domenica 2 novembre 2014

In Campania la crisi ha già «ucciso» 44 volte

I suicidi registrati da Link Lab dal 2012 a settembre

In Campania la crisi ha già «ucciso» 44 volte I suicidi registrati da link Lab dal 2012 a settembre Dal 2012 al settembre scorso, quindi in poco più di due anni e mezzo, la crisi economica ha «ucciso» in Campania 44 volte. Vale a dire il 10,9% dei 402 italiani che, nello stesso arco di tempo, si sono tolti la vita per mancanza di denaro, a causa dei debiti, della perdita del posto di lavoro o anche, sia pure in minima parte, per la difficoltà di riscuotere crediti. Una vera e propria mattanza sociale quella rilevata da Linfe Lab, laboratorio di ricerca della Linfc Campus university di Roma (ateneo la cui Fondazione è presieduta da Enzo Scotti). Nei soli nove mesi da gennaio a settembre scorsi, peraltro, i suicidi motivati con la disperazione da crisi economica, in regione, sono stati ben 19 (sui 164 registrati nell'intero Paese). Un dato in preoccupante aumento rispetto al 2013, quando si erano tolti la vita in 14 durante tutti i 12 mesi. Considerando invece i 33 mesi che vanno dal primo gennaio 2010 al 30 settembre 2014, solo in Veneto si sono registrati più atti disperati per ragioni economiche rispetto alla Campania. «Il suicidio legato alla crisi economica è trasversale — spiega il dossier di Link Lab —. Dal 2012, infatti, sono stati rispettivamente 184 gli imprenditori (il 45% del totale) e 168 i disoccupati (41,8%)» che hanno scelto di farla finita. E il triste fenomeno si sta anche livellando. Una stabilizzazione territoriale che si era già palesata nel 2013 ma che adesso spinge ad affermare che i suicidi per ragioni economiche non sono più una caratteristica esclusiva del Nord Italia: al Nord-Est (24,4% del totale) si affiancano infatti un Sud in tragica crescita (23,2%), il Nord-Ovest (22,6%), il Centro (20,7%).
 
Se si analizzano ancora i dati relativi ai quasi 3 anni monitorati dal Laboratorio di ricerca socio-economica della Link Campus, si nota come il numero più elevato di imprenditori e titolari d'azienda che si sono tolti la vita erano residenti nel Nord-Est: 62 casi; oltre il doppio rispetto a Centro (36), Nord-Ovest (35), Sud (31) e Isole (19). Nelle regioni meridionali di contro prevale il numero di vittime tra i disoccupati: sono 41 i casi registrati al Sud, contro i 39 del Centro, i 37 del Nord-Ovest, i 26 delle Isole e i 25 del Nord-Est. E proprio tra i disoccupati va segnalato che l'incidenza dei giovani suicidi è quasi doppia rispetto al dato generale (le vittime disoccupate entro i 34 anni sono il 13,4%, contro il 7,3% dell'intero campione). (Fonte: Paolo Grass da Il Corriere del Mezzogiorno)

Nessun commento: