domenica 30 aprile 2017

Torna Festa a Vico, la kermesse enogastronomica ideata da Gennaro Esposito

Vico Equense - Ritorna dal 4 al 7 giugno Festa a Vico, uno degli appuntamenti più attesi dell’enogastronomia italiana. L’evento, nato nel 2003 da un’idea dello chef Gennaro Esposito, ogni anno segue un tema specifico senza mai perdere il suo spirito goliardico e informale. Quello di questa edizione è tutto racchiuso nel titolo “Non siamo di un altro mondo”. Il messaggio di quest’anno è diretto a tutti quei giovani che iniziano il loro percorso nel campo della cucina. La formula magica di Festa a Vico è "Fare bene il proprio mestiere", senza risparmiarsi, e senza pensare a scorciatoie. Per qualche giorno avremo l’onore di avere i più importanti chef d’Italia nella nostra Città e ci arricchiremo della loro creatività. L’offerta minima è di 20 € che saranno destinati interamente alle associazioni e permette di assaggiare 5 piatti oltre ad avere diritto a una bottiglia d’acqua e un caffè oppure di assaggiare 4 piatti, degustare un calice di vino e avere diritto a una bottiglia d’acqua e un caffè. Così come negli altri anni, l’intero importo donato sarà destinato ai progetti onlus. Tra i progetti che Festa a Vico ha scelto di supportare, anche Never Give Up, la Onlus di professionisti per la sensibilizzazione, la prevenzione, il trattamento e la ricerca sui disturbi dell’alimentazione, di cui la dottoressa Stefania Sinesi, psicoterapeuta, è presidente e responsabile scientifico. Nei negozi di Vico Equense si possono comprare i ticket per finanziare l’acquisto di un veicolo speciale, che possa permettere a Never Give Up di avere una base operativa itinerante, per sviluppare programmi di prevenzione e supporto per i ragazzi che hanno problemi con cibo, peso e immagine corporea a trovare il coraggio di chiedere aiuto. Anoressia e bulimia, due tra i principali disturbi alimentari, rappresentano la prima causa di morte per malattia nei giovani tra i 12 e i 25 anni: in questa fascia di età sono 2.6650.000 le persone che ne soffrono e solo il 10% riesce a chiedere aiuto.

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