sabato 29 aprile 2017

Incontri del cinema di Sorrento, si ride con gli “Arteteca” e “I Ditelo voi”


di Claudia Esposito 

Sorrento - Dagli inizi della carriera al successo tv che poi li ha portati al cinema, sempre tra gag e risate. Stamattina a Sorrento è stato il giorno di due dei sodalizi artistici più amati di “Made in Sud”, “I Ditelo voi” e gli “Arteteca” accompagnati da Francesco Pinto, direttore del centro produzione Rai di Napoli, e da Nando Mormone, fondatore della “Tunnel”, ossia la casa di produzione che si cela dietro il successo di “Made in Sud”. “Siamo nati negli anni ’90 – ricorda Mormone – in un sotterraneo dalle parti del monastero di Santa Chiara creando una “casa del comico”, luogo di sperimentazione per i giovani che volevano assaggiare il cabaret. E’ lì che sono nati i migliori personaggi”. “Noi non fummo presi subito ma facemmo il provino per due anni di fila – precisa Monica Lima degli “Arteteca” - entrando solo il secondo anno.
 
Avevamo iniziato in teatro da adolescenti, con Enzo, con cui sto insieme da 14 anni nella vita e nel lavoro. Solo dopo siamo passati al cabaret”. “In passato – precisa il produttore – il fulcro della comicità era Milano. Il format di “Made in Sud” è stato prima sperimentato su “Comedy central” quindi siamo passati su un’emittente privata e i numeri ci stanno dando ragione perché negli ultimi anni il pubblico sta premiando la comicità che viene dal Sud. Basti ricordare anche il fenomeno Zalone. Noi – sottolinea per bene Mormone – facciamo comicità in diretta al contrario di altri programmi simili che sono registrati e con tanto di risate finte, tipo “Zelig” o “Colorado”. E la differenza si percepisce subito”. “Dietro il successo di “Made in Sud” – aggiunge Francesco Pinto – c’è non solo un gruppo di 40 comici che si è sentito subito a casa sua ma anche una Rai che si è accorta che esistevano i territori. Hanno iniziato in un piccolo studio andando in onda in seconda serata, un orario che permette di proteggere e sperimentare i format. Da lì il successo li ha portati in auditorium e in prima serata”. Ma “Made in Sud” è anche sociale, è anche vicinanza a quanti, presi dalle vicissitudini negative della vita, hanno dimenticato il sorriso cosa sia. “Il pubblico che ci segue in studio – prosegue il direttore del Centro di produzione Rai di Napoli – è un pubblico pagante e motivato. Il ricavato dei biglietti, pari a circa 80 mila euro a puntata, va tutto in beneficenza. Negli anni abbiamo raccolto oltre 700 mila euro donati al reparto pediatrico dell’ospedale Santobono – Pausilipon e alla “Casa di Tonia”, la struttura di accoglienza per madri in difficoltà. Possiamo dire – conclude Pinto – che grazie ai comici di “Made in Sud” la Rai assolve alla sua funzione di servizio pubblico”. Successo da sfruttare nel sociale ma successo che ha consentito sia agli “Arteteca” che ai “Ditelo voi” di fare il salto dal piccolo al grande schermo, rispettivamente con “Vita, cuore e battito” e “Gomorroide”. “C’erano progetti televisivi in cantiere già da un po’ di tempo – spiega Mormone – ed è così che poi è nato il film di Enzo e Monica. Possiamo dire che è stata una scommessa vinta visto che per 3-4 settimane è stato in cima alle classifiche. Anche “Gomorroide” ha fatto un buon risultato considerato che è uscito in un periodo difficile”. “Chiunque faccia il nostro lavoro – dice Enzo Iuppariello degli “Arteteca” – sogna di fare l’attore ma quando Nando ci propose l’idea lo prendemmo per pazzo”. “Il cinema è profondo e formativo – continuano i “Ditelo voi”- ed ha tempi diversi rispetto al teatro perché la sceneggiatura è più vissuta e sentita prima di arrivare alle prove e alla realizzazione. I nostri malavitosi prendono le mosse dal libro di Roberto Saviano ma, prima dei “Gomorroidi” già giocavamo sugli stereotipi della criminalità e del cinema pulp. Siamo buoni, perciò ci piace prendere in giro i prepotenti”. Ma cosa bolle in pentola nel prossimo futuro? “Oltre naturalmente alla prosecuzione di “Made in Sud” in tv – rivela Mormone – stiamo lavorando ad altri progetti cinematografici, tra cui il secondo film degli Arteteca”.

Nessun commento: