sabato 29 aprile 2017

Primarie e veleni, arriva un supervisore da Roma

Ultimi scontri sui presidenti dei seggi

Fonte: Fulvio Scarlata da Il Mattino 

Ci sarà Ernesto Carbone, domani, a Napoli a garantire la regolarità delle primarie, dirimere eventuali conflitti e fare da supervisore al momento della raccolta dei dati. La commissione nazionale per il congresso non vuole correre rischi dopo un anno di polemiche legate alle primarie per la scelta del candidato sindaco, lo scontro sul tesseramento, i ritardi su numero e dislocazione dei seggi per la consultazione di domani. Così solo per Napoli e Cosenza, il partito nazionale decide di ricorrere a un esponente romano del Pd per evitare ulteriori problemi. Solo ieri sul sito primariepd2017.it è stata ufficializzata la dislocazione dei seggi a Napoli e in provincia con la possibilità di trovare il luogo dove votare in base al numero della tessera elettorale. L'ultimo contenzioso, in casa democrat, è sui presidenti dei seggi L'area Orlando, infatti, si è lamentata per i pochi presidenti ricevuti. «Come commissione congressuale - 1:«1 spiega la presidente dell'organismo Grazia Tatarella - avevamo delegato i rappresentanti di ogni mozione di individuare scrutatori e presidenti, ma quello della mozione Orlando alla riunione decisiva non si è presentato. Ricevuta la segnalazione mi sono attivata per equilibrare la presenza dei presidenti dei seggi».
 
Tra i quali non ci saranno parlamentari, anche se in un primo momento si era parlato di un coinvolgimento di deputati e senatori per garantire la regolarità del voto. Solo Valeria Valente, infatti, ha accettato di svolgere questo compito e sarà la presidente del seggio di Portici. Ritorna, intanto, sulla situazione del partito napoletano Matteo Orfini, ieri alle catacombe di San Gennaro per un'iniziativa di «quelli della Mecfond». «Dal giorno dopo il congresso il gruppo dirigente nazionale dovrà occuparsi seriamente della situazione a Napoli» dice il presidente del partito, rinnovando le critiche agli esponenti del Pd di Napoli che hanno accettato le deleghe di De Magistris nella giunta della città metropolitana. «Almeno, vedo che sì è aperta una discussione, ma il problema va risolto ha aggiunto - Quando si sta all'opposizione non si accettano deleghe e già il fatto che questo sia accaduto solo a Napoli, dovrebbe farci riflettere sul fatto che si tratta di un errore grave, e che perseverare sarebbe ancora più grave. Adesso c'è un congresso e credo che il partito abbia una sua vitalità. Ma credo che il giorno dopo il congresso il gruppo dirigente nazionale debba occuparsi seriamente di Napoli».

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