venerdì 6 dicembre 2019

Il 6 gennaio, per Vico Equense, è il giorno delle Pacchianelle

Vico Equense - Indissolubilmente legate all’Epifania, le PACCHIANELLE, nel corso degli anni , si sono dovute anche adeguare allo spostamento della data che, nel 1978 fece dire, per legge, addio alla Befana, che, comunque, a seguito di una storica rivoluzione di marketing, riapparve nel 1987, consentendo di ricalendalizzare, la tradizionale data del 6 Gennaio, come giorno delle PACCHIANELLE, prima manifestazione pubblica vicana di un nuovo anno. E negli ultimi anni, dopo alcuni periodi di crisi, le PACCHIANELLE hanno recuperato spettacolarità e religiosità che si erano perduti negli anni ’80, grazie all’azione dei Padri Francesco Savarese e Vincenzo Popeo prima, e dei Superiori che si sono succeduti come responsabili del Convento dopo, e all’apporto di appassionati come Luigi Savarese (scenografo – costumista, oggi direttore artistico), di Franco Marco Savarese e Gianfranco Matrone ( fotografi, con un loro specifico archivio fotografico composto da migliaia e migliaia di foto), di Concetta Caccioppoli (addetta alla sartoria e al guardaroba) e dei tanti componenti del comitato, (oggi divenuto Associazione “Amici delle Pacchianelle “, organizzazione collettiva a struttura aperta costituitasi con scrittura privata registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Castellammare di Stabia al n. 2650 del 4.03.2006) quali Pino Visconti, Ferdinando Rossi, Vincenzo Iovine, Ciro Esposito, Salvatore Esposito, Salvatore Manfuso, Alberto Esposito, Maggiorino Di Palma, Antonio Cardone, Antonio Montuori, senza dimenticare Antonio Esposito ( ‘o parente, indiscusso sostenitore delle Pacchianelle), Carlo Bosano, Nicola Di Guida, Filippo Fraddanno, Francesco Alvino, Giuseppe Volpe, Michele Vanacore, e attualmente Ugo Esposito, Ciro Acone, Mario De Martino, Giuseppe Savarese, e i giovani (con la convinzione che il vero amore per le cose ha significato e maggior valore se viene trasferito agli altri), Anna Guida, Francesco Rossano , Giovanni Savarese, Vincenzo Rossano, Salvatore Volpe (aveva solo un anno e mezzo,e aveva il ciucciotto in bocca, quando divenne un piccolo pacchiano che, accompagnato dalla nonna, portò un cestino di pesci come dono a Gesù).
 
Oggi, la religiosità ha riacquistato il suo profondo significato, essendo stata introdotta, nelle ultime edizioni della manifestazione, l’Adorazione dei Magi che rendono omaggio al Bambino Gesù, mentre vengono letti passi del Vangelo. Una simbologia che avviene su di un palco che , alternandosi negli anni , è stato predisposto in Piazza Marconi, Piazza Umberto, e l’attuale Piazzale Giancarlo Siani, suggestive location della nostra cittadina che si lasciano frequentare, attraversare, vivere ed assaporare sempre in modo diverso. E quando si lascia quella piazza e si torna a casa, si resta in compagnia del ricordo di un giorno che forse è stato un sogno, ma con l’idea di rivivere, nella prossima edizione, le emozioni che le PACCHIANELLE trasmettono.

3 – continua
A cura dell’Ass.ne Amici delle Pacchianelle

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