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martedì 19 maggio 2009

Santanchè: pronta a cambiare la Campania

«La gente ritrovi l’orgoglio qui urge un cambio di passo»

«Con le elezioni di giugno inizieremo a scardinare il sistema che da 15 anni governa la Campania e che ha creato solo danni». Daniela Santanchè, leader del Movimento per l’Italia, è convinta che con questa tornata di amministrative il centrodestra «metterà le basi per la sua rivoluzione politica» che ha come traguardo finale la poltrona ora occupata da Bassolino e poi quella della Iervolino. In pochi giorni lei è già al suo quinto tour politico in Campania per supportare le sue liste. Ma c’è spazio in una regione governata da tre lustri dal centrosinistra? «È troppo tempo che governa la sinistra e sono convinta che i cittadini si siano ormai stancati di come vanno le cose. Una mancanza d’impegno ampiamente dimostrata, ormai». A cosa si riferisce? «Basti pensare ai rifiuti. Per anni la morsa dell’emergenza ha soffocato luoghi splendidi, ha creato danni enormi al turismo e alle imprese, e poi è arrivato Berlusconi e in pochi mesi ha risolto i problemi: la dimostrazione che se si voleva veramente, la situazione poteva essere risolta molto tempo fa». Serve qualcuno che dia la scossa, quindi? «I campani per troppo tempo hanno dovuto subire la malapolitica di un sistema. È il momento di ritrovare il proprio orgoglio di essere napoletani, di essere campani». Scopriamo le carte: l’obiettivo non sono le presidenze delle Province ma quella di palazzo Santa Lucia e del Comune di Napoli. «È chiaro che puntiamo a quest’obiettivo e a giugno inizierà una rivoluzione politica, per iniziare a scardinare questo sistema. Pensavo a questo, l’altro giorno quando sono stata ad Acerra, e sono passata per Secondigliano: mi ha fatto impressione vedere strade e quartieri abbandonati a loro stessi. La politica deve dare qualcosa, migliorare la qualità della vita dei cittadini ma qui non è mai successo. Ora deve avvenire un cambio di passo». Il centrodestra, se vincerà, inizierà a chiedere le dimissioni di Bassolino e Iervolino un minuto dopo il risultato degli scrutini? «Fossi per me farei di più: un sit-in 24 ore su 24 sotto il Municipio per poter guardare la Iervolino negli occhi quando arriva e va via dall’ufficio. Io al suo posto mi vergognerei per come è ridotta Napoli». Ma il suo partito crede possa intercettare questo malessere? «La gente mi darà fiducia perché sa che sono una persona seria: non parlo il politichese e so cosa significa lavorare. Non come quei politici che, in vita loro, non hanno lavorato nemmeno un’ora. È questa la differenza tra il centrodestra e la sinistra. E la gente lo capirà perché è ormai stanca di Bassolino e della Iervolino». (ad. pa. Il Mattino)

Intervista alla madre di Noemi, le scuse del «Times»: un equivoco

martedì 30 settembre 2008

Pare che adesso la voglia dare …

Alle passate elezioni Daniela Santanché lasciava la Casa della Libertà e fondava La Destra con Francesco Storace. Molti italiani si lasciarono impressionare, dalle dichiarazioni orgogliose sul darla e non darla e dalla perentoria affermazione "Berlusconi è ossessionato da me. Tanto non gliela do..." Ma passato il tourbillon elettorale e lontana dalla ribalta del Parlamento, la Santanchè che fa? Inizia a corteggiare il nuovo governo, scrive con Feltri un libro su Berlusconi e le intercettazioni, vuole traghettare la Destra nel PdL, rompe con Storace, insomma, per restare in metafora, ora vorrebbe "darla" a Berlusconi. Proprio quello che, a detta sua, vedeva le donne solo in orizzontale o come predellino della Mercedes per sembrare più alto.

giovedì 27 marzo 2008

Liti ...

La decisione di Walter Veltroni di non andare a Porta a Porta, impedendo così al leader dell'opposizione di andare in televisione, ha fatto innervosire Berlusconi. Italiani dovete sapere che la Rai è in mano alla sinistra – ha continuato il Cavaliere su tutte le reti Tv. Lite mediatica, invece, tra la Santanchè, e Alessandra Mussolini. La Santanchè “rappresenta la perfetta incarnazione della donna politicamente orizzontale”, dichiara Alessandra Mussolini.”Credo che suo nonno si rivolti nella tomba a vederla fare la valletta di chi ha definito il fascismo il male assoluto” replica Santanchè. “Proprio stanotte - ribatte Mussolini - ho sognato nonno Benito e mi ha detto cosa pensa di lei”.

domenica 23 marzo 2008

Straordinaria … la Cortellesi

Il suo leader, Francesco Storace, la considera l’arma vincente de La Destra, la candidata perfetta per prendere i voti necessari a superare la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento. Ogni occasione è buona per parlare: «Fini è l’aratro e io internet. Veltroni e Berlusconi sono la chimica della politica, io l’entusiasmo. Bertinotti? È Alice nel paese delle meraviglie, ma lo stimo». Daniela Santanché, candidata premier per La Destra, non si ferma davanti a nulla. Sempre più presente in tv, è diventata oggetto di una imitazione da parte di Paola Cortellessi che la parlamentare ha definito "straordinaria".

giovedì 20 marzo 2008

Santa(de)chè?

