mercoledì 25 agosto 2010

Giallo a Meta, salgono a due i tubi-bomba nascosti sotto la sabbia

Alcuni pescatori hanno trovato un altro ordigno nascosto ma hanno denunciato dopo una settimana per paura

Meta - Un altro tubo-bomba, uguale a quello rinvenuto una settimana fa, è stato scoperto dai carabinieri sulla spiaggia di Meta di Sorrento. Stando ai primi riscontri degli investigatori, guidati dal capitano Massimo De Bari, sembra che l’ordigno fosse stato trovato già giovedì scorso (il giorno in cui i giornali hanno dato notizia del primo ritrovamento), da un gruppo di pescatori della zona. Sempre loro, una volta scoperto il tubo-bomba sotto la sabbia, l’avrebbero nascosto coprendolo con alcune tavole di legno. Il timore di passare per colpevoli, quello di poter essere coinvolti in un nuovo caso unabomber, imprudenza o semplice superficialità. Fatto sta che poi, ieri, gli stessi pescatori si sono «pentiti», avvisando i carabinieri e portandoli sul luogo dov’era stato nascosto l’ordigno per la seconda volta. Si tratta, anche stavolta, di un tubo metallico con all’estremità una cartuccia di fucile, e all’interno una sfera con funzione di innesco. La cartuccia, come nel caso precedente, era caricata con polvere da sparo: la sua esplosione sarebbe stata causata, potenzialmente, dal movimento della sfera. Per attivare la detonazione, però, sarebbe stato indispensabile un violento movimento del tubo simile a quello di una frusta. Solo così la sfera avrebbe colpito il percussore con sufficiente forza. Anche questa volta se l’ordigno fosse esploso, dopo essere stato calpestato, avrebbe potuto procurare danni al massimo a una sola persona. Un ordigno dunque a basso potenziale, ma non per questo meno pericoloso, considerando che a giocare con la sabbia sono quasi sempre soprattutto i bambini. I carabinieri, una volta prelevato il marchingegno, l’hanno portato negli uffici appositi per esaminarlo ulteriormente. Nei giorni scorsi, con una telefonata anonima, qualcuno aveva avvertito la polizia della presenza di ben quindici ordigni sulla stessa spiaggia. Gli investigatori non avanzano ancora ipotesi, ma è certo che il ritrovamento di un secondo ordigno esplosivo fa aumentare la tensione e crea allarme in costiera. (Stefano Piedimonte il Corriere del Mezzogiorno)

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