di Lucia Gargiulo, segretario cittadino del PD di Sant'Agnello e componente commissione pari opportunità della regione Campania
Sant'Agnello - E' in corso sui social e sui media un vivace dibattito sul progetto del nuovo Ospedale in predicato di essere realizzato a Sant'Agnello al posto dell'attuale sede del distretto sanitario 59. Il Partito Democratico di Sant'Agnello ha condiviso la scelta a suo tempo operata dalle Amministrazioni Comunali della Penisola Sorrentina per quanto concerne: l'obiettivo, cioè la realizzazione di un moderno nosocomio a servizio della Penisola Sorrentina; e l'ubicazione indicata su cui è stata svolta l'istruttoria tecnico-amministrativa e progettata l'intera opera. Una scelta indicata anche nelle linee programmatiche della maggioranza di governo delle due precedenti Amministrazioni comunali di cui il PD santanellese ha condiviso anche l'esperienza elettorale. Per questo motivo ci riteniamo in diritto di ribadire una posizione coerente sul piano amministrativo e su quello politico sull'importanza di un governo sovraccomunale del territorio peninsulare per le tematiche di comune interesse. Senza dubbio quello sanitario è un tema che coinvolge e impegna indistintamente tutti i Comuni del nostro territorio che condividono le responsabilità sulle scelte che vengono fatte per ottimizzare i servizi e la gestione delle attività di comune interesse.
Ci preme però sottolineare un aspetto che, nel dibattito in corso, appare secondario e cioè quello strettamente sanitario, riguardante la salute e la cura in ambito ospedaliero che tocca indistintamente tutti i cittadini, residenti e turisti che siano. Tutte le altre problematiche di natura tecnico-logistica, urbanistica e di mobilità appartengono alla progettualità e alla sua realizzazione nel contesto urbano sicuramente per non appesantire il territorio, ma anzi per rimodellarlo in una nuova dimensione in grado anche di riqualificare l'intera area cittadina. Non ci sembra invece che nell'attuale dibattito si affronti il problema principale che è quello di natura strettamente sanitario, del fabbisogno della Penisola di operare un significativo salto di qualità nell'assistenza ospedaliera nell'ottica di una sua modernizzazione tecnologica che consenta ai sanitari di adempiere ancora più efficacemente alla propria mission socio-sanitaria-assistenziale. Si parla di tutto fuorchè dei problemi reali che vive la nostra sanità ospedaliera ed è nostra convinzione che occorre mettere al primo posto il diritto delle persone ad avere una sanità migliore, ancora di più in una stagione dove si mettono sempre più a rischio diritti fondamentali della persona e la stessa assistenza sanitaria pubblica. Perdere quest'occasione comporta un'assunzione di responsabilità gravissima nei confronti dell'intera comunità peninsulare e ancora di più delle nuove generazioni cui certamente dobbiamo guardare nell'ottica di una "sostenibilità sanitaria" che abbiamo il dovere di assicurargli. Per questo auspichiamo che su ogni altra valutazione prevalga l'interesse generale ad assicurare al nostro territorio una sanità ospedaliera migliore e sostenibile.
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