Dal programma elettorale della Santanchè.

“Proporrò che lo stipendio dei parlamentari sia equiparato a quello dello stipendio medio degli italiani: 1.200 euro al mese. Del resto è evidente che il 50% dei parlamentari se non facesse politica avrebbe molto difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro”.

Ma la Santanchè non è quella che ha lo stipendio più alto dopo quello di Berlusconi?

martedì 18 marzo 2008

Santanchè: clandestini mandarli via a pedate

«Tra poco gli italiani dovranno chiedere il permesso per fare il presepe o cantare le canzoni di Natale» dice la candidata premier de La Destra, Daniela Santanchè che propone, quindi, maniere forti, «Se vogliamo continuare a essere liberi bisogna - attacca - cacciare a pedate nel sedere i clandestini e gli irregolari».

sabato 1 marzo 2008

La Santanchè non la da …

Non usa certo mezze parole l’aspirante premier della Destra, Daniela Santanchè: «Io non l’ho mai data e ne faccio un motivo di vanto», dice ieri quando le viene chiesto se ha mai dovuto sottoscrivere patti scabrosi nel mondo del lavoro. «Per fare carriera non sono mai scesa a compromessi, non ho mai ceduto, in altre parole non l’ho mai data e ne faccio un motivo di vanto», spiega aggiungendo anche come «le donne che si prostituiscono per avanzare nel lavoro mi fanno pena e vanno incontro a una carriera decisamente breve».

Prc ci ripensa: si punta a riconfermare Caruso
Nella lista delle candidature proposte da Rifondazione al resto della Sinistra arcobaleno viene riconfermato il deputato no-global Francesco Caruso. Presente anche Pietro Folena, parlamentare indipendente, ok anche per Titti De Simone, Elettra Deiana, il ministro Paolo Ferrero, il capogruppo alla Camera Gennaro Migliore, Vladimir Luxuria e Lidia Menapace.

giovedì 28 febbraio 2008

Briatore in campo

''Voto Daniela, chi altri?''. Non ha dubbi Flavio Briatore a scendere in campo per Daniela Santanché, candidata premier per La Destra di Francesco Storace. E' vero che in una precedente occasione aveva detto che avrebbe votato per Silvio Berlusconi, ma ''a quei tempi -ricorda il manager Renault- Daniela era alleata con lui''. E comunque, tra i due ci sarà un accordo dopo le elezioni, prevede. ''Lei dopo le elezioni si accorderà con Berlusconi. Spero proprio che Daniela possa essere l'ago della bilancia''. Briatore ''darà una mano'' a Santanché anche in campagna elettorale. Secondo Briatore, Santanché ''ha le idee molto chiare su quello di cui ha bisogno l'Italia. L'altra sera a Matrix mi è piaciuta molto: chiara, decisa, con un linguaggio adatto ai giovani. In politica mi sembra la cosa più nuova che c'é in giro, una candidatura fresca, piena di ideali''. Quanto alla voci che lo vogliono candidato all'estero per la Destra, Briatore si limita a rispondere: ''Io voglio aiutare Daniela, non perché è una mia amica ma perché è brava''.

lunedì 11 febbraio 2008

Non perdono nulla ...

Tra saluti romani e ovazioni per Assunta Almirante, Daniela Santanchè, un po’ di tempo fa ha lasciato AN, per approdare a La Destra di Storace. Il commento del capogruppo di Alleanza nazionale alla Camera Ignazio La Russa fu: «Il partito non perde nulla». Anni fa Storace arringava la destra sociale osservando: "Noi abbiamo una che si chiama Mussolini, volete mettere con la Santanchè?"».Oggi, con i suoi tacchi vertiginosi, i tailleur smilzi, le borse di Hermès e gioielli da capogiro, la Santachè si candida a Premier. «Ci voleva il coraggio de La Destra per candidare per la prima volta una donna premier in una competizione elettorale» ha affermato la Santanchè in una dichiarazione. «Ringrazio di cuore Storace e tutti i dirigenti e resto a disposizione del partito per le decisioni che stiamo per assumere con il grande orgoglio di rappresentare, assieme a migliaia e migliaia di militanti e simpatizzanti la vera destra italiana».