domenica 2 giugno 2013

Le ombre sul depuratore fantasma

L’opposizione spinge il sindaco Cinque a mettere all’angolo la Regione: «Fuori la verità» 

Fonte: Josè Astarita da Metropolis 

Vico Equense - L’opposizione torna alla carica. Ed è di nuovo battaglia sul depuratore di Punta Gradelle. Una questione annosa che dura dal lontano 2006 quando l’ex governatore della regione Campania, Antonio Bassolino, impegnò l’ente alla realizzazione dell’impianto a Vico Equense. Si è passati di ritardo in ritardo, di stop in stop dei lavori, ma di vedere la fine dell’opera neppure se ne parla. I consiglieri di minoranza, Aldo Starace, Natale Maresca e Claudia Scaramellino, hanno affidato ad un’interrogazione consiliare l’opportunità di avere risposte. Lavori fermi da mesi. Uno stallo che incide anche a livello europeo. L’opposizione, in una nota, richiama la sentenza della Corte Europea in cui l’Italia è stata condannata a prendere le disposizioni necessarie affinché la progettazione, la costruzione, la gestione e la manutenzione degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane, siano condotte in modo da garantire prestazioni sufficienti nelle normali condizioni climatiche locali e affinché la progettazione degli impianti tenga conto delle variazioni stagionali di carico negli agglomerati di una serie di città, tra cui Vico Equense. «Tali ritardi – si legge sul portale del movimento di minoranza - realizzano un danno grave alla economia ed alla immagine della nostra città. Il mancato completamento dell’opera e, di conseguenza, della sua messa in funzione, incide gravemente sulla qualità delle acque che bagnano il nostro litorale.
 
Nella realizzazione dell’impianto unico di depurazione la città di Vico Equense ha dimostrato un elevato senso di responsabilità, accogliendo le acque reflue di tutta la penisola sorrentina, ad eccezione di Massa Lubrense, ed il relativo viadotto di servizio, peraltro inutile, che ha determinato un grave danno al paesaggio». In soldoni bisogna intervenire. Sbloccare i lavori e portarli a termine una volta per tutte perché la situazione incide anche sul turismo. Più che un appello è un messaggio, quello lanciato dai consiglieri Starace, Maresca e Scaramellino. «Vorremmo sapere quali atti abbia posto in essere l’amministrazione comunale per chiedere alla Regione Campania di assolvere ai suoi doveri» conclude il documento dell’opposizione che ritiene sia giunto il momento che la giunta del sindaco Gennaro Cinque deve pensare all’ipotesi «di intraprendere atti, anche di natura giuridica, per la difesa dei legittimi interessi della popolazione e degli operatori economici» magari per «mettere in piedi una iniziativa politica che coinvolga sindaco, giunta, consiglio comunale, popolazione, organi di stampa per sollevare la questione a tutti i livelli e porla all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale».

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