Fornitura e posa della fune portante: la Regione ha già avviato la procedura. De Luca rispetta gli impegni elettorali: «L'avevo promesso ad amici stabiesi»
Fonte: Alessandra Staiano da Metropolis
Castellammare di Stabia - Il neogovernatore Vincenzo De Luca se l'è fissato tra gli obiettivi da centrare nei primi 100 giorni di governo alla Regione Campania: riaprire la Funivia del Faito, la "panarella" per gli stabiesi che da anni resta chiusa a causa del mancato adeguamento antisismico e degli interventi di manutenzione straordinaria necessari a farla continuare ad andare "su e giù" per la montagna in tutta sicurezza. I primi passi compiuti sul fronte Funivia del Faito sembrano confermare il piglio risoluto dell'amministratore che ha sempre caratterizzato Vincenzo De Luca nella sua esperienza di sindaco di Salerno. E' già pronto il primo bando per realizzare l'intervento. Eh si, perché i lavori di adeguamento e messa in sicurezza saranno divisi in più lotti, cosi come spesso accade quando ci si trova davanti ad opere pubbliche importanti. In questo caso l'investimento complessivo ammonta a due milioni di euro. l primi 457.500 sono già pronti per essere messi a base della procedura che sarà scelta per la fornitura e posa della fune portante sinistra della funivia. L'avviso per la selezione della ditta che si occuperà di questa parte degli interventi è praticamente già pronto.
Mancano soltanto gli ultimi passaggi che ne sanciscono l'ufficialità, con la pubblicazione sul Burc. Il termine per la presentazione delle offerte da parte delle ditte interessate dovrebbe essere a questo punto fissato nella seconda metà di settembre. Procedura, dunque, a un passo dal prendere il via per il primo "tassello" che comporrà il mosaico tanto atteso dagli stabiesi: riottenere la possibilità di raggiungere la vetta del Faito dal centro cittadino in appena 8 minuti. Mille metri di altitudine percorsi in un lasso di tempo cosi breve godendo del panorama mozzafiato del golfo di Napoli non rappresentano soltanto una "comodità" per gli stabiesi in cerca di frescura, ma anche e soprattutto una straordinaria chiave di volta per un progetto serio di rilancio turistico del comprensorio. Del resto, con questi intenti era nata la "panarella", nel lontano 1952 presentata all'epoca come un vero è proprio prodigio della tecnica. Da allora di anni ne sono passati tanti e già al sessantesimo "compleanno" della Funivia in Regione si stabilì che l'impianto aveva bisogno di un intervento di manutenzione straordinario in tre tappe: sostituzione delle funi portanti, abbattimento della barriere architettoniche, adeguamento delle due stazioni terminali alla normativa antisismica. La fune portante destra è stata già sostituita nel 2011 e, dunque, il primo intervento che verrà adesso effettuato riguarda quella sinistra. Il cronoprogramma prevede che la sostituzione sia terminata entro la fine dell'anno. Nel frattempo saranno completate le fasi di gara relative alle due stazioni, a monte e a valle, che devono essere adeguate con l'abbattimento delle barriere architettoniche. La conclusione di questa fase dei lavori è prevista perii 2016. Accanto ai lavori fisici, però, c'è da capire come saranno coperti i costi di servizio. I costi di gestione si aggirano intorno agli 800mila euro all'anno e fino a quando e stata aperta ha registrato 60mila presenze all'anno con ricavi per 100mila euro. Appare chiaro, dunque, che senza un intervento pubblico da sola la funivia del Faito non regge. In questo senso De Luca ha già annunciato che intende lavorare con il Comune di Castellammare per un accordo per coprire questi costi. Lavoro che, con l'ente in dissesto finanziario, appare ancora più difficile di quello fisico sull'infrastruttura.
1 commento:
Nobile intento, ma non sarebbe il caso di concentrarsi prima un attimo sulla ex-Vesuviana e sulle linee degli autobus.
Posta un commento