Due giorni di incontri dedicati alla vita rurale e al paesaggio costiero
Vico Equense - Incontri tra esperti, mostre fotografiche e artistiche e l’inaugurazione del Museo e Laboratorio permanente del Paesaggio Rurale, ospitato nell’ex refettorio dell’eremo camaldolese di Astapiana ad Arola. Parte domani la due giorni dedicata alla valorizzazione e salvaguardia delle aree rurali, che costituiscono l’ossatura della costiera sorrentina, manifestazione che spazierà tra il complesso monumentale della Santissima Trinità e Paradiso, dove avranno luogo mostre specialistiche e nella aula polifunzionale gli incontri tra gli esperti con la partecipazione di amministratori locali, e le aree collinari di Santa Maria del Castello, Monte Comune ed Astapiana, dove ancora sopravvivono quasi miracolosamente angoli di territorio che conservano ben identificabili le tracce della locale civiltà contadina. L’evento è organizzato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, storici, artistici e etnoantropologici per Napoli e provincia con il supporto tecnico e finanziario del Comune. Durante la due giorni sarà analizzata la situazione del territorio di Vico Equense come importante ”eccezione” nel sistema della grande area metropolitana, sebbene non immune dai rischi di progressive trasformazioni e degrado ambientale. All’invito del Comune di Vico Equense e della Soprintendenza di Napoli hanno aderito con la partecipazione di loro docenti le università di Napoli, Roma, Caserta, Salerno, Vienna e Budapest. «Il nostro obiettivo – afferma Benedetto Migliaccio, vice sindaco e assessore all’urbanistica – è quello di sviluppare indirizzi e opportunità progettuali proponendo una metodologia di partecipazione alla costruzione di un percorso di tutela, valorizzazione e sviluppo del paesaggio rurale del territorio della costiera, proponendo il ruolo di Vico Equense come laboratorio di sperimentazione e prototipo di governance efficiente ed elastica». Interessante si preannuncia la visione delle mostre inerenti le testimonianze architettoniche dei fabbricati rurali presenti nel vasto e articolato territorio della città equana, che occupa un terzo della superficie di tutta la penisola sorrentina. In programma anche domani alle 18.30 nell’ex eremo seicentesco di Astapiana l’inaugurazione del“Museo e Laboratorio permanente del Paesaggio Rurale”, mentre sabato a partire dalle ore13 esperti e partecipanti alla due giorni di studio si trasferiranno a Santa Maria del Castello, dove Ugo Marano darà vita alla“Casa del casaro contemporaneo” e successivamente a Monte Comune. Qui, in un ambiente agreste tra i due golfi di Napoli e Salerno, sarà reso omaggio alle idee e insegnamenti di Bartolomeo Intieri, professore toscano che visse nel casale vicano di Massaquano, e che in età illuministica istituì a Napoli la prima cattedra di economia. (Fonte: Umberto Celentano da Il Mattino)
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