuori tempo utile. Pende un giudizio per far accertare le responsabilità

di Avv. Aldo Starace da Agorà

Vico Equense - Egregio Direttore, come Lei sa, sono stato difensore, unitamente ad altro legale, di una delle Cooperative assegnatarie dei suoli, che, dopo aver vinto due ricorsi al Tar ed uno al Consiglio di Stato, nell'ultimo giudizio è risultata soccombente. Innanzi al Giudice Amministrativo si discuteva se le somme dovute al proprietario espropriato dovessero essere poste a carico delle Cooperative o del Comune ed il Consiglio di Stato ha deciso, in contrasto con il precedente orientamento, che debitori erano da considerarsi gli assegnatari (sentenza n. 2323 del 2021). Ma il punto che vorrei chiarire è un altro. Se si è arrivati alla condanna al pagamento della somma di 4 milioni di euro è perché 1'Amministrazione Cinque, all'epoca in carica, dispose l'acquisizione sanante solo successivamente al deposito della sentenza della Cassazione n. 22923, avvenuto in data 9 ottobre 2013, che aveva definito il giudizio civile con l'espropriato iniziato nel lontano 2000 e nel quale le Cooperative non erano state parti.

 

Infatti, se lo avesse fatto anche un giorno prima del 9 ottobre 2013 la sentenza civile non sarebbe stata vincolante per il Comune e la somma da liquidare sarebbe stata quella calcolata dal Comune stesso di 620 mila euro e rotti, fatta salva l'eventuale azione da parte dell'espropriato contro tale quantificazione. Il fatto grave è che il Responsabile dell'Ufficio Tecnico in data 28 ottobre 2011, a seguito della delibera di Giunta n. 134 del 5 ottobre 2011, aveva avviato il procedimento per sanare l'espropriazione illegittimamente eseguita, ma il Consiglio Comunale solo dopo 24 mesi fu convocato per deliberare l'acquisizione, ai sensi dell'art. 42 bis della legge sulle espropriazioni (delibera n.40 del 6 novembre 2013). Tale ingiustificato ritardo fu da me, all'epoca consigliere comunale del gruppo In Movimento per Vico, denunciato durante il dibattito in Consiglio Comunale. L'accertamento di tale illegittimo comportamento del Comune è oggetto del giudizio pendente oggi innanzi al Tribunale di Torre Annunziata, seguito da altro legale, peraltro ottimo collega, in quanto mi fu fatto capire che la mia presenza avrebbe ostacolato un'eventuale transazione ed io, per non danneggiare i miei assistiti, rinunciai all'incarico. In conclusione, se il Tribunale dovesse dare ragione ai soci delle Cooperative, il credito del comune nei loro confronti si ridurrà a 620mila euro, oltre interessi, con conseguente addebito di danno erariale per gli amministratori e i funzionari responsabili del ritardo. Tanto per stabilire la verità dei fatti e le responsabilità, anche politiche e morali, della storia del Piano di Zona di via le pietre.

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