lunedì 29 ottobre 2018

Sentiero degli dei a rischio per i visitatori Wwf: bonificare il Faito

Castellammare/Agerola - Esposto alla Procura della Repubblica e la richiesta al Ministero dell'Ambiente da parte del Wwf per una immediata bonifica della "discarica di detriti franosi" sul Monte Faito con l'accertamento delle responsabilità. E delle ultime ore l'intervento del presidente del Wwf Terre del Tirreno, Claudio d'Esposito, sul "caso" della discarica nel paro dei Monti Lattari. E, intanto, si apre il fronte del "Sentiero degli Dei", un percorso da trekking da Agerola a Nocelle (Positano) che presenta tratti molto rischiosi per chi lo percorre, a causa del dissesto idrogeologico e l'assenza di interventi di manutenzione. «Mettere in sicurezza il "Sentiero degli Dei"» è quanto chiede il presidente del centro culturale dei monti Lattari "Alfonso Maria Di Nola", Giuseppe Di Massa. «Molti sono convinti che il sentiero sia una comoda passeggiata - afferma - ma in realtà presenta tratti pericolosi a picco su dirupi profondi e altri tratti con pendenze e discese impegnative. L'altezza dei gradini di pietra supera spesso i 40 cm, che impegnano non poco i ragazzi e gli anziani. Lo spettacolo è impareggiabile - continua Di Massa - e spazia da Agerola a Praiano fino all'isolotto dei Galli, da Positano a Punta Campanella fino ai faraglioni di Capri. L'ultimo tratto ha le staccionate marce e piene di chiodi arrugginiti, soltanto appoggiandosi crollano». La richiesta d'intervento è anche un giudizio severo sugli enti locali.
 
«Mi chiedo perché - prosegue Di Massa - un Comune ricco, che vive di turismo d'elite, non spenda poche migliaia di euro per ridare sicurezza al sentiero». Se ad Agerola si chiede quindi di intervenire sul dissesto del Sentiero degli Dei, sul fronte Monte Faito è il Wwf Terre el Tirreno a reclamare l'intervento delle autorità competenti per fare luce sull'abbandono della discarica in pietrisco in via della Fattoria. Claudio d'Esposito, presidente dell'associazione, fa sapere che «il Wwf si rivolge direttamente alla Procura della Repubblica ed al Ministro dell'Ambiente chiamando in causa l'Ente Parco Regionale dei Monti Lattari e sollecitando le Forze dell'Ordine ad accertare fatti e responsabilità sul gigantesco deposito di detriti franosi, visibile ormai da mesi in un'area del bosco del monte Faieto in via della Fattoria, nel Comune di Vico Equense». Il materiale di scavo depositato è quello che bisognava smaltire in seguito allo sgombero della ex Statale 269. Ma fu depositato "temporaneamente" sul Monte Faito lungo la via della fattoria, all'altezza del parco giochi. E li, nonostante i numerosi solleciti anche degli abitanti del Faito, è rimasto da mesi. (Fonte: ROBEH da Il Roma)

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