di Dario Sautto - Il Mattino
Vico Equense - Da ex ristorante ampliato abusivamente e distrutto da un incendio, a supermercato con maxi parcheggio senza autorizzazioni. Una lottizzazione abusiva in pieno centro a Vico Equense e con vista mare, secondo la Procura di Torre Annunziata, che ha firmato un decreto di sequestro d'urgenza. Ieri mattina, il gruppo della guardia di finanza Torre Annunziata ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d'urgenza, emesso dalla Procura nei confronti di tre soggetti, indagati, in concorso tra loro, per i reati di lottizzazione abusiva, opere eseguite in assenza di autorizzazione paesaggistica e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Sono indagati a piede libero il proprietario della struttura, l'architetto progettista delle opere e un funzionario del Comune di Vico Equense. Sigilli sono stati apposti all'intero compendio immobiliare, del valore di oltre 1,3 milioni di euro, che si trova in via Cristoforo Colombo, originariamente costituito da un esercizio commerciale di bar-ristorante-pizzeria denominato dapprima «Antica Pagliarella» e successivamente il «Ritrovo degli Amici» che ha formato oggetto, negli anni, di una serie di opere di trasformazione urbanistica ed edilizia si legge in una nota a firma del procuratore Nunzio Fragliasso realizzate in violazione degli strumenti urbanistici vigenti e delle leggi statali e regionali, nonché senza le prescritte autorizzazioni o sulla scorta di autorizzazioni illegittime, che hanno determinato la creazione di un edificio del tutto diverso da quello originario, integrante una vera e propria lottizzazione abusiva, che ha comportato lo stravolgimento urbanistico del territorio e un devastante impatto ambientale, come accertato dalle indagini della guardia di finanza supportate da una consulenza tecnica disposta dalla stessa Procura di Torre Annunziata.
L'inchiesta parte da una denuncia di Italia Nostra e WWF. Secondo la ricostruzione, i lavori sono avvenuti in un'area vincolata e su un immobile abusivo, più volte trasformato, con un ampliamento da 1250 a 4250 metri cubi. Le ultime autorizzazioni rilasciate nel 2020 risulterebbero illegittime, mentre nel 2023 la Redimo srl, società proprietaria dell'immobile, ha presentato una scia per il cambio di destinazione d'uso da ristorante a supermercato con un annesso punto di ristoro e garage interrato di servizio. Il sequestro arriva a lavori ancora in corso, nell'ambito di una maxi inchiesta che riguarda anche altre strutture ricettive ampliate negli ultimi anni con fondi Invitalia.

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