mercoledì 24 maggio 2017

La panarella per il Faito non riapre, lo sfogo di Maurizio Cinque

Funivia per il Faito
Vico Equense - Slitta al mese di luglio la riapertura della Funivia del Faito. I lavori di adeguamento dell’impianto, alle normative antisismiche e per l’eliminazione delle barriere architettoniche sono cominciati in ritardo, rispetto al previsto. Poi una variante al progetto ha fermato il cantiere che solo pochi giorni fa ha ripreso le attività, dopo il sì del Genio Civile. A sentire il presidente dell’EAV Umberto De Gregorio non ci sarebbero particolari ritardi nella riapertura della funivia, chiusa dal 24 settembre dell’anno scorso, al termine di un’estate esaltante per ticket e incassi. Su Facebook le proteste si sono fatte subito sentire, eccome. “Non è possibile. Senza Parole”, il commento di Maurizio Cinque, consigliere comunale di opposizione. L’obiettivo annunciato dall’EAV era quello di riuscire a riaprire entro la primavera, ma mese dopo mese si è arrivati oramai alla fine di maggio. Un ritardo che provoca i malumori dei titolari delle attività del Faito, i quali, proprio grazie alla ripresa del servizio della Funivia, lo scorso anno hanno visto un rilancio della zona. L’auspicio è che almeno in autunno possa essere prolungato il servizio oltre la fine di settembre. Ai danni economici agli imprenditori che hanno investito sul Faito s’aggiungono anche i disagi per i turisti che, soprattutto durante i periodi più caldi, vorrebbero raggiungere la montagna. Con la chiusura della funivia e l’impraticabilità della strada che collega Castellammare di Stabia con il Faito, l’unico modo per raggiungere la vetta del massiccio verde è salire da Vico Equense, dove spesso bisogna fare i conti con un traffico insostenibile.

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