sabato 10 giugno 2017

Vico Equense. “Bambini invisibili - La violenza assistita intrafamiliare”, forum dell’Associazione socio-culturale “Leonardo”

di Filomena Baratto 

Vico Equense - Serata interessantissima, quella di ieri, alla Santissima Trinità e Paradiso, Sala delle Colonne, con il Forum sulla Violenza dal titolo “Bambini Invisibili − la violenza assistita intrafamiliare − organizzato dall’Associazione Culturale Leonardo, in collaborazione con l’associazione “Nata libera”, col Patrocinio del Comune di Vico Equense, a cura di Francesca Di Nola. Hanno partecipato il dottor Cesare Moreno, l’avvocato Anna Staiano, la dottoressa Emilia Terracciano, la dottoressa Anna Sepe, l’avvocato Rosita Saporito, l’avvocato Massimo Garau, l’avvocato Gabriella Spadaro Sapari. Il tema è stato trattato ampiamente da varie prospettive. Gli esperti hanno relazionato, ciascuno in base al proprio ambito di interesse professionale, ciò che accade ai bambini quando assistono a vari tipi di violenze. Il dottor Cesare Moreno, Presidente dell’Associazione “Maestri di strada”, esperto in progetti per il recupero e del contrasto per abbandono scolastico, ha sottolineato quanta violenza ciascuno di noi nasconda e quali le tecniche per portarla fuori. Tra le peggiori violenze quelle che si instaurano quando i genitori si separano, innescando reazioni a catena e penalizzando proprio loro, i bambini. L’avvocato Gabriella Spadaro, Presidente del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine del Tribunale di Torre Annunziata, ha invece ricondotto l’interesse sui ragazzi che vivono un tipo di violenza forse meno esplicita rispetto ai bambini ma che produce stessi danni; e ancora quanto questa violenza si nasconda spesso più nei colletti bianchi che in altri e che è ora di parlarne e con ogni mezzo per poterla sconfiggere. La violenza sui minori, oggi, che la famiglia ha cambiato volto e dove al suo interno si consumano liti e violenze, fa chiudere i bambini in un mondo sempre più di solitudine fino a farli implodere.


La dottoressa Francesca Di Nola, che ha curato il Forum, Vicepresidente dell’A.E.Me.F. ha mostrato le strategie per indurre i bambini a parlare quando subiscono violenze, le tecniche per interagire quando si chiudono completamente al mondo esterno. Due ragazzi hanno letto lettere scritte da minori. La disapprovazione nei confronti del genitore che non prende atto della gravità dei fatti e fa finta di niente, così come la disistima nei loro confronti o l’affetto provato per il genitore più debole sono stati i sentimenti emersi dalle loro parole. Si è sottolineata la poca attenzione che oggi si dà al mondo dei minori all’interno della famiglia, credendo che essi possano assorbire e controllare gli eventi con facilità. E’ violenza quella di assorbire le azioni negative degli adulti e trasformarle, in avvenire, in altrettante azioni simili. Quando i genitori arrivano alla separazione i danni peggiori sono costituiti dalle angherie e soprusi che i coniugi perpetrano ai loro danni nel tempo risultando questa la violenza maggiore che un bambino debba subire, ma che mai riuscirà se si continua nello scontro. L’avvocato Rosita Saporito, Presidente dalla Camera Minorile di Torre Annunziata” ha detto proprio questo: i danni di una separazione non sarebbero così nefasti se essa avvenisse nella più completa tranquillità e non sfociasse in una violenza tra coniugi. Il Forum è stato di grande aiuto avvicinando a questa problematica che a volte si crede di conoscere ma che invece necessita di esperti e persone sul campo per affrontarla. Bisogna parlarne, come diceva la dottoressa Anna Sepe, psicoterapeuta e psicologa clinica esperta in età evolutiva, bisogna fare rete. Le Associazioni devono interagire per meglio operare e non fare in modo che ciascun ente operi per se stesso rendendo il lavoro più difficile. Ancora si è sottolineato il linguaggio della violenza, come i bambini rappresentano la violenza e come la si evince dai loro scritti e dai loro disegni. Entrare nella loro violenza, significa conoscere il loro mondo e farsi piccoli, solo così si può trovare la chiave di lettura del loro malessere per poter agire prima che diventi impossibile. Parlare dei piccoli, alla luce anche degli ultimi fatti di cronaca, significa prendere atto che il mondo dei minori spesso è lasciato a se stesso credendo che molte cose vengano ammortizzate per essere questa un’età in divenire. E spesso releghiamo alla crescita la cura delle problematiche cui vanno incontro. La crescita è un processo naturale mentre la violenza è un’interferenza negativa ai danni di questo processo e cambia l’essere nella sua vita futura, rendendolo a sua volta violento.

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