mercoledì 4 settembre 2019

Convenzione per il segretario comunale. Trignano si astiene, sindaco stizzito

Massimo Trignano e Andrea Buonocore
Nuova crepa in maggioranza 

da Agorà

Vico Equense - La convenzione tra i Comuni di Vico e Meta per la gestione associata del segretario comunale votata nell’ultimo consiglio comunale ha aperto una nuova crepa nella maggioranza. Il Presidente del consiglio comunale, Massimo Trignano, si è astenuto, mentre la maggioranza ha votato compatta a favore. A tre anni dall’insediamento del consiglio comunale è la priva volta che il Presidente Trignano si astiene e non vota insieme alla maggioranza di cui fa parte. La circostanza non è sfuggita al primo cittadino, Andrea Buonocore, che si è detto rammaricato per l’accaduto con il diretto interessato. Nuove tensioni vista? In realtà, quello di Trignano non è stato l’unico distinguo in maggioranza. Su un altro provvedimento, quello relativo al parcheggio di S. Andrea e che si è formalizzato in una mozione della minoranza, c’è stata un’ulteriore presa di distanza, questa volta da parte del consigliere Luigi Verde, esponente della Lega, che invece di votare contro, come il resto della maggioranza, si è astenuto. Una presa di posizione che restituisce coerenza all’azione politica della Lega Salvini Vico Equense che nei mesi scorsi ha raccolto firme proprio nella borgata di S. Andrea per chiedere il recupero del progetto di parcheggio voluto dall’Amministrazione Migliaccio, avversando, implicitamente, la nuova proposta avanzata dall’attuale esecutivo cittadino. La disputa, infatti, verte su quale tra i due progetti realizzare. Quello voluto dal sindaco Migliaccio propone l’uso di un terreno di proprietà comunale nella disponibilità di un privato, mentre quello voluto dall’attuale Amministrazione prevede l’uso delle strade di accesso alla scuole ed il piazzale antistante l’edificio scolastico come zona per la sosta.
 
La Giunta Buonocore ha scelto la seconda opzione e su questo tema la politica cittadina si è divisa in modo trasversale. E così il voto in consiglio comunale ha confermato le divergenze trasversali, anche se la maggioranza è riuscita a bocciare la mozione della minoranza. Un dato politico in ogni caso emerge: il sindaco si è detto rammaricato con Trignano ma, a quanto ci risulta al momento, non a Verde. Ciò conferma che il Presidente è ritenuto politicamente meno affidabile e pertanto sotto esame. Ma c’è di più. Qualche esponente della maggioranza ha sondato un consigliere di minoranza per verificare la disponibilità ad un’azione contro il Presidente del consiglio comunale. L’obiettivo è una mozione di sfiducia? Non è ancora chiaro. In ogni caso, la risposta dalla minoranza è stata negativa. Nessuna disponibilità a dare una mano alla maggioranza per mettere in un angolo il presidente. Ma l’azione di marcamento nei confronti di Trignano va avanti. In occasione dell’ultima riunione della commissione pari opportunità, cui in genere partecipa il presidente sono intervenuti due consiglieri di maggioranza. Coincidenza o tentativo di ridurre tutti gli spazi politici in cui Trignano si è inserito? Possibile che prima o poi questo scontro sotterraneo esca, finalmente, alla scoperto per partecipare alla pubblica opinione i motivi dello scontro. Ci sono fatti e circostanze che al momento possiamo solo immaginare, ipotizzare, dedurre, ma che meriterebbero un confronto a viso aperto. E’ possibile che il voto di astensione, espresso da Massimo Trignano, sulla convenzione per il segretario comunale rappresenti solo l’inizio di una divaricazione politica in atto ormai da tempo. Possibile che le divergenze aumentino e rendano palese una divergenza che non riguarda i singoli provvedimenti, ma le linee guida di questa Amministrazione.

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