domenica 6 gennaio 2008

Ma com’è potuto succedere tutto questo?

Vico Equense - Scusate, non vorrei contraddire i giornali locali, ma se qualcuno si fa un giro per il Paese, e non metto in discussione che in Campania c’è l’emergenza rifiuti, si accorge che le nostre strade sono sgombre. Evidentemente non si gira abbastanza. Bruciano i cassonetti, chiudono le scuole, il mondo ci guarda e ci sfotte. Tutti se la prendono con Bassolino che paga il prezzo di un successo inesistente, costruito sulla compiacenza dei giornali e sul plauso d’intellettuali per lo più prezzolati e di una caterva di consiglieri e amministratori asserviti. La responsabilità è indubbiamente della politica. Sarebbe indifendibile, anche se qualcuno dei suoi alleati lo volesse difendere. Qualcuno ci prova, per lo più Bassoliniani doc, ma in tanti sono spariti. Dov è ad esempio il Ministro Pecoraro Scanio? Eppure, la domanda più frequente, declinata in molti modi e solo apparentemente banale, è: ma com’è potuto succedere tutto questo? Il settore rifiuto è commissariato da 14 anni, e nessun governo, indipendentemente dal colore, è riuscito a sbloccare la situazione. La camorra ha sempre fatto la parte del leone, con lo smaltimento illegale e con la compiacenza di tutte le autorità. Oggi invece al fine di giungere alla risoluzione dell'emergenza rifiuti la Regione, ha emanato la legge regionale 4/2007 che prevede, tra l'altro, il passaggio della gestione dei servizi, compresa la determinazione delle tariffe, ad Ambiti Territoriali Ottimali, coincidenti con le singole Province. Un fronte compatto di No. I Sindaci, dei Comuni del napoletano non vogliono sentir parlate di ATO provinciale per la gestione dei rifiuti. Trai più attivi i comuni della penisola sorrentina che in più di un’occasione hanno ripetuto la disomogeneità tra le diverse realtà esistenti all’ombra del Vesuvio con quelle dei Comuni di Vico Equense, Sorrento ed altri a vocazione turistica. Alcuni sindaci dei comuni costieri, pensano che sia possibile fare un proprio ATO, autonomo, per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Un ragionamento che non può prescindere dalla Legge nazionale che istituisce l'ATO e dalle competenze regionali, che al momento non risulta abbia delegato alle comunità locali tale prospettiva. Da un esame rapido la differenza, questa volta certificata dalle immagini, tra comuni vesuviani e penisola sorrentina, è lampante. Vedersi cumuli di spazzatura sotto le proprie finestre, non è un problema da sottovalutare.

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